Buongiorno a tutti,
vi espongo il problema. chiedendovi la pazienza di voler seguire la ricostruzione dei fatti. sono molto sconfortato e deluso dagli eventi che espongo.
Da qualche tempo, io comproprietario di porzione di immobile interna ad edificio ex albergo (ora in dismissione), oggetto di una complessa verifica di confini, consistenze, diritti e servitu reciproche, stante un estenuante confronto tra gli aventi diritto, ed esistendo un tecnico (geometra) incaricato di gestire la transizione catastale (una variazione che pernettesse la vendita separata di ogni porzione), ho scoperto che il tecnico suddetto ha presentato la variazione in discussione senza avere ancora ricepito la firma mia e di un altro proprietario, ove quest'ultimo è peraltro un mio parente anziano soggetto ad amministrazione di sostegno (quindi con un avvocato avente ruolo di amministratore personale incaricato dal giudice tutelare). Specifico che la ridefinizione dei confini e diritti reciproci della mia parte in rapporto ad altre era sempre stata critica a causa di servitu poste sulla mia porzione dallo storico gestore dell'albergo (nonche comproprietario di altre porzioni), e che il tecnico, pur accettato da tutti i comproprietari è di fatto il tecnico di fiducia dell'ex gestore (che è comproprietario di maggiornaza del compendio ex albergo).
La variazione ora agli atti era certamente da fare prima o poi, e per convincermi le controparti mi avevano proposto (purchè firmassi) un accordo transattivo con il comproprietario di maggioranza che mi concedeva l'eliminazione di almeno una servitu, ed una fideiussione personale per debiti pregressi. Quando ho scoperto che la variazione era stata presentata e addirittura già agli atti, mi sono rifiutato di apporre la firma a posteriori, ed è pure saltato l'accordo transattivo che mi concedeva qualche agognato diritto (ammesso che poi l'avrebbero rispettato davvero).
Cosa mi consigliate? la sostanza ultima della consistenza o dei confini del mio bene sembra non sia stata intaccata. è saltata l'eliminazione di una servitu gravante sul mio. niente piu fideiussione a garanzia di miei crediti. una variazione presentata in mancanza formale di firma mia e del mio parente (e quindi dell'amministratore di sostegno e del giudice tutelare), ecc, ecc.
Ho manifestato tutta la mia delusione al geometra incaricato, avevo pensato di denunciare l'illecito in procura, ero davvero sconfortato, piu che altro per il comportamento aggressivo e deontologicamente al limite del tecnico stesso, e per l'imbarbarimento della relazioni sociali che ne sta a monte. Il mio avvocato non mi dà un consiglio diretto, forse non si vuole esporre, anche se ha garantito che lui è testimone dell'illecito formale. l'avvocato amministratore del parente sembra più determinato ma non sò se farà qualcosa. i soggetti che muovono le fila del tutto sono potenti in città, vogliono acquisire in fretta e i comproprietari desiderosi di alienare un proprietà gravosa e bloccata (unico giustificativo per la mia controparte).
Ripeto, cosa mi consigliate? lasciar correre? e per la posizione del mio parente tutelato? posso avere qualche elemento per alzare la voce con questi soggetti?
Grazie in anticipo, e scusate se è domanica e per essere cosi prolisso.
un saluto a tutti icolleghi.