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Argomento: Relazione CTU e allegati
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geoalfa
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Virtualman, faresti meglio a rileggerti bene tutte le risposte date! Non comprendo perchè non vuoi intendere, e continui a postare, i romani dicevano "reoetita juvant", ma questa volta, non serve proprio: "virtualman" ha scritto: ... 1.) tu dici che non è obbligo dare copia del verbale? ... 2.) tanto lo manderò a tutti assieme al bozza dell' ATP? .... 3.) ma ad ogni modo in questo verbale dovranno essere riportati i vizi riscontrati? ....4.) un danno richiesto dalla parte ricorrente riguarda l'infiltrazione d'acqua dalla copertura ... 5.) una volta che mi trovo davanti a questo vizio devo scrivere nel verbale cosa vedo e inserirlo nel verbale oppure rimane una mia memoria e la tengo per la redazione dell'ATP? ... --> 1. e 2.) ho indicato che, dal momento che dovrai notificare la bozza della CTU e nella stessa allegherai la copia del verbale, perchè vuoi darla due volte? --> 3.) il verbale è la rappresentazione fotografica di tutto ciò che avviene durante i sopralluoghi alla presenza dei CTP e quindi andranno ad essere "catalogati ed inventariati" tutti i vizi lamentati ed evidenziati in sede di sopralluogo, perchè questa è la procedura che l'ATP richiede, oltre al resto... --> 4.) nel verbale va riportato tutto quello che poi potrebbe non essere più riscontrabile e per il quel si è aperta la procedura, quindi non è una facoltà ma un obbligo! --> 5.) va da sè che il verbale sarà redatto minuziosamente e dovrà riportare tutto quello che è lamentato e quello che emerge dalla visita, e quindi la sua peculiare funzione è quella di "fissare" il fatto o le cause e le conseguenze dei danni causati. Come ho già detto il CTU annoterà con esattezza ciò che è evidente, e di ciò ne farà partecipe i CTP, quindi lo verbalizzerà, ed i CTP firmeranno a conferma e questo poi lo utilizzerà per trarre le conclusioni rispondendo ai quesiti.
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virtualman
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Grazie GEO della pazienza Replico solo al punto 1/2 (in quanto gli altri sono chiari). Ho deciso di inoltrare il verbale alle parti per due ragioni fondamentali. La prima è che mi è parso di intendere che ci siano i margini per una conciliazione, e quindi ho voluto che entrambi i CTP fossero a conoscenza di quanto da me riscontrato. La seconda perche nel verbale ho fatto delle richieste (di presentazione, nel prossimo incontro) di documenti ecc) ai CTP inerentemente a quanto riscontrato e quindi mi serviva notificare il verbale anche quale memoria di queste intese. Ad ogni modo vorrei entrare un attimo nel merito della conciliazione, dato che domani ci sarà il secondo incontro e vorrei gestire al meglio questa possibilità conciliativa, e quindi mi servono i vs preziosi consigli. Faccio un breve riassunto. La parte ricorrente (proprietario di un immobile acquistato nel 2009) richiede alla ditta esecutrice (parte resistente) danni per tutta una serie di vizi che si sono manifestati nel corso degli anni e per alcuni dei quali l'impresa è certamente obbligata a risponderne. Il ricorrente aveva richiesto in via bonaria l'intervento dell'impresa, la quale però non si era resa disponibile a sanare tali difetti di esecuzione di alcune opere. A questo punto il ricorrente, ricorrendo al giudice, non è più disposto a far intervenire l'impresa, in quanto non si fida più, ma richiede un rimborso economico in modo da far intervenire una sua ditta di fiducia + i danni relativi al disagio che queste operazioni di rispristino andranno a causargli. Apro una parentesi..ma il ricorrente è nella posizione di poter richiedere un rimborso economico invece dell'intervento della ditta esecutrice? Nel corso del primo incontro, come dicevo, mi è parso che ci fosse la volontà di conciliare, quantomeno il CTP del resistente ha detto che per valutare una conciliazione vorrebbe avere un computo dettagliato e quotato delle opere per le quali la ricorrente richiede i danni. Per questo motivo, nel verbale, ho richiesto al CTP ricorrente di redigere un computo dettagliato e quotato di tutte le opere, a suo parere, necessarie ad eliminare tutti i vizi. A questo punto suppongo che domani, quando il CTP ricorrente presenterà il suo preventivo, il CTP resistente cercherà di sostenere non di responsabilità della ditta quei vizi per i quali è possibile sostenerlo, mentre per gli altri sosterrà che la quantificazione economica richiesta per la loro eliminazione è troppo alta. A questo punto io devo intervenire dando il mio parere su questi prezzi? Mi devo prendere del tempo per analizzarli? Confrontarli con quelli del bollettino/prezzario/prezzi di mercato, oppure non è il mio compito? Devo essere io a verificare la congruità della richiesta economica del ricorrente? Dato che uno dei quesiti è la determinazione dei costi per l’eliminazione dei vizi riscontrati, direi che io stia espletando il mio compito. Io vorrei gestire l’incontro in modo da mettere, prima di tutto, d’accordo i CTP sui vizi oggettivamente di responsabilità della ditta, e solo successivamente passare alla determinazione se quanto richiesto economicamente sia congruo o meno; infine cercare una conciliazione. Direi che tutto questo sia necessario per addivenire ad una possibile conciliazione, giusto? Quello che vi chiedo è se secondo voi, questo mio “schema”, sia legalmente corretto, intelligentemente propedeutico ad una probabile conciliazione e lecito. Inoltre vi chiedo in che modo verbalizzare tutto quanto. Dovrei redigere un verbale dove per oggetto scriverò “incontro propedeutico alla conciliazione” ? Come dicevo, quanto meno a fine dell’incontro, dovrei riuscire a far firmare ai CTP un verbale dove si definiscono i vizi ritenuti congrui ed accettati da entrambe le parti e quindi da ripristinare. E magari al successivo incontro, una volta che io ho analizzato bene il preventivo, farli mettere d’accordo sulla congruità della richiesta economica. Voi che ne dite? Nel verbale io scriverei: che la parte ricorrente presenta un preventivo per il ripristino dei vizi da essi sostenuti e che si prosegue, sempre nel tentativo di una conciliazione, in contradditorio con entrambi i CTP all’analisi ed alla determinazione dei vizi ritenuti di responsabilità effettiva dell’impresa esecutrice. Oppure una forma di questo genere non è accettabile in quanto devo essere io a dire quali, dei vizi lamentati, sono di reale responsabilità dell’impresa e quali no? Oppure è giusto, dato che si tratta di un tentativo di conciliazione, rendere partecipi i CTP? Grazie veramente a tutti quelli che stanno dando il loro contributo a questa mia prima ATP.
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geoalfa
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Mi sembra che sei sulla strada giusta! Ma non mi esporrei più di tanto impegnandomi in azioni che potrebbero portarti da una parte e all'altra! Nel senso che, devi agevolare, la conciliazione, ma non ne devi assolutamente prenderne parte se non raccogliere i risultati! Saranno i tecnici di parte a proporre e valutare il pro ed il contro, a te rimarrà la parte eventuale di smurratore degli spigoli vivi e dolenti! Il verbale non ha alcun oggetto, dovrai sulla falsariga di quello che ti ho già indicato, solo riportare fedelmente in riassunto quello che è successo in tua presenza, nulla più e soprattutto deve essere stilato alla presenza delle parti o loro delegati e dalle stesse sottoscritto! Delle eventuali lungaggini devi farne partecipe il Giudice al quale deivi preventivamente chiedere eventuali proroghe dei termini assegnati, pena la constente riduzione della parcella! Ripeto in questa parte devi solo recepire e verbalizzare quello che gli altrio dicono, e il tuo intervento deve solo essere di controllo!
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virtualman
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Scusa Geo se incalzo, che mi dici di queste considerazioni? - ..ma il ricorrente è nella posizione di poter richiedere un rimborso economico invece dell'intervento della ditta esecutrice? - A questo punto io devo intervenire dando il mio parere su questi prezzi? Mi devo prendere del tempo per analizzarli? Confrontarli con quelli del bollettino/prezzario/prezzi di mercato, oppure non è il mio compito? Devo essere io a verificare la congruità della richiesta economica del ricorrente? - Oppure una forma di questo genere non è accettabile in quanto devo essere io a dire quali, dei vizi lamentati, sono di reale responsabilità dell’impresa e quali no? Oppure è giusto, dato che si tratta di un tentativo di conciliazione, rendere partecipi i CTP? Lo so che mi hai detto "Ripeto in questa parte devi solo recepire e verbalizzare quello che gli altri dicono, e il tuo intervento deve solo essere di controllo!" Ma possibile che io non abbia voce in capitolo sulla congruità della richiesta economica? E' uno dei quesiti la loro quantificazione. Riguardo ai tempi, io ho chiesto 90gg dall'inizio delle operazioni. Agosto interrompe questo termine?
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geoalfa
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Vedo solo ora e mi sembra di essere stato chiaro: in un accordo, sia pur esso transattivo, il CTU non deve intervenire se non all'inizio quando l'accordo lo consiglia ed alla fine quando lo verbalizza e constata la avvenuta stipula! del resto altrimenti che accordo sarebbe ? per i tempi 90 giorni sono 90 giorni, e se volevi considerare il periodo feriale che si prendono i tribunali, avresti dovuto dirlo al momento della richiesta... buona ed attenta osservazione a che i ragazzuoli non si prendano per i riccoli!
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virtualman
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"geoalfa" ha scritto: Vedo solo ora e mi sembra di essere stato chiaro: in un accordo, sia pur esso transattivo, il CTU non deve intervenire se non all'inizio quando l'accordo lo consiglia ed alla fine quando lo verbalizza e constata la avvenuta stipula! del resto altrimenti che accordo sarebbe ? per i tempi 90 giorni sono 90 giorni, e se volevi considerare il periodo feriale che si prendono i tribunali, avresti dovuto dirlo al momento della richiesta... buona ed attenta osservazione a che i ragazzuoli non si prendano per i riccoli! Ciao Geo, ti chiedo ancora un consiglio..solo per comodità ricordo che si tratta di un proprietario di una casa acquistata che chiede danni alla ditta costruttrice. I giorni per l'espletamento dell'incarico sono stati fissati in 90gg a partire dal 24 luglio, quindi con consegna il 22 ottobre. Dato che le parti avevano mostrato intenzione di conciliarsi me la sono presa abbastanza comoda..infatti nel prossimo incontro fissato (il 27 p.v.) avremmo dovuto devinire i termini della conciliazione. Qualche giorno fa il CTP di parte resistente mi anticipa che forse questa possibilità potrebbe non essere più presa in considerazione. Voglio far notare che nel precedente incontro io avevo messo a verbale che appunto la parte resistente, a voce del proprio CTP, si rendeva disponibile ed accettava quanto richiesto dalla parte ricorrente (salve controllo del computo metrico estimativo) a fini di una risoluzione bonaria della causa...mentra adesso sembra svanito tutto..quindi la prima domanda è: ma è regolare che una dichiarazione di questo genere, sottoscritta, possa poi essere non portata avanti? Ad ogni modo, in questo scenario adesso io ho paura di essere corto con i tempi...io non avevo previsto che sarebbe andato tutto all'aria dopo una dichiarazione di quel genere. Con le scadenze in essere io ho il prossimo incontro il 27 sett e dovrei consegnare la bozza ebtro il 2 ott, considerato che è la mia prima APT ho paura di non farcela. Quindi vorrei chiedere se secondo te fosse il caso chiedere una proroga..anche perchè io non ho portato avanti nessun verifica a livello documentale..accesso agli atti, verifica del progetto, ecc... anche perchè la parte resistente non si era resa disponibile alla loro produzione e consegna. Detto questo vorrei ripassare con te le scadenze che incombono sul mio mandato. - io devo inviare una bozza della relazione 20gg prima (2 ottobre) del deposito per permettere ai CTP di produrre le loro osservazioni. Però c'è una cosa che non mi è chiara. Dato che io dovrò depositare una relazione che dovrà tenere conto di quelle osservazioni e che quindi avrò bisogno del tempo tecnico per redigere la relazione finale..dove si evince il termine massimo in cui loro dovranno trasmettermi le loro osservazioni. Voglio dire, nell'incarico è riportato 20gg prima ma questo potrebbe anche voler dire che le osservazioni potrebbero arrivarmi 1 g prima della scadenza?? Sbaglio? - come vedrebbe il giudice il fatto che io chieda una proroga? Devo specificare il motivo della richiesta di proroga? Grazie 1000
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torosss
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Salve riprendo questa discussione sull'accertamento tecnico preventivo per evitare di aprirne altri volevo chiedervi nel caso in cui una delle parti non si fosse costituita nel procedimento, ne all'atto del sopralluogo il ctu è comunque obbligato ad inviare la relazione scritta (bozza o chiamiamola come vogliamo) entro il termine stabilito dal giudice, secondo un mio amico avvocato in questo caso il CTU non è obbligato a trasmetterla anche perchè non conosce effettivamente l'indirizzo ne pec ne di residenza per poter eseguire questa operazione questa e il mio secondo incarico come CTU per una ATP però nel primo incarico entrambe le parti si erano costituite quindi ho provveduto ad inviare la relazione scritta alle parti e poi trascrorso il termine fissato dal giudice per le loro controdeduzioni ho inviato la relazione con le risposte alle deduzioni, i rilievi ecc alla cancelleria tramite il portale per il processo telematico, non so come comportarmi in questo caso, secondo voi ha ragione questo mio amico
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maxroma
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Salve ... primadi tutto mi auguro che il testo della CTU che andrai a redigere preveda qualche punto e non solo virgole ... nella lingua italiana sono indispensabili! Comunque, la tua Relazione va inviata, sia in bozza che nella formulazione finale, alle sole Parti costituitesi in Giudizio. Buon lavoro, Massimo
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TopografoScarso
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"torosss" ha scritto: Salve riprendo questa discussione sull'accertamento tecnico preventivo per evitare di aprirne altri volevo chiedervi nel caso in cui una delle parti non si fosse costituita nel procedimento, ne all'atto del sopralluogo il ctu è comunque obbligato ad inviare la relazione scritta (bozza o chiamiamola come vogliamo) entro il termine stabilito dal giudice, secondo un mio amico avvocato in questo caso il CTU non è obbligato a trasmetterla anche perchè non conosce effettivamente l'indirizzo ne pec ne di residenza per poter eseguire questa operazione questa e il mio secondo incarico come CTU per una ATP però nel primo incarico entrambe le parti si erano costituite quindi ho provveduto ad inviare la relazione scritta alle parti e poi trascrorso il termine fissato dal giudice per le loro controdeduzioni ho inviato la relazione con le risposte alle deduzioni, i rilievi ecc alla cancelleria tramite il portale per il processo telematico, non so come comportarmi in questo caso, secondo voi ha ragione questo mio amico Ma dalle tue parti è in essere il PCT (Processo Civile Telematico)? Saluti A.Scarso
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torosss
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"TopografoScarso" ha scritto: "torosss" ha scritto: Salve riprendo questa discussione sull'accertamento tecnico preventivo per evitare di aprirne altri volevo chiedervi nel caso in cui una delle parti non si fosse costituita nel procedimento, ne all'atto del sopralluogo il ctu è comunque obbligato ad inviare la relazione scritta (bozza o chiamiamola come vogliamo) entro il termine stabilito dal giudice, secondo un mio amico avvocato in questo caso il CTU non è obbligato a trasmetterla anche perchè non conosce effettivamente l'indirizzo ne pec ne di residenza per poter eseguire questa operazione questa e il mio secondo incarico come CTU per una ATP però nel primo incarico entrambe le parti si erano costituite quindi ho provveduto ad inviare la relazione scritta alle parti e poi trascrorso il termine fissato dal giudice per le loro controdeduzioni ho inviato la relazione con le risposte alle deduzioni, i rilievi ecc alla cancelleria tramite il portale per il processo telematico, non so come comportarmi in questo caso, secondo voi ha ragione questo mio amico Ma dalle tue parti è in essere il PCT (Processo Civile Telematico)? Saluti A.Scarso non mi ricordo la data precisa ma credo sia entrato in vigore nei tempi dettati dalla legge
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TopografoScarso
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Non capisco dove stia il problema anche perché, come MaxRoma, faccio una fatica terribile a leggere il tuo messaggio. Sembra una mitragliata. Se tu depositi attraverso il PCT e la parte non si è costituita, non avrà accesso ai tuoi atti. Punto. Saluti A. Scarso
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torosss
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"TopografoScarso" ha scritto: Non capisco dove stia il problema anche perché, come MaxRoma, faccio una fatica terribile a leggere il tuo messaggio. Sembra una mitragliata. Se tu depositi attraverso il PCT e la parte non si è costituita, non avrà accesso ai tuoi atti. Punto. Saluti A. Scarso Ringrazio maxroma per le indicazioni di carattere tecnico e ortografico. Cercherò di inserire qualche punto in più e qualche virgola in meno   . Detto questo volevo dire a topografoscarso che la parte dell'invio tramite PCT, avviene dopo aver inviato alle parti la bozza della relazione quindi del suo messaggio prendo solo la critica sulla mitragliata purtroppo è un mio difetto quello di essere troppo prolisso cercherò di controllarmi alla prossima grazie. Saluti e Buon Lavoro
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TopografoScarso
Ex Topografo
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Ma tu per parti intendi i CTP? Allora certo che si. Ma se una delle due parti non si è costituita a chi la vuoi inviare la bozza? Saluti A.Scarso
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torosss
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"TopografoScarso" ha scritto: Ma tu per parti intendi i CTP? Allora certo che si. Ma se una delle due parti non si è costituita a chi la vuoi inviare la bozza? Saluti A.Scarso Con tutte le mie difficoltà nello scrivere maxroma aveva capito e risposto alla mia domanda. Saluti e grazie
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TopografoScarso
Ex Topografo
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Beh La lingua è una cosa importante. Se scrivi la Relazione di CTU come il messaggio sopra, cosa fa il Giudice? Come minimo ti chiama a chiarimenti. E come massimo ti rincorre giù per le scale del Tribunale. Saluti A.Scarso
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