Ciao a tutti,
Il grande maestro delle riconfinazioni Pier Domenico Tani diceva (nel suo libro Aspetti tecnici dell’azione di regolamento di confini” – II edizione – pag. 19):
Non sono vincolanti, nelle riconfinazioni, i limiti e le norme catastali sull’adozione di metodi, schemi, strumenti e procedure di calcolo, pur rimanendo spesso indici di buona tecnica. Solo una è la considerazione che deve guidare le scelte operative: la concreta possibilità, anche in funzione dei relativi costi, che un eventuale tecnico antagonista possa, nella fattispecie, operare in modo migliore. È proprio questo suo “comandamento” che mi ha spinto a studiare e ad implementare nella nuova versione 5.00 del mio software Geocat alcune migliorie nella risoluzione delle riconfinazioni da mappa, sentendo anche i suggerimenti di alcuni esperti riconfinatori e sulla base di alcune carenze emerse, per le tecniche già note, nei corsi online tenuti su questa materia sul sito
www.corsigeometri.it.
Desidero quindi condividere questi miglioramenti tecnici con tutti gli appassionati di riconfinazioni di Geolive (che so essere numerosi) riportandone di seguito la descrizione, più la nuova versione da scaricare gratuitamente a scopo di test (in gergo si direbbe
beta-test, cioè un test svolto direttamente dagli utilizzatori del software). Chi dovesse aderire (vedi punto 6) potrà così segnalarmi eventuali anomalie e possibili migliorie o integrazioni.
Geocat 5.00.001x versione per beta-tester 1. Rototraslazione a valutazione avanzata La finestra di calcolo della rototraslazione (immagine che segue) mostra ora una serie di risultati che permettono al tecnico di valutare in maniera estremamente accurata l’aggancio mappa-rilievo in funzione dei punti di inquadramento utilizzati, potendo così produrre la migliore soluzione possibile.
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Questi sono i dati elaborati e presentati:
a) I punti di inquadramento utilizzati.
b) I vertici del poligono di inquadramento, vale a dire il poligono convesso che racchiude tutti i punti di inquadramento. La conformazione di questo poligono (riportata poi nel disegno CAD, vedi punto 3) permette infatti al tecnico di valutare se la disposizione dei punti di inquadramento è ottimale oppure se vi è una maggior concentrazione in uno o più lati del poligono rispetto agli altri.
c) I tre baricentri notevoli dei quali è importante valutare la posizione per ottenere la massima precisione:
i. Analitico: è il baricentro di tutti i punti di inquadramento sul quale agisce la rototraslazione.
ii. Geometrico: è il baricentro del poligono di inquadramento di cui sopra.
iii. Confine: è il baricentro dei punti di confine.
Il calcolo riporta anche le reciproche distanze tra i tre baricentri, utili a fare le seguenti valutazioni:
- più è elevata la distanza Analitico-Geometrico, meno omogenea è la disposizione dei punti di inquadramento;
- più è elevata la distanza Analitico-Confine, più inciderà l’adattamento della mappa alla realtà dovuto all’applicazione della variazione di scala;
- più è elevata la distanza Geometrico-Confine, più il confine risulta decentrato, se non addirittura extrapolato rispetto al poligono di inquadramento (vedi oltre).
d) I dati dell’eventuale extrapolazione del confine che permettono al riconfinatore di valutare immediatamente se la rototraslazione rientra nei limiti di tolleranza previsti in letteratura tecnica:
- il punto del confine alla massima distanza dal poligono di inquadramento e il valore della distanza stessa;
- la diagonale massima del poligono di inquadramento e i due vertici che la formano;
- il rapporto di extrapolazione tra i due dati precedenti e che va verificato nel limite di tolleranza pari a ⅓.
e) I risultati della rototraslazione, ora integrati come segue:
- Rotazione.
- Variazione di scala.
- Adattamento massimo (e il punto nel quale si verifica): è lo spostamento massimo che subisce il punto di confine indicato per effetto dell’applicazione della variazione di scala.
- Vettore medio di scarto: è la media dei vettori di scarto dei punti di inquadramento utilizzati nel calcolo, vale a dire l’ipotenusa del triangolo rettangolo formato dallo scarto Est e dallo scarto Nord. È superfluo rilevare come questo dato sintetizzi in un unico valore la bontà della riconfinazione stessa.
- Correzione d’orientamento: è l’angolo di correzione azimutale da applicare alla rototraslazione quando il confine è extrapolato. Nel caso si adotti la variante Orientata della rototraslazione, tale valore viene proposto direttamente dal programma che lo calcola in funzione dei punti di orientamento utilizzati.
2. Calcolo combinatorio di tutte le rototraslazioni possibili Questa potentissima nuova funzione di Geocat elabora tutte le possibili combinazioni tra i punti di inquadramento, vale a dire che il programma calcola in automatico la rototraslazione considerando o meno ciascun punto di inquadramento in tutte le possibili permutazioni. Questa nuova prestazione si è rivelata molto importante da quando, nei vari casi presentati ai corsi online sulle riconfinazioni, è emerso il rischio di risultati inattendibili se la selezione dei punti di inquadramento viene svolta manualmente. In questo caso, infatti, può accadere che il tecnico segua il seguente approccio:
- esclude un punto perché ritiene il suo scarto troppo elevato, poi rilancia il calcolo e valuta nuovamente gli scarti;
- vede che c’è un secondo punto con scarto eccessivo e quindi esclude anche questo;
- poi rilancia il calcolo e procede in questo modo ad escludere eventuali altri punti di inquadramento;
In realtà, nel momento in cui scarta il secondo punto, dovrebbe reintrodurre nel calcolo il primo perché potrebbe accadere che questo, senza più il secondo, presenti uno scarto buono. Viceversa, senza applicare questa alternanza, ci si può ritrovare ad adottare la rototraslazione non ottimale, con differenze non trascurabili sulla posizione del confine.
Il calcolo combinatorio dei punti di inquadramento, inoltre, permette di evitare anche il pericolo dovuto alla rotazione. In uno dei casi visti ai corsi online, infatti, si è verificata la seguente situazione:
- il confine era molto extrapolato;
- c’erano due fabbricati sui quali erano stati fissati 4 punti di appoggio, su 2 spigoli di ciascuno;
- questi 4 punti di appoggio davano scarti abbastanza omogenei tra loro;
- tuttavia la rotazione variava di un’entità notevole se si tenevano i punti dell’uno o dell’altro fabbricato e, in uno dei due casi, faceva sbandare il confine di oltre 4.00 mt.
Nell’impostare il calcolo combinatorio, il tecnico ha comunque la possibilità di limitare le rototraslazioni impostando i seguenti due “paletti” (vedi immagine qui sotto):
a) Elenco dei punti di inquadramento che si desidera siano sempre inclusi nella rototraslazione. È il caso ovviamente di punti di inquadramento che il tecnico ritiene abbiamo una notevole affinità con il confine (vicinanza, stessa genesi cartografica, stessa consistenza, ecc.). Per definire tali punti basta digitare la sigla “CS” (considerare sempre) nella tabella magenta della rototraslazione.
b) Numero minimo di punti di inquadramento da considerare. Esempio: avendo in totale 20 punti di inquadramento, il tecnico può decidere di mantenerne comunque minimo 10. In tal caso le combinazioni calcolate saranno solo quelle che includono almeno 10 punti.
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Il calcolo termina presentando la tabella delle combinazioni sotto riprodotta nella quale sono riportati per ciascuna rototraslazione elaborata:
a) i punti di inquadramento utilizzati;
b) i vertici del poligono di inquadramento;
c) la rotazione;
d) la variazione di scala;
e) l’adattamento massimo subìto dal confine (nel punto peggiore, vedi 1);
f) il vettore medio di scarto
La tabella può quindi essere ordinata per ciascuno dei valori numerici suddetti (per farlo basta cliccare sul titolo della rispettiva colonna) in modo da valutare la rototraslazione che fornisce il miglior vettore di scarto, oppure la migliore variazione di scala, o il minimo adattamento del confine, oltre alla rotazione. Per quest’ultima non ha ovviamente senso parlare di “miglior rotazione”, tuttavia può essere interessante valutarne la diversa entità tra le varie rototraslazioni in modo da verificare situazioni come quella sopra descritta.
Ordinando la tabella per i diversi dati, il tecnico può vagliare facilmente il miglior compromesso tra gli stessi, può cioè vedere (in pochissimo tempo) quale combinazione fornisce un buon vettore di scarto, unitamente ad una buona variazione di scala e ad un basso adattamento del confine.
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Una volta individuata tale combinazione, è possibile, con un semplice clic destro sulla riga della stessa, compiere le seguenti azioni:
a) Vedere tutti i restanti risultati (finestra di cui al punto 1).
b) Impostare automaticamente la tabella magenta della rototraslazione a quella combinazione di punti di inquadramento in modo da poter procedere ad eventuali successive valutazioni e a produrre il disegno CAD.
3. Coordinate locali dei punti del confine Nella tabella “Punti da tracciare”, contenente i punti del confine, sono ora presenti le due nuove colonne “Est/Nord locale” nelle quali il programma calcola le coordinate dei punti nel sistema di riferimento del rilievo. Nei rilievi GPS queste coordinate permettono quindi al tecnico di eseguire il tracciamento nel sistema del rilievo originario, senza dover georeferenziare il GPS in coordinate cartografiche.
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Oltre a questa comodità, il tracciamento in coordinate locali evita anche il possibile errore che il tecnico meno attento potrebbe commettere in fase di tracciamento non tenendo conto dell’angolo di rotazione tra il Nord GPS (WGS84) e il Nord cartografico. Infatti, essendo tale angolo di entità contenuta, la sua applicazione può sfuggire al riconfinatore compromettendo di fatto il posizionamento dei punti del confine che possono così essere tracciati a distanze non tollerabili rispetto alla posizione corretta.
La tabella permette inoltre anche di attribuire ai punti di confine la quota desunta dal rilievo sul posto rilevando il confine presunto o punti nei pressi dello stesso. Questo dato serve a calcolare le coordinate geocentriche e geografiche (latitudine e longitudine) dei punti stessi in modo da poterli esportare su Google Earth, ancora prima di eseguire il tracciamento, per una valutazione preventiva della ricostruzione svolta.
4. Disegno CAD della riconfinazione Il disegno CAD finale della riconfinazione si può ora ottenere sia in coordinate mappa che in coordinate rilievo ed include anche i baricentri ed il poligono di inquadramento (vedi punto 1):
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Tutte le entità del disegno CAD sono tenute su layer distinti in modo da consentire al tecnico la massima flessibilità nella gestione del disegno stesso.
I colori dei layer, così come l’altezza e l’offset dei testi, possono essere scelti direttamente da Geocat già in fase di creazione del DXF mediante questa comoda finestra:
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I layer hanno inoltre un nome diverso a seconda se si crea il disegno in coordinate mappa (suffisso _MAP) oppure in coordinate rilievo (suffisso _RIL) in modo da poter sovrapporre da CAD i due disegni senza che le entità vengano mescolate.
5. Utilità sui punti di inquadramento Nella tabella magenta della rototraslazione sono ora presenti i seguenti due nuovi comandi:
a) Porta in alto: questo comando riordina la tabella della rototraslazione portando in alto le righe dei punti di inquadramento, cioè i punti che hanno le coordinate mappa, e lasciando in seconda battuta i punti di dettaglio (non di inquadramento). Le righe dei punti di inquadramento portate in alto sono a loro volta ordinate con all’inizio i punti mantenuti nel calcolo e a seguire i punti esclusi, cioè quelli per i quali si è inserita la sigla NC nella colonna finale C. In questo modo diventa molto più comodo valutare gli scarti della rototraslazione per operare le opportune scelte su quali mantenere o escludere dal calcolo.
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b) Seleziona scarti: questo comando permette di selezionare in automatico i punti di inquadramento della tabella magenta della rototraslazione che presentano uno scarto maggiore del valore impostato. Tale valore può essere in alternativa definito nelle componenti ortogonali (scarto Est/Nord) oppure come vettore di scarto.
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6. Link per scaricare la nuova versione 1) Per chi è già in possesso ed ha già installato la versione 5.00...
.. per averla ottenuta in licenza gratuita con il mio libro "Tecniche di riconfinazioni" (lo trovate sul sito
www.riconfinazioni.it sul menù in alto "Libri | Novità") ....
Dal link che segue potrete scaricarvi questo aggiornamento ed installarlo (basta lanciare con doppio clic il file EXE scaricato).
Questa versione va ad aggiornare la versione 5.00 (se è già stata precedentemente installata), mentre lascia inalterata la versione 4.15.x in modo che gli utenti di quest'ultima possano continuare ad usarla.
Se per caso avete quasi terminato il periodo di licenza gratuito ottenuto con il libro, ditemelo via email che ve lo prorogo per tutta la durata del test.
Se invece, pur avendo acquistato il libro, non avete ancora scaricato la versione 5.00 la potete scaricare sempre dal sito
www.riconfinazioni.it, dal menù "Software". Per attivare la licenza gratuita attivate invece sempre il menù "Libri | Novità" ed inserite i codici che trovate nel cartoncino allegato alla copertina finale del libro. Una volta scaricata ed installata la versione 5.00, scaricate anche voi il file dell'aggiornamento 5.00.0010 qui sotto ed installatelo con doppio clic.
Geocat_5.00.0010 2) Per chi non possiede la versione 5.00.
Desidero estendere l'invito a testare questa nuova versione anche a chi non è in possesso della licenza di Geocat 5.00 purché mi dimostri che si occupa professionalmente di riconfinazioni. Chi è interessato è pregato di segnalarmelo via email (indirizzo in calce).
A presto,
geom. Gianni Rossi
cell. 3202896417
Email: gianni.rossi@riconfinazioni.it
www.corsigeometri.it www.riconfinazioni.it