"CESKO" ha scritto:
se ha sbagliato il tecnico precedente a censirla in categoria A/1 perchè l'ufficio dovrebbe agiustartela, visto che l'errore è di parte?il compito dell'ufficio se ancora non l'hai capito è quello di attribuire una rendita più alta possibile.....perchè a guadagnarci sono le casse dello Stato, quindi ad esempio che motivo valido avrebbe di abbassarti una rendita da €. 1000,00 ad €. 700,00?
nessuno ti vieta di non presentare un "Istanza in autotutela" ma perlomeno, fai prima un altro docfa in variazione e poi magari se l'ufficio riclassa il predetto immobile in categoria A/1 allora presenti la predetta istanza ampiamente documentata da foto, stralcio di mappa e visure catastali delle unità immobiliari similari vicine, solo così otterrai un risultato e se pure l'istanza non andasse a buon fine presenti ricorso alla Commissione Tributaria.
Mi trovo anch'io in questa situazione.
In una villetta che prima era censita A/1, poi è stato realizzato un appartamento nel sottotetto (ex porzione dell'appartamento originario) e poi un altro appartamento a piano terreno (ex cantine e garage).
L'attuale accatastamento presenta tre A/1, tutti per variazione catastale presentata a seguito degli interventi edilizi (anno 1997) e quindi firmata da tecnico e proprietario.
Ora, ammesso che la parte rimanente dell'appartamento originario, presenti le caratteristiche di un A/1 (stanze grandi, corridoi, più bagni, fiiture buone), sicuramente i due appartamenti realizzati successivamente non hanno queste caratteristiche.
La strada per declassare i due apaprtamenti successivi, qual'è? L'istanza in autotutela?
Cesko suggeriva
un altro docfa in variazione, ma con quale causale? Visto sopratuttto che l'errore è di parte?
Ho fatto una ipotesi e da A/1 ad A/2 si dimezza la rendita, il proprietario è appunto preoccupato per questo.
Grazie
geoNick