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Autore dubbio su accatastamento fabbricato ex rurale

galione78

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11 Aprile 2010

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 0 -  0 - Inviato: 12 Ottobre 2017 alle ore 19:20

Salve, ho una domanda da fare ,che è la seguente.



Quale è la differenza sostanziale tra

- l'accatastamento(pregeo -docfa) di un fabbricato che a perso i requisiti ruralità, in categoria F/2 (collabente), in quanto presenta dissesti statici tali da non consentire il recupero tramite soli interventi di manutenzione ordinaria, totalmente sprovvisto di impianti e la copertura e parzialmente crollata.



- fare una semplice segnalazione con il modello allegato alla lettara inviata dall’agenzia,dichiarando lo stesso fabbricato nella condizione di rudere, allegando relazione dettagliata ,dichiarazione da parte della ditta che attesti l’assenza di impianti e documentazione fotografica.

Grazie

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Autore Risposta

Orlando1973

Iscritto il:
04 Maggio 2015 alle ore 16:51

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 0 -  0 - Inviato: 12 Ottobre 2017 alle ore 21:41

Ti sei chiesto e risposto da solo . Fare un'accatastamento prevede Tipo mappale , docfa rilievo dei luoghi .......

Fare una semplice segnalazione consiste nel compilare modulo ( puoi fare segnalazione anche via internet) e consegnarlo in catasto (anche via Pec) , non servono foto .

La differenza di tempo e costi è evidente .

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galione78

Iscritto il:
11 Aprile 2010

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 0 -  0 - Inviato: 13 Ottobre 2017 alle ore 15:44

forse non hai capito bene il senso della domanda, oppure mi sono probabilmente spiegato male io, allora cerco di spigarmi meglio:

Perché scegliere una o l’altra procedura visto che entrambe riescono a sistemare la situazione del fabbricato rurale in questione allo stato di rudere.

Evidentemente se si valuta L’aspetto economico, è evidente che per il cliente converrebbe fare la segnalazione, e dall altra parte per il tecnico e conveniente procedere con l’accatastamento.

Faccio questa domanda perché molti miei colleghi utilizzano una o l’altra procedura per F.R. in condizioni pressoché identiche.

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Orlando1973

Iscritto il:
04 Maggio 2015 alle ore 16:51

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 0 -  0 - Inviato: 13 Ottobre 2017 alle ore 18:47

Io in questi casi (edificio a rudere) faccio sempre la segnalazione anche perchè in questa condizione (rudere) non si puo' piu' accatastare in categoria F2 . Con apposita circolare del 2013 ( non mi ricordo il numero) è stato definito in modo puntuale quali edifici si possono accatastare in F2 .

Per me è sufficente , come definisce segnalazione che il fabbricato non sia servibile all'uso (tetto in fase di crollo , solaio interno caduto...... ) che io faccio semplice segnalazione .

Vi sono poi colleghi , che io reputo non professionali , che per fare cassa su questi ruderi e sulla pelle dei contribuenti (magari pensionati da 600-700 euro al mese) consigliano -intimoriscono , di accatastare ugualmente perche' altrimenti un domani non possono ricostrure l'edificio (TUTTO FALSO) .

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3L

Iscritto il:
14 Giugno 2012

Messaggi:
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Lecce S

 0 -  0 - Inviato: 14 Ottobre 2017 alle ore 18:39

E SE, NEI CASI DI "FABBRICATO RURALE ALLO STATO DI RUDERE",

(PER I QUALI NON CORRE ALCUN OBBLIGO DI DICHIARAZIONE)


SI SEGUE UNA TERZA STRADA CHE E' QUELLA DI NON

RISPONDERE ALLA LETTERA/AVVISO INVIATA DALL'A.d E.?

SARA' FORSE SCORTESE MA E' LA SOLUZIONE PIU' SEMPLICE ED

ECONOMICA PER IL CITTADINO.

A ME NON PARE VI SIA ALCUN OBBLIGO DI RISCONTRARE

LA LETTERA/AVVISO.

MI SBAGLIO?

SALUTI

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Orlando1973

Iscritto il:
04 Maggio 2015 alle ore 16:51

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 0 -  0 - Inviato: 14 Ottobre 2017 alle ore 20:11

Non e' vero (detto e ridetto mille volte) la qualita FR , PFR e PFRP non possono piu' esistere per il catasto . Quindi o accatasti (con ruralità o meno) o per fabbricato allo stato di rudere và fatta dichiarazione per cambio di qualità . La segnalazione , se la fai via internet , andando a cercare il tuo fabbricato nell'elenco dell'agenzia delle entrate ci vuole meno tempo che a digitare quanto hai scritto (non piu' di 2 minuti) . Quindi cosa stiamo cercando??? Poi ognuno e' libero di fare quello che vuole e di consigliare al cliente cose inventate .

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EALFIN

Iscritto il:
03 Dicembre 2006

Messaggi:
4043

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 0 -  0 - Inviato: 16 Ottobre 2017 alle ore 18:21

Premesso che per evitare rogne (tempo perso anche con il Cliente, ecc.) è sempre bene rispondere (allegando foto possibilmente) alle lettere dell'Agenzia delle Entrate, il fatto che le scritte Fabbricati Rurali e qualità simili, anche porzioni, non possono più esistere è solo una decisione dell'Agenzia delle Entrate e non è dettata da una norma ben precisa. La suddetta norma dice solo che i fabbricati rurali che erano/sono ancora produttivi di reddito dovevano essere censiti entro il 30 novembre 2012 all'urbano. Non dice (ovvero non ci sono obblighi e sanzioni) che per i fabbricati rurali (o loro porzioni) non produttivi di reddito si debbano eseguire specifiche procedure. Ma la norma si scontra con la realtà. Una mia cliente, nel 2006 credo, aveva una porzione di fabbricato rurale allo stato di collabenza da decenni e detta porzione era stata inclusa negli appositi elenchi del Catasto. Rispondendo al Catasto con la precedente modulistica a suo tempo allegata alla lettera di contestazione perdita di ruralità, allegando alla medesima lettera delle fotografie, il Catasto aveva messo una nota sulla porzione di fabbricato rurale ovvero "AVF (Alta Valenza Fiscale): Rudere" o qualche simile descrizione. Nel 2017 ha ricevuto ugualmente la famosa lettera e rispondendo per l'ennesima volta, allegando foto attuali, finalmente ha attribuito alla porzione la qualifica di fabbricato diruto. Qualche anno fa uno scaltro collega (fra l'altro mio conoscente e con il quale ho ottimi rapporti) ha accatastato come unità collabenti l'altra (unica) porzione di altra ditta confinante con la porzione della mia (ancora attuale) cliente di cui sopra. In sostanza per l'altra porzione confinante la proprietaria (anziana, ex mia cliente) aveva a suo tempo (2006) lo stesso ricevuto la lettera del Catasto e in seguito, dietro mio intervento, con redazione e presentazione di lettera e fotografie, sulla visura era (lo stesso) stata annotata la scritta "rudere". Solo che una faccendiera che curava gli interessi dell'anziana (vedova e senza figli), oltre (sembra) ad aver approfittato per carpire alla medesima anziana dei soldi per altre operazioni inutili, ha incaricato il suo tecnico (della faccendiera) per accatastare (sembra a non meno di 1.000,00 Euro, tangente per la faccendiera compresa) la porzione collabente di cui sopra. Per di più l'edificio è stato confermato in mappa come posizione ma risulta traslato di qualche metro, in più sono stati sbagliati sagoma, confini, posizione vano scala comuni.

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