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ale81
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Infatti non so se quella famosa frase è un bene o un male... :lol: Spesso prima di frazionare un terreno cerco i precedenti tipi, in modo da non sovrapporre palesemente le dividenti. Confrontare con il precedente frazionamento post. circ.2/88 le dividenti che si intendono creare è sempre una sicurezza in più e non porta via tanto tempo (dipende poi anche dall'entità del lavoro). Ricostituire le dividenti da mappa d'ipianto tutte le volte sarebbe un pò troppo dispendioso...
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geocort
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"ale81" ha scritto: Infatti non so se quella famosa frase è un bene o un male... :lol: Spesso prima di frazionare un terreno cerco i precedenti tipi, in modo da non sovrapporre palesemente le dividenti. Confrontare con il precedente frazionamento post. circ.2/88 le dividenti che si intendono creare è sempre una sicurezza in più e non porta via tanto tempo (dipende poi anche dall'entità del lavoro). Ricostituire le dividenti da mappa d'ipianto tutte le volte sarebbe un pò troppo dispendioso... Concordo pienamente con te, sia sulla frase che sulle ricostruzioni. Ciao e buon lavoro
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ale81
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"geocinel" ha scritto: Ahh! Allora non avevo capito o non ti eri espresso bene. Quindi una misurata va bene e le altre due dipendenti dal terzo fiduciale no! Io avevo inizialmente capito che andavano male tutte e tre le misurate. Beh a questo punto devi appoggiare il tuo rilievo sulla misurata che va bene. Presumo, come te se non sbaglio, che il confinatore l'ultima misura non l'ha fatta. Se lo scarto su quelli buoni è solo 3 cm, bisogna ritenere che anche estrapolando il rilievo (confine) la base (sarà sempre 200m. circa) sia sufficiente per avere il risultato con buona attendibilità. Saluti e amicizia E' corretto scrivere nella relazione del riconfinamento che, per la ricostruzione delle linee dividenti derivate dal frazionamento, sono stati utilizzati solamente 2 PF, perchè sul terzo si sono riscontrate sostanziali differenze tra le distanze misurate? grazie
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geocort
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secondo me si ,dovresti specificarlo, spiegando pure il perchè non ai utilizzato il terzo pf, in quanto lo stesso andava a creare problemi nella precisione del rilievo da te effettuato. Ciao e buon riconfinamento
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ale81
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Ok, allora lo specifico in relazione. Sembra facile riconfinare, ma in realtà non lo è affatto! grazie e ciao
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rispetto a quanto letto debbo aggiungere che bisogna considerare anche il genere di errori che intrinsecamente il tipo di strumenti genera. il gps ha uno schema diverso rispetto un elettro ottico. questo lo dico perche' sta' prendendo piede una forma mentale di rilievo che e' a di poco preoccupante. si rileva con precisione l'oggetto del rilievo e si trascura invece l'aggancio coi fiduciali. mi sono capitati gia' un paio di questi casi, dove comunque le misurate rientravano nelle tolleranze(tolleranze che espresse in 30-40 cm non sono tolleranze ma sono......altre cose) e debbo dire che diventa difficile a questo punto stabilire cosa si riconfina. saluti
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ale81
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Nel mio caso entrambi i rilevi sono stati effettuati con stazione totale...
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enrico_p
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Cavour
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in fase di riconfinamento procedura corretta sarebbe ripercorrere lo stesso tracciato poligometrico per cercarem di "ripercorrere" gli errori fatti dal tecnico rilevatore. questo per avere la minor deformazione possibile, propagazione degli errori ecc. fino al momento di una direttiva dell'AdT ognuno si arrangia come meglio crede per cercare far coincidere il rilieo originale con il riconfinamento. all'inizio del post s'e' parlato di baricentro, ma si puo' parlare anche di compensazione ai minimi quadrati. ma quello a cui mi riferivo e' un fenomeno mentale che sta' prendendo piede dalle mie parti dove, causa la faciloneria con cui si comprano sistemi GPS, ci sono parecchi colleghi che pensano che sia corretto eseguire in modo accurato il rilievo attorno all'oggetto del rilievo poi, mediante sistema GPS misurare i PF approssimativamente, ma comunque nei limiti della tolleranza. non si rendono conto, almeno io la vedo cosi', che in fase di riconfinamento non ripercorrono il frazionamento, ma picchettano un lavoro che puo' essere discrezionale. poi bisognerebbe parlarne e confrontarsi per ore sull'argomento. saluti
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geocort
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premetto che io operao con una stazione totale, non ho capito bene che cosa intendi che con il gps battono approssimativamente i pf! per curiosità mi puoi spiegare meglio qual'è il problema di batterli con precisione Ciao e grazie
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ale81
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Anch'io non uso gps, ma da quello che so, gli artifizi per battere un pf sono solamente 3. partendo da 2 punti gps, per allineamenti e squadri, si trova la posizione del pf rispetto agli stessi. giusto? quale può essere l'errore se non solamente l'imprecisione del gps???
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PROCAD_SRL
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"ale81" ha scritto: Anch'io non uso gps, ma da quello che so, gli artifizi per battere un pf sono solamente 3. partendo da 2 punti gps, per allineamenti e squadri, si trova la posizione del pf rispetto agli stessi. giusto? quale può essere l'errore se non solamente l'imprecisione del gps??? RIPORTO GEOCORT: premetto che io operao con una stazione totale, non ho capito bene che cosa intendi che con il gps battono approssimativamente i pf! per curiosità mi puoi spiegare meglio qual'è il problema di batterli con precisione Ciao e grazie Forse il collega intendeva dire: Se batti il pf (spig. fabb.) appoggiando l'asta allo spigolo avrai cmq un'errore derivante innanzi tutto dalla distanza tra il centro di fase e il bordo estremo (+o- a seconda dei modelli 8-12 cm circa) senza parlare dei problemi di multipath che non sono qualtificabili sul momento ma potranno essere desunti con non poca approssimazione solo in fase di restituzione. Arrivare quindi a scarti di 15-20 cm non è raro, soprattutto se il multipath è diverso da zona a zona, da spigolo a spigolo. Se rileviamo un punto (a prescindere dal discorso della distanza del muro dal centro di fase) in campo completamente aperto e teorizziamo di aver avuto un multipath ininfluente o totalmente assente e poi rilieviamo un punto in un vicolo o cmq in posto diagiato la misura sarà ovviamente viziata dai disturbi sul segnale, avremo un errore nelle coord. del secondo punto ma anche sulla distanza tra gli stessi. se entrambi i punti sono viziati da un fattore di multipath simile avremo "forse" un distanza + corretta ma cmq errori su entrambe le coordinate, quindi e vero che una misurata con la stazione potrebbe rassicurarci ma non ci mette al sicuro dagli errori di posizionamento che viziano le operazioni di inserimento cartografico. (anche e soprattutto per chi non si limita al solo catasto) Io continuo a ribadire che la stazione totale rimane irrinunciabile anche con il più bel GPS del mondo. E' mia opinione squisitamente tecnica che il pf vada rilevato con 2 punti battuti in fast static o in statico post processo i prossimità (ma cmq a non meno di 30 mt di distanza) dello spigolo. Ci si debba posizionare con la stazione totale su un punto si esegua una misura sul secondo e poi sul pf. software che trattano il libretto misto consentono di "fondere" al volo dati gps con dati stazione totale senza dover ricorrere a copia incolla di dxf inserimenti manuali delle misure ecc... (ma lavorando con criterio sono certamente ammissibili anche queste procedure) Spero di essere stato esaustivo buon lavoro
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ale81
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Ottima spiegazione e condivido pienamente. ciao
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aggiungo a procad_srl: con la stazione totale e' meglio avere almeno tre punti in comune con il GPS, si calcolno gli sqm e si ha un controllo maggiore del rilievo. si possono misurare gli spigoli anche con la cordella, quando la morfologia del terreno lo permette, ma non allineamenti, bensi' per intersezioni con almeno 4 battute. si ottiene un range d'errore di 3-4 cm. cosa cui bisogna assolutamente evitare invece e' di procedere con un semplice allineamento da due punti. saluti
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geocinel
Carlo Cinelli
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"ale81" ha scritto: "geocinel" ha scritto: Ahh! Allora non avevo capito o non ti eri espresso bene. Quindi una misurata va bene e le altre due dipendenti dal terzo fiduciale no! Io avevo inizialmente capito che andavano male tutte e tre le misurate. Beh a questo punto devi appoggiare il tuo rilievo sulla misurata che va bene. Presumo, come te se non sbaglio, che il confinatore l'ultima misura non l'ha fatta. Se lo scarto su quelli buoni è solo 3 cm, bisogna ritenere che anche estrapolando il rilievo (confine) la base (sarà sempre 200m. circa) sia sufficiente per avere il risultato con buona attendibilità. Saluti e amicizia E' corretto scrivere nella relazione del riconfinamento che, per la ricostruzione delle linee dividenti derivate dal frazionamento, sono stati utilizzati solamente 2 PF, perchè sul terzo si sono riscontrate sostanziali differenze tra le distanze misurate? grazie Confermo la risposta di geocort ed aggiungo una cosa che non avevo detto nell'intervento precedente al quale tu fai riferimento. Se oltre alla base buona ci fossero altri riferimenti stabili come spigoli di fabbricato oppure muri di cinta ecc. forse sarebbe il caso di batterli e verificare la loro posizione. Dubito però che se il confinatore non ha battuto ed ha inventato le letture verso il terzo fiduciale possa aver battuto spigoli caratteristici. Speriamo invece che abbia sbagliato una lettura perché a me sorge una altro dubbio allora:che il tizio abbia inventato tutto ad eccezione della linea di confine e che solo una coppia di fiduciali vada bene. Di questo te ne puoi rendere conto tu se ritrovi la linea di confine spostata ma uguale. Ti dico questo perché da noi, in qualche soggetto nato con la testa al posto del c... e viceversa, spesso viene in mente di rilevare la linea di confine, magari fare un'apertura a terra ed inventarsi il resto. Succede che quando vai a riconfinare quelle linee le trovi uguali come sviluppo spostate di 2m. Quando succedono queste cose e le distanze sui fiduciali tornano io, a differenza di altri colleghi, sarei per infierire e rimettere il confine laddove viene, sempre che ciò non nuocia al nostro cliente. Saluti
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