"orestevidal" ha scritto:
Abbiamo la normativa EN80625-1 in originale ma la Classe 3R non compare.
Sono incuriosito.
Cordiali saluti.
Geom. Oreste Vidal
vidaLaser
Il web è una fonte inesauribile di sapere .......
Con una ricerca su google tipo "laser 3R", tra migliaia di pagine, ho trovato questo sunto:
CLASSIFICAZIONE DEI LASER
Descrizione delle classi laser:
Classe 1: il fascio laser è considerato innocuo in qualsiasi condizioni d’uso perché l’EMP non può mai essere superato. Comprende sia i laser a bassa potenza, la cui radiazione emessa resta sempre al di sotto degli standard previsti dalla norma CEI 60825-1 Quarta Edizione sia i laser costruiti in maniera tale da impedire il contatto diretto fra Operatore e
fascio (ad esempio i laser delle stampanti).
Classe 1M: a questa classe appartengono solo laser che emettono nell’intervallo di lunghezza d’onda da 302,5 a 4000 nm. I laser di questa classe differiscono da quelli delle classe 1 per il fatto di essere pericolosi nel caso di utilizzo di strumenti ottici all’interno del fascio. Si applicano due condizioni:
1. per fasci divergenti se l’utilizzatore pone i componenti ottici all’interno entro 100 mm dalla sorgente per concentrare il fascio
2. per un fascio collimato con un diametro superiore a quello specificato nella Tabella 10 norma CEI 60825-1 Quarta Edizione per le misure dell’irradiamento e dell’esposizione energetica
Classe 2: i laser di questa classe possono emettere radiazioni pericolose, tuttavia la loro potenza è sufficientemente bassa da consentire, con un’azione di riflesso, di evitare esposizioni inattese (la lunghezza d’onda è compresa tra i 400 nm e i 700 nm, cioè nel visibile). Questi laser non sono in grado di arrecare danno, in caso di esposizione accidentale, in quanto la protezione dell’occhio è normalmente assicurata dalle reazioni di
difesa compreso il riflesso palpebrale.
Classe 2M: i laser di questa classe emettono nell’intervallo di lunghezza d’onda da 400 a 700 nm. I laser di questa classe differiscono da quelli delle classe 2 per il fatto di essere pericolosi nel caso di utilizzo di strumenti ottici all’interno del fascio. Si applicano due condizioni:
1. per fasci divergenti se l’utilizzatore pone i componenti ottici all’interno entro 100 mm dalla sorgente per concentrare il fascio
2. per un fascio collimato con un diametro superiore a quello specificato nella Tabella 10 norma CEI 60825-1 Quarta Edizione per le misure dell’irradiamento e dell’esposizione energetica
Classe 3R: i laser di questa classe emettono nell’intervallo di lunghezze d’onda da 302,5 a 106 nm. in cui la visione del fascio è potenzialmente pericolosa ma il rischio è inferiore a quello dei laser di classe 3B Per i laser di questa classe la visione diretta del fascio o di sue riflessioni speculari è pericolosa con o senza strumenti ottici.
Classe 3B: in questa classe sono compresi quei laser in grado di danneggiare l’occhio e la pelle nel caso di esposizione diretta del fascio. Possono emettere radiazioni visibili o invisibili i cui livelli di emissione non devono superare quelli riportati nelle tabelle delle norme CEI EN 60825-1 e comunque non devono superare i 500 mW per i laser continui, mentre per i laser impulsati l’esposizione energetica deve essere non superiore a 105 Jm-2.
Classe 4: sono i laser più potenti e pericolosi; questa classe comprende tutti i sistemi che superano i livelli imposti alla classe 3B. Oltre ad avere una potenza tale da causare seri danni ad occhi e pelle anche se il fascio è diffuso, possono costituire un potenziale rischio d’incendio.