"rubino" ha scritto:
Chissà se riprenderà anche i voli dalle impalcature non a norma, i padri di famiglia invisibili pagati pochi euro al giorno, il materiale proveniente dalle aziende in mano alla criminalità organizzata (già, a bergamo non ce ne sono. Scusate), gli adempimenti sulla sicurezza ridotti a pura stampa ...

www.rainews.it/articoli/2022/07/inail-pu...

Queste sono le conseguenze che si palesano della ripresa dell'edilizia drogata dal 110%. Una tristezza.[/quote]

Dici che è colpa del 110%? Secondo me è colpa del bisogno di lavorare per portare un pò di pane a casa, altrimenti non si spiega come mai si muore di lavoro a più di 60 anni, quando la stanchezza di una vita iniziata da troppo giovani è pesante oppure, al contrario, quando si sfonda il tetto del capannone "mandiamoci il ragazzo, fa niente che oggi è il primo giorno di lavoro".

"Pippocad" ha scritto:



Dici che è colpa del 110%? Secondo me è colpa del bisogno di lavorare per portare un pò di pane a casa, altrimenti non si spiega come mai si muore di lavoro a più di 60 anni, quando la stanchezza di una vita iniziata da troppo giovani è pesante oppure, al contrario, quando si sfonda il tetto del capannone "mandiamoci il ragazzo, fa niente che oggi è il primo giorno di lavoro".[/quote]

Parlavo dei dati dell'articolo (+43,3% di infortuni rispetto allo stesso periodo del 2021). Più c'è lavoro più emergono i problemi cronici che tu hai evidenziato quindi aumentano gli infortuni. Dal 2014 al 2018 gli infortuni erano in calo ma solo perché c'era la crisi e si aprivano meno cantieri.

In Italia se vuoi fare ad es. il pasticcere devi fare un sacco di adempimenti e corsi (asl, idoneità, corso hccp, pulizia dei locali, licenza comune, ecc.) se invece vuoi aprire una ditta individuale edile vai alla camera di commercio la mattina ed il pomeriggio sei in cantiere che getti un solaio....senza sapere cosa sia un solaio.