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Autore Riconfinamento (Geocinel!!!!!)

m1977

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 0 -  0 - Inviato: 08 Gennaio 2008 alle ore 14:34

Deve eseguire un riconfinamento basato sulla mappa catastale.

Ho fatto tutte le operazioni preliminari del caso.
In fase di rilievo ho fissato l'angolo sull'asse di un campanile che è un PF con attendibiltà 5.
Sono stato in catastao ed ho prelevato le coordinate dalla mappa all'impianto.
Ovviamente le coordinate sono fissate ad un sistema cartesiano che ho costruito io direttamente sulla mappa e quindi sono LOCALI.
Il mio campanile è posto su altro foglio ad una distanza sommaria di ml.2500.
Un po' sovrappensiero li per li ho sottovalutato il problema però adesso che sono in ufficio come faccio ad utilizzare le coordinate del campanile che sono assolute????????mentre le altre locali.

Il campanile come già detto ha (att.5) ed è per questo che pensavo di usare le coordinate TAF.

ciao e grazie.

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Autore Risposta

negrialb
negrialb

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1537

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Motta Visconti

 0 -  0 - Inviato: 08 Gennaio 2008 alle ore 15:34

Se vuoi utilizzare la mappa di impianto per riconfinare devi prendere come riferimento dei punti che trovi in mappa (es: spigoli fabbricato).
Difficilmente potai rilevare in mappa le coordinate dell'asse di un campanile.
Nel tuo caso, se non hai almeno due punti corrispondenti nei due sistemi di coordinate, non potrai mai fare la rototraslazione per ottenere le coordinate unificate in uno dei sue sistemi.
Soluzione:
1) Torna sul posto e rileva almeno due (o tre o più) punti dei quali hai, o puoi, rilevare le coordinate in mappa di impianto;
2) esegui rototraslazione tra punti rilevati e punti della mappa di impianto.

ciao

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geosim

Iscritto il:
08 Ottobre 2005

Messaggi:
832

Località
Grosseto

 0 -  0 - Inviato: 08 Gennaio 2008 alle ore 16:25

Si tratta di una riconfinazione con rototraslazione o apertura a terra multipla?

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geocinel
Carlo Cinelli
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
(GURU)

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Lamporecchio (PT) - geocinel@tin.it

 0 -  0 - Inviato: 08 Gennaio 2008 alle ore 17:54

"m1977" ha scritto:
Deve eseguire un riconfinamento basato sulla mappa catastale.

Ho fatto tutte le operazioni preliminari del caso.
In fase di rilievo ho fissato l'angolo sull'asse di un campanile che è un PF con attendibiltà 5.
Sono stato in catastao ed ho prelevato le coordinate dalla mappa all'impianto.
Ovviamente le coordinate sono fissate ad un sistema cartesiano che ho costruito io direttamente sulla mappa e quindi sono LOCALI.
Il mio campanile è posto su altro foglio ad una distanza sommaria di ml.2500.
Un po' sovrappensiero li per li ho sottovalutato il problema però adesso che sono in ufficio come faccio ad utilizzare le coordinate del campanile che sono assolute????????mentre le altre locali.

Il campanile come già detto ha (att.5) ed è per questo che pensavo di usare le coordinate TAF.

ciao e grazie.



Tu dici che hai prelevato le coordinate fissate ad un sistema cartesiano costruito da te e quindi locali.
Poi dici anche "ovviamente", perché?
Non credo che nessuno adotti codesta tecnica.
Rimedi:
Questo tuo sistema locale ha un origine 0,0 dove?
Su un parametro della mappa di Impianto o su uno spigolo di fabbricato qualsiasi?
Se è su un parametro puoi vedere anche sulla mappa di visura o su monografie Pf o qualsiasi altro database o indicazione quali possono essere le coordinate di quell'incrocio.
Se invece il tuo 0,0 è su un spigolo di fabbricato tu devi tornare a leggere le coordinate al Catasto.
Inoltre ricordiamoci sempre che quando si leggono le coordinate bisogna anche prendere indicazione di quanto siano le lunghezze dei parametri.
Solo in quel modo si esegue una operazione corretta.
Perché quando disegnarono la mappa, prima fecero i parametri e dopo ci riportano dentro il contenuto, ragguagliato a quelle lunghezze.
Cioè se un parametro invece di essere 200 m è 201, la coordinata andrà moltiplicata per 201/200.
Questo deve essere chiaro.
Saluti

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m1977

Iscritto il:
03 Ottobre 2007

Messaggi:
107

Località

 0 -  0 - Inviato: 09 Gennaio 2008 alle ore 08:24

"geocinel" ha scritto:
"m1977" ha scritto:
Deve eseguire un riconfinamento basato sulla mappa catastale.

Ho fatto tutte le operazioni preliminari del caso.
In fase di rilievo ho fissato l'angolo sull'asse di un campanile che è un PF con attendibiltà 5.
Sono stato in catastao ed ho prelevato le coordinate dalla mappa all'impianto.
Ovviamente le coordinate sono fissate ad un sistema cartesiano che ho costruito io direttamente sulla mappa e quindi sono LOCALI.
Il mio campanile è posto su altro foglio ad una distanza sommaria di ml.2500.
Un po' sovrappensiero li per li ho sottovalutato il problema però adesso che sono in ufficio come faccio ad utilizzare le coordinate del campanile che sono assolute????????mentre le altre locali.

Il campanile come già detto ha (att.5) ed è per questo che pensavo di usare le coordinate TAF.

ciao e grazie.



Tu dici che hai prelevato le coordinate fissate ad un sistema cartesiano costruito da te e quindi locali.
Poi dici anche "ovviamente", perché?
Non credo che nessuno adotti codesta tecnica.
Rimedi:
Questo tuo sistema locale ha un origine 0,0 dove?
Su un parametro della mappa di Impianto o su uno spigolo di fabbricato qualsiasi?
Se è su un parametro puoi vedere anche sulla mappa di visura o su monografie Pf o qualsiasi altro database o indicazione quali possono essere le coordinate di quell'incrocio.
Se invece il tuo 0,0 è su un spigolo di fabbricato tu devi tornare a leggere le coordinate al Catasto.
Inoltre ricordiamoci sempre che quando si leggono le coordinate bisogna anche prendere indicazione di quanto siano le lunghezze dei parametri.
Solo in quel modo si esegue una operazione corretta.
Perché quando disegnarono la mappa, prima fecero i parametri e dopo ci riportano dentro il contenuto, ragguagliato a quelle lunghezze.
Cioè se un parametro invece di essere 200 m è 201, la coordinata andrà moltiplicata per 201/200.
Questo deve essere chiaro.
Saluti



Le mappe di impianto nella mia Adt praticamente non hanno più i parametri ed hanno tutti i bordi danneggiati e quindi risulta impossibile prelevare le coordinate assolute ed anche fare la compensazione semplice come indicato giustamente da geocinel.
La 0,0 l'ho fissato su uno spigolo di fabbricato.
Comunque me la sono cavata facendo una rototraslazione e non apertura a terra e quindi il punto di orientamento non è servito.

Per altre volte però mi sembra di capire che prelevare le coordinate LOCALI di un campanile (per es.) posto su un altro foglio sia impossibile come pensavo io.
Speravo conosceste un escabotage.

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che-brutta-fine
Giuseppe Venticinque

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 0 -  0 - Inviato: 09 Gennaio 2008 alle ore 08:51

Personalmente uso una tattica un po' diversa, considerato anche l'impossibilità di accedere alle mappe d'impianto alla mia ADT.

Prendo una immagine TIFF del copione di visura, vado sul posto ed individuo piu possibili punti della mappa riscontrabili ancora sul posto. Ovviamente individuo punti che non sono stati generati da frazionamenti, bensì punti che risalgono all'impianto.
Ed eseguo un primo rilievo di detti punti.
Ritornato in ufficio, procedo ad una calibrazione della mappa, quindi importo l'immagine TIFF nel mio software e calibro la mappa quadrante per quadrante in modo da riportarla il piu' possibile simile alla mappa d'impianto.
Verifico che i vari quadranti siano effettivamente nelle giuste dimensioni e procedo a verificare la bantà dei punti rilevati, individuando eventualmente punti non attendibili.

Dopodichè con meridiana, con opportrune zummate creo il files di coordinate necessario al picchettamento.

Ritorno sul posto e con il GPS fisso 3 punti individuati con il primo rilievo in modo da traslare le coordinate dell'intero files creato, e successivamente procedo al picchettamento dei punti da individuare.

Saluti

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geocinel
Carlo Cinelli
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 0 -  0 - Inviato: 09 Gennaio 2008 alle ore 14:28

"m1977" ha scritto:

Le mappe di impianto nella mia Adt praticamente non hanno più i parametri ed hanno tutti i bordi danneggiati e quindi risulta impossibile prelevare le coordinate assolute ed anche fare la compensazione semplice come indicato giustamente da geocinel.
La 0,0 l'ho fissato su uno spigolo di fabbricato.
Comunque me la sono cavata facendo una rototraslazione e non apertura a terra e quindi il punto di orientamento non è servito.

Per altre volte però mi sembra di capire che prelevare le coordinate LOCALI di un campanile (per es.) posto su un altro foglio sia impossibile come pensavo io.
Speravo conosceste un escabotage.



Come ho sempre detto bisogna fare le operazioni migliori possibili che a volte assomigliano molto alle meno peggiori possibili.
Se non avevi possibilità di leggere le coordinate assolute dei punti in nessun modo va bene anche la procedura che hai usato che in questo caso diremo che è la meno peggio.
E' chiaro che tutto ciò ti preclude la possibilità di fare aperture a terra multipla in quanto non esistono escamotage accettabili per ragguagliare delle coordinate assolute di altri fogli a quelle locali di quello dove devi lavorare.
Saluti

P.S. Come hanno fatto in primo prelievo nella tua ADT a dare le coordinate ai Punti Fiduciali?
Dalle mappe di visura?

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geocinel
Carlo Cinelli
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Lamporecchio (PT) - geocinel@tin.it

 0 -  0 - Inviato: 09 Gennaio 2008 alle ore 14:37

"che-brutta-fine" ha scritto:
Personalmente uso una tattica un po' diversa, considerato anche l'impossibilità di accedere alle mappe d'impianto alla mia ADT.

Prendo una immagine TIFF del copione di visura, vado sul posto ed individuo piu possibili punti della mappa riscontrabili ancora sul posto. Ovviamente individuo punti che non sono stati generati da frazionamenti, bensì punti che risalgono all'impianto.
Ed eseguo un primo rilievo di detti punti.
Ritornato in ufficio, procedo ad una calibrazione della mappa, quindi importo l'immagine TIFF nel mio software e calibro la mappa quadrante per quadrante in modo da riportarla il piu' possibile simile alla mappa d'impianto.
Verifico che i vari quadranti siano effettivamente nelle giuste dimensioni e procedo a verificare la bantà dei punti rilevati, individuando eventualmente punti non attendibili.

Dopodichè con meridiana, con opportrune zummate creo il files di coordinate necessario al picchettamento.

Ritorno sul posto e con il GPS fisso 3 punti individuati con il primo rilievo in modo da traslare le coordinate dell'intero files creato, e successivamente procedo al picchettamento dei punti da individuare.

Saluti



Vale lo stesso discorso fatto prima con m1977 riguardo al migliore o meno peggio.
Però tieni conto che tutti codesti passaggi non fanno altro che farti perdere precisione.
Ed inotre non pensare che i quadranti della mappa di Impianto e di quella di visura siano perfettamente gli stessi perché non è così.
Già lì possiamo sbagliare anche 1 metro nelle coordinate.
Quella di non far accedere alle mappe di Impianto la trovo una cosa molto opinabile per una ADT e credo neanche tanto legale.
E se un CTU deve rimettere un confine di Impianto che fa?
Saluti e buon lavoro

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