Le imposte ipotecaria e catastale costituiscono il costo per l'aggiornamento dei registri catastali, da una parte, ed il costo per la trascrizione nei registri immobiliari, dall'altra, a seguito del trasferimento di beni immobili o diritti reali immobiliari a favore degli eredi.
Ciò avviene anche in seguito alla presentazione di una Dichiarazione di Successione integrativa, quando ci si è “dimenticati” di indicare uno o più immobili e/o diritti immibiliari
Le aliquote dell'1 per cento e del 2 per cento si applicano alla base imponibile, costituita, in questo caso, dal valore dei beni immobili inseriti nella Dichiarazione integrativa:
si applicano, cioè, le imposte proporzionali corrispondenti al maggior valore dichiarato, sempre col minimo di 200,00 euro.
Oltre a queste due imposte, sono ancora da versare:
- la tassa ipotecaria
- l'imposta di bollo
- i tributi speciali
A ben vedere, sono questi tre ultimi balzelli i soli che, in definitiva, si pagano per due volte, poiché le imposte ipotecaria e catastale sono sempre dovute sulla base dell'imponibile dichiarato.
Purtroppo, nel vostro caso, l'imponibile determina due imposte inferiori al minimo, sia nella Dichiarazione principale che nella integrativa, altrimenti il calcolo avrebbe restituito imposte superiori ai 200,00 Euro.
”Gmariglia” ha scritto:
Possibile che in questi casi di evidente errore, non ci sia una correzione a favore dell'utente?
O la possibilità, eventualmente, di una sanzione ridotta? Bisogna pagare di nuovo tutto???
Vi è da precisare che, in questo caso, non vi sono sanzioni da pagare, poiché l'integrazione è presentata entro il termine di scadenza di un anno dalla data di morte del De Cuius.
Oltre quel termine vi è la possibilità di applicare il Ravvedimento Operoso, con riduzioni differenziate delle sanzioni, ma non delle imposte qui sopra citate.
Ciao, buon lavoro.