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SQM nelle intersezioni all'indietro (o inversa) |

Maurizio76
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Mi capita spesso di dovere eseguire con la mia stazione totale delle intersezioni all'indietro per poter individuare il posizionamento del punto di stazione in riferimenti a dei punti fissi (di solito almeno tre punti fissi). Quanto sopra mi capita in fase di tracciamento e quando devo agganciarmi ad un precedente rilievo e proseguirlo. Il software Mercurio installato sulla mia stazione in modalità di individuazione del punto di stazione mediante intersezione all'indietro calcola gli Scarti Quadratici Medi (SQM) risultanti dal calcolo delle coordinate del punto di stazione riferite alle coordinate dei punti noti battuti: in linea di massima ci sono dei valori di SQM oltre ai quali è consigliato procedere con il successivo tracciamento o rilievo? Tali valori vanno anche valutati in funzione dell'entità dell'area da tracciare/rilevare o della distanza che intercorre tra i punti noti ed il punto di stazione e tra i punti noti stessi? Grazie mille
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eziomil
(FONDATORE)
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02 Gennaio 2003
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Lo scarto Quadratico Medio (SQM) è solamente un'indicatore di errore della bontà del rilievo, pertanto non troverai mai in nessun posto un limite massimo, questo è dato dal livello di precisione che vuoi conseguire. Un'indicatore utile può essere Pregeo che nelle tipologie non fa superare lo SQM a 10 cm
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cappe_46
cappe.46
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32032 FELTRE (BL)
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"Maurizio76" ha scritto: Mi capita spesso di dovere eseguire con la mia stazione totale delle intersezioni all'indietro per poter individuare il posizionamento del punto di stazione in riferimenti a dei punti fissi (di solito almeno tre punti fissi). Quanto sopra mi capita in fase di tracciamento e quando devo agganciarmi ad un precedente rilievo e proseguirlo. Il software Mercurio installato sulla mia stazione in modalità di individuazione del punto di stazione mediante intersezione all'indietro calcola gli Scarti Quadratici Medi (SQM) risultanti dal calcolo delle coordinate del punto di stazione riferite alle coordinate dei punti noti battuti: in linea di massima ci sono dei valori di SQM oltre ai quali è consigliato procedere con il successivo tracciamento o rilievo? Tali valori vanno anche valutati in funzione dell'entità dell'area da tracciare/rilevare o della distanza che intercorre tra i punti noti ed il punto di stazione e tra i punti noti stessi? Grazie mille ...è un po' generica l'indicazione che dai. Innanzitutto la cosiddetta intersezione inversa o "Pothenot" che prevede la sola lettura delle direzioni ai punti di coordinate note non si usa più da parcchi decenni in quanto da dei risultati assai imprecisi . In pratica da quando sono stati introdotti i distanziometri elettronici e le stazioni totali essa viene integrata con letture di distanza sui punti accessibili. Si passa quindi dalle semplici letture delle direzioni (tu dici 3, ma non sono sufficienti per avere un minimo controllo, quindi al meno 4) appunto della intersezione inversa o "Pothenot" Al cosiddetto "ex centro" che prevede una direzione ed una distanza al minimo, ma che è meglio prevedere multiplo con più direzioni e distanze. Per rispondere alla tua domanda il cosiddetto SQM dipende molto dalla precisione delle coordinate dei punti conosciuti, ma nel caso ad esempio di lettura su trigonometrici catastali è dell'ordine di 2-3 metri, mentre riferito ad un tuo precedente rilievo può essere dell'ordine di alcuni cm.
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Maurizio76
Iscritto il:
26 Febbraio 2007
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Di norma cerco di identificare le coordinate di stazione mediante la lettura di angolo e distanza di almeno 3 o 4 punti di coordinate note poste all'intorno del punto di stazione (e quindi preferibilmente non solo verso una solo "lato" della superficie da rilevare o all'interno della quale tracciare). Mi è però ancora capitato di andare a fare la lettura solo angolare di 4 o 5 punti noti (ma difficilmente accessibili) ed una sola lettura di anche la distanza così da poter definire anche la quota della stazione (anche se in fase di tracciamento il più delle volte la quota non mi interessa quanto invece mi interessano le coordinate planimetriche). Ovvio che quindi nell'ipotesi di una sola distanza battuta (e più direzioni battute) lo SQM della quota è 0,00 mentre nelle coordinate planimetriche gli SQM delle coordinate possono avere errori più o meno marcati a seconda dei punti individuati solo con direzione che utilizzo per identificare le coordinate di stazione: con il software Mercurio ho la possibilità di battere "n" punti e poi verificare in che modo il considerare le coordinate di ogni singolo punto può farmi aumentare o diminuire gli SQM (tolgo e metto la spunta a fianco dei diversi punti ed il programma mi calcola gli SQM relativi alle coordinate di stazione con le varie combinazioni di punti battuti). Secondo me il fatto di utilizzare lorientamento solo con lindividuazione delle direzioni fa in modo che un eventuale errore o imprecisione non debba dipendere dalloperatore alla palina. A parte quanto sopra volevo capire se in che modo intendere gli SQM letti in fase di individuazione delle coordinate di stazione: sono scarti e comunque errori tra ciò che si va a rilevare e che cosa? Posso capire il calcolo degli SQM tra un campione di ad esempio 5 letture della stessa distanza (misurata per 5 volte) quindi gli SQM che mi vengono dati in fase di individuazione delle coordinate di stazione su quali entità misurate e rimisurate si riferiscono? Es.: se io misuro 5 volte la distanza tra il punto A ed il punto B posso poi calcolare gli SQM su tale distanza in virtù delle 5 misurazioni effettuate
se però dalla stazione S collimo e misuro distanza ed angolo verso i punti noti A, B, C, D (ecc ecc) al fine di identificare le coordinate della stazione S stessa gli SQM che ottengo a che confronto di misure si riferiscono? Grazie delle illuminazioni
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TOPO1948
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19 Settembre 2012 alle ore 10:48
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Un esempio confortato da molta esperienza:SQM 3mm per il tracciamento di pilastri in cemento armato ripetuto su tutti i piani di torri.
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