Buongiorno,
sono un tecnico prettamente operativo nei campi della Progettazione/Contabilità e Direzione Lavori. Recentemente però mi è stata affidata una pratica di successione, quindi con relative volture, che vorrei comunque cercare di svolgere al meglio. Onestamente: ho bisogno di aiuto perché non è il mio campo.
Ovviamente ho dato fondo a tutti i consigli e le dritte che avete elargito in anni di discussioni sul Forum, ma un "caso tipo" come il mio non l'ho purtroppo trovato.
Passo alla spiegazione:
- Stato di famiglia: marito, moglie (DE CUIUS) e n°2 figli;
- Cespite: n°3 immobili CF nello stesso comune;
- Provenienza immobili (con inghippo): dalla verifica della documentazione è emerso che la coppia si è sposata in data 1960 (ante riforma di famiglia - Legge 151/75) e, con un atto del 1969, in cui compare unicamente il marito, è stato acquistato un terreno su cui poi, in diversi anni (due nel 1972 ed uno nel 1984) sono stati realizzati gli immobili;
- I titoli edilizi per la costruzione degli immobili sono sempre intestati ad entrambi i coniugi;
- In visura aggiornata compaiono entrambi i coniugi, proprietari ciascuno di 1/2 degli immobili.
La mia prima domanda:
1. Tenendo presente quando disposto dall'articolo 934 del Codice Civile ("
Qualunque piantagione, costruzione od opera esistente sopra o sotto il suolo appartiene al proprietario di questo, salvo quanto è disposto dagli articoli 935, 936, 937 e 938 e salvo che risulti diversamente dal titolo o dalla legge.") è corretto ritenere che la proprietà, contrariamente a quanto riportato in visura - e quindi non correttamente volturata a suo tempo, sia da riportare unicamente al marito?
Io ho ricostruito che il coniuge superstite acquistò il terreno, da solo, dopo aver contratto matrimonio, ma prima della riforma del diritto di famiglia del 1975, quindi in stato
ipso iure di separazione dei beni.
La successiva costruzione di immobili sopra tale fondo, seppur con spese comuni, non può aver di fatto trasferito la proprietà del terreno, secondo l'articolo 934 del CC sopra citato, ma ha anzi permesso di acquisire la pienezza della proprietà degli immobili stessi al coniuge ora supersistite.
È corretto?
Ed ecco ora la mia seconda domanda:
2. Qualora il mio ragionamento risultasse corretto, qual è la procedura da seguire?
- Una domanda di voltura in afflusso (in riferimento alla compravendita del terreno stipulata in data 1969), con causale "rettifica intestazione all'attualità"?
- Una domanda di voltura in preallineamento, con causale "rettifica intestazione all'attualità"?
- Un'istanza su modello unico in cui si chiedono le correzioni sia dell'intestazione che delle quote di possesso?
In base a come tratterei con gli immobili, di conseguenza, completerei la Dichiarazione di successione.
Sono sicuro che per alcuni di voi le mie domande risulteranno banali, ma purtroppo io ho formazione pratica di altro genere, pur condividendo la professione.
Vi ringrazio molto per l'aiuto che eventualmente sarete in grado di darmi.
Nicola