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geocinel
Carlo Cinelli
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO (GURU)
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Puoi trovare risposta al tuo dubbio/quesito leggendoti il topic "Riconfinamento particella di Impianto" presente nel forum Procedure di Rilievo. Saluti
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teo_bo
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
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Di recente ho acquistato e letto "Casi pratici di riconfinazioni catastali"...molto utile, Il topic presente nel forum l'ho letto, ma mi piacerebbe comunque una sua risposta alla mia semplice domanda. Grazie e cordiali saluti.
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geocinel
Carlo Cinelli
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO (GURU)
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07 Novembre 2006
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Lamporecchio (PT) - geocinel@tin.it
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Sai che non avevo capito bene la tua domanda? L'avevo letta un po' en passant ma rileggendola spero di aver capito il senso. Tu chiedi se la lettura sulla mappa di Impianto delle coordinate di un punto dia lo stesso risultato della lettura delle coordinate dello stesso punto sulla mappa in visura? La risposta è no. Perché le seconde sono affette da doppio errore. Il primo da disegno della mappa di Impianto. Il secondo da ridisegno dell'arcasol che sarebbe quel lucido eseguito sulla mappa di Impianto che via via aggiornato viene poi eliocopiato (dilatazioni) per metterlo alla visura. Tieni conto che anche le linee spezzate riportate in visura rappresentanti i parametri molte volte non corrispondono perfettamente. Saluti
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teo_bo
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
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19 Giugno 2006
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Ho capito...grazie. Ma sulla mappa cartacea di visura sono segnate in rosso le dividenti derivate da frazionamenti, può essere che siano state introdotte prima della circolare 2/88 ma non presenti nella mappa d'impianto? Come potrei rimaterializzare tali confini? non so si si è capito...ma sto affrontando da poco i problemi legati ai riconfinamenti... Grazie in anticipo per la pazienza. Saluti.
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geocinel
Carlo Cinelli
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO (GURU)
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Lamporecchio (PT) - geocinel@tin.it
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Se devi rimaterializzare una linea di confine di aggiornamento anteriore o posteriore alla circolare 2/88, ovviamente non presente all'impianto, devi adottare tutte quelle accortezze e tecniche coerenti alla loro confinazione. Non devi assolutamente dare alcun peso alla loro posizione sulla mappa di visura ma devi ricercare l'atto di aggiornamento che l'ha generata. Se anteriore alla circolare 2/88, come mi sembra dalla tua descrizione, devi prelevare le coordinate delle origini degli allineamenti o dei punti di appoggio della poligonale o Apertura a Terra sulla mappa di Impianto. Devi ricostruirti l'atto di Aggiornamento. Lo devi rimaterializzare sul terreno dopo aver eseguito il tuo rilievo sempre appoggiato, se possibile, agli stessi punti dell'atto di aggiornamento. Comunque se hai il mio libro troverai varie casistiche che dovrebbero esaudire i tuoi dubbi. Saluti
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luigi_iozzolino
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cropalati (CS)
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"geocinel" ha scritto: Se devi rimaterializzare una linea di confine di aggiornamento anteriore o posteriore alla circolare 2/88, ovviamente non presente all'impianto, devi adottare tutte quelle accortezze e tecniche coerenti alla loro confinazione. Non devi assolutamente dare alcun peso alla loro posizione sulla mappa di visura ma devi ricercare l'atto di aggiornamento che l'ha generata. Se anteriore alla circolare 2/88, come mi sembra dalla tua descrizione, devi prelevare le coordinate delle origini degli allineamenti o dei punti di appoggio della poligonale o Apertura a Terra sulla mappa di Impianto. Devi ricostruirti l'atto di Aggiornamento. Lo devi rimaterializzare sul terreno dopo aver eseguito il tuo rilievo sempre appoggiato, se possibile, agli stessi punti dell'atto di aggiornamento. Comunque se hai il mio libro troverai varie casistiche che dovrebbero esaudire i tuoi dubbi. Saluti *** Mi inserisco in questa discussione a seguito della ricerca che ho fatto su questo forum in quanto ritengo la mia fattispecie coerente con quanto riportato nel post di geocinel. Il mio caso è il seguente: Riconfinazione di lotto nato con tipo di frz. del maggio 1979. Elementi di valutazione: 1) Sul tipo in parola non è stata indicata la strumentazione utilizzata per eseguire il rilievo, che comunque si evince chiaramente essere per allineamenti e squadri; 2) I punti di appoggio sono rappresentati dal termini esistenti sulla mappa d'impianto. Particolare sul lucido del mod. 51 è precisato che "i punti di appoggio sono in cemento ed esistenti sul terreno dal 1954". All'epoca del frz. la zona era totalmente rurale, oggi invece è urbanizzata ed edificata e di quei punti non c'è più traccia! A questo punto la domanda. Pur tesaurizzando tutte le discussioni presenti in questo forum e cercando di farle valere nelle valutazioni che devo fare vorrei chiedere, con la dovuta cortesia e rispetto, un supporto di competenza e di esperienza a Lei geom. Cinelli e a quanti altri vorrano dare il loro contributo, non foss'altro che per la solidarietà che un forum in sè sottende tra i partecipanti quanto anche per la valenza generale delle argomentazioni che quì vengono trattate e quindi anche nel caso da me segnalato. Dunque... come posso muovermi? Ringrazio sin d'ora per l'attenzione e gli auspicati interventi. Buon lavoro a tutti, lugi.
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luigi_iozzolino
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"geocinel" ha scritto: Se devi rimaterializzare una linea di confine di aggiornamento anteriore o posteriore alla circolare 2/88, ovviamente non presente all'impianto, devi adottare tutte quelle accortezze e tecniche coerenti alla loro confinazione. Non devi assolutamente dare alcun peso alla loro posizione sulla mappa di visura ma devi ricercare l'atto di aggiornamento che l'ha generata. Se anteriore alla circolare 2/88, come mi sembra dalla tua descrizione, devi prelevare le coordinate delle origini degli allineamenti o dei punti di appoggio della poligonale o Apertura a Terra sulla mappa di Impianto. Devi ricostruirti l'atto di Aggiornamento. Lo devi rimaterializzare sul terreno dopo aver eseguito il tuo rilievo sempre appoggiato, se possibile, agli stessi punti dell'atto di aggiornamento. Comunque se hai il mio libro troverai varie casistiche che dovrebbero esaudire i tuoi dubbi. Saluti *** Mi inserisco in questa discussione a seguito della ricerca che ho fatto su questo forum in quanto ritengo la mia fattispecie coerente con quanto riportato nel post di geocinel. Il mio caso è il seguente: Riconfinazione di lotto nato con tipo di frz. del maggio 1979. Elementi di valutazione: 1) Sul tipo in parola non è stata indicata la strumentazione utilizzata per eseguire il rilievo, che comunque si evince chiaramente essere per allineamenti e squadri; 2) I punti di appoggio sono rappresentati dal termini esistenti sulla mappa d'impianto. Particolare sul lucido del mod. 51 è precisato che "i punti di appoggio sono in cemento ed esistenti sul terreno dal 1954". All'epoca del frz. la zona era totalmente rurale, oggi invece è urbanizzata ed edificata e di quei punti non c'è più traccia! A questo punto la domanda. Pur tesaurizzando tutte le discussioni presenti in questo forum e cercando di farle valere nelle valutazioni che devo fare vorrei chiedere, con la dovuta cortesia e rispetto, un supporto di competenza e di esperienza a Lei geom. Cinelli e a quanti altri vorrano dare il loro contributo, non foss'altro che per la solidarietà che un forum in sè sottende tra i partecipanti quanto anche per la valenza generale delle argomentazioni che quì vengono trattate e quindi anche nel caso da me segnalato. Dunque... come posso muovermi? Ringrazio sin d'ora per l'attenzione e gli auspicati interventi. Buon lavoro a tutti, lugi.
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Cristofaro
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Marina di Camerota (SA)
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Da qual'é la mia esperienza maturata, possa darti un suggerimento da perseguire al fine di risolvere il tuo, nonchè nostro problema quotidiano. Da quanto letto, si presuppone uno sconfinamento limitrofo (rimozione o occultamento dei termini di proprietà mediante nuove costruzioni). Al tuo posto agirei in questo modo. Innanzi tutto, rilevare le coordinate d'impianto della particella oggetto di riconfinamento, presso l'Adt interessato. Successivamente, eseguire un rilievo della zona, come se dovessi eseguire un frazionamento del lotto originario. In seguito, elaborato il semplice rilievo senza punti di dettaglio, estrarre le coordinate (basta e avanza anche il solo PREGEO per questo) e successivamente, mediante l'uso di programmi CAD inserisci le coordinate derivate dall'elaborazione di PREGEO e quelle della p.lla rilevate all'impianto dell'AdT. Mediante CAD ti ricostruirai il vecchio tipo a video (inserendo le misurate e gli squadri così come indicati sul cartaceo). fatto questo, provvederai a rilevarti i punti da materializzare in loco. più stazioni collocherai in loco e più dettagliato sarà il lavoro di ripristino dei confini. spero che la soluzione prospettata esaudisca il tuo problema. buon lavoro a voi tutti
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luigi_iozzolino
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cropalati (CS)
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"Cristofaro" ha scritto: Da qual'é la mia esperienza maturata, possa darti un suggerimento da perseguire al fine di risolvere il tuo, nonchè nostro problema quotidiano. Da quanto letto, si presuppone uno sconfinamento limitrofo (rimozione o occultamento dei termini di proprietà mediante nuove costruzioni). Al tuo posto agirei in questo modo. Innanzi tutto, rilevare le coordinate d'impianto della particella oggetto di riconfinamento, presso l'Adt interessato. Successivamente, eseguire un rilievo della zona, come se dovessi eseguire un frazionamento del lotto originario. In seguito, elaborato il semplice rilievo senza punti di dettaglio, estrarre le coordinate (basta e avanza anche il solo PREGEO per questo) e successivamente, mediante l'uso di programmi CAD inserisci le coordinate derivate dall'elaborazione di PREGEO e quelle della p.lla rilevate all'impianto dell'AdT. Mediante CAD ti ricostruirai il vecchio tipo a video (inserendo le misurate e gli squadri così come indicati sul cartaceo). fatto questo, provvederai a rilevarti i punti da materializzare in loco. più stazioni collocherai in loco e più dettagliato sarà il lavoro di ripristino dei confini. spero che la soluzione prospettata esaudisca il tuo problema. buon lavoro a voi tutti *** Grazie cristofaro del tuo contributo. Nel merito voglio evidenziarti che quando parlo del lotto da riconfinare mi riferisco ad un lotto che non è sulla mappa d'impianto ab origine, mentre invece è derivato per frazionamento ante circ. 2/88. Forse vuoi dire che devo reperire dalla mappa sulla quale hanno riportato il frazionamento le coordinate dei punti che delimitano il lotto medesimo? Grazie per il l'attenzione e .... aspetto riscontro. buon lavoro, luigi
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ale81
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Vi faccio una domanda che forse vi potrà sembrare banale, ma: qual'è il metodo migliore per leggere le coordinate dalla mappa d'impianto con lo scalimetro?
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Cristofaro
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"luigi_iozzolino" ha scritto: "Cristofaro" ha scritto: Da qual'é la mia esperienza maturata, possa darti un suggerimento da perseguire al fine di risolvere il tuo, nonchè nostro problema quotidiano. Da quanto letto, si presuppone uno sconfinamento limitrofo (rimozione o occultamento dei termini di proprietà mediante nuove costruzioni). Al tuo posto agirei in questo modo. Innanzi tutto, rilevare le coordinate d'impianto della particella oggetto di riconfinamento, presso l'Adt interessato. Successivamente, eseguire un rilievo della zona, come se dovessi eseguire un frazionamento del lotto originario. In seguito, elaborato il semplice rilievo senza punti di dettaglio, estrarre le coordinate (basta e avanza anche il solo PREGEO per questo) e successivamente, mediante l'uso di programmi CAD inserisci le coordinate derivate dall'elaborazione di PREGEO e quelle della p.lla rilevate all'impianto dell'AdT. Mediante CAD ti ricostruirai il vecchio tipo a video (inserendo le misurate e gli squadri così come indicati sul cartaceo). fatto questo, provvederai a rilevarti i punti da materializzare in loco. più stazioni collocherai in loco e più dettagliato sarà il lavoro di ripristino dei confini. spero che la soluzione prospettata esaudisca il tuo problema. buon lavoro a voi tutti *** Grazie cristofaro del tuo contributo. Nel merito voglio evidenziarti che quando parlo del lotto da riconfinare mi riferisco ad un lotto che non è sulla mappa d'impianto ab origine, mentre invece è derivato per frazionamento ante circ. 2/88. Forse vuoi dire che devo reperire dalla mappa sulla quale hanno riportato il frazionamento le coordinate dei punti che delimitano il lotto medesimo? Grazie per il l'attenzione e .... aspetto riscontro. buon lavoro, luigi Proprio così, devi risalire alla particella originaria. buon lavoro e fammi sapere... in merito ad ale81, è una affermazione o una domanda il tuo messaggio?
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ale81
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E' una domanda. (premetto che non ho mai letto coord. da mappa d'impianto e devo fare un riconfinamento da impianto)
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Cristofaro
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"ale81" ha scritto: E' una domanda. (premetto che non ho mai letto coord. da mappa d'impianto e devo fare un riconfinamento da impianto) Allora non devi far altro che recarti presso l'AdT interessata, munito di scalimetro con scala al 1000-2000-4000, copia di mappa con la p.lla interessata per poter indicare le coordinate sui vertici a te interessati e tanta pazienza...buon lavoro. in commercio esistono anche dei quadranti parametrati in scala adeguata, potresti chiedere a qualche rivenditore in sostituzione dello scalimetro. sono molto più adeguati, precisi e istantanei nel rilievo delle coordinate.
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ale81
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Il mio dubbio è questo: lo scalimetro è lungo circa 35 cm, mentre le tacchette con le coordinate sulla mappa sono ben più distanti (la mappa è circa 70x100) quindi, come si fa a riportare la coordinata del punto che mi interessa (nord o est che sia) sul cartiglio senza incorrere ad errori? magari l'errore può sorgere dalla non verticalità dello scalimetro rispetto il cartiglio...
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