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Requisiti ruralità Fabbricato strumentale! Dubbi! |

aristide
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Buongiorno, oggi ho dedicato tre ore di studio alle Circ. n. 7 del 2007 e Circ. n. 2 del 2012 inerenti i fabbricati rurali. So che l'argomento è stato ampiamente dibattuto, ma credo che questo aspetto non sia stato trattato. Almeno io non l'ho trovato facendo una ricerca nel sito. Nell'allegato 1 alla Circ. n. 7/2007, pagina 16 della stessa Circolare, si riporta l'art. 9 del D. L. 557/1993 convertito dalla L. n. 133/1994 che descrive i requisiti soggettivi e oggettivi al fine del riconoscimento della ruralità degli immobili. Tale articolo 9, riporta nel comma 3 alle lettere a-b-c-d-e tutti i requisiti soggettivi e oggettivi per la ruralità dei fabbricati destinati ad edilizia abitativa, mentre, ed è questo che voglio sottolineare, riporta A PARTE nel comma 3-BIS i requisiti richiesti per la ruralità dei fabbricati strumentali. Ho letto al riguardo, un'ampia relazione sull'argomento (requisiti richiesti per la ruralità), RIFERITA SPECIFICATAMENTE ALL'ART. 9 DELLA LEGGE D.L. 557/1993, redatta dalla Commissione Studi Tributari a nome di Gaetano Petrelli nel 1998, nella quale in pratica si afferma questo: per i fabbricati ad uso abitativo, .... (semplifico con parole mie) valgono ovviamente tutti i requisiti previsti al comma 3 dell'articolo 9, ma per i fabbricati strumentali (comma 3-BIS art. 9) è richiesta unicamente la strumentalità alle attività agricole previste ossia in sostanza per i fabbricati strumentali NON SONO RICHIESTI I requisiti soggettivi (art. 9 comma 3 lettere a-b-d) e nemmeno i requisiti oggettivi di superficie (art. 9 comma 3, lett. c). Questo studio afferma quindi che: ai fini della ruralità dei fabbricati NON ABITATIVI: -si prescinde dalla superficie del terreno (non è richiesto la sup. minima di 10.000 mq o 3.000 mq per i comuni montani) -non rileva la qualifica soggettiva o professionale del possessore del terreno e/o del fabbricato -noin si richiede la coincidenza tra possessore o detentore del terreno e possessore o detentore del fabbricato. Unico vincolo che è richiesto è che la collocazione del fabbricato strumentale e del terreno siano nello stesso Comune o Comune confinante (che vale anche per i fabb. abitativi). 1) Siete d'accordo su questa conclusione? Questo lo domando perché, nel compilare il modulo C allegato al DMF del 14 settembre 2011 viene richiesto di riportare le particelle dei terreni che sono asservite al fabbricato strumentale. Ma qui mi sorge il dubbio, perché nel mio caso la somma della superficie delle particelle non arriva a 10.000 mq e quindi per me è importante capire se E' VERITA' che non vi è nessun limite di superficie richiesta. 2) Secondariamente vi chiedo....è fatto obbligo di riportare sul Modulo C tutte le particelle dei terreni che sono di proprietà e verosimilmente coltivate dall'imprenditore e asservite al fabbricato oppure è possibile riportarne solo alcune? (nel caso che appunto non esista nessun vincolo di superficie minima). 3) Dovendo fare il Docfa per un ex fabbr. rurale avente i requisiti di ruralità, portato all'urbano solamente adesso e che quindi andava accatastato entro il 30/11/2012, voi compilereste ed alleghereste al Docfa sia il Modulo C e sia l'allegato 1 alla Circ. n. 2/2007 che in pratica sono dei doppioni, tanto è vero che la Circ. n. 2/2007 andava a sostituire la Circ. n. 6/2011 che illustrava l'obbligo di utilizzare tali Moduli. 4) Una provocazione. Se per la ruralità dei fabbricati strumentali non sono richiesti i requisiti soggettivi allora mi domando....CHIUNQUE (ossia ogni persona che non sia imprenditore agricolo) avesse un vecchio fienile sui quali oggi paga IMU e TASI, d'estate falciasse A TEMPO PERSO un pezzo di prato di dimensioni irrisorie....e confinasse il fieno in tale fabbricato....potrebbe tentare la strada di chiedere la ruralità di tale fabbricato. Regge il mio ragionamento? Scusate la lunghezza, non ho il dono della sintesi ma volevo essere chiaro. Grazie a chi darà un suo contributo. Saluti. Aristide.
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SIMBA4
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28 Agosto 2015 alle ore 16:02
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Salve devi usare l'allegato C del dm 26 luglio del 2012 Saluti cordiali
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EALFIN
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03 Dicembre 2006
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Circa il modello da utilizzare allegato C è quello con il logo Agenzia delle Entrate che trovi pure sul sito istituzionale in formato Pdf o che trovi facendo una semplice richiesta in internet su qualsiasi sito che tratta di Catasto. Un fabbricato rurale strumentale all'attività agricola è un'unità immobiliare utilizzata per gli usi previsti dalla norma onde svolgere l'attività agricola su terreni ai quali detto fabbricato è asservito. La norma è fin chiara e non lascia dubbi di alcun genere. Fai una ricerca in Geolive dove ho portato a conoscenza dei vari casi a me capitati, anche i più complessi. In linea teorica posso anche richiedere la ruralità ad una rimessa di 30 mq. , ricadente su un terreno agricolo o lotto di 1000 mq. , l'unico da me posseduto, sulla quale ricovero i miei mezzi agricoli per la lavorazione del suddetto terreno in qualità di imprenditore agricolo semplice possessore di partita Iva agricola. Nulla toglie che potrei barare fingendo di ricoverarci gli attrezzi agricoli ma ci ho realizzato all'interno una stanza di piacere per i mie incontri galanti. Naturalmente è una battuta quella sopra. Qui sta al tecnico dimostrare la propria onestà professionale nel rifiutarsi di accatastare con requisiti di ruralità, oppure di compilare l'istanza di riconoscimento di ruralità di unità già censite al C.F. , tutte quelle unità immobiliari che di rurale non hanno nemmeno il nome. Io sono uno di quelli, nel senso che mi rifiuto di compilare falsi documenti pur se non li firmo io e pur se potrei non essere responsabile. Addirittura mi rifiuto di censire come rurali unità immobiliari di imprenditore agricolo che abbia non meno di un ettaro di terreno con attribuzione di reddito agrario e dominicale in conformità a quanto le varie norme regionali richiedono per poter realizzare un manufatto connesso alla conduzione del fondo. E' pur vero che non vi sono limiti quantitativi minimi di terreno asservito al fabbricato ma la logica impone anche una certa onestà Per di più il Catasto si potrebbe insospettire e, ad esempio, potrebbe eseguire un sopralluogo riconoscendo non strumentale all'attività agricola un fabbricato ricadente su un terreno di 1000 mq. , confinante con un lotto urbano già edificato dove esiste l'abitazione del possessore, il quale possiede solo detto lotto urbano e terreno coltivato adiacente, ubicati i medesimi su una zona urbana ampiamente lottizzata.
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aristide
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Ringrazio sia Simba che Ealfin perché avete la pazienza di rispondermi sempre. E' carità che sarà premiata un giorno. Riguardo al Modulo C, sì, l'avevo già sottomano, ma il mio dubbio era se fosse stato soppiantato dall'allegato 1....cmq dubbio risolto. Per EALFIN, condivido quanto dici nella tua articolata risposta. Ovviamente la mia voleva essere una provocazione. Ti illustro, se permetti il mio caso senza entrare nei particolari per ovvi motivi di privacy. Nel mio caso il soggetto imprenditore agricolo è comproprietario per 1/2 di un piccolo deposito, che insiste al piano primo (parliamo di appena 30 metri di consistenza), chiaramente un ex fabbricato rurale anche per lo stato in cui si trova. Ho accertato personalmente che tale deposito è destinato a ricovero fieno. L'altro titolare per la quota di 1/2 non è imprenditore agricolo, ma questo non è vincolante. L'imprenditore agricolo è titolare, sempre per la quota di 1/2, di tre particelle terreni, seminativo e prato, che sommate superano i 10.000 mq. Esse particelle sono situate nello stesso Comune, a poche centinaia di metri dal fabbricato......da notare che tale fabbricato...non ha alcuna area di pertinenza ed invero è situato nel pieno centro abitato di un paese, attorniato da abitazioni. Ma è verità dichiarare che viene utilizzato come deposito fieno. Ora però ho un problema. Il soggetto è persona anziana, già in pensione, che però risulta ancora essere iscritto come imprenditore agricolo. Almeno credo sia così. Mi ha rilasciato una fotocopia di una attestazione rilasciata dalla Provincia - settore agricoltura nella quale si certifica la sua qualità di imprenditore agricolo professionale (IAP) alla posizione NUMERO XXX del 12/12/XXXX. Il mio dubbio è se tale numero coincide con quello di iscrizione alla Camera di Commercio. Non sono pratico di questi casi...ho fatto una ricerca iun rete e scopro che sotto i 7000 euro si è in regime di esonero e non vi è obbligo di iscrizione alla Camera di Commercio. Insomma, può essere imprenditore agricolo MA NON ISCRITTO alla Camera di Commercio ed allora la possibilità della ruralità viene meno. Inoltre mi domando, è necessario abbia la partita iva o non è condizione vincolante quando si compila il Modulo C? Inoltre scopro che l'imprenditore in questione, non ha mai "curato" l'aspetto della ruralità per altri suoi fabbricati....e possiede quindi l'abitazione di proprietà per la quale non ha richiesto i requisiti di ruralità, rimettendoci, se non altro, la quota piena della Tasi negli ultimi anni (eccetto il 2017). Per queste incongruenze, sto meditando, qualora appurassi che il soggetto non è iscritto alla Camera di Commercio, di lasciare perdere la richiesta di ruralità. Parliamo di nemmeno 20 euro l'anno tra Imu e Tasi. Ealfin, se vuoi aggiungere qualcosa, lo apprezzo. Saluti. Aristide
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lello59
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torrance
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Nell'articolo che posto viene sviscerata, a fondo e con dovizia di particolari legislativi, anche la questione circa il possesso dei requisiti per il riconoscimento della ruralità dei fabbricati strumentali. Voglio porre l'accento sul requisito soggettivo che, seppur apparentemente non richiesto per la fattispecie, alla fin fine riemerge preponderante attraverso il richiamo all'art. 32 del T.U.I.R. D.P.R. 917/1986. Per cui ... attenzione: il requisito soggettivo c'è, eccome! www.rivistadiagraria.org/articoli/anno-2...
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aristide
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"lello59" ha scritto: Nell'articolo che posto viene sviscerata, a fondo e con dovizia di particolari legislativi, anche la questione circa il possesso dei requisiti per il riconoscimento della ruralità dei fabbricati strumentali. Voglio porre l'accento sul requisito soggettivo che, seppur apparentemente non richiesto per la fattispecie, alla fin fine riemerge preponderante attraverso il richiamo all'art. 32 del T.U.I.R. D.P.R. 917/1986. Per cui ... attenzione: il requisito soggettivo c'è, eccome! www.rivistadiagraria.org/articoli/anno-2... Buongiorno Lello59, ti ringrazio per il link che hai postato. Molto corposo ma sicuramente utile anche per casi futuri. Nel leggerlo ho appreso un aspetto che, nella guida che avevo stampato, redatta da una commissione studi tributari, veniva espresso in maniera opposta. In quella guida si diceva che poteva considerarsi valido anche per i fabbricati strumentali la condizione che i fondi asserviti fossero "separati" e distanti dal fabbricato stesso, purché siti nello stesso Comune o Comuni adiacenti. Nella guida che hai allegato tu invece si dice che tale concessione è valida solo per i fabbricati di tipo abitativo e non per quelli strumentali. Nel mio caso questo aspetto fa la differenza. Motivo per cui desisto dal richiedere la ruralità per il mio fabbricato, non avendo esso alcuna area di pertinenza né particelle di terreno di proprietà adiacenti al fabbricato. Grazie ancora e buon lavoro. Saluti. Aristide.
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