Salve a tutti,
in seguito alla morte di mio nonno, qualche mese fa, mettendo mano nei suoi documenti mi sono accorto che una particella di sua proprietà, indicata in visura catastale come di 2.886 m2 è rappresentata sulla mappa catastale con una superficie di circa 5.200 m2.
Vista l’incongruenza dei dati mi sono messo ad approfondire la questione. Ho iniziato quindi a ricostruire la storia della particella in questione, che chiamerò XXXX. Questa particella deriva dal frazionamento della particella YYYY/c (classificata di 6.636 m2), la quale è stata frazionata nelle particelle ZZZZ (di 3.750 m2) e XXXX (di 2.886 m2). Frazionamento del quale possiedo i documenti. Facendo una verifica, la particella ZZZZ viene indicata in visura catastale come di 3.750 m2 ed è rappresentata sulla mappa catastale con una superficie di circa 3.750 m2.
E qui faccio una piccola parentesi, sono abbastanza convinto che l’errore sia nella superficie indicata in visura, e non si tratti di un errore topografico nella mappa catastale, in quanto sovrapponendo la mappa ad un’immagine aerea della zona, sia questa particella, che quelle circostanti, fanno combaciare i propri confini con riferimenti naturali o punti a me noti facilmente individuabili sulla mappa.
Deduco quindi che la superficie del YYYY/c fosse già quella indicata errata, e che chi ha fatto il frazionamento (nel 1981) si sia limitato a misurare la superficie del ZZZZ e l’abbia sottratta a quella del YYYY/c per ricavare quella del XXXX, oppure, accortosi di un errore pregresso difficile da correggere, abbia “fatto tornare i conti” a suo modo.
Immaginando quindi che la superficie del YYYY/c fosse già in partenza sbagliata, ho approfondito la mia ricerca, andando a verificare la superficie delle particelle YYYY/a, YYYY/b, YYYY/d e YYYY/e. Supponendo che fossero tutte originate dal frazionamento di un’unica particella, e infatti ho appurato che su cinque particelle “figlie” della YYYY “originale” solo per due di esse (le più piccole) la superficie riportata nelle visure catastali e quella rappresentata sulla mappa coincidono. E quella nelle visure è sempre minore rispetto a quella sulla mappa, quindi non può nemmeno essere che qualche particella sia rappresentata più grande, andando a “rubare” superficie ad un’altra più piccola. Purtroppo non sono riuscito a recuperare i documenti di questo frazionamento perché risale a oltre 60 anni fa, se non oltre.
Ora, parlando con il nostro geometra di fiducia, mi ha detto che siccome la superficie indicata negli atti notarili è la stessa (presumibilmente errata) che è indicata sulle visure, non si può fare niente. Immagino intendesse che non si può fare una semplice istanza di correzione ma è necessario fare dei rilievi in loco e non ne vale la pena.
Siccome non voglio stressarlo ulteriormente chiedo un vostro parere. Cosa si può fare? E come posso fare (oltre ad effettuare delle misurazioni sul posto) per capire se l’errore sta nelle visure oppure nella mappa?
Capisco che è una questione abbastanza difficile e intricata, ogni suggerimento è ben accetto.
Grazie