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Spostamento linea di confine |

gab193
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07 Luglio 2008
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Salve a tutti, Il mio quesito è il seguente: Un mio cliente, il quale ha acquistato un appezzamento di terreno identificato con la particella 10 (numero di comodità per esempio) confinante con la particella 11, non di sua proprietà e derivate da un frazionamento del 2010 sostiene che vi sia stato un errore nel frazionamento e che la linea dividente deve essere spostata, sia in luogo che sulla mappa catastale e, cosa molto importante, anche il confinante che gli ha venduto il terreno è daccordo con lui. Quindi è possibile adesso, anche con il comune accordo dei proprietari, spostare la linea catastale senza cambiare numero delle particelle interessate e farlo senza dover fare di nuovo un atto pubblico di compravendita o modificare il precedente? e se possibile qual'è la procedura catastale per effettuare una simile operazione? Spero di essermi spiegato bene. Grazie per le risposte.
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SIMBA64
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"gab193" ha scritto: Salve a tutti, Il mio quesito è il seguente: Un mio cliente, il quale ha acquistato un appezzamento di terreno identificato con la particella 10 (numero di comodità per esempio) confinante con la particella 11, non di sua proprietà e derivate da un frazionamento del 2010 sostiene che vi sia stato un errore nel frazionamento e che la linea dividente deve essere spostata, sia in luogo che sulla mappa catastale e, cosa molto importante, anche il confinante che gli ha venduto il terreno è daccordo con lui. Quindi è possibile adesso, anche con il comune accordo dei proprietari, spostare la linea catastale senza cambiare numero delle particelle interessate e farlo senza dover fare di nuovo un atto pubblico di compravendita o modificare il precedente? e se possibile qual'è la procedura catastale per effettuare una simile operazione? Spero di essermi spiegato bene. Grazie per le risposte. Salve Senza nuovi frazionamenti e nuovi atti pubblici (atti che modificano i diritti giuridici) non modifichi nessuna mappa e nessun diritto già in essere. La procedura catastale è quella di eseguire tutti gli atti tecnici (cioè catastali) che dovranno soddisfare la futura volonta delle parti e solo successivamente si potrà andare dal notaio e fare il resto. Saluti
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anonimo_leccese
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Un momento, ma da quello che espone, sembrerebbe che siano entrambi d'accordo sul fatto che bisogna spostare sta dividente,.. quindi bisogna pensare che la medesima sul posto è stata erroneamente materializzata rispetto al frazionamento, o che il frazionamento è stato redatto erroneamente ? Secondo me questa discriminante è basilare,... aspettiamo lumi da gab193 - Ed inoltre, scusate, perchè siamo tecnici ? Magari lo dice anche in buona fede il proprietario e probabilmente avrà anche ragione, ma scusami gab193, hai provveduto a prendere il mano il frazionamento originale e verificare sul posto se effettivamente quel confine è posizionato in maniera corretta o meno prima di avvalorare la tesi del tuo cliente ?????????!
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geocinel
Carlo Cinelli
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Dopo il DPR 650 del 1972 il frazionamento è diventato parte integrante e sostanziale dell'atto traslativo. Pertanto, caro Anonimo Leccese, ha perfettamente ragione Simba64. Troppo facile, DOPO, dire che il frazionamento non rispetta la volontà delle parti. Come lo possono dimostrare?? Attraverso una dichiarazione congiunta?? Ma ve lo immaginate quanti atti traslativi in meno verrebbero fatti se passasse questo criterio?? Mi dispiace ma l'ignoranza in questi casi non è ammessa; si torna dal Notaio. Cordialmente Carlo Cinelli
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totonno
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Di quale errore stiamo parlando? Abbiamo un confine realizzato in difformità al frazionamento? Abbiamo un tacito accordo sulla diversa collocazione della linea di confine durante la sua realizzazione? Il tecnico redattore del frazionamento aveva bevuto un bicchierino di troppo? Le parti sul posto hanno equivocato ed hanno indicato una posizione ed invece volevano indicarne un altra? La soluzione a questo caso, così come descritto, sembra proprio quella di ritornare dal Notaio e trasferire la striscia di terreno costituita dallo spostamento del confine, la cui posizione evidentemente non è sbagliata, ma frutto di un accordo trascritto o di un equivoco che non può essere mai dimostrato reale e tirato in ballo secondo i propri comodi rinnegando un accordo invece sottoscritto e pubblico. Saluti.
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anonimo_leccese
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29 Ottobre 2009
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"geocinel" ha scritto: Dopo il DPR 650 del 1972 il frazionamento è diventato parte integrante e sostanziale dell'atto traslativo. Pertanto, caro Anonimo Leccese, ha perfettamente ragione Simba64. Troppo facile, DOPO, dire che il frazionamento non rispetta la volontà delle parti. Come lo possono dimostrare?? Attraverso una dichiarazione congiunta?? Ma ve lo immaginate quanti atti traslativi in meno verrebbero fatti se passasse questo criterio?? Mi dispiace ma l'ignoranza in questi casi non è ammessa; si torna dal Notaio. Cordialmente Carlo Cinelli Diciamo la stessa cosa, anch'io concordo in pieno con quanto affermato da simba64,.... però se si accerterebbe sul posto se effettivamente c'è qualche errore, bisogna capire da dove deriva quell'errore, se quel confine rispecchia o meno il frazionamento del 2010 - Ammettiamo che da frazionamento il confine deve trovarsi a 10 ml da un altro, ma che sul posto è situato a 12 ml oppure ad 8 ml, che facciamo ? Perchè fare un nuovo frazionamento per spostare la dividente dove è posizionata ora ? Si posiziona la dividente come da frazionamento approvato, .... certo non sappiamo, e stiamo sempre lì, da dove deriva l'eventuale errore - Ecco perchè chiedevo a gab196 se ha verificato sul posto lo stato di fatto con quello derivante da frazionamento,...tutto qui,..non credo di avere tanto torto !!!! E poi da questo dato certo inerente la situazione di fatto rispetto a quella di atto depositato, allora si può incominciare a ragionarci sopra. Giustamente, come dici, è facile alzarsi la mattina e dire,..."senti questo confine non mi piace",... la cosa che mi incuriosice è che siano daccordo entrambi sullo spostamento,...quando mai !!!???? Certo bisognerebbe far intervenire anche chi ha fatto il frazionamento prima per capire come ha operato,... come detto in altra discussione, a volte i clienti la "fanno troppo facile" ...ah....dimenticavo,...buon giorno !!!
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geoalfa
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Come troppo spesso sta succedendo, da un argomento ben preciso di gab193 : "gab193" ha scritto: Salve a tutti, Il mio quesito è il seguente: Un mio cliente, il quale ha acquistato un appezzamento di terreno identificato con la particella 10 (numero di comodità per esempio) confinante con la particella 11, non di sua proprietà e derivate da un frazionamento del 2010 sostiene che vi sia stato un errore nel frazionamento e che la linea dividente deve essere spostata, sia in luogo che sulla mappa catastale e, cosa molto importante, anche il confinante che gli ha venduto il terreno è daccordo con lui. Quindi è possibile adesso, anche con il comune accordo dei proprietari, spostare la linea catastale senza cambiare numero delle particelle interessate e farlo senza dover fare di nuovo un atto pubblico di compravendita o modificare il precedente? e se possibile qual'è la procedura catastale per effettuare una simile operazione? Spero di essermi spiegato bene. Grazie per le risposte. al quale sia SIMBA64 che geocinel, hanno risposto con chiarezza, si travisa e si manomette, spesso a torto, partendo per la tangente fino all'infinito! che poi non porta laltro che al risultato peggiore, dover far marcia indietro.... ! a proposito: buona giornata Gianni
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geocinel
Carlo Cinelli
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"anonimo_leccese" ha scritto: Diciamo la stessa cosa, anch'io concordo in pieno con quanto affermato da simba64,.... però se si accerterebbe sul posto se effettivamente c'è qualche errore, bisogna capire da dove deriva quell'errore, se quel confine rispecchia o meno il frazionamento del 2010 - Ammettiamo che da frazionamento il confine deve trovarsi a 10 ml da un altro, ma che sul posto è situato a 12 ml oppure ad 8 ml, che facciamo ? Perchè fare un nuovo frazionamento per spostare la dividente dove è posizionata ora ? Si posiziona la dividente come da frazionamento approvato, .... certo non sappiamo, e stiamo sempre lì, da dove deriva l'eventuale errore - Ecco perchè chiedevo a gab196 se ha verificato sul posto lo stato di fatto con quello derivante da frazionamento,...tutto qui,..non credo di avere tanto torto !!!! E poi da questo dato certo inerente la situazione di fatto rispetto a quella di atto depositato, allora si può incominciare a ragionarci sopra. Giustamente, come dici, è facile alzarsi la mattina e dire,..."senti questo confine non mi piace",... la cosa che mi incuriosice è che siano daccordo entrambi sullo spostamento,...quando mai !!!???? Certo bisognerebbe far intervenire anche chi ha fatto il frazionamento prima per capire come ha operato,... come detto in altra discussione, a volte i clienti la "fanno troppo facile" ...ah....dimenticavo,...buon giorno !!!  Buona giornata a tutti Leggendo Gab193 pare che le due parti imputino al frazionamento l'eventuale errore e non a una posizione del confine di fatto diversa da quella del Tipo. Cordialmente Carlo Cinelli
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SIMBA64
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Salve Noi, compreso io, possiamo fare tutte le considerazioni e/o supposizioni possibili sull'origine del contendere fra le parti, ma non dimentichiamo mai che quello che più conta si riassume in questo concetto. In essere deve corrispondere, in maniera inequivocabile, lo stato di diritto, lo stato di fatto e lo stato catastale. Se una fra questi non coincide significa che qualcosa non torna e allora bisogna intervenire nel modo adeguato. Lo stato concordato fra le parti non ha nessuna validità giuridica di fronte a terze persone, altrimenti significherebbe che quanto ho appena descritto non ha nessuna valenza. Saluti
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kimi83
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Salve, mi ricollego a questa discussione in quanto sono stato chiamato a verificare il posizionamento di un confine. Dopo aver eseguito il rilievo ho proseguito sovrapponendolo con la mappa catastale prendendo come riferimento alcuni punti nelle vicinanze. Non avendo molta esperienza in queste situazioni e data la sovrapposizione che ne è scaturita vi allego un immagine con la quale spero di ricevere vostre considerazioni. La particella del mio committente è la 202. Clicca sull'immagine per vederla intera
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samsung
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Se prima di postare la domanda avessi fatto lo sforzo di cercare e leggere argomenti simili avresti potuto quanto meno formularla meglio. Per esempio avresti potuto cominciare ad informarci sulla genesi delle linee di confine coinvolte.
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kimi83
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"samsung" ha scritto: Se prima di postare la domanda avessi fatto lo sforzo di cercare e leggere argomenti simili avresti potuto quanto meno formularla meglio. Per esempio avresti potuto cominciare ad informarci sulla genesi delle linee di confine coinvolte. Scusami, la fretta è una brutta bestia... Le particelle 197, 202, 204 e 205 costituivano un unica particella da impianto e nel 2010 è stata frazionata.
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samsung
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Io ti rispondo, ma continui a dimostrare scarso rispetto verso la struttura del Forum. Leggendo i numerosissimi post sull'argomento avresti scoperto che nel tuo caso si deve ricostruire il frazionamento appoggiandosi sui PF utilizzati dal redattore. Il metodo della sovrapposizione è totalmente errato. Scusa lo sfogo.
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kimi83
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08 Novembre 2013 alle ore 20:23
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"samsung" ha scritto: Io ti rispondo, ma continui a dimostrare scarso rispetto verso la struttura del Forum. Leggendo i numerosissimi post sull'argomento avresti scoperto che nel tuo caso si deve ricostruire il frazionamento appoggiandosi sui PF utilizzati dal redattore. Il metodo della sovrapposizione è totalmente errato. Grazie per la ramanzina... Nel caso specifico, i confini della particella originaria coincidono con la mappa o comunque presentano scarti accettabili. Tra l'atro anche la dividente tra la p.lla 204 e 205 risulta posizionata correttamente. Quindi non capisco perchè dici che la sovrapposizione non va bene.
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samsung
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Non va bene perchè la sovrapposizione che tu proponi è una metodologia grafica che non è coerente con la metodologia analitica utilizzata in fase di confinazione. Il redattore ha rilevato la posizione dei tre PF, forse anche di altri elementi topocartografici e contestualmente la posizione dei nuovi confini. Successivamente li ha inseriti in mappa con una operazione di adattamento che ne ha deformato la rappresentazione. Ma anche se ammettesimo una casuale ed ipotetica coincidenza tra stato dei luoghi e rappresentazione cartografica, dovresti sempre ricostruire le nuove linee di confine con la stessa metodologia con le quali sono state create. Devi quindi reintegrare il tuo rilievo completandolo con i Fiduciali e poi raffrontarlo con il Frazionamento originario. La sovrapposizione grafica come l'hai impostata è fuori questione.
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