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Discordanza tra C.T. e C.E.U. |

geometra75
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Buongiorno a tutti. Mi si sono prospettati i seguenti casi; 1) Ampliamento di un fabbricato (bagno) planimetricamente (non sopraelevazione) ove all'urbano ho dei sub corretti e appartenenti a diverse ditte. Detto ampliamento ricade all'interno di un cortile (area di pertinenza) di uno dei tre sub esistenti. La ditta è ok, il problema è sè devo presentare un T.M. Ai terreni il lotto differisce di molto da quello presente ai fabbricati, ho numeri diversi e ditte diverse! Posso lasciar perdere il Pregeo e lavorare solo sul docfa? Oppure posso lavorare in Pregeo sul censuario indicando il numero definitivo dell'ubano? 2) Ho un'ampliamento di un fabbricato (attualmente censito A/6) su un terreno (stessa ditta) da frazionare (in due), ove successivamente dovrò frazionare anche il fabbricato (in due), per creare due particelle distinte (o meglio due sub distinti) con il cortile graffato uno per ciascuna porzione di fabbricato. Procedendo con il T.M. mi conviene accorpare tutte le aree (unico codice area) e portare tutto all'urbano e poi frazionare con il docfa, oppure fraziono anche nel T.M. creando più aree e quindi due numeri di mappa (per il terreno)? Grazie a tutti.
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dioptra
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Salve Scusa la mia interferenza ma se postavi 3 quesiti in un unico post sarebbe stato sicuramente IMPOSSIBILE risponderti e le risposte NON sarebbero state utili a nessun altro. 1. fai il tipo mappale 2 fai il tipo mappale con frazionemento. Una compravendita di sub ha un valore una conpravendita di fabbricati ben distinti ha un altro valore. Personalmemte preferisco NON avere a che fare con situazioni di condominio. cordialmente
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andrea_vi
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"dioptra" ha scritto:
Una compravendita di sub ha un valore una conpravendita di fabbricati ben distinti ha un altro valore. in che senso ha due "valori"' penso ai condomini (verticali o orizzontali) dove spesso lavoro solo con subalterni al CF. Andrea
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dioptra
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Salve non mischiamo le carte altrimenti non ci capiamo. Il mio riferimento è il seguente: PREFERISCO: che una trifamiliare o bifamiliare sia divisa cielo-terra e che ogni abitazione abbia una particella esclusiva anche ai terreni e che ogni proprietario sia anche proprietario del terreno in esclusiva. Non mi piace utilizzare l'elaborato planimetrico per identificare i sub di cui uno è proprietario in quanto, a mio parere, si configurerebbe una situazione di condominio. Questa seconda soluzione è la preferita da certi costruttori che risparmiano sul costo dell'accatastamento. Esempio sul primo caso: Trifamiliare = 1 frazionamento in 3 particelle 1 tipo mappale 3 docfa Situazione di esclusiva proprietà Secondo caso: 1 tipo mappale 1 docfa. Situazione di comproprietà di tutte le strutture, considerate comuni e dell'area di sedime, con divisione in subalterni, eccetera eccetera, e quindi assimilabile al condominio. Dove si può è da preferire sempre la prima. Non innescate la polemica sulle opinioni, è un mia precisa opinione, solo mia e basta. cordialmente
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geometra75
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"dioptra" ha scritto: Salve ....sulle opinioni, è un mia precisa opinione, solo mia e basta. cordialmente accetto di buon grado la tua opinione......bè se ho scritto quì è proprio per conoscere le vostre opinioni :lol: e cmq grazie per la tua. Un ultimo consiglio (se vuoi darmelo) sul primo quesito; Nel T.M. devo indicare la ditta chè ho all'urbano (peraltro corretta seppur divisa in sub) e firmano TUTTI, oppure devo indicare la ditta dei terreni sbagliata (non posson firmare perchè deceduti quindi dovrei ricostruire il tutto con tre successioni e relative volture con aggravio di costi :oops: che sicuramente non si intendono affrontare). Se ho difformità di ditta tra terreni e urbano, per giustificare chi mi firma il tipo, posso scrivere in relazione tutto ciò, o nell'eventuale lettera d'incarico? Per il secondo quesito quindi oltre il terreno dovrei frazionare anche il fabbricato (se ho ben capito) e farmi attribuire due numeri? P.S.= se altri vorrebbero intervenire, ben vengano!
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dioptra
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"geometra75" ha scritto: "dioptra" ha scritto: Salve ....sulle opinioni, è un mia precisa opinione, solo mia e basta. cordialmente accetto di buon grado la tua opinione......bè se ho scritto quì è proprio per conoscere le vostre opinioni :lol: e cmq grazie per la tua. Un ultimo consiglio (se vuoi darmelo) sul primo quesito; Nel T.M. devo indicare la ditta chè ho all'urbano (peraltro corretta seppur divisa in sub) e firmano TUTTI, oppure devo indicare la ditta dei terreni sbagliata (non posson firmare perchè deceduti quindi dovrei ricostruire il tutto con tre successioni e relative volture con aggravio di costi :oops: che sicuramente non si intendono affrontare). Se ho difformità di ditta tra terreni e urbano, per giustificare chi mi firma il tipo, posso scrivere in relazione tutto ciò, o nell'eventuale lettera d'incarico? Per il secondo quesito quindi oltre il terreno dovrei frazionare anche il fabbricato (se ho ben capito) e farmi attribuire due numeri? P.S.= se altri vorrebbero intervenire, ben vengano! Per il primo quesito: (Ho assunto informazioni) Firma l'intestatario attuale dei terreni. Si allega la lettera di incarico firmata dagli attuali possessori. Restarà sempre l'intestazione ai terreni al morto. Per cambiare l'intestazione urge la denuncia di successione. Per il secondo quesito TI CONSIGLIO, ma è una mia opinione , di frazionare e fare in modo che ugniuno abbia l'area di sedime corrispondente alla sua proprietà. Se si Può, altrimenti si dividerà in subalterni , eccetera. Però... se ci sono delle parti comuni si DEVE fare con elaborato planimetrico e quindi la mia opinione non vale nulla. Scusate il linguaggio poco consono ma ho poco tempo. cordialmente
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andrea_vi
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Pocederei come detto da Dioptra: Caso 1: - t.m. per ampliamento: in relazione scrivi che l'ampliamento ricade sul terreno esclusivo del sub. X di proprietà del committente e alleghi una copia dell'EP o della scheda attuale (io faccio cosi') - al C.T. il mappale non dovrebbe avere ditta ma essere "ente urbano" oppure la corte esclusiva ha un'altro identificativo? in ogni caso devi aggiornare la situazione prima di procedere (consiglio una bella ispezione negli archivi CT e CF per ricostruire la storia dell'immobile) Caso 2: - frazionamento e tipo mappale: la particella frazionata potesti fonderla con la particella del fabbricato e poi suddividerla in sub. al CF; - a Vicenza solitamente non concedono di frazionare al CT i fabbricati quindi procederei esclusivamente all'urbano. per Dioptra: sulle opinioni diverse dalla mia non ho nulla da ridire anzi, ben vengano che cosi' posso anche "corregggermi" e migliorare; sul fatto del condominio lo vedo piu' come una cosa "di fatto" piu' che creata con la variazione catastale. buon lavoro a tutti Andrea
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geometra75
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"andrea_vi" ha scritto: Pocederei come detto da Dioptra: Caso 1: - t.m. per ampliamento: in relazione scrivi che l'ampliamento ricade sul terreno esclusivo del sub. X di proprietà del committente e alleghi una copia dell'EP o della scheda attuale (io faccio cosi') - al C.T. il mappale non dovrebbe avere ditta ma essere "ente urbano" oppure la corte esclusiva ha un'altro identificativo? in ogni caso devi aggiornare la situazione prima di procedere (consiglio una bella ispezione negli archivi CT e CF per ricostruire la storia dell'immobile) Caso 2: - frazionamento e tipo mappale: la particella frazionata potesti fonderla con la particella del fabbricato e poi suddividerla in sub. al CF; - a Vicenza solitamente non concedono di frazionare al CT i fabbricati quindi procederei esclusivamente all'urbano. per Dioptra: sulle opinioni diverse dalla mia non ho nulla da ridire anzi, ben vengano che cosi' posso anche "corregggermi" e migliorare; sul fatto del condominio lo vedo piu' come una cosa "di fatto" piu' che creata con la variazione catastale. buon lavoro a tutti Andrea Grazie ad entrambi per i consigli (sempre ben accetti). Però credo che si sia fatta un pochino di confusione.....colpa mia :oops: . CASO 1= La ditta dei terreni (mappale 100) non può firmare perchè TUTTI deceduti. La ditta dell'urbano (mappale 101 diviso in sei sub con tre ditte diverse) è corretta. Al C.T. oltre la sagoma difforme risulta appunto anche i numeri mappali e la conseguente ditta. Ora il mio quesito è questo. Considerato che all'urbano anche TUTTE le planimetrie sono corrette (compreso il cortile ove cè l'ampliamento -area di pertinenza- del sub x), e considerato il fatto che voglia di spendere ulteriori soldini non cè (per successioni integrative e volture e quindi anche tariffario mio), secondo voi (credo che andrea si sia avvicinato di più alla mia soluzione) se il tizio del sub ove insiste l'ampliamento (ma è tutta la sagoma del fabbricato sbagliata!!!!) mi firma il T.M., e nella censuario riporto il numero dell'urbano (creo un'unico codice area attribuendogli il numero), non è la soluzione più consona? Naturalmente poi all'urbano sopprimo il sub interessato e ripresento correttamente il tutto (planimetria ed E.P.). CASO 2= Quindi creo tre aree (due cortili e il fabbricato) e poi nel censuario le fondo entrambe con il fabbricato? Si può avere un'esempio? Un BCNC (una scalinata di ingresso comune per le due unità immobiliari) lo rappresento solo sul docfa vero? Oppure stralcio l'area anche sul T.M.? Scusate se vi stresso. Ciao
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dioptra
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Salve Scusa la mia franca risposta, come diceva Geoalfa poco tempo fa: Se non vedo non credo. Bisogna trovare il modo di vedere sia l'estratto di mappa che le visure. Altrimenti non ci si capisce : la topografia e la conseguente burocrazia catastale non si può esplicitare con letteratura e basta. Noi abbiamo bisogno assoluto d mappe, visure, dati certi, solo dopo si potrà postare una risposta valida. Altrimenti si viaggia ad affermazioni di principio, supposizioni, sentito dire, e non si arriva mai a nulla generando un casino nfernale. E' come se un cliente mi chiedesse di fare una pratica senza qualificarsi, non sono mica Mandrake. Per quello che hai scritto le risposte si possono dare solo e in qanto a quello che s legge, ma potrebbe anche darsi che tu dia una interpretazione diversa alle tue parole rispetto agli altri. Inoltre quì si mischia troppo facilmente catasto terreni e catasto fabbricati che sono 2 entità diverse, separate e con significati diversi e sopratutto procedure diverse. Io mi astengo da dare ulteriori pareri. cordialmente
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