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da D/10 a C/2 |

geoproject
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Ferrara
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Salve a tutti, ho un fabbricato ad uso magazzino accatastato in Ctg. D/10 di proprietà di una signora che ha requisiti di ruralità ... succede che il fabbricato dev'essere venduto ad una persona che non ha requisiti di ruralità (è un costruttore) come posso fare per cambiare la categoria, perchè il notiao fa storie ed in catasto mi han detto che non variando la destinazione d'uso, non è possibile. Grazie
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anonimo_leccese
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"geoproject" ha scritto: Salve a tutti, ho un fabbricato ad uso magazzino accatastato in Ctg. D/10 di proprietà di una signora che ha requisiti di ruralità ... succede che il fabbricato dev'essere venduto ad una persona che non ha requisiti di ruralità (è un costruttore) come posso fare per cambiare la categoria, perchè il notiao fa storie ed in catasto mi han detto che non variando la destinazione d'uso, non è possibile. Grazie Dunque, cerchiamo di inquadrare la situazione. Prima ipotesi, l'azienda agricola è formata solo da questo unico magazzino, quindi se la signora vende è inutile che abbia ancora la categoria D10, in quanto alienandolo sparisce anche l'azienda agricola e la sua ragion d'essere dato che l'aquirente non è contadino,..giusto ? Rimane solo la nuda terra che non ha certo bisogno di essere censita all'urbano con categoria D10 - Cosa non è possibile secondo il catasto, il cambio d'uso o la vendita ? - Seconda ipotesi, l'azienda è formata da più immobili tra cui anche questo magazzino, allora frazionamento con distacco del fabbricato con appropriata area di pertinenza, cambio d'uso e rimodulazione del resto dell'azienda in D10 e poi l'atto può essere fatto, in quanto l'immobile ha ora vita propria - Secondo me questa seconda soluzione si può adottare anche nella prima ipotesi - Mi sembra strano che possa essere un solo unico magazzino come D10 ......
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bioffa69
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23 Settembre 2009
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BRESCIA
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....la risposta dell'ufficio non mi sembra proprio la piu' corretta, la causale per cambio di cat. da d/10 a c/2 e' l'inverso di quello che bisogna fare per poter denunciare in d/10 e cioe' " perdita dei requisiti di ruralita", la variazione e' obbligatoria in caso di perdita dei requisiti, non e' facoltativa e mi sembra evidente che un deposito resta tale e non cambia destinazione, questo e' il problema di riconoscere la ruralita' ai soggetti e non agli oggetti. nel tuo caso pero' i requisiti non sono ancora persi, si perderanno in base all'art.2 comma 36 del dl 262/06, al momento della vendita, appunto perche' l'acquirente non ha i requisiti, li' si deve procedere alla variazione. ...che problemi fa il notaio, fino alla vendita e' corretto che la cat. sia d/10, lui cosa dice in proposito?
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anonimo_leccese
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29 Ottobre 2009
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Infatti bioffa, se la signora vende è perchè non vuole più gestire l'azienda agricola ? Secondo me gira tutto quà il problema ... grazie
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bioffa69
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BRESCIA
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..ma non e' che perche' vende ha perso i requisiti, lei li ha, e' chi compra che non li ha per cui dal momento che l'unita' perde i requisiti, perche' li ha persi il suo proprietario (e non vi e' un utilizzatore imprenditore agricolo), la stessa deve essere denunciata in c/2 o nella categoria piu' appropriata, ma questo avviene subito dopo l'atto non prima. ...la causale che io ho citato sopra" perdita dei requisiti di ruralita", non puo' valere se la pratica la presenta la venditrice che invece li ha ! ..penso d'essermi spiegato Saluti anonimo
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anonimo_leccese
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Bella discussione, ma essendo le due cose collegate tra loro (requisiti ruralità del soggetto e categoria D10 dell'immobile) come si disgiungono per procedere alla vendita ? E' un serpente che si morde la coda, l'immobile non può essere acquistato perchè l'acquirente non è agricoltore, ma non può essere venduto perchè la venditrice non ha perso i requisiti,... non è così semplice come sembra -
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bioffa69
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...io non dico che non puo' essere acquistato, anzi, nel momento che avviene la compravendita si perdono i requisiti, per cui l'acquirente ha 30 giorni di tempo per procedere alla variazione... ..e' per quello che volevo sapere cosa eccepiva il notaio. Saluti
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anonimo_leccese
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29 Ottobre 2009
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"bioffa69" ha scritto: volevo sapere cosa eccepiva il notaio. Saluti Secondo me è una questione di "regimi fiscali", in quanto le aziende agricole godono di benefici fiscali particolari, sempre che l'atto avvenga tra imprenditori o imprese agricole, nel nostro caso è un privato cittadino che compra un'azienda, almeno da quel che ha esposto il geoproject, quindi non avrebbero nessuno dei due diritto a queste agevolazioni,... aspettiamo lumi da parte del medesimo -
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bioffa69
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BRESCIA
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..appunto nel momento che acquista , non avendo i requisiti , entro trenta giorni deve procedere alla variazione in catasto, ma i requisiti l'immobile li perde in quell'esatto istante, non prima! ..le agevolazioni e regimi fiscli agevolati saranno applicati solose il soggetto li gode, non perche' l'unita' che sta acquistando e' in categoria d/10, la rendita non cambia! guardiamo se geoproject ci da qualche notizia !! Saluti
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geoproject
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19 Ottobre 2007
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Ferrara
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penso proprio che la risposta di bioffa69 sia quella cha fa al mio caso: fino al momento dell'atto il fabbricato è di proprietà di un soggetto che ha i requisiti di ruralità percui è corretto che sia in D/10; dopo l'atto chi compra dovrà fare la variazioane catastale. il notaio ha solamente espresso qualche perplessità nel senso che probabilmente non ha considerato il fatto che stipula un D/10 ma che successivamente verrà variato. l'attuale prorpietà ha ancora diversi beni, questo "lotto" lo vende in quanto gli è stata fatta una proposta alettante. il "lotto" è composto da abitazione rurale, fienile, magazzino e corte. grazie delle risposte.
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larumi
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Brescia
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Buongiorno, mi accodo per esporre il mio caso:ho un immobile censito come D/10, intestato ad un agricoltore deceduto ormai da oltre 30 giorni e non e' ancora stata fatta la relativa den. di succ. Gli eredi (2 figli + moglie) non sono coltivatori diretti, quindi l'immobile perde i requisiti di ruralita'. Una volta fatta la succ. questo immobile devo variarlo non solo per la perdita dei requisiti di ruralita' ma anche per divisione in quanto viene spartito tra i 2 figli ma non sanno ancora in quante parti, accatastandolo quindi in n.2 o 3 o 4 C/2: essendo trascorsi i 30 gg. e costituendo n.X nuove u.i.u. la sanzione la pago n.X volte? Grazie
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Zizzaniaman
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22 Marzo 2012
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Salve Larumi, io ho sto trattando un caso simile e mi è stato confermato dall'ufficio che non devi pagare nessuna sanzione, a patto che tu presenti il docfa entro 30 gg. dalla presentazione della denuncia di successione. Dovrai solamente avere l'accortezza di fare prima il docfa di cambio d'uso per la perdita dei requisiti di ruralità a seguito della successione e poi la divisione. Piuttosto volevo chiedere una cosa se posso: sa dirmi qualcuno se la variazione per la perdita dei requisiti di ruralità a seguito della morte del proprietario si presenta come una tipologia di documento ordinaria con la causale cambio di destinazione d'uso da D/10 a C/2 e se si cambia o no il numero di subalterno? grazie a tutti
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Cacashi80
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22 Gennaio 2015 alle ore 14:14
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Scusate l intromissione io ho ina situazione diversa con un azienda agricola dove mi e stata data possibilita di costruire una seconda abitazione per la mia copagna che ha preso la gestione di essa dal padre generando un vicolo ventennale se non erro...la domanda e: c e la possibilita di frazionare l azienda rendendo la casa di proprieta della mia compagna visto che adesso e del padre?
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Mauree
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30 Maggio 2006
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Salve, devo cambiare la destinazione d'uso di due capanni che ora sono censiti in un unica unita come D/10 Il proprietario non è piu coltivatore diretto e quindi devo cambiare la categoria di entrambi in C/2 Posso comunque fare un unica unita? Oppure devo perforza fare due unita distinte? I due capanni sono rispettivamente di 120 e 60 m2..
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