Salve colleghi!
Sono i miei primi 2 anni di lavoro in proprio....
un cliente mi ha portato una comunicazione da parte dell'ufficio tecnico del suo comune
per integrare una pratica di condono del 2004 (sono trascorsi ben 11 anni)... siccome
detto committente non vuole recarsi dal suo vecchio progettista (problemi personali), ha
voluto chiedere a me... tranne certificazioni e dichiarazioni varie mi imbatto anche in una
particolare condizione... mi chiedono anche l'elaborato ante e post condono (guardando la
pratica al comune il vecchio tecnico non ha redatto alcun elaborato grafico), quindi mi
tocca definire la vecchia e l'attuale situazione con fotografie che attestino detta situazione
finale per poter poi effettuare l'accatastamento!
Il problema è che, da allora, il proprietario ha effettuato ulteriori lavori (e quindi ulteriori
abusi edilizi).
Aveva effettuato un cambiamento di destinazione d'uso da deposito ad uso residenziale
di mq. 32,05 e un'ampliamento non residenziale di mq. 38,95 e questo è scritto nell'istanza
di richiesta a sanatoria.
Siccome c'è l'accatastamento che riporta questo ampliamento e variazione d'uso pensavo
di fare la gnorri (so che sarei in difetto, ma sarebbe un modo x tutelare tutto ciò che ha
creato il signore :( ).
Lui successivamente ha realizzato due verande aperte con una superficie ciascuna di mq.
48,35 e di mq. 34,65 (quindi non residenziali).... secondo voi potrei in qualche modo dire
che tutto il resto era già esistente e far intendere in qualche modo con questi due nuovi
interventi che ampliamento e cambio di destinazione d'uso si riferiscano alle 2 verande?
e se sì come? vi prego, aiutatemi a trovare una soluzione, altrimenti perderei questo
lavoro e son sincera che in questo periodo non sto facendo nulla e mi servirebbe "acchiappare"
qualche soldino! :cry:
Fatemi sapere e se avete bisogno di delucidazioni vi invio ulteriori informazioni! grazie mille e
buon pranzo a tuttiiiiiii!