Ciao.
Una "regola", purtroppo normalmente sottintesa, per eseguire un frazionamento (e, per estensione, qualsiasi intervento su un immobile) è quella di riconfinarlo preventivamente.
Non si può intervenire su ciò che non è noto.
Se ci sono differenze evidenti fra stato dei luoghi e mappa, la necessità della riconfinazione è palese; ed è una "fortuna" perché devi obbligatoriamente fare un'indagine che spesso si trascura in modo molto imprudente...
Quindi curiosa nelle FAQ e nel Forum delle Riconfinazioni, per comprendere quali problemi sono all'origine delle differenze.
Se il problema fosse "semplicemente" nella mappa, mentre esistono documenti capaci di garantire la correttezza delle recinzioni, potresti non aver bisogno di notai, ma soltanto di atti formali come ad esempio le Istanze; altrimenti ci si potrebbe dover avventurare in cause o trasferimenti di porzioni di terreno...
In ogni caso sconsiglierei di procedere al frazionamento fidandoti di una riconfinazione grafica, o derivante da documenti con errori metrici significativi: potresti vederli contestare efficacemente da altri Tecnici che dispongono di documenti più efficaci.
Invece puoi fidarti a frazionare, se acquisisci la CERTEZZA della posizione di diritto, in base a frazionamenti perfettamente ricostruibili o Atti Pubblici inequivocabili. Caso raro, ma possibile, in cui puoi rinviare la risoluzione dei problemi (che a questo punto avresti la certezza che siano grafici) ad un momento successivo.
Geocinel ti potrà prendere per mano. Ma non solo lui.
Buon lavoro
Leonardo