Ciao a tutti,
ho cercato e ricercato ma non ho trovato nulla
che rispondesse al mio caso ovvero:
successione di un D/10.

I miei dubbi sono i seguenti:

- il D/10 in questione viene ereditato dai figli per 1/2 e 1/2 ma nessuno dei due è imprenditore agricolo, devo cambiargli categoria e portarlo in C/2 o C/7 che sia?

- nel caso invece non ci sia da variare l'immobile il D/10 è soggetto a imposta catastale e di registro? (mi sembra di aver letto da qualche parte che nel calcolo del valore del D10 in caso di successione si debba mettere uguale a 0 €...)

- nel caso in cui uno dei due fosse imprenditore cambierebbe qualcosa eventualmente?

ringrazio anticipatamente per il vostro supporto
saluti.

Interessante il tuo post.
Seguo indirettamente un caso simile in quanto conosco una persona che deve fare la successione del proprio genitore (agricoltore) ed ha un D/10: stò attendendo sviluppi .

Secondo me, non avendo i presupposti per dichiarare la ruralità del fabbricato (segui quanto si dichiara nei modelli per dichiarare la ruralità degli annessi - termine che scade il 31/03/2012), dovresti prima fare un Docfa per passare gli annessi in C/2 e/o C/7, dove in relazione tecnica spiegi il motivo - decesso dell'agricoltore avente titolo, e poi fare la successione.

Per quello che sò le agevolazioni in agricoltura si hanno solo sull'imposta di successione (che in genere non compare mai, visti i massimali) ma la catastale ed il registro rimangono comunque, il tutto comunque se viene perpetuata la ruralità da parte di almeno un erede (e qui voglio una conferma o smentita da parte di uno + esperto di me)

Buon lavoro


P.S., mi resta un dubbio: nel caso sopra elencato (docfa D/10 > C/2), essendo venuti a mancare i presupposti della ruralità, è d'obbligo presentare il docfa entro 30 giorni dalla data del decesso dell'agricoltore??

Concordo con la risposta data.
Se gli eredi non hanno i requisiti soggettivi in tema di ruralità, l'immobile attualmente censito come D/10 è soggetto a imposta ipotecaria e catastale e comunque concorre all'imponibile complessivo (non ho trovato riscontri in merito all'obbligo di nuovo classamento prima della dichiarazione di successione).
Se almeno un erede ha i requisiti soggettivi, la rendita del D/10 va dichiarata in successione ma il valore da indicare è pari a zero, in quanto assorbito dal RD dei terreni al quale è asservito (Risoluzione n.207/E del 06.08.2009 dell'Agenzia delle Entrate).
Come Bertone rimango in attesa di riscontri da colleghi che abbiano trattato recentemente casi simili.

Posso fare l'avvocato del diavolo?

Secondo me c'è una certa differenza tra eredi e chiamati all'eredità.
E fin quando non c'è un'accettazione (tacita o espressa) dell'erdità stessa sencondo me sarebbe bene parlare di chiamati all'eredità e non di eredi.
Per esempio: chiamati all'eredità i 2 figli non agricoltori; potrebbe sempre uscire fuori un testamento (e ci sono 10 anni di tempo) che lascia la quota disponibile al mezzadro che ha sempre aiutato il decuius in campagna, e quest'ultimo, continuando l'azienda agricola, "rivestirebbe di ruralità" il D/10 caduto in eredità.

Quindi la stesura della denuncia di successione "ferma le bocce" 1 istante dopo la morte del decuius e pertanto in quel momento l'asse ereditario è formato da 1 azienda agricola che va dichiarata in successione come tale.

A seguito dell'accettazione dell'eredità (espressa se fatta con atto pubblico, o tacita se fatta semplicemente godendo dei beni ereditati) tutti saranno chiamati all'espletamento dei loro obblighi, tra i quali quelli di adeguare il censimento degli immobili al loro nuovo "status" di fabbricati civili.

Solo nel momento in cui entrano in possesso dei beni si potrà stabilire l'uso che verrà fatto dei beni stessi; uno dei due fratelli potrebbe decidere di continuare l'attività agricola, anche non a titolo principale, condizione sufficiente per far rimanere un D/10 "fabbricato rurale".

Se sbaglio correggetemi.

Buon Week end

resterà sicuramente un D10
ho appena saputo che uno degli eredi
ha intenzione di proseguire l'attività.
grazie per gli interventi sono stati molto utili
buona giornata

Concordo con bertone interessante, ..però, però,...se dovessimo ogni volta fare questo ragionamento non si farebbero più successioni, cioè, il caso è particolare in quando le categorie D10 son balzate addirittura alle cronache dei mas-media, ma ammettiamo che eredito un locale con categoria C3 ed io non sono ne falegname, ne parrucchiere, ne artigiano in genere, ma di lavoro faccio il medico, per esempio, che facciamo non lo mettiamo nella successione ? O viceversa, eredito una A10 ed io sono un pescatore, che faccio rinuncio all'eredita ?? :roll: :roll: :roll: :roll: O no ?