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Autore PERIMETRO FABBRICATO SU INTERA PARTICELLA

intrepid

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05 Giugno 2013 alle ore 15:21

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 0 -  0 - Inviato: 05 Giugno 2013 alle ore 15:54

Salve,

è la prima volta che scrivo nel forum e dopo aver verificato se ci fossero risposte che facevano al caso mio non ho trovato niente di soddisfacente.

La questione riguarda la redazione di un tipo mappale per costruzione su intera particella di un casa bifamiliare del 1969 già dichiarata al NCEU. Il tutto in area urbanizzata (centro storico) circondata da recinzioni di altre proprietà e in fondo ad un strada chiusa, quindi di difficile/impossibile rilevamento con aggancio ai punti fiduciali.

Di seguito i dubbi che mi preseguitano da un pò.

Ho proceduto con un rilievo dell'edificio con distanziometro laser e metro a nastro e ho verificato che:

-il perimetro è congruente a quanto dichiarato nella scheda catastale;

-lo stesso perimetro è sovrapponibile a quanto dichiarato nel frazionamento cartaceo del 1967 corredato di quote e allegato al Rogito;

-il perimetro del rilievo si discosta dalla sagoma indicata nell'EDM di circa 30cm per 4 dei 5 lati dell'edificio.

Quindi si deudce che il rilievo, il frazionamento e il DOCFA sono congruenti, ma l'EDM no.

Ho verificato le tolleranze come da Circolari e il risultato è a norma con la superficie, ma non con la lunghezza dei lati.

Posso procedere comunque con il tipo mappale in modalità 7 oppure rischio un collaudo con relative conseguenze (sanzioni, rettifiche, segnalazione all'Ordine, ...).

Faccio presente, che la porzione speculare di questa bifamiliare è stata accatastata da un altro tecnico, con un tipo mappale per costruzione su intera particella nel 1991, e non ha avuto nessun problema con l'ADT, ma erano altri tempi.

Vi ringrazio anticipatamente per il grosso aiuto che vorrete darmi.

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Autore Risposta

SIMBA64

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 0 -  0 - Inviato: 05 Giugno 2013 alle ore 16:09

"intrepid" ha scritto:
Salve,

è la prima volta che scrivo nel forum e dopo aver verificato se ci fossero risposte che facevano al caso mio non ho trovato niente di soddisfacente.

La questione riguarda la redazione di un tipo mappale per costruzione su intera particella di un casa bifamiliare del 1969 già dichiarata al NCEU. Il tutto in area urbanizzata (centro storico) circondata da recinzioni di altre proprietà e in fondo ad un strada chiusa, quindi di difficile/impossibile rilevamento con aggancio ai punti fiduciali.

Di seguito i dubbi che mi preseguitano da un pò.

Ho proceduto con un rilievo dell'edificio con distanziometro laser e metro a nastro e ho verificato che:

-il perimetro è congruente a quanto dichiarato nella scheda catastale;

-lo stesso perimetro è sovrapponibile a quanto dichiarato nel frazionamento cartaceo del 1967 corredato di quote e allegato al Rogito;

-il perimetro del rilievo si discosta dalla sagoma indicata nell'EDM di circa 30cm per 4 dei 5 lati dell'edificio.

Quindi si deudce che il rilievo, il frazionamento e il DOCFA sono congruenti, ma l'EDM no.

Ho verificato le tolleranze come da Circolari e il risultato è a norma con la superficie, ma non con la lunghezza dei lati.

Risposta: di quale tolleranze parli, o meglio che cosa avresti verificato??

Posso procedere comunque con il tipo mappale in modalità 7 oppure rischio un collaudo con relative conseguenze (sanzioni, rettifiche, segnalazione all'Ordine, ...).

Risposta: la tipologia 7 non prevede misure, non capisco cosa dovresti rischiare.


Faccio presente, che la porzione speculare di questa bifamiliare è stata accatastata da un altro tecnico, con un tipo mappale per costruzione su intera particella nel 1991, e non ha avuto nessun problema con l'ADT, ma erano altri tempi.

Risposta: il periodo del 1991 è regolata sempre dalla circolare 2/88 (e successive integrazioni) attualmente ancora in vigore, non vedo il vero significato di "ma erano altri tempi"




Vi ringrazio anticipatamente per il grosso aiuto che vorrete darmi.

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intrepid

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 0 -  0 - Inviato: 05 Giugno 2013 alle ore 16:59

Per le tolleranze mi riferisco al confronto tra i lati della particella dell'EDM e quelle del rilievo, che si scostano di circa 30 cm, e siccome al NCEU c'è già la scheda DOCFA, potrebbe essere una incongruenza che l'ADT non accetta.

Il fatto che ci sia un frazionamento cartaceo registrato e la mappa digitalizzata del catasto non abbia ricalcato esattamente il profilo di detto frazionamento può essere segnalato in relazione tecnica con Pregeo? In realtà la discrepanza dipende da imprecisione dell'Adt, quindi mi chiedo se sia possibile segnalarla e farla correggere d'ufficio, magari anche prima di presentare il tipo mappale, oppure è una questione da tralasciare. Anche perchè ciò andrebbe a toccare proprietà di terzi, essendo una sorta di riconfinamento, dato che il reale profilo del fabbricato, lungo un lato (se sovrapposto all'EDM) risulta su altra proprietà. Non mi è completamente chiaro questo aspetto.

Ho saputo che alcuni uffici effettuano collaudi anche su tipi in deroga, e l'espressione "altri tempi" era riferita al fatto che magari erano più lassisti di oggi. Ma potrei sbagliarmi.

Vi ringrazio ancora per il chiarimento che mi fornirete.

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SIMBA64

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 0 -  0 - Inviato: 05 Giugno 2013 alle ore 17:17

"intrepid" ha scritto:
Per le tolleranze mi riferisco al confronto tra i lati della particella dell'EDM e quelle del rilievo, che si scostano di circa 30 cm, e siccome al NCEU c'è già la scheda DOCFA, potrebbe essere una incongruenza che l'ADT non accetta.

Guarda, spiega chiaramente con misure cosa vuoi dire altrimenti non capisco, oppure inserisci un'imaggine.

Il fatto che ci sia un frazionamento cartaceo registrato e la mappa digitalizzata del catasto non abbia ricalcato esattamente il profilo di detto frazionamento può essere segnalato in relazione tecnica con Pregeo? In realtà la discrepanza dipende da imprecisione dell'Adt, quindi mi chiedo se sia possibile segnalarla e farla correggere d'ufficio, magari anche prima di presentare il tipo mappale, oppure è una questione da tralasciare. Anche perchè ciò andrebbe a toccare proprietà di terzi, essendo una sorta di riconfinamento, dato che il reale profilo del fabbricato, lungo un lato (se sovrapposto all'EDM) risulta su altra proprietà. Non mi è completamente chiaro questo aspetto.

Vale quanto ti ho scritto prima.


Ho saputo che alcuni uffici effettuano collaudi anche su tipi in deroga, e l'espressione "altri tempi" era riferita al fatto che magari erano più lassisti di oggi. Ma potrei sbagliarmi.

Qualsiasi atto geometrcio può essere soggetto a controllo se il catasto lo ritiene utile.

Vi ringrazio ancora per il chiarimento che mi fornirete.

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intrepid

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 0 -  0 - Inviato: 05 Giugno 2013 alle ore 17:58

Immagina di sovrapporre i due profili di Estratto Di Mappa e rilievo (non sono riuscita ad allegare l'immagine). Intendo dire che la sagoma della particella rilevata si discosta da quella rappresentata sull'EDM di circa 30 cm per ogni lato, è come se fosse stirata (alcuni lati del profilo del rilievo cadono all'interno del perimetro dell'EDM, un lato invece risulta esterno al profilo descritto dall'EDM). Siccome il rilievo conferma il perimetro di quanto già presente nel DOCFA, vorrei capire se andando a confermare con modalità 7 in Pregeo quanto presente in mappa (EDM) potrebbero sorgere problemi in seguito, sia con il catasto, che con eventuali confinanti.

Spero che così sia più comprensibile, grazie.

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SIMBA64

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 0 -  0 - Inviato: 05 Giugno 2013 alle ore 18:09

"intrepid" ha scritto:
Immagina di sovrapporre i due profili di Estratto Di Mappa e rilievo (non sono riuscita ad allegare l'immagine). Intendo dire che la sagoma della particella rilevata si discosta da quella rappresentata sull'EDM di circa 30 cm per ogni lato, è come se fosse stirata (alcuni lati del profilo del rilievo cadono all'interno del perimetro dell'EDM, un lato invece risulta esterno al profilo descritto dall'EDM). Siccome il rilievo conferma il perimetro di quanto già presente nel DOCFA, vorrei capire se andando a confermare con modalità 7 in Pregeo quanto presente in mappa (EDM) potrebbero sorgere problemi in seguito, sia con il catasto, che con eventuali confinanti.

Spero che così sia più comprensibile, grazie.



Salve
Lo spessore del segno dell'estratto di mappa in scala 1:2000 sono circa 40 cm, per cui le differenze o scostamento di cui tu parli sono irrilevanti, a meno che tu non parli di confronto fra misure reali (allora rientriamo in altri concetti).
Poi ripeto la tipologia 7 non prevede misure, per cui in caso di verifica del catasto, cosa dovrebbe collaudarti dello stesso??? se non ci sono misure sul T.M.??
Anche per quanto riguarda il docfa, le planimetrie non sono quotate con misure incontestabili, considera anche che comunque esistono delle tolleranze anche sulle misure dei fabbricati.
Probabilmente con il seguirsi della discussione arriviamo a sviscerare bene la tua problematica, che secondo me non è ancora tutto chiaro.

Saluti cordiali

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intrepid

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 0 -  0 - Inviato: 05 Giugno 2013 alle ore 18:47

Le risposte che gentilemente hai fornito già mi hanno rischiarato la problematica.

Forse ho dato per scontato un passaggio. Per sovrapporre i contorni, in realtà ho ridisegnato l'EDM al CAD riportando i punti della particella come da coordinate indicate nel file fornito dall'ADT, è per questo che ho notato la discrepanza con il mio rilievo (non avevo sovrapposto il pdf dell'EDM). Se però dici che in questi casi non ci sono problemi perchè entrano in gioco le tolleranze di misura dei fabbricati, allora la questione è più semplice di quanto pensassi.

Quanto sopra perchè quando si procede alla redazione di un tipo mappale ordinario dove viene richiesto il rilievo dell'edificio con aggancio ai PF ecc., in caso di collaudo non sarebbero ammissibili differenze di 30cm tra quanto introdotto con l'aggiornamento e la dimensione effettiva dell'edificio esistente. In particolare se una parte dell'edificio ricadesse su un altra particella di diversa proprietà.

Dico bene o sto sbagliando nell'interpretazione?

Grazie

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SIMBA64

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 0 -  0 - Inviato: 05 Giugno 2013 alle ore 18:58

"intrepid" ha scritto:
Le risposte che gentilemente hai fornito già mi hanno rischiarato la problematica.

Forse ho dato per scontato un passaggio. Per sovrapporre i contorni, in realtà ho ridisegnato l'EDM al CAD riportando i punti della particella come da coordinate indicate nel file fornito dall'ADT, è per questo che ho notato la discrepanza con il mio rilievo (non avevo sovrapposto il pdf dell'EDM). Se però dici che in questi casi non ci sono problemi perchè entrano in gioco le tolleranze di misura dei fabbricati, allora la questione è più semplice di quanto pensassi.

Quanto sopra perchè quando si procede alla redazione di un tipo mappale ordinario dove viene richiesto il rilievo dell'edificio con aggancio ai PF ecc., in caso di collaudo non sarebbero ammissibili differenze di 30cm tra quanto introdotto con l'aggiornamento e la dimensione effettiva dell'edificio esistente. In particolare se una parte dell'edificio ricadesse su un altra particella di diversa proprietà.

Dico bene o sto sbagliando nell'interpretazione?

Grazie





Salve

Secondo me hai le idee un po confuse o forse io non capisco come vuoi eseguire il tuo tipo mappale, ti presento due casi:

1-Se fai il tuo T.M. con tipologia 7 non servono misure, ne aggancio ai fiduciali, perchè il contorno della particella identifica esattamente il perimetro del fabbricato

2-Se invece il tuo fabbricato lo devi inserire nella particella e il suo perimetro ricade dentro alla stessa, allora è tutta un'altra minestra, in questo caso aggancio ai fiduciali (per sup. superiore a 20 mq.) e misure integrali del fabbricato. Questo tipo di lavoro potrebbe essere soggetto a controllo dell'ufficio, e per non incorrere in problematiche si devono rispettare le tolleranze previste da circ. 2/88.



Saluti cordiali

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intrepid

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 0 -  0 - Inviato: 05 Giugno 2013 alle ore 19:43

Hai centrato la questione: faccio fatica a dirimere il caso.

IPOTESI A-La scelta della tipologa 7 sarebbe teoricamente corretta per via del fatto che il lotto di terreno, quando è stato frazionato nel 1967 è stato concepito per una edificazione su intera particella, quindi la sua geometria e le sue misure rispecchiano perfettamente quanto effettivamente costruito.

IPOTESI B-Se invece vado a verificare l'edificio esistente con i vertici della particella digitale che mi fornisce il catasto, mi trovo a fare i conti con una geometria di EDM non coincidente con il costruito e che, per logica, mi porterebbe a trattare il tipo in modalità ordinaria con i PF ecc. Questo però lo farebbe sfociare anche in una sorta di riconfinamento perchè (scusa se mi ripeto) un lato dell'edificio esistente cadrebbe nella particella confinante.

Siccome io non voglio trattare il tipo come descritto nell'ipotesi B perchè diventerebbe una questione con troppe problematiche, che il cliente non ha assolutamente intenzione di accettare (riconfinare non è proprio nelle sue intenzioni),

sto cercando di capire se è possibile produrre un mappale con la modalità descritta nell'ipotesi A, che mi semplificherebbe notevolente il tutto.

Preferisco farmi qualche scrupolo preventivo piuttosto di rischiare un eventuale errore e/o collaudo.

Grazie

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it9gvo

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 0 -  0 - Inviato: 06 Giugno 2013 alle ore 15:59

"intrepid" ha scritto:
Salve,

è la prima volta che scrivo nel forum e dopo aver verificato se ci fossero risposte che facevano al caso mio non ho trovato niente di soddisfacente.

La questione riguarda la redazione di un tipo mappale per costruzione su intera particella di un casa bifamiliare del 1969 già dichiarata al NCEU. Il tutto in area urbanizzata (centro storico) circondata da recinzioni di altre proprietà e in fondo ad un strada chiusa, quindi di difficile/impossibile rilevamento con aggancio ai punti fiduciali.

Di seguito i dubbi che mi preseguitano da un pò.

Ho proceduto con un rilievo dell'edificio con distanziometro laser e metro a nastro e ho verificato che:

-il perimetro è congruente a quanto dichiarato nella scheda catastale;

-lo stesso perimetro è sovrapponibile a quanto dichiarato nel frazionamento cartaceo del 1967 corredato di quote e allegato al Rogito;

-il perimetro del rilievo si discosta dalla sagoma indicata nell'EDM di circa 30cm per 4 dei 5 lati dell'edificio.

Quindi si deudce che il rilievo, il frazionamento e il DOCFA sono congruenti, ma l'EDM no.

Ho verificato le tolleranze come da Circolari e il risultato è a norma con la superficie, ma non con la lunghezza dei lati.

A quali circolari ti riferisci?

Posso procedere comunque con il tipo mappale in modalità 7 oppure rischio un collaudo con relative conseguenze (sanzioni, rettifiche, segnalazione all'Ordine, ...).

Faccio presente, che la porzione speculare di questa bifamiliare è stata accatastata da un altro tecnico, con un tipo mappale per costruzione su intera particella nel 1991, e non ha avuto nessun problema con l'ADT, ma erano altri tempi.

Vi ringrazio anticipatamente per il grosso aiuto che vorrete darmi.



Mi pare che in tutte le risposte che hai avuto non si è ancora centrato il problema (...se veramente esiste).

E infatti non esiste alcun problema di superamento delle tolleranze lineari perchè il tipo di frazionamento che ha dato origine al lotto è antecedente al DPR 650/1972 e pertanto le misure di rilievo ivi indicate non hanno i requisti di probatorietà.

In questo caso le tolleranze da applicare sono quelle stabilite con la Circolare n.5/1989:

da m.1.50 a m.3.00 per il confronto tra una misura diretta reale e l'omologa risultante in mappa!

La circolare non fa riferimento alla scala della mappa, per cui in genere gli Uffici si sono data una "ulteriore regolata" e applicano mediamente la tolleranza fino a m.1.50 per le mappe a scala 1:500/1000 e da 1.51 a m.3.00 per le mappe a scala 1:2000 /4000.

Nel caso in esame (sempre in ottemperanza alla stessa Circ. 5/1989), occorre dichiarare in relazione che il confronto tra le misurate reali e le omologhe rilevabili sulla mappa a scala 1:NNNN, sono in tolleranza (circa 40 cm.).

Di conseguenza non occorre assolutamente coinvolgere le p.lle confinanti, e gli eventuali punti che "sbordano" oltre le linee dell'edm bisogna adattarli alla mappa stessa.

Questo modo di operare non pregiudica affatto l'operato del professionista nè tantomeno può essere contestato dal Catasto.

Buon lavoro

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SIMBA64

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 0 -  0 - Inviato: 06 Giugno 2013 alle ore 16:38

Salve Giovanni

In linea generale sono d'accordo con quanto affermi, anche se dovremo capire come applicare le tolleranze della circ. 5/89 al caso del quesito.

Qualche volta è tornata utile anche a me la tolleranza espressa dalla circ. 5/89, ma ritornando al quesito, intrepid non ci ha ancora spiegato come nasce sta benedetta particella dove lui dovra inserire il fabbricato. Nel senso se nasce da un frazionamento con misure che indentificano esattamente tutti i lati del lotto, allora siamo in presenza di misure abbastanza certe e possiamo fare anche certi ragionamenti.

Voglio dire questo, parlando con misure alla mano, se il lotto fosse un quadrato con lati, quotati dal frazionamento ant. 72, di ml 30x30, e intrepid sul posto rileva 30,40x30,40, probabilmente siamo in tolleranza. Di certo mi risulta difficile pensare di applicare le tolleranze di 1,50 a 3,00 della circ. 5/89.

Per valutare bene, bisogna anche avere ben chiaro tutto il quadro della situazione, che a mio avviso non è ancora stato spiegato deinitivamente da intrepid.

Saluti cordiali

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it9gvo

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 0 -  0 - Inviato: 06 Giugno 2013 alle ore 18:09

"SIMBA64" ha scritto:
Salve Giovanni

In linea generale sono d'accordo con quanto affermi, anche se dovremo capire come applicare le tolleranze della circ. 5/89 al caso del quesito.

Qualche volta è tornata utile anche a me la tolleranza espressa dalla circ. 5/89, ma ritornando al quesito, intrepid non ci ha ancora spiegato come nasce sta benedetta particella dove lui dovra inserire il fabbricato. Nel senso se nasce da un frazionamento con misure che indentificano esattamente tutti i lati del lotto, allora siamo in presenza di misure abbastanza certe e possiamo fare anche certi ragionamenti.

Voglio dire questo, parlando con misure alla mano, se il lotto fosse un quadrato con lati, quotati dal frazionamento ant. 72, di ml 30x30, e intrepid sul posto rileva 30,40x30,40, probabilmente siamo in tolleranza. Di certo mi risulta difficile pensare di applicare le tolleranze di 1,50 a 3,00 della circ. 5/89.

Per valutare bene, bisogna anche avere ben chiaro tutto il quadro della situazione, che a mio avviso non è ancora stato spiegato deinitivamente da intrepid.

Saluti cordiali



A me il caso sembra ormai chiarissimo:

- il lotto edificato ha avuto origine con un TF vecchia normativa antecedente DPR 650/1972;

- ai sensi della Circ. 5/1989 può essere fatto un confronto delle misure reali con le omologhe della mappa, applicando senza incertezze o dubbi le tolleranze stabilite con la stessa circolare;

- le differenze riscontrate sono addirittura inferiori al minimo stabilito. (m.0.40 < m.1.50).

Non penso ci sia altro da dire: le norme citate, ripeto, sono chiare e ad esse ci si può riferire senza alcuna preoccupazione.

Buon lavoro

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SIMBA64

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 0 -  0 - Inviato: 06 Giugno 2013 alle ore 18:14

Salve

Ok Giovanni

Saluti cordiali e buon lavoro anche a te

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intrepid

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 0 -  0 - Inviato: 06 Giugno 2013 alle ore 19:14

Siete stati chiarissimi e mi avete risolto un grosso dubbio.

Ora sono alle prese con la modalità "mappale per costruzione su intera particella", che con pregeo 10.5 non si può fare con il censuario "O" "V" perchè si blocca.

Ho quindi usato pregeo9, modalità mappale nuova costrzione, ho scritto "conferma" in riga 6, censuario "O" "V", ma quando è il momento di generare l'estratto di mappa e produrre l'aggiornamento si blocca.

Aiuto! Una cosa così semplice sta diventando quasi impossibile.

Ma dove baglio?!! Se l'EDM con pregeo10 veniva accettato pur avendo problemio con il censuario, perchè con pregeo9 non succede.

La cosa strana è che pregeo9 mi fa generare il documento in pdf da consegnare all'ADT, con tutti gli intestati, ma non mi associa la mappa ovviamente.

Se aveste ancora voglia di aiutarmi sarebbe una grande cosa.

Grazie e saluti

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it9gvo

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trappeto

 0 -  0 - Inviato: 06 Giugno 2013 alle ore 19:44

"intrepid" ha scritto:
Siete stati chiarissimi e mi avete risolto un grosso dubbio.

Ora sono alle prese con la modalità "mappale per costruzione su intera particella", che con pregeo 10.5 non si può fare con il censuario "O" "V" perchè si blocca.

Ho quindi usato pregeo9, modalità mappale nuova costrzione, ho scritto "conferma" in riga 6, censuario "O" "V", ma quando è il momento di generare l'estratto di mappa e produrre l'aggiornamento si blocca.

Aiuto! Una cosa così semplice sta diventando quasi impossibile.

Ma dove baglio?!! Se l'EDM con pregeo10 veniva accettato pur avendo problemio con il censuario, perchè con pregeo9 non succede.

La cosa strana è che pregeo9 mi fa generare il documento in pdf da consegnare all'ADT, con tutti gli intestati, ma non mi associa la mappa ovviamente.

Se aveste ancora voglia di aiutarmi sarebbe una grande cosa.

Grazie e saluti



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