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Argomento: Riconfinamento ante-88. Il capo rompe!
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vordcienpion
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02 Giugno 2008
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Grazie Carlo. Ho appena mandato il mio collega in giro per le librerie; lo voglio subito! Ora sovrappongo, utilizzando come punti caratteristici punti di un pozzo e dei triplici di confine. Vediamo che ne sbuca fuori! Grazie ancora Carlè (tanto nel forum ti chiamano tutti cosi  )
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vordcienpion
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02 Giugno 2008
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Valutando bene le opzioni per il prelievo delle coordinate, pensavo che , avendo le coordinate di tutte le stazioni, e utilizzando un software come Leonardo Antas, se assegno le coordinate alla prima stazione lui di conseguenza mi calcola tutte le altre. E' preferibile come metodo all'importazione su cad?
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vordcienpion
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02 Giugno 2008
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Allora, sono riuscito a ricostruire finalmente il vecchio rilievo, creandomi il "Sistema Mappa". Ho prima costruito la poligonale che è stata fatta a suo tempo e poi i punti di dettaglio. Ho sovrapposto il mio "Sistema rilievo", scegliendo come punti di inquadramento dei punti vertice, ancora esistenti sul terreno , e precisamente dei triplici di confine e degli altri punti. Lo scostamento dei punti di dettaglio và dai 14 cm a piu' o meno 50 cm per alcuni punti che non sono sicuro siano rimasti sempre tali. Ho fatto tutti le osservazioni del caso mi pare, ho sovrapposto con la catastale, ho sovrapposto con il sistema mappa, il mio rilievo ha sqm molto bassi e ilvecchio rilievo fu' fatto con un vecchio topcon guppy e in zona disagiata. Da allora è cambiato tanto, essendo zona di mare stanno costruendo tanto e quindi alcune cosettine sono cambiate. Mi posso ritenere tranquillo? SAluti e grazie. Ora il prossimo passo e assegnare le coordinate alle stazioni e "georeferenziare" i due sistemi
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vordcienpion
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02 Giugno 2008
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Rilevando le coordinate dal cad noto delle differenze che mi potrebbero creare problemi nella fase di orientamento del Gps. Ho fatto in questo modo: 1) Ho assegnato le coordinate alla stazione 100. 2) d conseguenza ho le coordinate di tutte gli altri punti. Mi trovo differenze di quest'ordine: ST 500: coordinate da frazionamento originario: X: 96707.218 Y: 42711.588, coordinate prelevate da CAD: X 96750.43 Y: 42744.35. Quindi differenza nell'ordine dei 40 cm per le X e di 32 cm per le Y
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vordcienpion
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02 Giugno 2008
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Riporto in vita questo post. Sono passati 10 anni, e sono ancora qui a fare il geometra e a leggervi. Mi è venuta un dubbio oltre che una curiosità. Mi ritrovo a dover identificare - preliminarmente senza apposizione di termini - (diciamo il corrispondente di un preliminare di un progetto) dei confini nati da un frazionamento del 1978 redatto per allineamenti e squadri. Fatto il mio rilievo, e battuto dei punti che sono presenti anche nel frazionamento. Riscontro però delle importante differenze tra la parte grafica del frazionamento, e quella numerica. Ovvero, se con lo scalimetro misuro - ad esempio - l'intera linea 100 metri, la quota progressiva scirtta è di 96 metri. In questi casi, prevale la quota o il disegno? Saluti
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georox
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14 Marzo 2008
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"vordcienpion" ha scritto: Riscontro però delle importante differenze tra la parte grafica del frazionamento, e quella numerica. Ovvero, se con lo scalimetro misuro - ad esempio - l'intera linea 100 metri, la quota progressiva scirtta è di 96 metri. In questi casi, prevale la quota o il disegno? In genere hanno la prevalenza le misure numeriche riportate perché verosimilmente esprimono la volontà delle parti. Ad esempio, se nel frazionamento il tecnico ha indicato che la linea di confine si diparte da 30.00 mt dallo spigolo di un fabbricato, significa molto verosimilmente che le parti hanno avuto l'espressa volontà di staccare un fronte di 30.00 mt esatti. Un discorso a parte merita la progressiva finale, cioè quella di chiusura che hai citato tu, nel senso che, se il tecnico frazionatore ha eseguito effettivamente le misure sul posto (e non a tavolino sulla mappa), normalmente lo scompenso tra la misura reale e quella grafica sulla mappa veniva lasciato in chiusura. Questo avveniva, a volte, anche su indicazione degli stessi tecnici catastali che, con questa impostazione, avevano meno problemi ad introdurre i tipi in mappa (creando però il progressivo degrado metrico tra mappa e realtà dei luoghi). All'epoca Aurelio Costa suggeriva di indicare nel tipo sia la misura reale che quella grafica, ma è stato un consiglio in gran parte disatteso. A presto, geom. Gianni Rossi cell. 3202896417 Email: gianni.rossi@riconfinazioni.it www.co************** www.riconfinazioni.it
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