"luca11" ha scritto:
ritornando all'argomento principale mi consigli di rifare il tipo mappale?
Io non rifarei il tipo mappale.
Luca, creare un bene comune non censibile non è una gran fatica. E' solamente questione di rielaborare l'elaborato planimetrico aggiungendo la porzione della corte adibita a questo. crei cioè un subalterno in più. La particella che sei andato a costituire può dar fastidio nella rappresentazione dei subalterni e del lotto in cui adesso insistono due particelle e non solo una, ma niente di più. Inizia a fare l'elaborato planimetrico in questo senso, comincia a organizzarlo, mettilo a nostra disposizione come immmagine in questo post che hai iniziato, sarò ben lieto di aiutarti per quanto è di mia competenza, come penso tutti gli altri partecipanti colleghi che ne sanno anche più di me.
Vorrei però ritornare, se mi consentite, sull'argomento del catasto e la sua facoltà di intervenire su un bene per considerarlo parte comune o meno.
Io sono convinto che il catastao debba entrare nel merito nel momento in cui viene rappresentata una porzione di edificio o lotto edificato che serve a più subalterni. Questa al momento del classamento DEVE essere inserita nella categoria dei beni comuni non censibili e non può essere collegata come pertinenza esclusiva con la giustificazione che poi essa sarà gravata da servitù di passo. Se un tecnico, ad esempio, erroneamente assegna una scala di collegamento tra i vari piani suddivisi in più subalterni, di un edificio condominiale in proprietà esclusiva ad uno di questi, il catasto ha il dovere di intervenire perchè si sbaglia la categoria catastale che segue l'utilizzo che se ne fa del bene. Il Bene Comune non Censibile è quella categoria che è di competenza del catasto con la quale determina, sulla base degli elementi descritti e dichiarati dal tecnico, quei beni che sono a servizio delle unità immobiliari in mancanza dei quali le stesse unità immobiliari avrebbero accesso e utilizzo impedito. Il BCNC non ha rendita perchè non vendibile separatamente dalle unità immobiliari alle quali è a servizio imprescindibile e non è volturabile. Per questo si definisce il bene comune
ai subalterni e non ai soggetti fisici. Il Bene Comune è legato alle unità immobiliari e solamente a quelle. Figuriamoci se il catasto non può entrare nella corretta individuazione di una categoria catastale di un bene da censire. E' come se io, una scuola la mettessi nella categoria A2, il catasto non può permettersi di entrare nel merito? Secondo me sì, eccome! E ancora più di forza se si tratta di un bene comune, perchè questo in futuro entrerà per forza nei trasferimenti dei beni con i quali è legato da un solidissimo vincolo indissolubile.
Adesso la questione degli accessi.
In ogni unità immobiliare deve essere rappresentato, con il simbolo del triangolo o di una freccia verso l'interno, l'accesso in planimetria.
Una unità immobiliare DEVE avere accesso esclusivo e diretto dalla via pubblica, oppure da una area comune a più subalterni. L'unità immobiliare non può avere accesso attraversando un altro immobile adiacente di proprietà esclusiva (di altro o dello stesso soggetto) ma neanche attraversando un area scoperta di proprietà esclusiva o pertinenziale ad altro immobile. A nulla vale, ribadisco, il discorso che comunque si prevederà un diritto di passaggio, oppure che al momento i beni interessati sono tutti della stessa ditta. Queste definizioni sono di fondamentale importanza affinchè l'unità immobiliare sia ben definita inequivocabilmente nella sua consistenza e nelle sue caratteristiche fisiche. Un accesso attraverso una zona di altrui proprietà non è per nulla giustificabile per rendere la unità immobiliare indipendente e potenzialmente produttrice di reddito per conto proprio. Tali situazioni esistono e infatti entra in gioco la possibilità di unire di fatto porzioni di un
unico immobile intestato a ditte diverse per porzioni non individuabili come unità immobiliari distinte.
Nel caso in questione l'ufficio fa bene a pretendere il bene comune non censibile e, come dice Fabio, e come deve pretendere l'ufficio di qualsiasi posto sia, su questo, almeno, sono d'accordo, questi non deve occupare tutta la corte, se questa ha una superficie tale da avere una zona francamente non utilizzata in comune ma in via indipendente ed esclusiva, ed essa corte deve essere suddivisa tra la parte che serva da accesso ai subalterni come BCNC e la parte di pertinenza esclusiva.
Sulla questione urbanistica non entro nel merito in quanto non è oggetto del quesito.
Vai Luca, a te la palla. Non ti demoralizzare. Personalmente al mio primo tipo mappale ho versato pure lacrime di disperazione prima di ottenere l'approvazione, e non mi è venuto nemmeno troppo bene!
Siccome sono stato molto lungo ed ho espresso tanti concetti tutti assieme, può darsi che mi sia sfuggita qualche inesattezza, o bischerata, invito i colleghi eventualmente ad evidenziare tali imperfezioni e sono pronto a correggerle, così sono sicuro che avete letto con attenzione il mio pallosissimo intervento....
Ciao.