Salve
Per farti un esempio:
Lo strumento ha una tolleranza, errore, di 3ppm, parti per milione, millimetri, fissa e una tolleranza di 3 ppm per ogni chilometro= 6 ppm per ogni distanza misurata entro 1 chilometro.
Significa che la tua distanza per effetto del fatto che utilizzi quello strumento, ha un errore sempre presente di 6 PPM cioè millimetri.
Se tu fai 1000 misure e tutte sono entro questa tolleranza significa che tutte le misure sono giuste, entro la tolleranza.
Se per il tracciamento è richiesta una tolleranza, errore, minore devi cambiare strumentazione.
Ti sei mai studiato il funzionamento dei distanziometri ad infrarossi? Sicuramente saprai che le frequenze utilizzate vanno da 3 a 4. Il resto viene ricavato su base statistica, aumentando il numero delle misure.
Tutti i distanziometri a raggi infrarossi sono soggetti alle stesse regole di fisica.
Inoltre: quando tu misuri lo fai all'altezza dello trumento e la palina pure. Vi sono delle paline di precisione che garantiscono una precisione maggiore, se tenute perfettamente verticali, e se lo strumento è esattamente sulla verticale del punto.
Ioltre vi sono dei treppiedi, ex KERN, con bastone centrante che garantiscono, se rettificati, una precisione del centesimo di millimetro, tale da scaricare l'errore solamente sul distanziometro.
Il distanziometro è montato coassiale con l'asse generale, di rotazione dell'alidada, o no? Tutte queste cose non si vedono sui lavori catastali, ma si evidenziano sul lavoro d tracciamento di precisione.
Da non trascurare vi è poi il fatto che la maggioranza delle stazioni totali di livello medio basso NON rispettano le tolleranze meccaniche ma ci arrivano atraverso l'elettronica e una sovrabbondanza di misure.
Ricordo il caro vecchio e mitico Wild T2 o T3 con asse di rotazione del cannocchiale ricavato da una unica fusione di acciaio.
O la capacità di rotolamento delle sfere degli strumenti KERN.
Inoltre i vari "compensatori", per definizione mirano ad "aggiustare", scusate il termine, le misure tentando di riportarle ad un valore più prossimo a quello che dovrebbe essere, utilizzando vari parametri.
Il discorso sulle attrezzature elettroniche potrebbe portare molto lontano.
Per i lavori catastali vanno bene tutte, ma per lavori di precisione bisogna stare molto attenti.
Ti faccio un altro esempio macroscopico.
Se tu devi misurare varie distanze tra 10 e 11 metri, con un bastone lungo 1 metro arriverai SEMPRE allo stesso risultato, o 10 metri o 11 metri.
Ecco spiegato il termine di tolleranza.
Se per quel tracciamento è richiesta una tolleranza di 1 cm, tutti i sistemi di misura DEVONO essere più precisi di 1 cm.
Scusate la lungaggine.
Ma quando si parla di precisione in realtà si deve parlare di errore.
Infatti esiste la teoria degli errori e non la teoria della precisione.
cordialmente
udno ranzato
ps
chiedo venia ma ho cercato di utilizzare un linguaggio pratico e non da cattedratico