"Maurizio76" ha scritto:
Nell'altra miniera presso cui vado a fare dei rilievi ho visto che per identificare i punti fissi hanno utilizzato anche dei "fioretti" ...aste di ferro a sezione circolare con un incavo in testa...potrebbero andare bene anche queste per identificare i miei punti fissi e poterci in seguito porre l'asta con il prisma (questa andrebbe a posizionarsi nell'incavo in testa al fioretto)...unico mio dubbio è che nel tempo (magari anche anni) il movimento del terreno possa far variare la posizione di tali fioretti...
Salve
Il movimento del terreno è la prima cosa da tenere in considerazione:
Dovresti trovare dei siti in cui piazzare i pilastrini in posizione tale da non essere minimamente disturbati dai lavori di scavo, anche nel tempo.
Poi da quelli ti porterai periodicamente dei punti più vicini alla zona di scavo e da questi farai i monitoraggi quotidiani.
Per la materializzazione del punti vanno benissimo i tondini con fioretto, come hai descritto, magari con un coperchietto a mo di guaina per la protezione dalle intemperie, e di acciaio, non di ferraccio.
Lo so che costa, ma se il lavoro è di quel tipo non badare a spese nella impostazione della rete di appoggio.
per Enrico_P:
Non ti rispondo direttamente ma ti descrivo una situazione capitatami alcuni anni fa, circa una ventina o più.
Ho collaborato, come esperto strumentista, alla realizzazione di varie tesi univarsitarie, una di queste trattava il "confronto tra diverse strumentazioni in una livellazione dal mezzo, composta, tra 2 capisaldi dell'I.G.M.
Nel confronto sono stati utilizzati Zeiss NI1, (mitico autolivello ad altissma precisione con Micrometro a Lamina PP) e L'altrettanto mitico, anche superiore, N3 Wild con Micrometro a LPP incorporata.
Stadia invar 3 metri a DOPPIA graduazione e supporti incorporati e livella sferica (30 Kg).
Battute in andata e ritorno SEMPRE inferiori a 20 metri. (Consigliato dalla Commissione Geodetica Internazionele).
Cavalletti i legno a gambe fisse, non telescopici.
Battute alla stadia con ripetizione delle letture al micrometro rifatte 4 volte, dopo aver azzerato il micrometro e fatto un giro su se stessi per essere sicuri di aver tolto l'occhio dal cannocchiale.
Controllato la bolla a coincidenza e rifatto la misura immediatamente entro 5 secondi dal centramento.
Due palle che non ti dico.
Il sito si trova a Padova centro città.
Per concludere i risultati in termini di chiusura altimetrica hanno dato la vittoria al Zeiss NI1 rispetto all'N3 Wild in quanto, in città, l'autolivello ha una stabilità generale migliore.
Stiamo parlando di cifre infinitesimali, in pratica i risultati sono stai uguali, ma per la cronaca, tirata la linea finale e confrontati i risultati ai decimali.
Ora, per il lavoro in questione, rilievo di una cava, sono daccordo con l'amico Geocinel: è inutile farsi dei problemi quando la precisione di posizionamento della canna è del centimetro: sopra o sotto al sasso che sta sotto alla canna.
In più, rilevando a stralci, quello che non hai valutato prima si aggiungerà o sotrarrà allo stralcio successivo.
Inoltre c'è sempre un aumento di volume quando si scava e quindi la sua valutazione quale sarà? Quale percentuale di accrescimento applicherai?
Ci sono una infinità di variabili.
Vuoi conteggiare a camion?
Allora per il cavatore i camion saranno sempre troppo carichi, per l'acquirente i camion saranno sempre poco carichi.
E' inutile andare oltre una certa precisione.
Sono invece assolutamente daccordo con te quando affermi che si utilizzano troppo spesso le stazioni totali in Livellazioni che abbisognerebbero dell'utilizzo del Livello con livellazione dal mezzo, indipendentemente dal livello utilizzato. Un punto battuto a 100 metri di distanza risente già della sfericità della terra, anche se la rifrazione aiuta.
Per di più i livelli rotanti si utilizzano in sostituzione dei livelli a visuale obbligata.(un disastro)
cordialmente