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Autore RINUNCIA AL CONDONO E DIA IN SANATORIA

CarloParrini

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10 Gennaio 2007

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 0 -  0 - Inviato: 27 Settembre 2009 alle ore 12:46

Per l’immobile in questione è stata presentata domanda di condono da abitazione ad ufficio con diversa distribuzione degli spazi interni in tipologia 4 della l. 47/85.
La pratica è ferma e non è stata rilasciata ancora concessione in sanatoria.
Il proprietario vorrebbe rimettere la cucina e riportarla ad abitazione.
A mio avviso non è sufficiente presentare la domanda di rinuncia al condono perché, la domanda è stata presentata anche per lo spostamento dei tramezzi e quindi questo intervento non è sanabile con articolo 37 perché attualmente lo stato dei luoghi non è conforme alla normativa urbanistica in quanto nelle camere non è rispettato l’art. 40 Regolamento Edilizio del Comune di Roma (il rapporto tra l’area delle finestre apribili di ciascun ambiente e l’area del pavimento deve essere 0.125 (1/8) ed in un ambiente se volesse rimettere cucina in un ambiente non è rispettato l’art. 41 del Regolamento Edilizio del Comune di Roma (la superficie minima finestrata deve essere mq 1,50 ed in questo caso è di mq 0,50).
La domanda è se è possibile effettuare la rinuncia al condono corredata da variazione catastale e da un accertamento di conformità (art. 37 DPR 380/01) previa esecuzione dei seguenti interventi volti all’adeguamento delle prescrizioni di cui agli articoli 40 e 41 nonché 42 del Regolamento Edilizio del Comune di Roma:
Realizzazione dei ripostigli negli ambienti adibiti a camera affinché si ottenga il rapporto di 1/8 tra superficie finestrata e superficie pavimentata.
Realizzazione di un angolo cottura nell’ingresso-soggiorno.
Adibire l’attuale stanza con la finestra di mq. 0,5 a ripostiglio rendendo la finestra esistente non apribile poiché gli ambienti, destinati a ripostiglio, superiori a mq. 4,00 non possono avere finestre apribili (cfr. art 42 Regolamento Edilizio).
Il tutto evidenziato nella piantina
Oltre ai costi della dia per la reversale è la sanzione pecuniaria minima di € 1.000,00 relativa all’accertamento di conformità giusto?

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Autore Risposta

totonno
(GURU)
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO

Iscritto il:
19 Maggio 2006

Messaggi:
8611

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Firenze

 0 -  0 - Inviato: 27 Settembre 2009 alle ore 14:21

Secondo me la rinuncia a un condono non è fattibile perchè il condono è una richiesta di sanatoria di opere realizzate quindi una autodenuncia, e tornare indietro è come dire: confessare un furto e poi dire che non è vero è uno scherzo. Il punto fondamentale è: per presentare una pratica che ha l'intento di sistemare la legittimità urbanistica bisogna stabilire quale sia lo stato legittimato di partenza dell'immobile. Visto che il condono non è rilasciato, non può essere questi lo stato legittimato, ma quello precedente le opere abusive.
Tocca quindi richiedere che la pratica di condono in questione venga istruita e, pagati le giuste sanzioni e oneri richiesti dal Comune, rilasciata, poi presentata una pratica ex-novo con nuovo progetto, non di ripristino di un vecchio condono da annullare, ma di ordinaria procedura.

Saluti.

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CarloParrini

Iscritto il:
10 Gennaio 2007

Messaggi:
230

Località

 0 -  0 - Inviato: 27 Settembre 2009 alle ore 18:32

non ho detto che non è vero ho detto che vuole rimettere la cucina..
comunque all'ufficio condono mi hanno detto che si puo' fare ma il resto delle problematiche?

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geosaca

Iscritto il:
13 Maggio 2004

Messaggi:
151

Località
Roma - lombotosco@gmail.com

 0 -  0 - Inviato: 28 Settembre 2009 alle ore 06:51

Si può fare all'UCE (Ufficio Condono Edilizio) hanno a questo proposito uno stampato idoneo, con pagamento in misura fissa di una somma.
Se è gia stata presentata variazione catastale occorrerrà ripresentare un'altra variazione (attenzione al precedente censimento)

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CarloParrini

Iscritto il:
10 Gennaio 2007

Messaggi:
230

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 0 -  0 - Inviato: 28 Settembre 2009 alle ore 09:08

mi mandi il modulo?

e comunque le restanti problematiche??

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