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Argomento: Ricarica castelletto con carta di credito

Autore Risposta

GILLES

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24 Gennaio 2005

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 0 -  0 - Inviato: 25 Novembre 2009 alle ore 17:37

Magari. Con moglie e figlie e l'età che avanza non ho piu tempo per queste cose. Il discorso è molto serio. Sai che le spese se non sono in nome e per conto del cliente, in fattura dovresti applicarci il 4% e l'IVA.
Ciao

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macius

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18 Giugno 2004

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 0 -  0 - Inviato: 25 Novembre 2009 alle ore 18:24

capisco il ragionamento di Gilles ma non posso essere d'accordo.

Va da se' che i soldi per le pratiche catastali me le faccio dare prima dal cliente in contanti (qualche volta capita di anticipare per loro i soldi) e poi verso l'importo sulla mia postepay.

CI MANCA SOLO L'OBBLIGO DI ANTICIPARE LE SPESE PER IL CLIENTE E FARLE PASSARE IN FATTURA...

già pago una barca di tasse (per mantenere quattro parassiti di politici e trans :? ) e mi rimangono le briciole, se devono tassarmi anche le spese anticipate..... 8O

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Pincopalina

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07 Ottobre 2009

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 0 -  0 - Inviato: 25 Novembre 2009 alle ore 18:27

"GILLES" ha scritto:
Poniamo il caso che il cliente non abbia ne postepay ne bancoposta. Devo obbligarlo a fare l'uno o l'altro? Oppure con la sua carta di credito digito il numero, le tre cifre del codice sicurezza, l'importo e la scadenza? Non scherziamo mi prenderanno per pazzo. Una soluzione più ragionevole? esperienze maturate da qualcuno?
Comunque grazie per la risposta



ti fai dare un anticipo contante dal tuo cliente, fai la fattura dell'anticipo, prendi i soldi che ti ha dato il cliente e ricarichi il castelletto, presenti la pratica, a pratica approvata, fai venire il cliente, e ti fai dare il resto dei soldi, magari nella seconda fattura fai riferimento anche alla prima e specifichi che si tratta del saldo.
Tutto questo per i pignoli, io di solito faccio un unica fattura, a volte mi è capitato anche di aver anticipato i soldi per la presentazione delle pratiche, tm o docfa, ma solo avendo ben conservata lettera di incarico, e naturalmente persone oneste che conosco da quando ero bambino.
In ogni caso puoi sempre chiedere al tuo commercialista, altrimenti a che servono sti commercialisti? li si vede una volta all'anno solo per la dichiarazione dei redditi? facciamoli lavorare :lol:

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iviarco

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21 Maggio 2004

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Sonnino (LT)

 0 -  0 - Inviato: 25 Novembre 2009 alle ore 19:05

"GILLES" ha scritto:
Poniamo il caso che il cliente non abbia ne postepay ne bancoposta. Devo obbligarlo a fare l'uno o l'altro? Oppure con la sua carta di credito digito il numero, le tre cifre del codice sicurezza, l'importo e la scadenza? Non scherziamo mi prenderanno per pazzo. Una soluzione più ragionevole? esperienze maturate da qualcuno?
Comunque grazie per la risposta


l'operazione ricarica con carta di credito costa 2 euro di commissioni, la postepay costa 5 euro una tantum e 1 euro la commissione ... siamo sempre a livello di "un caffè per tutti"
Ma poi chi ti dice che devi essere tu a digitare il PIN degli altri? mettiteli vicino... al massimo, sarà il PC che memorizza le cifre e te le riproporrà in seguito :wink:

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GILLES

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24 Gennaio 2005

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 0 -  0 - Inviato: 26 Novembre 2009 alle ore 10:00

"macius" ha scritto:
capisco il ragionamento di Gilles ma non posso essere d'accordo.

Va da se' che i soldi per le pratiche catastali me le faccio dare prima dal cliente in contanti (qualche volta capita di anticipare per loro i soldi) e poi verso l'importo sulla mia postepay.

CI MANCA SOLO L'OBBLIGO DI ANTICIPARE LE SPESE PER IL CLIENTE E FARLE PASSARE IN FATTURA...

già pago una barca di tasse (per mantenere quattro parassiti di politici e trans :? ) e mi rimangono le briciole, se devono tassarmi anche le spese anticipate..... 8O



Ciao Macius. Hai perfettamente centrato il problema o nocciolo della questione che dir si voglia. E' inutile dire che sono perfettamente d'accordo con te. Il problema però è che cosi facendo (contanti che poi utilizzi per la tua postepay) c'è lo stesso un passaggio di soldi tracciabile tra il tuo cliente e te. In caso di un controllo come li giustificheresti? Non hai le ricevute delle spese di presentazione in nome e per conto suo e quindi l'unica soluzione è metterli in fattura, applicarci il 4% e l'IVA e pagarci IRPEF sulle spese. Ragazzi attenzione, perchè le spese catastali sostenute e riportate in fattura senza 4% e IVA applicato, non essendo in nome e per conto del cliente, sono già tassate a livello IRPEF e in caso di controllo ci richiederebbero l'IVA elusa e poi la cassa il 4%.

Per Pincopalina
ti fai dare un anticipo contante dal tuo cliente,fai la fattura dell'anticipo, prendi i soldi che ti ha dato il cliente e ricarichi il castelletto, presenti la pratica, a pratica approvata, fai venire il cliente, e ti fai dare il resto dei soldi, magari nella seconda fattura fai riferimento anche alla prima e specifichi che si tratta del saldo.
Tutto questo per i pignoli, io di solito faccio un unica fattura, a volte mi è capitato anche di aver anticipato i soldi per la presentazione delle pratiche, tm o docfa, ma solo avendo ben conservata lettera di incarico, e naturalmente persone oneste che conosco da quando ero bambino.
In ogni caso puoi sempre chiedere al tuo commercialista, altrimenti a che servono sti commercialisti? li si vede una volta all'anno solo per la dichiarazione dei redditi? facciamoli lavorare

Gli applichi il 4% e l'IVA?
Comunque grazie per le risposte

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macius

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 0 -  0 - Inviato: 26 Novembre 2009 alle ore 11:03

Il giorno che mi verranno a contestare che non ho messo in fattura le spese anticipate (CHE ANTICIPATE NON HO!!!) vado dal sig.Napolitano a riconsegnargli la carta d'identità e mi faccio uzbeko!

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GILLES

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 0 -  0 - Inviato: 26 Novembre 2009 alle ore 12:06

Inizia ad andare a Tashken per richiedere se ti vogliono come uzbeko. Se gli dici che vai da loro per questo problema italiano di pagare le tasse sulle spese non ti prendono manco lì e ti suggeriscono di andare più ad est, magari ad Ulan Bator in Mongolia. A parte gli scherzi stupidi, il problema è che non si riesce a ricaricare il castelletto con spese a nome del cliente (a meno che non sia titolare di bancoposta, postepay, o che digiti i dati della sua carta di credito sulla nostra tastiera) o, in alternativa, avere le ricevute catastali a nome del cliente. Quindi prima conclusione: se non si ha la fortuna di trovare un cliente con postepay, bancoposta, carta di credito e disposto a digitare i dati sulla nostra tastiera, occorre farsi dare i soldi in contanti e caricarli sulla nostra postepay, quindi, correggetemi se sbaglio, passaggio di soldi che andrebbe giustificato mettendoli in fattura e applicandoci 4% ed iva. Seconda conclusione: poichè l'Agenzia del territorio non prevede il rilascio delle bollette delle spese (non si capisce il perchè, sembra che la mano destra dello Stato non sappia quello che fà la sinistra), soprattutto per l'invio telematico, anche a nome del cliente, non possiamo quindi avvalerci dell'art. 15 (spese in nome e per conto del cliente) e quindi vanno messe in fattura con applicato il 4% e l'IVA. Praticamente dovremo sempre applicare il 4% e l'IVA. Se qualcono fosse arrivato a conclusioni diverse o a soluzioni legali diverse e me lo suggerisse gli sarei grato.
Vi riporto questa piccola ricerca in internet. A voi le conclusioni. Grazie.

"Le anticipazioni effettuate in nome e per conto del committente, pur debitamente documentate, non rappresentano un reddito per il professionista, anche nel caso in cui siano state sostenute per la produzione del reddito di lavoro autonomo. Il documento di spesa, in questo caso, dovrà essere intestato al cliente, e il professionista non potrà portare in deduzione dal proprio reddito il relativo onere. Parimenti, nel momento in cui il committente provvede al rimborso delle anticipazioni, il professionista dovrà emettere un documento in cui evidenzierà tali anticipazioni che, ai fini Irpef, non saranno soggette a ritenuta d’acconto, e, ai fini Iva, saranno escluse ex articolo 15 del Dpr n. 633/1972.

Nel caso in cui, invece, il professionista sostenga delle spese per conto del cliente, ma a nome proprio, con relativo documento di spesa intestato all’esercente la professione, le stesse concorreranno alla formazione del reddito di lavoro autonomo, saranno soggette a ritenuta d’acconto e saranno imponibili ai fini Iva."

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CMS86

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Castellammare di Stabia

 0 -  0 - Inviato: 20 Luglio 2010 alle ore 18:13

ragazzi chiedo scusa ho effettuato la ricarica del castelletto in data 15/07/2010. nel controllo degli invii mi dice che è stato controllato ma poi quando voglio richiedere un estratto di mappa mi dice che il deposito è insufficiente. qualcuno mi saprebbe dare qualche dritta in merito????


grazie a quanti mi dedicheranno un po del loro tempo

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 0 -  0 - Inviato: 20 Luglio 2010 alle ore 18:32

"CMS86" ha scritto:
ragazzi chiedo scusa...




Per ottenere il completo perdono, devi cancellare il nuovo post che hai creato, che diventa un inutile doppione...

Creando sempre nuovi post si frammentano le nozioni e si rende difficile la ricerca...

Buon lavoro 8)

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