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Autore Finestra su veranda chiusa con vetri: Come calcolare il RAI?

geofin_service

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18 Marzo 2010

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 0 -  0 - Inviato: 26 Marzo 2010 alle ore 12:27

Ciao ragazzi, per chi mi sa rispondere, ho un problema urgente da chiarire. :(
Ho presentato un progetto al comune per una sanatoria di opere interne (siamo in Provincia di Milano), dove una cucina e un soggiorno vengono uniti in un unico ambiente attraverso la modifica di alcuni tramezzi …
Gli impiegati del comune avendo qualche perplessità sui rapporti aeroilluminanti hanno detto che devono passare la pratica anche all’ufficiale sanitario, e da lì mi è venuta qualche preoccupazione (anche perché altre volte si accontentano di una semplice autocertificazione). 8O
Per spiegarmi meglio, al comune risulta condonata la chiusura di una veranda adiacente alla cucina con degli infissi in alluminio e vetro circa venti anni fa. Quindi praticamente le aperture della cucina danno su questa veranda chiusa (chiusa però da una vetrata, quindi completamente illuminata).
Venti anni fa, all’approvazione della chiusura della suddetta veranda non è stata posta nessuna obiezione per i rapporti di aeroilluminanti.
Esiste anche un’altra apertura nel lato soggiorno, la quale da sola già soddisfa i rapporti per l’areazione secondo i regolamenti, ma per quanto riguarda l’illuminazione, se non viene data la possibilità di considerare anche l’apertura che da sulla veranda, c’è qualche problema.
Oggi, non abbiamo fatto altro che unire semplicemente i due ambienti, lasciando invariate le somme delle superfici finestrate e delle superfici di calpestio.
Io sono nuovo nella professione, quindi ho dei dubbi … :oops: Voi come vi regolate in questi casi? E’ possibile che una veranda chiusa con vetri “annulli” le aperture che danno in essa? In interventi del genere, si può mettere in discussione ciò che è già stato approvato vent’anni prima? Ancora non c’è niente di sicuro, ma quando al comune sono incerti, e ti parlano di sanzioni, e di ufficiale sanitario … Ringrazio anticipatamente per le risposte. :P

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Autore Risposta

MARCORUGO

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 0 -  0 - Inviato: 26 Marzo 2010 alle ore 16:54

Se il rapporto aereo-illuminante è soddisfatto non c'è nessun problema e non credo che possano sollevare obiezioni.

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geofin_service

Iscritto il:
18 Marzo 2010

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56

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 0 -  0 - Inviato: 26 Marzo 2010 alle ore 19:34

"MARCORUGO" ha scritto:
Se il rapporto aereo-illuminante è soddisfatto non c'è nessun problema e non credo che possano sollevare obiezioni.


Il rapporto è soddisfatto se nel conteggio rientra anche l'apertura che da sulla veranda (chiusa con vetri); Chi me lo dice quindi se tale apertura si può considerare o meno? 8O Nel condono di venti anni fa non hanno detto nulla... :roll:

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menodizero

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23 Novembre 2008

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 0 -  0 - Inviato: 26 Marzo 2010 alle ore 22:40

"Geofin_service" ha scritto:
... anche perché altre volte si accontentano di una semplice autocertificazione


A volte si perde di vista, con le semplificazioni burocratiche succedutesi nel tempo, quali siano le normative che devono essere sempre rispettate: nel momento in cui io, progettista, sottoscrivo un progetto ed allego una mia autocertificazione con cui dichiaro che ho rispettato tutte le norme del Regolamento di Igiene, poichè la Legge mi consente un tale comportamento, il Comune approva la pratica, forte della mia Firma.
Nel momento in cui, invece, il mio progetto prevede una non conformità, io non posso autocertificare e devo sottoporre il progetto all'esame della ASL che potrà emettere un parere favorevole in deroga alla tale norma, oppure un parere sfavorevole con l'invito a correggere la situazione anomala.
Oggi, purtroppo, tu ti trovi nella situazione del secondo esempio: si è di fronte alla richiesta di una Sanatoria per una situazione che non rispetta la norma del Regolamento di Igiene relativa al rapporto aerilluminante.
I Tecnici comunali non possono sostituirsi ai Tecnici ASL, deputati eventualmente a concedere la deroga.
Personalmente, con l'esperienza della ASL della mia zona, sono convinto che la tua situazione non sarebbe ammessa.

[quote]al comune risulta condonata la chiusura di una veranda adiacente alla cucina con degli infissi in alluminio e vetro circa venti anni fa[/quote]
Dovresti sapere che è possibile sanare solo una situazione che rispetta tutte le norme vigenti sia attualmente che nel momento in cui si è commesso l'abuso.
Il Condono invece ammetteva la non conformità con le norme, fatti salvi i diritti di terzi.

Buona serata.

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geofin_service

Iscritto il:
18 Marzo 2010

Messaggi:
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 0 -  0 - Inviato: 26 Marzo 2010 alle ore 23:10

"menodizero" ha scritto:
"Geofin_service" ha scritto:
... anche perché altre volte si accontentano di una semplice autocertificazione


A volte si perde di vista, con le semplificazioni burocratiche succedutesi nel tempo, quali siano le normative che devono essere sempre rispettate: nel momento in cui io, progettista, sottoscrivo un progetto ed allego una mia autocertificazione con cui dichiaro che ho rispettato tutte le norme del Regolamento di Igiene, poichè la Legge mi consente un tale comportamento, il Comune approva la pratica, forte della mia Firma.
Nel momento in cui, invece, il mio progetto prevede una non conformità, io non posso autocertificare e devo sottoporre il progetto all'esame della ASL che potrà emettere un parere favorevole in deroga alla tale norma, oppure un parere sfavorevole con l'invito a correggere la situazione anomala.
Oggi, purtroppo, tu ti trovi nella situazione del secondo esempio: si è di fronte alla richiesta di una Sanatoria per una situazione che non rispetta la norma del Regolamento di Igiene relativa al rapporto aerilluminante.
I Tecnici comunali non possono sostituirsi ai Tecnici ASL, deputati eventualmente a concedere la deroga.
Personalmente, con l'esperienza della ASL della mia zona, sono convinto che la tua situazione non sarebbe ammessa.

[quote]al comune risulta condonata la chiusura di una veranda adiacente alla cucina con degli infissi in alluminio e vetro circa venti anni fa


Dovresti sapere che è possibile sanare solo una situazione che rispetta tutte le norme vigenti sia attualmente che nel momento in cui si è commesso l'abuso.
Il Condono invece ammetteva la non conformità con le norme, fatti salvi i diritti di terzi.

Buona serata.[/quote]
Mettiamo caso che la ditta riporta i due locali unificati oggetto del problema (cucina e soggiorno) così per come erano al momento del condono, e oggi si presenta un progetto dove si interviene soltanto in altri locali dello stesso appartamento (ad esempio il bagno che non mi comporta nessun problema), cosa succede? La pratica non passa nemmeno se riporto tali ambienti per come erano venti anni fa? Cosa potrebbe dire l'ASL se riporto cucina e soggiorno alle condizioni dell'ultimo stato approvato, e intervengo solo nel bagno? :roll:

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fuego

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 0 -  0 - Inviato: 27 Marzo 2010 alle ore 11:25

Ciao geofin_service.

Cosa vuoi che ti dica l'ASL: o l'unità immobiliare rispetta le norme igienico sanitarie oppure non le rispetta.
Il fatto che l'immobile sia stato oggetto vent'anni fa di un condono non vuol dire niente. Finchè lasci tutto com'è non c'è problema, ma appena fai un progetto di modifica interna devi adeguare TUTTA l'unità immobiliare alle norme (oppure fai tutto abusivamente ed aspetti il prossimo condono).
E' anche vero che sul discorso "veranda" vengono fatte considerazioni diverse da un'Asl all'altra.

Il tuo caso, comunque, non mi sembra poi così drammatico.
Se hai un locale che si affaccia sulla veranda quasi sicuramente rispetti il rapporto illuminante, ma non quello dell'areazione naturale.
La soluzione è prevedere o una finestra aggiuntiva che consenta la ventilazione naturale, o se ciò non fosse possibile, prevedere un impianto di ventilazione forzata.

Ciao

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Jospin

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18 Ottobre 2016 alle ore 11:07

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 0 -  0 - Inviato: 13 Ottobre 2024 alle ore 22:45

Io mi trovo in una situazione simile:una cliente vorrebbe sanare una porzione di veranda (1,80 mq) che ha realizzato per chiudere completamente il balcone del suo appartamento in condominio, in contrasto al progetto del 1989 (una Comunicazione Inizio Lavori per manutenzione straordinaria), che prevedeva, oltre alla demolizione di alcuni muri divisori interni per allargare il soggiorno, la realizzazione sì della veranda, ma sul 90% del balcone senza chiuderlo completamente (in pratica rimaneva libera solo la zona in corrispondenza del finestrone che dal sogg. va sul balcone e che lei ha “verandato”). Con il Decreto Salva casa questo piccolo abuso potrebbe rientrare nelle parziali difformità e quindi nella conformità disgiunta? Ma per i rapporti aeroilluminanti come si fa visto che la portafinestra adesso è schermata dalla veranda, che però possiede a sua volta dei serramenti apribili?

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