Quando ci apprestiamo ad eseguire una riconfinazione
catastale bisogna sempre ricorrere a criteri (scelta dei punti di appoggio, metodi e schemi di rilievo e di calcolo, ecc.) che siano i migliori possibili per quella casistica in particolare.
Siccome quasi mai si verificano condizioni ottimali il nostro migliore possibile molte volte somiglia al meno peggio possibile.
Ora se mi permetti una battuta, gpssalvo, tu hai un po' esagerato.
Hai trigonometrici lontani inesistenti e punti di appoggio distanti oltre 600m; dove devi riconfinare nel deserto del Sahara o sull'Everest?
Apparte gli scherzi la risposta sta tutta in ciò che ti ho detto sopra (criteri migliori o meno peggiori possibili) e nelle osservazioni coerenti e corrette che ti rivolge geosim.
Vorrei solo integrare alcuni di questi concetti.
Scelta dei punti di appoggio.
E' sempre preferibile usare i punti più vicini possibile al confine da ritracciare con particolare attenzione a quanto giustamente affermato da geosim riguardo allo stesso foglio di mappa e alla contemporaneità del rilievo con il confine da ritracciare.
Come si fa a capire se quei punti sono contemporanei al confine da ritracciare?
Sulle mappe di impianto spesso si riesce a vedere l'andamento delle poligonali di dettaglio.
Meglio ancora se quell'ufficio tecnico erariale (mi piace chiamarlo ancora così) avesse mantenuto i brogliacci dei rilievi eseguiti al tempo.
Teniamo sempre conto di quanto diceva Aurelio Costa.
Confinazione e Riconfinazione.
Per eseguire una buona riconfinazione bisogna procedere a ritroso rispetto alle operazioni che hanno portato alla confinazione.
Metodi e schemi di rilievo e di calcolo.
Anche su questo aspetto è sempre preferibile usare quelli che danno più affidabilità per poter individuare correttamente il confine.
Se i punti di appoggio, seppur lontani, sono distribuiti omogeneamente è preferibile eseguire una rototraslazione baricentrica.
Ovviamente trattandosi di linea di confine dall'impianto, rototraslazione con variazione di scala che a queste distanze assume una importanza rilevante.
Non ti posso parlare dell'apertura a terra multipla in quanto mi dici che non vedi nessun Trigonometrico.
Comunque l'apertura a terra multipla si fa preferire quando i punti di appoggio non sono disposti in maniera omogenea rispetto al confine da ritracciare.
Risultati.
L'attendibilità metrica a quelle distanze sarà anche in relazione alla bontà della mappa sul quale lavori.
Anche perché, con le strumentazioni moderne, gli errori del rilievo sono veramente insignificanti anche su quelle distanze.
Comunque mi ripeto dicendoti che al di là delle precisioni tu devi eseguire le operazioni migliori e più coerenti possibili.
I risultati saranno i migliori possibili.
Riguardo al post di furina e risposta di ale81 che ringrazio perché ritengo che le critiche, quando costruttive come la sua, fanno crescere, vorrei rispondere così:
L'obiettivo che mi ero prefissato con la scrittura del testo "Casi Pratici di Riconfinazioni Catastali" era quello di portare a conoscenza dei lettori la risoluzione di alcune casistiche presentatesi al sottoscritto.
La mia ambizione più che scientifica era comunicativa.
Troppo spesso leggiamo libri troppo specialistici di persone che scrivono e comunicano come se si trovassero di fronte a gente esperta.
Io volevo provare a fare qualcosa di diverso.
Di portare, appunto, a conoscenza del lettore, attraverso esempi pratici, la confidenzialità con questa materia.
Non sono totalmente d'accordo quando mi si dice che le schermate del programma possano essere di ostacolo alla comprensione del testo.
Le schermate del Geocat hanno, secondo me, il grande pregio di riportare in modo chiaro i dati inseriti e quelli provenienti dal calcolo come se fossero scritti a mano su un qualunque schema.
Infatti, sia il libretto delle misure, sia gli schemi di calcolo, riportano tutti i dati di Input e Output, facilmente comprensibili a tutti.
Ed anche chi, come ale81, non si avvale di nessun software, può confrontere i suoi dati con quelli delle schermate del Geocat.
L'attenzione massima comunque è stata rivolta nel chiarire quelle che sono le scelte operative per i singoli casi ed al di là delle varie schermate credo di essere stato abbastanza chiaro.
Comunque ringrazio di nuovo ale81 e, pur non condividendo appieno quanto riporta, mi sforzerò in futuro, se quel testo avrà un seguito od un fratello (riconfinazioni con GPS), di curare ancora maggiormente la parte comunicativa.
saluti e cordialità