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Autore problema riconfinamento

ANTONIODALEX

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 0 -  0 - Inviato: 17 Febbraio 2008 alle ore 11:49

salve.
mi è stato commissionato di ripristinare dei confini di particella di impianto.
fin qui tutto a posto, visto che nelle vicinanze ci sono vecchi fabbricati rurali e le misure si possono prendere anche per allineamenti.
c'è un problema: nel tempo sono stati fatti dei muretti e messi dei pali in via bonaria da un confinante senza che l'altro dicesse mai nulla.
a questo punto, come mi devo comportare?
metto i picchetti secondo la loro posizione in mappa senza curarmi dei muretti esistenti?
e se vanno in causa?
le misure analitiche mi portano i picchetti ad una distanza di quasi 4 mt. dai muretti esistenti che sono stati fatti negli anni '80.

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Autore Risposta

geocinel
Carlo Cinelli
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Lamporecchio (PT) - geocinel@tin.it

 0 -  0 - Inviato: 17 Febbraio 2008 alle ore 14:14

"ANTONIODALEX" ha scritto:
salve.
mi è stato commissionato di ripristinare dei confini di particella di impianto.
fin qui tutto a posto, visto che nelle vicinanze ci sono vecchi fabbricati rurali e le misure si possono prendere anche per allineamenti.
c'è un problema: nel tempo sono stati fatti dei muretti e messi dei pali in via bonaria da un confinante senza che l'altro dicesse mai nulla.
a questo punto, come mi devo comportare?
metto i picchetti secondo la loro posizione in mappa senza curarmi dei muretti esistenti?
e se vanno in causa?
le misure analitiche mi portano i picchetti ad una distanza di quasi 4 mt. dai muretti esistenti che sono stati fatti negli anni '80.



Che vuol dire nel tempo?
Sono più o meno di 20 anni?
Questi muretti delimitano un possesso ed un uso?
E comunque se anche sono meno di venti anni tu non puoi mettere i picchetti all'interno del possesso altrui, devi limitarti, dopo aver verificato il confine, a comunicare a controparte le tue risultanze.
Saluti

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robeci

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Toscana

 0 -  0 - Inviato: 17 Febbraio 2008 alle ore 19:44

1° Comandamento per le riconfinazioni :
- qualunque cosa tu faccia o abbia intenzione di fare vacci cauto e ricordati che ti troverai di fronte ad un altro tecnico (certe volte incompetente) ma che pensa sempre di saperne più di te !

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cappe_46
cappe.46

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32032 FELTRE (BL)

 0 -  0 - Inviato: 18 Febbraio 2008 alle ore 09:50

...ti sei risposto da solo:

Se ti è stato commissionato di ripristinare dei confini di particella di impianto, metti i picchetti secondo la loro posizione in mappa senza curarti dei muretti esistenti.

L'azione possessoria dovrà essere curata presumibilmente da un legale, il frazionamento successivo, invece, dovrà possibilmente essere curato da te.

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geocinel
Carlo Cinelli
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 0 -  0 - Inviato: 18 Febbraio 2008 alle ore 10:02

"cappe_46" ha scritto:
...ti sei risposto da solo:

Se ti è stato commissionato di ripristinare dei confini di particella di impianto, metti i picchetti secondo la loro posizione in mappa senza curarti dei muretti esistenti.

L'azione possessoria dovrà essere curata presumibilmente da un legale, il frazionamento successivo, invece, dovrà possibilmente essere curato da te.



Una volta un collega mise delle paline all'interno di un orto recintato nel possesso di un mio cliente da circa 80 anni.
Nel corso delle operazioni questo cliente mi telefona e mi dice "Sono alla finestra con il fucile in mano, che fo gli sparo?".
Io rispondo "No, non vale la pena".
Secondo te era nel giusto il collega o il mio cliente?
Saluti

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cappe_46
cappe.46

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32032 FELTRE (BL)

 0 -  0 - Inviato: 18 Febbraio 2008 alle ore 15:30

Una volta un collega mise delle paline all'interno di un orto recintato nel possesso di un mio cliente da circa 80 anni.
Nel corso delle operazioni questo cliente mi telefona e mi dice "Sono alla finestra con il fucile in mano, che fo gli sparo?".
Io rispondo "No, non vale la pena".
Secondo te era nel giusto il collega o il mio cliente?
Saluti[/quote]

Il tuo cliente, perchè se avesse sparato avrebbe commesso un reato penale.

In ogni caso nel post originale non era specificato da che "parte" erano capitati i picchetti che rispecchiavano i confini di particella d'impianto.

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ANTONIODALEX

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 0 -  0 - Inviato: 18 Febbraio 2008 alle ore 20:55

grazie dei chiarimenti che mi avete dato.
ora ho le idee più chiare.
i picchetti in base all'impianto devo ancora metterli e, a occhio, già si nota la discrepanza.
Quindi prima di tutto avviso l'altra parte, poi posiziono i picchetti e nella relazione specifico che corrispondono esclusivamente ai limiti catastali e che ogni controversia deve essere discussa o concordata con il confinante.
ciao e grazie ancora.

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geoalfa

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-

 0 -  0 - Inviato: 19 Febbraio 2008 alle ore 07:54

"ANTONIODALEX" ha scritto:
grazie dei chiarimenti che mi avete dato.
ora ho le idee più chiare.
i picchetti in base all'impianto devo ancora metterli e, a occhio, già si nota la discrepanza.
Quindi prima di tutto avviso l'altra parte, poi posiziono i picchetti e nella relazione specifico che corrispondono esclusivamente ai limiti catastali e che ogni controversia deve essere discussa o concordata con il confinante.
ciao e grazie ancora.



ecco,............. così va molto meglio, però ti consiglio di avvertire prima la controparte e spiegargli il senso del tuo lavoro compreso il fine del tuo incarico.
sarebbe meglio se il lavoro lo facessi in contraddittorio con l'altro tecnico.
soprattutto per concordare il prosieguo delle eventuali operazioni future e conseguenziali.

cordialità

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factor55

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Provincia di TREVISO

 0 -  0 - Inviato: 22 Febbraio 2008 alle ore 18:59

Scusate se mi intrometto nella finora dotta discussione che verte sulle procedurale in campagna ma non ho ancora sentito nessuno citare l'art.950 del codice civile che è il pilastro di tutta la questione.
Quando un mio cliente mi parla di ripristino o verifica di confini lo blocco subito e gli faccio questo discorso: "Ok,io ti faccio il lavoro,prendo la mappa vecchia(impianto),vengo a rilevare sul posto tutto quello che trovo,elaboro,calcolo tutto quello che serve,ritorno in campagna,traccio il confine da me determinato,ti faccio il conto che sarà sicuramente sostanzioso (nell'ordine dei 2000-3000 euro) però,sappi,e lo sottolineo 2 volte, che se il tuo confinante non è d'accordo (e questo succede nel 100% dei casi) ha ragione lui e tu hai speso i soldi per niente."
Tralascio i particolari sui commenti e le facce che fanno queste persone alla fine del mio discorsetto però io preferisco essere chiaro prima,in quanto è ingannevole,oltre che poco professionale,promettere cose che è impossibile mantenere.
Infatti,come tutti dovrebbero sapere,la mappa catastale non è un documento probatorio della proprietà ma è stata istituita per motivi fiscali
e quindi non può essere utilizzata per altri scopi,a meno che entrambe le parti confinanti,usando il buon senso che in questi casi dovrebbe essere preminente, non siano d'accordo e mi incarichino di procedere con le modalità sopradescritte.
In questo caso faccio sottoscrivere un apposito verbale controfirmato dalle parti e dal sottoscritto in cui prendono atto ecc. ecc.
Quindi,giovani colleghi alle prime armi o vecchie volpi poco informate e poco scrupolose,attenzione a questa materia molto complessa e delicata che non a caso ha costrutito le fortune economiche di generazioni di avvocati...e di tecnici.

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gaetano59

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 0 -  0 - Inviato: 22 Febbraio 2008 alle ore 19:18

factor 55 ha scritto .......però,sappi,e lo sottolineo 2 volte, che se il tuo confinante non è d'accordo (e questo succede nel 100% dei casi) ha ragione lui e tu hai speso i soldi per niente."........

Su questo passaggio non sono d'accordo perchè il fatto che il vicino non sia d'accordo non vuole certo dire che ha ragione, caso mai avresti dovuto dire che se non è d'accordo non si può procedere ad identificare il confine e che quindi certamente bisognerà andare in causa affinchè ci sia poi una sentenza giudiziale che stabilisca il confine tra i fondi.
Il rilievo topografico potrà essere uno degli elementi di valutazione sull'opportunità di intraprendere le vie legali, quindi non è che i soldi sono proprio spesi per niente.

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ccortazzo

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31 Maggio 2006

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Ogliastro Cilento (SA)

 0 -  0 - Inviato: 22 Febbraio 2008 alle ore 19:53

"robeci" ha scritto:
1° Comandamento per le riconfinazioni :
- qualunque cosa tu faccia o abbia intenzione di fare vacci cauto e ricordati che ti troverai di fronte ad un altro tecnico (certe volte incompetente) ma che pensa sempre di saperne più di te !



.....peccando di presunzione......parole sante....

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geocinel
Carlo Cinelli
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Lamporecchio (PT) - geocinel@tin.it

 0 -  0 - Inviato: 22 Febbraio 2008 alle ore 22:45

"factor55" ha scritto:
Scusate se mi intrometto nella finora dotta discussione che verte sulle procedurale in campagna ma non ho ancora sentito nessuno citare l'art.950 del codice civile che è il pilastro di tutta la questione.
Quando un mio cliente mi parla di ripristino o verifica di confini lo blocco subito e gli faccio questo discorso: "Ok,io ti faccio il lavoro,prendo la mappa vecchia(impianto),vengo a rilevare sul posto tutto quello che trovo,elaboro,calcolo tutto quello che serve,ritorno in campagna,traccio il confine da me determinato,ti faccio il conto che sarà sicuramente sostanzioso (nell'ordine dei 2000-3000 euro) però,sappi,e lo sottolineo 2 volte, che se il tuo confinante non è d'accordo (e questo succede nel 100% dei casi) ha ragione lui e tu hai speso i soldi per niente."
Tralascio i particolari sui commenti e le facce che fanno queste persone alla fine del mio discorsetto però io preferisco essere chiaro prima,in quanto è ingannevole,oltre che poco professionale,promettere cose che è impossibile mantenere.
Infatti,come tutti dovrebbero sapere,la mappa catastale non è un documento probatorio della proprietà ma è stata istituita per motivi fiscali
e quindi non può essere utilizzata per altri scopi,a meno che entrambe le parti confinanti,usando il buon senso che in questi casi dovrebbe essere preminente, non siano d'accordo e mi incarichino di procedere con le modalità sopradescritte.
In questo caso faccio sottoscrivere un apposito verbale controfirmato dalle parti e dal sottoscritto in cui prendono atto ecc. ecc.
Quindi,giovani colleghi alle prime armi o vecchie volpi poco informate e poco scrupolose,attenzione a questa materia molto complessa e delicata che non a caso ha costrutito le fortune economiche di generazioni di avvocati...e di tecnici.



Ma tu, vecchia volpe molto informata, lo sai quello che dice l'art. 950 del Codice Civile?

E comunque apparte le battute che lasciano il tempo che trovano, quando nella nostra testa c'è nebbia cerchiamo di non spargerla anche nella testa di chi ci legge.
L'art. 950 CC recita testualmente "Quando il confine tra due fondi è incerto, ciascuno dei proprietari può chiedere che sia stabilito giudizialmente. Ogni mezzo di prova è ammesso. In mancanza di altri elementi, il giudice si attiene al confine delineato dalle mappe catastali."

Cosa vuol dire tutto ciò?
Facciamo l'analisi logica.

Il confine è incerto quando non vi sono possessi ultraventennali delineati e materializzati in maniera evidente (muri, recinzioni ecc.).

A quel punto una delle parti può chiedere che sia stabilito giudizialmente.
E' del tutto evidente che se le parti, in contraddittorio e con l'ausilio di tecnici di loro fiducia, si accordano preventivamente su una linea è inutile ricorrere al giudizio altrimenti inevitabile.

Quali sono gli altri elementi di cui si parla?
Le testimonianze di un uso ultraventennale di un'appezzamento avente delimitazione incerta.
Gli atti di compravendita anteriori all'entrata in vigore del DPR 650/1972 nel quale potevano essere riportate misure e volontà differenti da quelle del frazionamento.

In mancanza di quegli elementi il giudice si attiene al confine delineato dalle mappe catastali.
Quali sono le mappe catastali?
Sono la mappa di Impianto per le linee in essa riportate; sono gli atti di aggiornamento anteriori e posteriori alla Circolare 2/88 per le linee a essi riferite.

E non diciamo neanche che il Catasto fu costruito a soli scopi fiscali che non è vero.
Con varie leggi a cominciare dal 1939 il Catasto fu nominato organo cartografico dello stato e doveva perseguire la probatorietà anche geometrica.

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geoalfa

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 0 -  0 - Inviato: 23 Febbraio 2008 alle ore 07:55

"geocinel" ha scritto:
"factor55" ha scritto:
Scusate se .........(omissis).........e di tecnici.



Ma ..............(omissis) ..........
Facciamo l'analisi logica.
.................(omissis)........
Con varie leggi a cominciare dal 1939 il Catasto fu nominato organo cartografico dello stato e doveva perseguire la probatorietà anche geometrica.



vedo il Maestro Carlo e rilancio... aggiungendo :
tenendo anche nel debito conto le tolleranze ammesse, che, a scopo di documentazione, sono riportate nelle FAQ di questo sito!

cordialità

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factor55

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Provincia di TREVISO

 0 -  0 - Inviato: 23 Febbraio 2008 alle ore 19:12

Come sempre è difficile esprimere correttamente dei concetti in una discussione e soprattutto è altrettanto difficile essere compresi.
Quanto da me esposto circa l'art.950 del c.c. e le successive considerazioni con i committenti,non aveva assolutamente la pretesa di
approfondire le problematiche giuridiche e procedurali della materia ma volevo semplicemente evidenziare l'aspetto della gestione con le parti in causa che si rivolgono a noi tecnici per avere un aiuto e un supporto sicuro,circostanziato ed efficace.
Se qualcuno di noi si comporta come in passato hanno fatto tanti colleghi che approfittando del maggior prestigio e considerazione che aveva allora la ns.categoria affermavano: "I picchetti di confine li ho posizionati io e guai a chi li sposta",secondo me commettono un grossolano errore che non può avere che conseguenze nefaste.
Insisto,infatti, nell'affermare che non esporre al cliente in maniera esaustiva i vari aspetti della vicenda,costituisce pratica scorretta e vorrei dire autolesionistica in quanto si presta il fianco a future e sicure rimostranze,tanto per usare un eufemismo.
Quanto alla probatorietà delle mappe catastali,continuo a dissentire da quanto affermato dall'amico GEOCINEL perchè se fosse vero quanto da lui sostenuto,il famigerato art.950 sarebbe stato modificato ed adeguato in tal senso.
Infine,a proposito della nebbia,direi che è meglio lasciar fare alle condizioni meteo che la provocano invece di tirarla in ballo inopinatamente.

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geoalfa

(GURU)

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 0 -  0 - Inviato: 23 Febbraio 2008 alle ore 19:47

"factor55" ha scritto:
........omissis............
1.) Insisto, infatti, nell'affermare che non esporre al cliente in maniera esaustiva i vari aspetti della vicenda, costituisce pratica scorretta e vorrei dire autolesionistica in quanto si presta il fianco a future e sicure rimostranze,tanto per usare un eufemismo.
2.) Quanto alla probatorietà delle mappe catastali,continuo a dissentire da quanto affermato dall'amico GEOCINEL perchè se fosse vero quanto da lui sostenuto, il famigerato art. 950 sarebbe stato modificato ed adeguato in tal senso.
3.) Infine,a proposito della nebbia,direi che è meglio lasciar fare alle condizioni meteo che la provocano invece di tirarla in ballo inopinatamente.



proporrei, tanto per meglio intenderci su questo argomento, di rileggere l'intero post e meditarci un pochettino sù.
1.) io, su questo punto, concordo con factor55, fo sempre così e, tutto sommato non mi trovo male, al limite perdo qualche lavoro, ma tengo salva la mia professionalità e stima. se può consolare!?
2.) per la probatorietà delle mappe, invece concordo in pieno con quanto sostiene geocinel e non lo lego per nulla con l'articolo 950 !
3.) per la nebbia, posso dire che geocinel non essendo avvezzo a tribolarci, la usa come "paraurti"!

a parte tutto, a parte gli scherzi, sì, ritengo che essere cauti nell'affermare condizioni, che in alcuni particolari casi possono essere valide, ma non per questo debbono per forza diventare una regola.

cordialità

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