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Docfa per cambio d'uso solo catastale |

geoforest
Geoforest
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05 Dicembre 2016 alle ore 12:13
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Salve a tutti vi scrivo per avere consiglio. Dovrei effettuare un cambio d'uso catastale su un immobile commerciale da c1 a c3. Il cambio d'uso non è urbanistico dato che resterà sempre un locale commerciale anche se adibito ad officina meccanica e vendita. L'ui ha l'agibilità come locale commerciale. Cosa consigliate di inserire in relazione? Grazie anticipatamente a tutti.
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Giuseppe329
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15 Settembre 2017 alle ore 13:56
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scusa ma come fai a dire che il cambio d'uso non è urbanistico? secondo me devi fare prima la pratica edilizia. se lo usi come officina meccanica non è più un locale commerciale.
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geoforest
Geoforest
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05 Dicembre 2016 alle ore 12:13
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Sicilia
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Faranno vendita di prodotti per il settore e piccola assistenza a moto. L UI è di 50 mq. Di fatto per essere adibita ad officina non devono fare alcuna opera. Il punto credo sia uno. Se tra x anni decide di aprire un locale di vendita dobbiamo rifare la pratica edilizia e l'agibilità? Al comune ci sono pareri molto contrastanti.
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Giuseppe329
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15 Settembre 2017 alle ore 13:56
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Visto che comunque c'è una vendita, non puoi lasciare in categoria C1 e all'interno crei una zona a laboratorio? per capirci come un bar che davanti fa la rivendita (negozio) e nel retro prepara i cibi (laboratorio), ma la categoria in visura rimane sempre C1.
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geogradi
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a parte che quoto Giuseppe, ma cosa devi indicare in relazione? meno indichi meglio è soprattutto perchè stai facendo un cambio d'uso a livello catastale e non lo fai a livello urbanistico. Vendi materiale e cè un piccolo laboratorio di riparazione? cosi era diviso e cosi rimane? embè? lascia C1 cosa devi cambiare?
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geoforest
Geoforest
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05 Dicembre 2016 alle ore 12:13
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Al proprietario sarebbe piaciuto portare in categoria c3 per ovvi risparmi sulle imposte. Ovviamente però deve essere sensata la cosa.
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Giuseppe329
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15 Settembre 2017 alle ore 13:56
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Roma
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Vediamo..... vuole risparmiare sulle tasse, non vuole fare il cambio d'uso urbanistico perchè gli costa troppo, vuole che il tecnico di turno si prenda la responsabilità di fare solo la pratica catastale per pochi euro.... che dici? Lo educhiamo?
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geogradi
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Si Giuseppe è il caso di educarlo e soprattutto se il cliente è di quel genere che indichi tu, vanno schivati come la peste. Non ci rimetto le chiappe per un altro e per cosi poco. Poi, sicuro che risparmi sulle tasse forest? Dovresti verificare tante cose prima di dirlo. 1) Se lo porti a C3 dovrai verificare la classe media applicata nel foglio e se mettiamo il tuo C1 è in classe 2 può essere che per il C3 tu debba attuare una classe più alta. 2) probabile che col cambio d'uso ti accertino il valore catastale parificandolo 3) se accertano e parificano e se le aliquote IMU sono uguali come da noi, potresti accorgerti di non aver fatto risparmiare un gran chè al tuo cliente , perchè ammettendo un valore catastale di 100.000 per entrambi: C1=100.000/42.84x55 per il 10 per mille = 1280 eur C3=100.000/126x140 per il 10 per mille = 1111 eur ecc.ecc. E comunque, se è stabilito che si tratta anche di un cambio d'uso Urbanistico, io la sola pratica catastale non glie la faccio.
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EALFIN
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"geoforest" ha scritto: Salve a tutti vi scrivo per avere consiglio. Dovrei effettuare un cambio d'uso catastale su un immobile commerciale da c1 a c3. Il cambio d'uso non è urbanistico dato che resterà sempre un locale commerciale anche se adibito ad officina meccanica e vendita. L'ui ha l'agibilità come locale commerciale. Cosa consigliate di inserire in relazione? Grazie anticipatamente a tutti. Stai attento perchè per i locali produttivi le varie S.C.I.A. sanitarie, ecc. devono rispecchiare perfettamente sia la situazione catastale che urbanistica. Io ho trattato casi simili ed ho sempre presentato una S.C.I.A. per cambio d'uso senza opere. A te non ti costa niente ovvero ci guadagni, non farai una brutta figura ed il cliente non avrà rogne. Inoltre trattandosi di un'attività commerciale e di una artigianale non è detto che il Piano Regolatore consenta il suddetto cambio d'uso. Prima di fare un accatastamento il tecnico ha sempre l'obbligo di verificare pratiche edilizie ovvero verificare quanto meno se la nuova destinazione d'uso possa essere compatibile con la zona urbanistica, comunque in tutti i casi prevenirsi con il proprietario e/o informarlo di quello che deve essere per forza fatto.
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alex79
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como
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Salve, premesso che concordo con quanto detto dai colleghi, specifico che a livello catastale, nei casi di UI con destinazione mista è obbligatorio accertare la stessa nella categoria corrispondente alla destinazione della parte che é prevalente nella formazione del reddito ed in questo caso sembrerebbe che sia la vendita. Se poi l'unità è al piano terra ed è dotata di vetrina non c'è alcun dubbio. Saluti
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momochi
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Buongiorno.. io ho un caso simile: ho un locale C1 in cui verranno vendute moto e dietro abbiamo realizzato un'officina propedeutica alla vendita (cioè verranno riparate solo moto vendute, quindi tagliandi ecc). Io ho presentato una CILA per i lavori a farsi con realizzazione di tramezzi ecc. Abbiamo chiuso i lavori lasciando la categoria catastale originaria e prevalente C1. Colui che si occupa della Sicurezza deve presentare la pratica per l'ASL e mi dice che dovevo frazionare l'immobile e cambiare da C1 a C3 la parte da destinare ad officina. Io prima di presentare la CILA ho parlato col tecnico comunale, il quale mi ha detto che in quella zona non posso fare cambio di destinazione d'uso, pertanto l'unico modo sarebbe fare frazionamento urbanistico e solo al catasto passere da C1 a C3 l'area officina, ma ciò lo vedo una forzatura che non avrebbe alcun valore in quanto non autorizzato dal Comune. Chiedo consigli in merito, grazie.
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Latemar
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
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29 Agosto 2022 alle ore 22:25
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"momochi" ha scritto: Buongiorno.. io ho un caso simile: ho un locale C1 in cui verranno vendute moto e dietro abbiamo realizzato un'officina propedeutica alla vendita (cioè verranno riparate solo moto vendute, quindi tagliandi ecc). Io ho presentato una CILA per i lavori a farsi con realizzazione di tramezzi ecc. Abbiamo chiuso i lavori lasciando la categoria catastale originaria e prevalente C1. Colui che si occupa della Sicurezza deve presentare la pratica per l'ASL e mi dice che dovevo frazionare l'immobile e cambiare da C1 a C3 la parte da destinare ad officina. Io prima di presentare la CILA ho parlato col tecnico comunale, il quale mi ha detto che in quella zona non posso fare cambio di destinazione d'uso, pertanto l'unico modo sarebbe fare frazionamento urbanistico e solo al catasto passere da C1 a C3 l'area officina, ma ciò lo vedo una forzatura che non avrebbe alcun valore in quanto non autorizzato dal Comune. Chiedo consigli in merito, grazie. Il funzionario comunale ha ragione. Non è una forzatura perchè il cambio di destinazione urbanistico non avviene, ma viene cambiata la categoria catastale appropriata all'utilizzo e la conseguente rendita al solo fine fiscale. Tutto perfettamente lecito anche il fatto che il catasto fa gli accertamenti sul cambio di categoria, senza considerare la destinazione urbanistica, potrebbe pertanto di propria iniziativa o per convenienza riportare il C3 alla categoria C1 originaria. Ma se la ASL pretende la categoria C3 non c'è discussione e la variazione va fatta se pur solo ai fini fiscali e di rilascio dell'autorizzazione sanitaria necessaria per l'avvio della attività che viene svolta in quell'immobile. Il mio consiglio per non avere il rischio di accertamento e ripristino della categoria C1, è quello di assegnare una rendita catastale maggiore rispetto a quelladell'unità in atti come negozio, con un classamento adeguato. Questo naturalmente considerando tutti gli elementi idonei per una regolare stima nel rispetto delle norme catastali che il tecnico rilevatore deve valutare.
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