Buongiorno,

sto presentado una CILA per manutenzione straordinaria (opere interne) di una abitazione a schiera su due piani. Non essendo specializzato nella sicurezza stò faticando per capire gli attuali obblighi e riferimenti normativi precisi per il mio caso specifico. In sostanza se debba o meno prevedere il coordinamento sicurezza in fase di progetto o quanto meno in fase di esecuzione.

Sono previste una impresa edile minima (presumo artigiano indipendente) e vari altri artigiani (elettricista, idraulico) + una ditta di serramenti che probabilment invia un montatore con partita iva. L'importo lavori non dovrebbe superare i €100.000.

Ho chiesto a colleghi ma ho ricevuto risposte discordanti.

Grazie in anticipo

In linea di massima in un cantiere se lavora solo un'impresa (con dipendenti) e più ditte individuali (senza dipendenti) non occorre redigere il P.S.C. e relativi adempimenti correlati. A volte (mi risulta ma mai capitato a me) durante le ispezioni sono state comminate sanzioni anche nel caso sopra prospettato. Sembra (l'ho solo appurato durante i corsi di sicurezza, non l'ho verificato) che la giurisprudenza in materia tenda a protendere per le interpretazioni di cui al primo periodo di cui sopra (non occorre P.S.C. se solo un'impresa con dipendenti e più ditte senza dipendenti lavorano in un cantiere). Ma si sà siamo in Italia e a volte, onde evitare rogne e/o costosi ricorsi si protende, nei casi di cantieri con lavori rilevanti, a redigere comunque il P.S.C. e relativi adempimenti correlati. Le varie problematiche (se serve o non serve il P.S.C.) vengono alla luce nei casi di ispezioni e peggio ancora nei casi di infortuni sul lavoro. Certo per il tecnico Coordinatore è sempre una mina vagante nel senso che se hai un santo in paradiso (non vengono ispezioni o non succedono infortuni) te la cavi, altrimenti qualsiasi cosa accada in un cantiere comunque avrai problemi a non finire, ovvero sanzioni penali e rischi di risarcimenti in sede civile. Per questo i Coordinatori andrebbero pagati per il giusto prezzo legati al rischio rilevante a cui sono sottoposti, ma poichè c'è la crisi e così come accade per gli A.P.E. anche i n materia di sicurezza molti professionisti offrono prezzi da fame. Per tale motivo molti Coordinatori preferiscono avvalersi di altri colleghi per evitare di essere tacciati come ladri e per evitare sanzioni elevate, rischi e costi superiori di molto ai compensi da percepire.

ti ringrazio per la risposta, ancora di più perche data di sabato.

il fatto che le sanzioni siano state comminate anche nelle condizioni semplificate (una impresa e qualche artigiano) mi fà propendere per la necessità di nomina almeno di CSE, con redazione di PSC da parte sua.

sono convinto che la cosa piu importante è agire con coscienza anche senza strafare.

Mi pare di capire che in caso di piccola ristrutturazione con presenza di piu ditte individuali (artigiani) anche non contemporanee, si presenti una potenziale interferenza che occorre gestire esternamente all'impresa.

Mi raccontano che incidenti anche brutti capitano in cantieri piccoli, come il mio.

Il mio cliente vorrebbe anche accedere alle detrazioni fiscali per ristrutturazione prima casa, cosa per la quale è indispensabile l'assoluto rispetto della normativa, anche riguardo la sicurezza.

Il bello è che vivono questi adempimenti come imposizioni o bizzarrie.

Ti ringrazio molto per la partecipazione.

In una C.I.L.A. di piccole opere di recupero edificio abitativo (intonaci, pavimenti e rifacimento impianti bagno, ecc.), lavori eseguiti da piccola Impresa Edile composta dal solo titolare (Ditta Individuale) e da Impresa con dipendenti la quale ha curato sia la parte elettrica che la parte idraulica, con il committente che ha usufruito delle detrazioni fiscali, non è stato redatto alcun P.S.C.

cio che non capisco è quale sia il limite dove scatta l'obbligo di nomina di PSC / PSE e relativo PSC.

sicuramente ci sono casi di adempimenti minimi, che prevedono sempre da parte del committente la verifica della idoneità tecnico professionale delle imprese e/o artigiani andrebbe fatta.

Corretto?

perche sò che anche dopo tre anni l'agenzia delle entrate incrocia i dati tra fatture delle forniture e detrazioni effettuate e cerca la notifica preliminare inviata all'ASL e DPL oltre che al Comune (allegato alla Comunicazione lavori).



Il fatto che un privato detragga le spese di ristrutturazione non è garanzia di aver rispettato la normativa sulla sicurezza. Sembra che l'agenzia Entrate si riservi di fare i controlli.

Nella tabella a pagina 6 della C.I.L.A modello unificato nazionale vi sono i casi in cui sono obbligatorie le notifiche. Se è un Impresa sola (oltre a una o più ditte individuali) e i lavori rientrano nei 200 uomini/giorno non occorre nulla. Nel caso di cui sopra (sola impresa) ma per lavori rilevanti sopra i 200 uomini/giorno occorre solo la notifica preliminare. Se in qualsiasi caso vi sono più imprese (ovvero più ditte con personale assunto) oltre alla notifica ci vogliono P.S.C., Coordinatori in fase di progettazione e in fase di esecuzione dei lavori. Circa il controllo dell'Agenzia delle Entrate, se ogni contribuente di ogni cantiere porta a detrazione fatture di almeno due Imprese (ricordo che nella camera di commercio tutte le ditte iscritte si chiamano impropriamente Impresa ma quelli senza dipendenti assunti sono da considerarsi ditte individuali) è chiaro che se non sono state inviate le notifiche il contribuente potrebbe perdere il diritto alle agevolazioni e restituire il maltolto. Se invece l'Agenzia delle Entrate scopre le fatture di una sola impresa con dipendenti e di una o più ditte individuali (impresa che non risulta avere personale dipendente) non potrebbe in alcun caso revocare le agevolazioni per mancanza di notifica. Siccome siamo in Italia a volte forse conviene non rischiare ricorsi (causa uffici pubblici che interpretano le leggi a loro uso e consumo) e quindi predisporre P.S.C. e Notifiche.

Grazie davvero.

ora mi sà che devo studiare.

proverò a chiedere ulteriore consiglio.

Ciao,

espongo un altro quesito, sempre relativo al medesimo lavoro.

Sono incerto sui pro e contro tra CILA e SCIA.

L'intervento è la classica ristrutturazione dell'interno dell'appartamento,ma esiste la possibilità di intervenire in corso sulla risistemazione del giardino (rifacimento del pianerottolo di accesso al portone e pavimentazione).

L'eventuale allargamento dell'intervento anche all'esterno, mi farebbe propendere per la SCIA, con la presentazione di una eventuale variante.

Cosa pensi al riguardo?



Grazie in anticipo