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parametri mappa d'impianto |

macius
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Mi domandavo l'origine dell'errore che talvolta (spesso) si riscontra nei parametri delle mappe d'impianto (esempio: scala 1:100 ml.99 anzichè 100). In special modo mi chiede se l'errore è dovuto a: 1 - degrado con il tempo del supporto cartaceo (che si dice indeformabile). 2 - errore originario nel disegno dei parametri stessi. Grazie a chi vorrà aiutarmi. Macius
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t1000
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Paderno del Grappa (TV)
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Dai un'occhiata a questa faq: www.pregeo.it/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=13364
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geocinel
Carlo Cinelli
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO (GURU)
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"macius" ha scritto: Mi domandavo l'origine dell'errore che talvolta (spesso) si riscontra nei parametri delle mappe d'impianto (esempio: scala 1:100 ml.99 anzichè 100). In special modo mi chiede se l'errore è dovuto a: 1 - degrado con il tempo del supporto cartaceo (che si dice indeformabile). 2 - errore originario nel disegno dei parametri stessi. Grazie a chi vorrà aiutarmi. Macius Dai un'occhiata anche a questa discussione www.pregeo.it/modules.php?name=Forums&fi... nel quale qualche intervento compreso il mio ha toccato proprio codesto tasto. Cordialmente
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macius
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Grazie ai vosti consigli ho potuto rilevare nel discorso (acc.., l'avevo letto l'altro giorno!) del "mostro sacro" Geocinel la seguente frase: "Noi dobbiamo georeferenziare ciò che sta dentro i parametri perché essi GIA' ALLA NASCITA (mappa cartacea) NON SONO CORRETTI." segue: "Tu quando vai a misurare le coordinate sulla mappa di Impianto prima misuri il parametro, poi ciò che ci sta all'interno e lo PROPORZIONI con la lunghezza dei parametri. " Ora mi domando: quando il disegnatore della mappa d'impianto doveva riportare sul supporto cartaceo (scala 1:1000) il vertice di confine di coordinate x=58.370 e y=-22.827 suppongo che abbia preso come (sua) origine fittizia il vertice in basso a dx del cartiglio (origine x=58.300 y=22.800). Fatto questo dovrebbe essere andato avanti da questa origine fittizia di millimetri 70 in direzione x e millimetri 27 in direzione y. SENZA PERTANTO TENER CONTO della grandezza grafica sbagliata o meno del quadrante stesso! Non riesco pertanto a capacitarmi perchè le coordinate vadano compensate (quando non ho il quadrante perfettamente 100x100). Secondo il mio parere il disegnatore a riportato le distanze e basta! (sottolineo che è una mia ipotesi personale). Sto cercando di applicare il metodo del buon Geocinel detto "Principio Cardine" ovvero: per eseguire una buona riconfinazione bisogna effettuare il procedimento a ritroso che si è verificato nella compensazione. Spero di essermi spiegato a sufficienza e di non aver fatto venire l'emicrania a qualcuno. Grazie in anticipo.
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macius
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ehm, forse avrei dovuto leggere meglio questo?: :oops: Al paragrafo 20 recita "Sulla mappa devono essere riportati i punti trigonometrici dell'Istituto Geografico militare e catastali ed i vertici poligonometrici, per mezzo delle loro coordinate rettangolari e con appoggio al reticolo parametrico tracciato sui fogli. Se l'intervallo tra i due parametri consecutivi non è esattamente di 10 cm., ma presenta rispetto a tale valore uno scarto graficamente apprezzazbile, nel riportare in mappa i vertici ricadenti tra di essi, si effettua una compensazione grafica, ripartendo a vista lo scarto in proporzione alle distanze dei vertici dai due parametri ecc. ecc."
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macius
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e questo: :oops: :oops: Io ho sempre pensato che, nonostante l'Istruzione dicesse alcune cose riguardo ai punti di dettaglio, quando si trovarono a restituirli i disegnatori procedettero adattando una porzione di territorio delle dimensioni di 200m x 200m in ogni singolo parametro, come l'Istruzione prevedeva per gli altri punti. Perché era la cosa più giusta e più logica da fare. Perché se, come dice qualcuno, i parametri furono disegnati perfettamente e che quelle che oggi noi vediamo sono solo deformazioni del supporto come è possibile che esse siano quando superiori e quando inferiori ai 10 cm? Che forse la carta si restringe? Non credo
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geocinel
Carlo Cinelli
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO (GURU)
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Caro macius Quello su cui hai messo il dito, volontariamente o involontariamente, è la più grande perplessità che esiste sul disegno delle mappe e di conseguenza come dicevi giustamente sull'interpretazione del principio cardine di Aurelio Costa. Nonostante fossero scritte nell'Istruzione alcune cose io sono stato sempre convinto di ciò che hai riportato nel post sopra e che era stato scritto nel topic sulla rasterizzazione delle mappe. In quel topic l'amico geobetto ha portato un valido contributo parlando dei collaudi, fase altrettanto importante. Sarei molto contento se in questo post si cercasse di sviscerare ulteriormente la meteria con interventi degli esperti più anziani ed anche di esperti che hanno saputo far tesoro delle esperienze altrui. Cordialmente Carlo Cinelli P.S. Penso anche a te paisà (Rocco Diamante alias rubino)
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rubino
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"geocinel" ha scritto: Caro macius Quello su cui hai messo il dito, volontariamente o involontariamente, è la più grande perplessità che esiste sul disegno delle mappe e di conseguenza come dicevi giustamente sull'interpretazione del principio cardine di Aurelio Costa. Nonostante fossero scritte nell'Istruzione alcune cose io sono stato sempre convinto di ciò che hai riportato nel post sopra e che era stato scritto nel topic sulla rasterizzazione delle mappe. In quel topic l'amico geobetto ha portato un valido contributo parlando dei collaudi, fase altrettanto importante. Sarei molto contento se in questo post si cercasse di sviscerare ulteriormente la meteria con interventi degli esperti più anziani ed anche di esperti che hanno saputo far tesoro delle esperienze altrui. Cordialmente Carlo Cinelli P.S. Penso anche a te paisà (Rocco Diamante alias rubino) Carlo, mi sono informato: e' acclarato che la fase di formazione non è coeva: a Potenza il rilievo d'impianto è dei primi del '900 e risulta che a settembre del '34 il Catasto era in conservazione, a Pistoia non avevano nemmeno iniziato (ho la documentazione in pdf, spero di riuscire a ridurla per inviartela). Quindi, come dicevamo ieri sera, tempi diversi giustificano procedure diverse per il montaggio del rilievo (alla fine dell'800 era più agevole disegnare per polari nella stessa misura in cui era più spedito il calcolo e il disegno delle cartesiane con i primi sistemi meccanici a base logaritmica). Per quanto alla parametratura, qui non ci sono dubbi che i fogli arrivassero già contrassegnati da Fabriano. Per adesso buon lavoro, continuo le ricerche.
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rubino
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(GURU)
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"Formazione delle mappe catastale ed impiego dei relativi segni convenzionali- Nuova istruzione di servizio", la trovate qui: www.pregeo.it/modules.php?name=Content&p... Si svela l'arcano a pagina 13 e successive del "CAPO III - La costruzione della mappa". P.S.: ho intenzione di aprire una discussione sul nuovo sistema di coordinate IBAN. Pare che diano più soddisfazioni delle Cassini-Soldner.
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macius
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Starei qui a parlarne tutto il giorno.. è un argomento estremamente interessante. Curiosità: volevo sapere se esiste ancora in giro un disegnatore o un rilevatore della mappa d'impianto. Mi sempra così strano che non ci sia qualche vecchietto arzillo dell'epoca. In fondo non parliamo della guerra d'indipendenza. Qualche foglio di mappa d'impianto, dovrebbe essere stata finita nella prima metà anni '50 (al di là di quello che dice sopra intelligentemente Rubino). Penso che una discussione con costoro ci "illuminerebbe" il cammino.. Stiamo perdendo un patrimonio unico! Volevo inoltre sapere da Geocinel (non vorrei essere troppo invadente) che fine hanno fatto tutti i "brogliacci" dell'epoca (rilievi di campagna). Mi pare che da qualche parte avevo letto un suo scritto molto interessante in merito, o sbaglio?. Grazie e buona giornata Macius
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amal
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"macius" ha scritto:
Volevo inoltre sapere da Geocinel (non vorrei essere troppo invadente) che fine hanno fatto tutti i "brogliacci" dell'epoca (rilievi di campagna). Mi pare che da qualche parte avevo letto un suo scritto molto interessante in merito, o sbaglio?. Macius I brogliacci dell'epoca ovvero gli eidotipi ed i calcoli dei rilievi di campagna, se non persi o distrutti, si trovano negli archivi di stato provinciali. Ciao Alberto
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macius
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grazie della dritta Alberto.
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