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Argomento: Responsabilità e obblighi del tecnico nella procedura Docfa
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uccellino
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Il dichiarante, a mio avviso, deve essere reso edotto delle conseguenze di un atto d'aggiornamento del Catasto Fabbricati prima della sottoscrizione del documento: da quel momento egli è corresponsabile di tutto quanto si sta per inviare al Catasto in uno al tecnico redattore: per cui deve essere informato di tutto, anche dell'obbligo che ha l'Amministrazione catastale di trasmettere ai comuni compenti per territorio i files di tutti gli atti d'aggiornamento approvati: non credo che una scrittura privata sia sufficiente a discriminare e stabilire le responsabilità, se mai individua chiaramente le complicità.
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SIMBA64
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Da come hai scritto la cosa uccellimo sembra che io e il mio cliente, che viene da me per un'incarico professionale, ci mettiamo d'accordo per raggirare il Catasto o il Comune. Se il senso del tuo concetto è questo sono completamente in disaccordo. Saluti cordiali
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uccellino
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
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Ma ci mancherebbe altro! Non è assolutamente quel concetto che tu dici che ho scritto, è esattamente il contrario: noi agiamo come interfaccia fra lo Stato e il Cittadino e dobbiamo garantire che la norma venga sempre rispettata agendo noi per primi nella perfetta legalità, nessuno deve "mettersi d'accordo" come nessuno deve nascondersi dietro il "non lo sapevo": per questo tutto deve essere spiegato e recepito nel migliore dei modi. Questo sto scrivendo.
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SIMBA64
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
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Bene che hai chiarito, chiedo quindi scusa se ho male interpretato. Saluti con allegate le scuse
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marcofi85
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Perfetto, allora avevo capito bene. Comunque al committente avevo già spiegato la situazione e per vedere se fa finta di cascare dalle nuvole basta mettere su carta quanto spiegato, se si rifiuta di firmare vuol dire che voleva fare il furbetto su di me in caso di futuri problemi
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totonno
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"uccellino" ha scritto: Il dichiarante, a mio avviso, deve essere reso edotto delle conseguenze di un atto d'aggiornamento del Catasto Fabbricati prima della sottoscrizione del documento: da quel momento egli è corresponsabile di tutto quanto si sta per inviare al Catasto in uno al tecnico redattore: per cui deve essere informato di tutto, anche dell'obbligo che ha l'Amministrazione catastale di trasmettere ai comuni compenti per territorio i files di tutti gli atti d'aggiornamento approvati: non credo che una scrittura privata sia sufficiente a discriminare e stabilire le responsabilità, se mai individua chiaramente le complicità. Quale potrebbe essere, secondo te, quel documento che rende edotto il proprietario se non una scrittura privata di conferimento incarico? Quale complicità emergerebbero in questo incarico dove si chiarisce quale sia il compito che deve svolgere il tecnico ed esclude altre operazioni che potrebbero mischiarlo nelle responsabilità solidali con il committente? Grazie
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EFFEGI
f.g.
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Irpinia
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"uccellino" ha scritto: ... non credo che una scrittura privata sia sufficiente a discriminare e stabilire le responsabilità "totonno" ha scritto: quale potrebbe essere, secondo te, quel documento che rende edotto il proprietario se non una scrittura privata di conferimento incarico? Quale complicità emergerebbero in questo incarico dove si chiarisce quale sia il compito che deve svolgere il tecnico ed esclude altre operazioni che potrebbero mischiarlo nelle responsabilità solidali con il committente Ciao Totonno, condivido quanto da te affermato, poichè anche io ho sempre proceduto da "sempre" al conferimento di incarico nella forma scritta, (oggi divenuto obbligatorio) con specificato tutto chiaramente (almeno spero) l'oggetto dell'incarico e le responsabilità del committente, però a volte questo non basta, dinanzi ad un giudice, soprattutto se in ambito penale, a dimostrare la estraneità da responsabilità, in quanto se noi tecnici siamo "consapevoli" che un determinato lavoro non rispetta la normativa vigente (mi riferisco a tutta la normativa, non solo di quella catastale) ritengo che l'incarico non vada accettato. Ritengo che l'unico modo per far si che non si commettano a monte violazioni di legge, sia quello di non favorirlo quando si è consapevoli di farlo, come nel quesito posto da marcofi85. Questa è solo la mia opinione naturalmente.
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SIMBA64
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"EFFEGI" ha scritto: però a volte questo non basta, dinanzi ad un giudice, soprattutto se in ambito penale, a dimostrare la estraneità da responsabilità, in quanto se noi tecnici siamo "consapevoli" che un determinato lavoro non rispetta la normativa vigente (mi riferisco a tutta la normativa, non solo di quella catastale) ritengo che l'incarico non vada accettato. Questa è solo la mia opinione naturalmente. Ciao EFFEGI Condivido tutto quello che hai scritto, un pò meno quanto sopra, faccio un esempio nel caso l'incarico non fosse accettato dal professionista (sto parlando di accatastamento con mancata conformità urbanistica) per motivi di serietà o timore di eventuali conseguenze. L'incarico sarebbe per legge direttamente svolto dalla ADE-territorio, questo dice la normativa catastale (decreto 262/06 e successivi). Cosa succederebbe in questo caso, il giudice condanerebbe forse ADE perchè non ha informato il cittadino della non conformità urbanistica dell'oggetto dell'accatastamento?? Mi sembra una pura assurdità. Mai visto una cosa del genere. Siccome siamo in argomento, con l'obbligatorietà dell'accatastamento dei FR la regione Veneto in accordo con le associazioni di categoria e Colleggi provinciali aveva predisposto una convenzione che stabiliva il compenso e modalità per eseguire l'accatastamento dei FR. Detta convenzione prevedeva anche la sottoscrizione da parte del committente di una liberatoria sulla responsabilità urbanistica rivolta al professionista. Ora non credo che con una procedura del genere il professionista possa essere responsabile di che cosa?? di fronte alla legge?? Io in 30 anni di lavoro non ho mai visto subire conseguenze penali o di altro genere un professionista che abbia svolto un'incarico di accatastamento, anche se mancava la conformità urbanistica. Saluti cordiali
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totonno
(GURU)
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"EFFEGI" ha scritto: Ritengo che l'unico modo per far si che non si commettano a monte violazioni di legge, sia quello di non favorirlo quando si è consapevoli di farlo, come nel quesito posto da marcofi85. Questa è solo la mia opinione naturalmente. Seguo l'intervento di Simba64 che condivido in pieno salvo la liberatoria. In questa discussione ci sta pure la deontologia del professionista incaricato per questo suscita ulteriore interesse. Caro EFFEGI, la questione è esattamente il contrario di quello che sostieni. Casomai Marcofi85 accatastando l'immobile con la destinazione effettiva ma abusiva, denuncia l'illecito in Catasto, per cui dal punto di vista urbanistico danneggia il cliente proprietario, non lo favorisce in quanto dà l'opportunità alla P.A. di verificare la legittimità dell'avvenimento su quell'immobile. Pertanto il tecnico può svolgere serenamente l'incarico di accatastamento ricevuto, ma ha l'obbligo di informare preventivamente il cliente della situazione delicata, non perchè deve togliersi dalle responsabilità dell'esecuzione dell'abuso che non ha, ma dalle responsabilità di non aver informato il proprietario delle conseguenze dell'esecuzione dell'abuso che egli ha eseguito in assenza di titolo legittimante e dei risvolti che l'accatastamento potrebbe provocare su di lui. Mi chiedo, hai mai accatastato un fabbricato realizzato in assenza o difformità al titolo abilitativo, mai dichiarato al Catasto? Da come dici dovresti come professionista non farlo. Come ti poni di fronte al cliente? Gli fai firmare una lettera in cui ti togli qualsiasi responsabilità dovuta all'illecito urbanistico? Sbagliatissimo (anche dal punto di vista grave della deontologia e di coscienza e oltretutto le LIBERATORIE non tolgono da nessuna responsabilità di fronte alla P.A. e di fronte al cliente stesso), perchè così ti assumi delle responsabilità che non hai! Oppure informi con la scrittura privata contestualmente all'incarico il cliente che il tuo incarico si limita all'accatastamento dell'immobile e che questa tua attività non può intendersi come sanatoria urbanistica e che per questo se la deve vedere con il possibile intervento del Comune? Quest'ultima non è una liberatoria che il professionista non può mai fare, ma una informativa finalizzata a rendere correttamente consapevole il proprietario di cosa ha fatto, delle conseguenze possibili e quelle di stabilire esattamente e descrittivamente l'incarico che il tecnico si assume e sulla liceità di questo. Saluti.
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uccellino
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Condivido e rimango in dubbio sull'efficacia, di fronte alla Legge, della scrittura privata. Leggevo, in un post precedente, che non si è mai sentito di una conseguenza giusdiziaria a carico di un tecnico redattore di un atto d'aggiornamento del Catasto Fabbricati: non so se sia così, non ho sottomano tutta l'attività giudiziaria d'Italia tuttavia so che molti reati non vengono perseguiti e che, nel nostro settore, la casisitica è così ampia e contraddittoria ed affidata a mani inesperte (o espertissime, se vogliamo) che diventa molto opinabile. Sull'argomento vi propongo un caso: una ventina di U.I.U. in un fabbricato vengono dichiarate al C.F. come ultimate, l'Ufficio esegue il sopralluogo e riscontra che l'intero stabile è in corso di costruzione. Non sono individuabili le U.I.U. indicate nell'elaborato planimetrico, le planimetrie sono del tutto inventate (forse corrispondono al progetto) come i dati e le informazioni riportate nella denuncia di nuova costruzione. Il funzionario ha rapportato quanto riscontrato, l'accatastamente è stato annullato e rifatto secondo le effettive condizioni delle U.I.U. E' evidente che il danno l'ha subito l'erario perche si è voluto evitare un accatastamento, ma è un danno teorico perchè nelle casse dello Stato, tirando le somme, è entrato più di quanto necessario. Nulla è arrivato al Collegio, nulla ha avuto corso in sede giudiziaria perchè, secondo menti illuminate, non si intendeva evadere le imposte anzi, se mai il contrario visto che tutte le U.I.U. erano classate e denunciate ai fini ICI ... rimane il fatto che alcuni ritenessero molto grave l'aver deliberatamente fornito informazioni false all'Amministrazione finanziaria.Come la mettiamo?
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totonno
(GURU)
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"uccellino" ha scritto: Condivido e rimango in dubbio sull'efficacia, di fronte alla Legge, della scrittura privata. Leggevo, in un post precedente, che non si è mai sentito di una conseguenza giusdiziaria a carico di un tecnico redattore di un atto d'aggiornamento del Catasto Fabbricati: non so se sia così, non ho sottomano tutta l'attività giudiziaria d'Italia tuttavia so che molti reati non vengono perseguiti e che, nel nostro settore, la casisitica è così ampia e contraddittoria ed affidata a mani inesperte (o espertissime, se vogliamo) che diventa molto opinabile. Sull'argomento vi propongo un caso: una ventina di U.I.U. in un fabbricato vengono dichiarate al C.F. come ultimate, l'Ufficio esegue il sopralluogo e riscontra che l'intero stabile è in corso di costruzione. Non sono individuabili le U.I.U. indicate nell'elaborato planimetrico, le planimetrie sono del tutto inventate (forse corrispondono al progetto) come i dati e le informazioni riportate nella denuncia di nuova costruzione. Il funzionario ha rapportato quanto riscontrato, l'accatastamente è stato annullato e rifatto secondo le effettive condizioni delle U.I.U. E' evidente che il danno l'ha subito l'erario perche si è voluto evitare un accatastamento, ma è un danno teorico perchè nelle casse dello Stato, tirando le somme, è entrato più di quanto necessario. Nulla è arrivato al Collegio, nulla ha avuto corso in sede giudiziaria perchè, secondo menti illuminate, non si intendeva evadere le imposte anzi, se mai il contrario visto che tutte le U.I.U. erano classate e denunciate ai fini ICI ... rimane il fatto che alcuni ritenessero molto grave l'aver deliberatamente fornito informazioni false all'Amministrazione finanziaria.Come la mettiamo? Uccellino, ma lo fai apposta? Stai descrivendo un caso in cui il professionista ha dichiarato un falso! E' una cosa inaudita quello che ha fatto il professionista! Ma cosa c'entra con la questione qui dibattuta? Marcofi85 sta chiedendo se può dichiarare al catasto la verità, non sta falsificando niente! Ma ti sembra la stessa cosa???? A me sembra anche offensivo che si voglia paragonare il quesito di Marco con una attività delinquenziale che non è minimamente pensata in questa discussione! Se poi il tecnico delinquente l'ha passata liscia, cosa c'entra con il nostro caso? Anche da me un ragazzo ha rubato due mele è stato colto sul fatto e non gli è stato fatto nulla, pensa l'ingiustizia! E ALLORA, come la mettiamo?
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SIMBA64
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
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Antonio quoto, chiedo a uccellino ma tu se ti danno un'incarico di accatastare un fabbricato come ti comporti?? Vado in comune, torno e dopo ne ridiscutiamo Saluti
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anonimo_leccese
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"totonno" ha scritto: Quest'ultima non è una liberatoria che il professionista non può mai fare, ma una informativa finalizzata a rendere correttamente consapevole il proprietario di cosa ha fatto, delle conseguenze possibili e quelle di stabilire esattamente e descrittivamente l'incarico che il tecnico si assume e sulla liceità di questo. Saluti. In effetti tale lettera firmata da entrambi e conservata da entrambi,.... dovrebbe essere più un promemoria sul fatto che il tecnico ha comunque avvisato e reso edotto il cliente che è necessario intervenire a livello urbanistico,.. e che il non aver eseguito queste pratiche è dovuto solo ed esclusivamente al diniego del cliente stesso, pur pienamente consapevole delle conseguenze - Pertanto un domani, il cliente non può venirsene con un avvocato e citarmi per danni in quanto non ho eseguito la pratica urbanistica,..io glie lo detto,.... lui non ha voluto.... e carta canta !!! Non posso minacciare il cliente con un fucile e fargli fare forzatamente la pratica - Naturalmente nella pratica catastale riporto per filo e per segno tutto ciò che è esistente - Che ne dite ?
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AMOSTORTO
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20 Marzo 2008
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Scusate ma i fotoidentificati completamente abusivi non li accatastate? saluti
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totonno
(GURU)
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
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"AMOSTORTO" ha scritto: Scusate ma i fotoidentificati completamente abusivi non li accatastate? saluti Ciao, Amostorto. Me lo chiedo anche io! A chi è rivolta la domanda? Io ho già risposto ampiamente sopra.
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