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Eliminare livellario |

dor76
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11 Dicembre 2014 alle ore 18:30
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buon giorno a tutti. devo fare una fusione e un frazionamento a dei mappali di un comune il quale deve cedere un terreno a una associazione per costruire un edificio. il lavoro è abbastanza semplice... o almeno sembrava: con la ricerca dei proprietari dei mappali (il comune mi aveva assicurato che i mappali erano già di proprietà) mi sono accorto che un mappale ha un livellario. il problema è che il comune non ha la minima idea di chi sia. Ho attivato l'anagrafe per la ricerca del soggetto. il comune mi chiede di toglierlo come livellario prima di frazionare. potrebbero esserci tre ipotesi:1 il livellario è d'accordo; 2 il livellario non è d'accordo; 3 il livellario è morto. qualcuno può indicarmi cosa devo fare nei 3 casi? grazie.
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rubino
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Attenzione: l'intestazione fa supporre che il fondo sia stato concesso con livello perchè derivante dalla concessione di porzioni di terre civiche e non può (e non deve) essere rimosso senza averne prima verificato la natura e la provenienza. L'eventuale uso civico deve essere sempre riconoscibile e può essere affrancato solo se esistono determinate condizioni: esso è inusucapibile, inalienabile, imprescrittibile e immutabile . ti consiglio di verificare attentamente lo stato del possesso chiedendo la certificazione all'ufficio competente della tua regione. Inoltre, i Comuni intesi come amministrazioni dovrebbero capire una volta per tutte che sono solo i gestori dei beni civici e che i proprietari sono e saranno sempre i Cittadini evitando soluzioni estemporanee che potrebbero costare caro a più di qualcuno. Nello specifico, è molto grave che il Comune non ne sappia nulla come è molto grave se qualcuno ha fatto "sparire" il livello dagli altri fondi che devi accorpare. Attenzione alla nulllità del trasferimento. P.S.: tutto quello che ho scritto vale solo per le Province Continentali ("Reali Dominii al di qua del Faro") del Regno delle Due Sicilie - già Regno di Napoli - in virtù delle Leggi Eversive della Feudalità.
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dor76
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io sono in Lombardia... qesto è l'unico mappale con livellario: gli altri sono stati ceduti da precedenti proprietari come convenzione per una lotizzazione. adesso cercherò il livellario e vedrò cosa è successo. intanto grazie
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rubino
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Tutt'altra Storia, allora. Come non detto, buon lavoro.
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Salvatore_B.
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Juneau
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ma di solito non si cerca di togliere il concedente? il livellario equivale (per modo di dire) all'enfiteuta. se il terreno è del comune, ci sarà pur stato un atto con il quale il livellario catastale lo vende al comune, o un atto di esproprio da parte del comune a danno del livellario catastale. insomma, una voltura fatta, ma non registrata o una voltura mai fatta, quindi da fare.
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dor76
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infatti se equivale all'enfiteuta non ha il diritto reale di proprietà che spetta sempre al concedente a meno che questo voglia l'affrancazione del diritto. ma dovrebbe pagare una somma in base al canone. ma il canone non c'è, o almeno nessuno sa niente e sicuramente il livellario non ha mai pagato negli ultimi anni! adesso il problema è come togliere il livellario! penso che il signore non ha più interessi anche perchè l'area è abbandonata a rovi ecc.. intanto ho chiesto al comune di cercare tra i vecchi atti di proprietà!
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rubino
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C'ho pensato, si potrebbe fare così: visto che il livellario (ossia, in questo caso, un enfiteuta per non meno di 99 anni), non ha rispettato l'obbligo contrattuale di migliorare il fondo e di non abbandonarlo, il Comune concedente dovrebbe procedere alla reitegra del fondo nel demanio comunale. In pratica, la vicenda si può ricondurre ad una normale cessazione di un contratto agrario per inadempienza agli obblighi contrattuali e per morosità - esso avrebbe dovuto essere già estinto, in virtù della mutata normazione in materia -. Dopo questo passaggio, da sancire mediante opportune delibere di Consiglio e di Giunta da registrare e trascrivere, l'Amministrazione comunale potrebbe assegnare (meglio alienare) il fondo all'associazione. P.S.: come vedete, si può fare confusione fra la natura dell'intestazione "livellario" e "concedente" che è diversa se esse hanno luogo in Trentino, in Lombardia, in Basilicata o in Sicilia. Si è confuso la titolarità dei diritti sul demanio comunale e sui beni civici: nel primo caso l'ente è pieno proprietario nel secondo è solo il custode di un bene che appartiene all'intera comunità: di tutto questo dobbiamo ringraziare il Catasto che ha usato i due termini nello stesso modo su tutto il teritorio nazionale. Compreso l'errore, oggi sarebbe opportuno differenziare e modificare queste l'intestazioni: ad esempio nel caso di proprietà collettiva sarebbe più giusto che essa sia "popolazione di ... concedente".
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Salvatore_B.
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rubino: mi fai confondere. ma fa niente. (livellario circa uguale a enfiteuta ovunque? si o no?).
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rubino
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Purtroppo no. L'intestazione è stata utilizzata per tutto il territorio nazionale senza distinzione ma può essere riferita a diritti reali diversi: come vedi, la vicenda di dor76 si svolge in Lombardia dove la Storia - e continuo a dire che nelle nostre cose ha un'importanza fondamentale - ha agito sulla formazione della proprietà privata in maniera completamente diversa da quanto è successo nei territori che prima dell'unità d'Italia appartenevano all'Impero Asburgico, al Regno di Sardegna, allo Stato Pontificio, al Regno di Napoli e di Sicilia ecc. Come sai, scrivo dai Reali Domini al di qua del Faro ossia dal capoluogo di una delle Province continentali del Regno delle Due Sicilie: se vieni dalle mie parti e leggi in una visura che il diritto reale di un soggetto su un terreno è "livellario" e che vi è un Comune "concedente", questo è indice di un gravame di uso civico, probabilmente cessato ma anche no e tutto questo, qui, poco centra con l'enfiteusi. Questa, invece, c'azzecca eccome in Lombardia. E' stato usato lo stesso termine per cose simili, ma totalmente diverse. Te l'ho fatta brevissima, Salvatò: considera che l'ultimo convegno a cui ho assistito in streming s'è tenuto al Politecnico di Bari il mese scorso ed è durato una giornata!
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Salvatore_B.
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mahhh? sto in attesa di scoprire altre cose. grazie.
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dor76
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ok. grazie a tutti. incominciamo a trovare il livellario e poi vedrò come andare avanti. vi farò sapere gli sviluppi... tanto per conoscenza! buona serata grazie ancora
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Salvatore_B.
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"rubino" ha scritto: Purtroppo no. L'intestazione è stata utilizzata per tutto il territorio nazionale senza distinzione ma può essere riferita a diritti reali diversi: come vedi, la vicenda di dor76 si svolge in Lombardia dove la Storia - e continuo a dire che nelle nostre cose ha un'importanza fondamentale - ha agito sulla formazione della proprietà privata in maniera completamente diversa da quanto è successo nei territori che prima dell'unità d'Italia appartenevano all'Impero Asburgico, al Regno di Sardegna, allo Stato Pontificio, al Regno di Napoli e di Sicilia ecc. Come sai, scrivo dai Reali Domini al di qua del Faro ossia dal capoluogo di una delle Province continentali del Regno delle Due Sicilie: se vieni dalle mie parti e leggi in una visura che il diritto reale di un soggetto su un terreno è "livellario" e che vi è un Comune "concedente", questo è indice di un gravame di uso civico, probabilmente cessato ma anche no e tutto questo, qui, poco centra con l'enfiteusi. Questa, invece, c'azzecca eccome in Lombardia. E' stato usato lo stesso termine per cose simili, ma totalmente diverse. Te l'ho fatta brevissima, Salvatò: considera che l'ultimo convegno a cui ho assistito in streming s'è tenuto al Politecnico di Bari il mese scorso ed è durato una giornata! forse ci ho capito qualcosa. (hai risistemato meglio questo post?). In pratica nelle mie zone è difficile trovare come concedente un Comune; raramente trovo qualche Comune limitrofo come concedente di qualche fondo. Mai ho trovato che la ditta catastale con i titoli di concedente e livellario avesse a che fare con gli usi civici, sui quali non so granché e mi pare che vuoi dire che siano cose ben diverse del livello. In pratica vuoi dire che hanno usato concedente-livellario per questi "usi civici"? Tempo fa feci una voltura in cui la persona risultava livellario e il Demanio dello Stato era e rimane concedente. Non mi posi alcun problema, ero convinto che la persona era e rimane livellario. Vuoi dire che quel terreno forse è soggetto a usi civici e non al livello? come ero convinto io?
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rubino
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L'ho sistemato meglio (quando hai risposto lo stavo integrando e modificando, per questo il tuo post è dopo del mio ma viene prima ... insomma, ho fatto il solito casino) cercando di farmi capire ma tieni conto che la materia è particolarmente complessa: Dunque: in generale, il contratto di livello è la concessione di un fondo in cambio di un canone, da qui nasce l'intestazione catastale che tiene conto dei diritti del "concessionario" (il livellario) e del "concedente". Il "livello" può essere ceduto, entrare in successione ecc. ma è solo quel diritto che viene trasferito, non la piena proprietà: quando il concedente è un privato nulla questio, è possibile applicare tutte le normali procedure di usucapione ecc., il problema nasce quando quella intestazione è conseguenza della concessione di un terreno derivato dalla quotizzazione di fondi (avvenute, ad esempio, nel Regno di Napoli, dopo la promulgazione delle leggi eversive della feudalità del 1806 e succ.) su cui la comunità di X esercitava l'uso civico: quest'ultimo è imprescrittibile, inusucapibile, inalienabile e immutabile ed è stato sospeso perchè è stato "barattato" con il canone che il concessionario "livellario" doveva pagare. Con la Legge 1766/27 e con il regolamento attuativo R.D. 332/28 si doveva chiudere "liquidare" questi usi civici. Vennero create Magistrature speciali, ci si avvalse di Istruttori e Periti Demaniali i quali ricognirono i territori comunali ricostruendo e censendo la natura del possessi di queste quote: da queste perizie demaniali attingono le Regioni (a cui è passata la competenza col DPR 15/1/72) quando rilasciano la certificazione da cui emerge se il fondo è esempio, allodiale (ossia di proprietà privata ma di provenienda "demaniale") o se è arbitrariamente occupato o se è usurpato e proposto per la reitegra: è intutitivo che vi è differenza fra queste ultime fattispece mentre in Catasto tu trovi solo "livellario" e "concedente" quando sei fortunato ad avere questa traccia, perchè puoi anche non trovare nulla grazie alla noncuranza con cui, mediante vollture e cancellazioni d'ufficio, questa "traccia" è stata cancellata dai registri catastali. Voglio dire questo: quando leggete "livellario" drizzate le antenne, perchè se le cose non stanno per il verso giusto potrebbe anche verificarsi, ad esempio, la nullità dell'atto.
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Salvatore_B.
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ok rubino, ok. io ero fermo solo alla prima parte del tuo ultimo post, cioè sconoscevo l'altra parte del tuo post (che riporto apposta seprata), perché mai sentita capitare. ora mi è chiaro... "rubino" ha scritto: L'ho sistemato meglio (quando hai risposto lo stavo integrando e modificando, per questo il tuo post è dopo del mio ma viene prima ... insomma, ho fatto il solito casino) cercando di farmi capire ma tieni conto che la materia è particolarmente complessa: Dunque: in generale, il contratto di livello è la concessione di un fondo in cambio di un canone, da qui nasce l'intestazione catastale che tiene conto dei diritti del "concessionario" (il livellario) e del "concedente". Il "livello" può essere ceduto, entrare in successione ecc. ma è solo quel diritto che viene trasferito, non la piena proprietà: quando il concedente è un privato nulla questio, è possibile applicare tutte le normali procedure di usucapione ecc., "rubino" ha scritto: ... il problema nasce quando quella intestazione è conseguenza della concessione di un terreno derivato dalla quotizzazione di fondi (avvenute, ad esempio, nel Regno di Napoli, dopo la promulgazione delle leggi eversive della feudalità del 1806 e succ.) su cui la comunità di X esercitava l'uso civico: quest'ultimo è imprescrittibile, inusucapibile, inalienabile e immutabile ed è stato sospeso perchè è stato "barattato" con il canone che il concessionario "livellario" doveva pagare. Con la Legge 1766/27 e con il regolamento attuativo R.D. 332/28 si doveva chiudere "liquidare" questi usi civici. Vennero create Magistrature speciali, ci si avvalse di Istruttori e Periti Demaniali i quali ricognirono i territori comunali ricostruendo e censendo la natura del possessi di queste quote: da queste perizie demaniali attingono le Regioni (a cui è passata la competenza col DPR 15/1/72) quando rilasciano la certificazione da cui emerge se il fondo è esempio, allodiale (ossia di proprietà privata ma di provenienda "demaniale") o se è arbitrariamente occupato o se è usurpato e proposto per la reitegra: è intutitivo che vi è differenza fra queste ultime fattispece mentre in Catasto tu trovi solo "livellario" e "concedente" quando sei fortunato ad avere questa traccia, perchè puoi anche non trovare nulla grazie alla noncuranza con cui, mediante vollture e cancellazioni d'ufficio, questa "traccia" è stata cancellata dai registri catastali. Voglio dire questo: quando leggete "livellario" drizzate le antenne, perchè se le cose non stanno per il verso giusto potrebbe anche verificarsi, ad esempio, la nullità dell'atto.
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