"ale81" ha scritto:
Ciao a tutti, mi è successo un caso strano e non so come comportarmi.
Per un frazionamento devo rilevare un pf materializzato su uno spigolo di una stalla - facente parte di un corte colonica composta da 4 corpi di fabbrica.
Qualche anno fa la corte colonica è stata recuperata e nella ristrutturazione il corpo di fabbrica su cui insiste il pf è stato demolito e ricostruito fedelmente, ma in posizione traslata di circa 10 m, mente gli altri non hanno variato la posizione.
Quindi i miei dubbi riguardano i modi di operare i questo caso:
Demolisco il pf e lo ricostituisco (sempre raffigurato nella stesso spigolo) o misuro la posizione corretta, iperdeterminando il/i pf e spiegando tutto in relazione tecnica?
Grazie
Dopo 20 anni di "nuova procedura" i luminari dell'AdT hanno pensato di calcolare con il pregeo10 la distorsione dei PF tra posizione rilevata e posizione cartografica.
Peccato che questa novità è uscita fuori a frittata già fatta, dopo migliaia di rototraslazioni effettuate a capocchia.
Comunque, si dice, non è mai troppo tardi per iniziare.
10 metri di traslazione su un PF sono tanti, soprattutto perchè inficierebbe poi il dato cartografico anche dei PF utilizzati nel medesimo rilievo, con conseguente effetto domino se si procede ad aggiornare le coordinate dei PF.
A maggior ragione se quel PF è stato già rilevato in precedenti atti di aggiornamento si avrebbero distanze misurate tra PF non congrue.
Per cui, demolizione ed istituzione di nuovo PF con coordinate all'origine quanto più possibile corrispondenti tra sito e cartografia.
Credo comunque che sapevi già la risposta :lol:
Saluti!
gAR
P.S.- a proposito della distorsione calcolata dal pregeo10, riporta un valore massimo di 1,50 m, però non mi pare che superandolo blocca l'approvazione automatica. Mbò!