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Argomento: tricuspide per centramento forzato

Autore Risposta

zappaterra

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19 Ottobre 2008

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Montevarchi

 0 -  0 - Inviato: 16 Novembre 2008 alle ore 00:46

Quando iniziai, praticamente, mi inventai la topografia quasi da solo, percio' avevo il terrore dei minimi errori e della loro influenza. Mettere in stazione su un punto prefissato era una specie di incubo, i primi tempi.

Poi ho sempre considerato le misure tra stazioni una delle operazioni piu' delicate: anche dopo l'acquisto del registratore continuai a scrivere le reciproche letture, fosse anche solo per tranquillita'.

Tutto cio' mi fece arrivare quasi subito alla convinzione che con tre treppiede avrei lavorato meglio: col mio magnifico canneggiatore pianificavamo gli spostamenti dei treppiede e volavamo come il vento con scarti minimi tra le letture che, generalmente, erano di non piu' di due millimetri.

Con tre treppiede riuscivo a rilevare punti inaccessibli con tre letture angolari e a controllare gli scarti dell'iperdeterminazione, esattament come specificato nella circolare 2/88 a proposito degli artifizi permessi.

Che si chiamasse centramento forzato me lo hanno detto dopo.

L'unico vero grande salto in avanti, dopo tanti anni, credo sia la lettura senza prisma, che evita i tre treppiede per i punti inaccessibili

A proposito di trucchetti: il sassolino lo confidarono anche a me, e lo uso ancora, a volte. Poi ci si vizia col piombino laser...

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save80

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N 39°13,17.45 - E 9°07,01.60

 0 -  0 - Inviato: 16 Novembre 2008 alle ore 14:57

anch'io guardo sul vitone, poi una volta montato lo strumento metto la punta del piede a fianco al chiodo e muovo solamente due piedi del treppiede per centrarlo.
Poi per metterlo in bolla torica uso anche qui solo due piedi e li regolo prima uno cercando di rendere la bolla perpendicolare all'altro piede e poi su quest'ultimo.
Ai primi utilizzi i tempi erano sui 3-4-5 minuti in base alla difficoltà del terreno, ora i tempi si stanno riducendo a 1-2-3 minuti.
Nell'ultimo rilievo, e solamente in questa occasione, in una delle 4 stazioni ho piazzato lo strumento già in bolla come lorenzo, senza dover fare nessun'altra operazione, neanche ruotare le viti.
saluti

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dorico

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18 Novembre 2008

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 0 -  0 - Inviato: 18 Novembre 2008 alle ore 00:47

Per quanto riguarda il centramento forzato vi voglio segnalare un particolare importante:
Non tutti gli strumenti sono ugualmente alti, pertanto è importante, qualora si utilizzi un tricuspide di marca diversa da quella dello strumento che l'altezza data da tricuspide (o base con viti calanti) + adattatore al tricuspide e portaprisma sia identica a quella dello strumento nel suo punto di rotazione del cannocchiale solitamente posto sulle spalle della stazione totale.
Per questo motivo è solitamente consigliato comprare il centramento forzato della stessa marca dello strumento.
A Lorenzo8125 volevo dire che per esempio l'adattatore al tricuspide della Topcon ha delle poszioni obbligate per non poter commettere errori, mentre solitamente gli adattatori non di marca (solitamente cinesi ma non solo) hanno una torretta regolabile che in quanto tale va regolata correttamente altrimenti si commettono errori in quota.
Per la messa in stazione ho un metodo che mi ha insegnato il mio maestro:
1. Il centramento lo faccio sempre con lo strumento montato, metto poi un piede vicino al chiodo per capire facilmente dove sto collimando con il piombo ottico.
2. centro grossolanamente il chiodo col piombo ottico
3. fisso bene le tre gambe del treppiede
4. a questo punto centro il chiodo utilizzando le viti calanti senza preoccuparmi delle bolle.
5. agendo sulle gambe del treppiede vado a centrare la bolla sferica e poi metto in stazione lo strumento con i metodi classici delle bolle toriche.
6. sorprendentemente potrete verificare che il punto a terra si è spostato di pochissimo (è minore più il triangolo a terra formato dalle punte del treppiede è equilatero)
7. ora svitando leggermente il vitone si guarda nel mirino ottico e si trasla (senza ruotare) lo strumento sul chiodo.
8. fisso il vitone.
Se non lo avete mai provato può sembrare strano ma vi garantisco che non lo è.
A presto.

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StefanoDeidda
Stefano Deidda

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Pula (CA)

 0 -  0 - Inviato: 18 Novembre 2008 alle ore 06:38

"dorico" ha scritto:
...
Per la messa in stazione ho un metodo che mi ha insegnato il mio maestro:
1. Il centramento lo faccio sempre con lo strumento montato, metto poi un piede vicino al chiodo per capire facilmente dove sto collimando con il piombo ottico.
2. centro grossolanamente il chiodo col piombo ottico
3. fisso bene le tre gambe del treppiede
4. a questo punto centro il chiodo utilizzando le viti calanti senza preoccuparmi delle bolle.
5. agendo sulle gambe del treppiede vado a centrare la bolla sferica e poi metto in stazione lo strumento con i metodi classici delle bolle toriche.
6. sorprendentemente potrete verificare che il punto a terra si è spostato di pochissimo (è minore più il triangolo a terra formato dalle punte del treppiede è equilatero)
7. ora svitando leggermente il vitone si guarda nel mirino ottico e si trasla (senza ruotare) lo strumento sul chiodo.
8. fisso il vitone.
Se non lo avete mai provato può sembrare strano ma vi garantisco che non lo è.
A presto.



Diciamo che utilizziamo quasi lo stesso metodo, fata eccezione per il passo 4, che non ho mica capito.

Ossequi

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dorico

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18 Novembre 2008

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 0 -  0 - Inviato: 18 Novembre 2008 alle ore 22:58

Fino al punto 4 non abbiamo ancora centrato il punto a terra, non c'è cosa più e precisa che farlo con le viti calanti dello strumento. Poi si penserà alla messa in bolla agendo sulle gambe del treppiede ...

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DAVID1982

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segui il gps......

 0 -  0 - Inviato: 19 Novembre 2008 alle ore 09:20

ciao Dorico...anche io utilizzo questa procedura per la messa in stazione dello strumento....mi è stato sempre di grande aiuto anche quando ho dovuto stazionare su un caposaldo che era stato istisuito un un basamentodi un pilone dell 'alta tensione posto su di un versante di una montagna...non puoi capire le difficolta per arrivarci ma sopratutto la
"difficolta" a mettere in bolla lo strumento dato che il dislivello formato tra il basamento è il terreno naturale era di circa 1,00 m......non so se riesco a rendere l'idea...un saluto a tutti!!!

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chiara

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Piemonte

 0 -  0 - Inviato: 19 Novembre 2008 alle ore 09:55

"DAVID1982" ha scritto:
ciao Dorico...anche io utilizzo questa procedura per la messa in stazione dello strumento....mi è stato sempre di grande aiuto anche quando ho dovuto stazionare su un caposaldo che era stato istisuito un un basamentodi un pilone dell 'alta tensione posto su di un versante di una montagna...non puoi capire le difficolta per arrivarci ma sopratutto la
"difficolta" a mettere in bolla lo strumento dato che il dislivello formato tra il basamento è il terreno naturale era di circa 1,00 m......non so se riesco a rendere l'idea...un saluto a tutti!!!



Queste foto mi piacciono molto ............

www.flickr.com/photos/cappe_46/220658041...

http://www.flickr.com/photos/cappe_46/2205792087/in/photostream/

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StefanoDeidda
Stefano Deidda

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15 Giugno 2004

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Pula (CA)

 0 -  0 - Inviato: 19 Novembre 2008 alle ore 11:31

"dorico" ha scritto:
Fino al punto 4 non abbiamo ancora centrato il punto a terra, non c'è cosa più e precisa che farlo con le viti calanti dello strumento. Poi si penserà alla messa in bolla agendo sulle gambe del treppiede ...



Non per fare polemiche, ma io normalmente agisco sul vitone, lo allento e centro con precisione il punto, dopodiché ultimo la messa in stazione con il controllo della livella torica (lo strumento che ho io ha ancora la livella torica) agendo sulle viti calanti.
E in effetti il punto collimato con il piombo ottico non viene perso se si opera con la testa del treppiede con un buon piano a livello.

In tutta questa operazione evito di usare il filo a piombo con notevole risparmio di tempo.
L’espediente del sassolino tal volta è risultato molto utile.

La parte più delicata di tutta questa operazione secondo me è quella di evitare di far prendere degli scossoni allo strumento (è il mio terrore).

Saluti

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orestevidal
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Lainate MI

 0 -  0 - Inviato: 19 Novembre 2008 alle ore 14:22

Riporto " StefanoDeidda" :

" . . . lo strumento che ho io ha ancora la livella torica . . . "

Mi permetta una nota alla Sua corretta descrizione :

il Suo Strumento ha la livella torica di precisione montata sulla base dell'alidada perchè questo è, da un punto di vista costruttivo dello strumento, corretto, non perchè il Suo Strumento è "vecchio".

Ho io stesso avuto una discussione in FOIF per mantenere la livella torica di precisione perchè quello è corretto e non altro.

Cordiali saluti.

Geom. Oreste Vidal
vidaLaser

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lorenzo8125

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08 Agosto 2007

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743

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 0 -  0 - Inviato: 19 Novembre 2008 alle ore 17:28

"chiara" ha scritto:
"DAVID1982" ha scritto:
ciao Dorico...anche io utilizzo questa procedura per la messa in stazione dello strumento....mi è stato sempre di grande aiuto anche quando ho dovuto stazionare su un caposaldo che era stato istisuito un un basamentodi un pilone dell 'alta tensione posto su di un versante di una montagna...non puoi capire le difficolta per arrivarci ma sopratutto la
"difficolta" a mettere in bolla lo strumento dato che il dislivello formato tra il basamento è il terreno naturale era di circa 1,00 m......non so se riesco a rendere l'idea...un saluto a tutti!!!



Queste foto mi piacciono molto ............

www.flickr.com/photos/cappe_46/220658041...

http://www.flickr.com/photos/cappe_46/2205792087/in/photostream/



si mi piacciono anche a me, ma io di certo non avrei il coraggio di andarci a mettere lo strumento poi sopra, si farebbe un volo di diversi metri, cmq l'ideatore, ha dato spunto per un nuovo gadget per lo strumento, peccato che tornerebbe utile forse una sola volta nella vita, saluti.

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gigi3d

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 0 -  0 - Inviato: 19 Novembre 2008 alle ore 18:32

@Oreste Vidal
Gradirei una precisazione sulla sua affermazione: in che senso ritiene che sia più corretto avere la torica?
Io possiedo uno strumento che ha la sferica e quella elettronica.
Ps. Il puntamento avviene tramite laser.
Saluti.

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geocinel
Carlo Cinelli
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Lamporecchio (PT) - geocinel@tin.it

 0 -  0 - Inviato: 19 Novembre 2008 alle ore 19:40

"gigi3d" ha scritto:
@Oreste Vidal
Gradirei una precisazione sulla sua affermazione: in che senso ritiene che sia più corretto avere la torica?
Io possiedo uno strumento che ha la sferica e quella elettronica.
Ps. Il puntamento avviene tramite laser.
Saluti.



Su una cosa così importante come il centramento, secondo te, è meglio avere uno strumento preciso, meccanico e facilmente rettificabile o uno strumento elettronico che non sai quando ti dice il vero e fino a che punto te lo dice?
Cordialmente

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orestevidal
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Località
Lainate MI

 0 -  0 - Inviato: 19 Novembre 2008 alle ore 20:55

"geocinel" ha scritto:
"gigi3d" ha scritto:
@Oreste Vidal
Gradirei una precisazione sulla sua affermazione: in che senso ritiene che sia più corretto avere la torica?
Io possiedo uno strumento che ha la sferica e quella elettronica.
Ps. Il puntamento avviene tramite laser.
Saluti.



Su una cosa così importante come il centramento, secondo te, è meglio avere uno strumento preciso, meccanico e facilmente rettificabile o uno strumento elettronico che non sai quando ti dice il vero e fino a che punto te lo dice?
Cordialmente



Concordo con "geocinel" . . . ed aggiungo :

è molto importante avere il piombo ottico/laser solidale al corpo macchina e non alla basetta.

Se il piombo è solidale al corpo strumento è molto facile capire se lo stesso piombo è tarato centrando un punto a terra e ruotando lo strumento di 200° .

Con il piombo solidale alla basetta non si può fare questa semplice verifica il campagna . . . per non parlare dei problemi di disassamento tra asse verticale strumento e asse piombo oppure della spezzata formata da asse verticale strumento e asse piombo . . .

Ma non solo :

avere una livella torica di precisione montata sulla base dell'alidada è sicuramente importante ai fini del centramento ma non solo per quello.

E' molto importante avere sempre "davanti al naso" la sopracitata livella perchè, così facendo, si ha sempre la possibilità di verificare in ogni momento la verticalità dello strumento nel momento prima di effettuare ogni singola misurazione.

Il compensatore elettronico corregge gli errori di verticalità sull'asse di collimazione senza nessun problema ma attenzione alla correzzione sull'asse secondario :

è vero che il compensatore corregge gli angoli portandoli sulla verticale ma, se lo strumento è "storto" si ha sempre e comunque un'errore sull'angolo azimutale.

Ne abbiamo parlato in modo molto esteso in un post di un'anno fa circa ma non ricordo quale post fosse.

Qualcuno mi aiuta a rintracciare il post in oggetto ?

Ringrazio anticipatamente.

Cordiali saluti.

Geom. Oreste Vidal
vidaLaser

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gigi3d

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 0 -  0 - Inviato: 20 Novembre 2008 alle ore 09:54

@ OresteVidal
La ringrazio per il chiarimento e per le precisazioni, anche io sarei interessato a leggere quel topic, magari Geoalfa lo inserirà nelle FAQ.

@ Geocinel
Premesso che condivido quanto scritto da Vidal, voglio risponderti con una "provocazione": quale è l'elettronica affidabile e che mi dice il vero, e quale non lo é?

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orestevidal
029371038

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17 Aprile 2007

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Lainate MI

 0 -  0 - Inviato: 20 Novembre 2008 alle ore 11:03

Riporto "gigi3d" :

" . . . quale è l'elettronica affidabile e che mi dice il vero, e quale non lo é ? "

Mi permetto di rispondere alla domanda rivolta a "geocinel" :

L'elettronica va benissimo, ci mancherebbe ma deve sempre essere supportata da una corretta gestione della meccanica.

In altre parole :

vanno benissimo le livelle elettroniche e tutti gli indicatori elerttronici ad esse collegate ( anche le nostre FOIF le hanno ) ma la verticalità dello strumento deve essere gestita da un elemento fisico non discutibile e di facile calibrazione e verifica quale è la livella torica di precisione.

Mi scuso per aver risposto senza essere interpellato.

Cordiali saluti.

Geom. Oreste Vidal
vidaLaser

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