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Attività ricettiva diroccata: unità collabente? |

nordina
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19 Giugno 2015 alle ore 14:29
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Buongiorno, sono nuova del forum e ne approfitto per salutare tutti. Sono una neofita del catasto nel senso che ho predisposto solo qualche DOCFA per aggiornamento di tavolati interni al termine delle mie pratiche edilizie. Adesso mi hanno incaricata per modificare la categoria catastale di una ex attività ricettiva in disuso da diversi anni, su cui erano in corso dei lavori di ristrutturazione/ampliamento interrotti e mai completati. Il committente ha parlato col tecnico comunale che gli ha garantito la fattibilità (l'immobile possiede già dichiarazione di inagibilità precedente alla vecchia pratica edilizia). Il fabbricato si presenta senza impianti di alcun tipo, senza serramenti, al rustico e senza scale di collegamento tra i vari piani... Addirittura vi è diverso materiale edile sparso per il cantiere, praticamente è un cantiere in abbandono. Possiede però tutti i muri perimetrali (anche se in alcune parti sono sbragati) ed il tetto che era l'unica parte che i lavori di ristrutturazione ha compiuto. Leggendo la norma (in particolare le circolari relative) NON è possibile mutare la destinazione in F2 in quanto possiedono tetto e muri perimetrali. Così perlomeno è come l'ho interpretata io. Confrontandomi con qualche tecnico della mia zona però ho scoperto che sono riusciti a modificare immobili residenziali in unità collabenti in situazioni molto meno degradate della mia (solamente puntando sul fatto che i loro immobili presentavano delle crepe nei muri perimetrali). Mi hanno detto di presentare tranquillamente il DOCFA, di stare tranquilla che non verrà respinto. Io però ho ancora qualche dubbio... Soprattutto dopo aver letto che il catasto ha 1 anno di tempo per verificare e multare i DOCFA presentati che non hanno i requisiti sopra indicati per la categoria F2. E siccome non è possibile parlare con i tecnici del catasto di Milano, se non andando in città (mi è impossibile), volevo chiedere a voi un consiglio su come comportarmi... Io penso non si possa fare... Però perchè ovunque mi dicono che sia fattibile? Possibile che son tutti "nel torto"? Scusate l'argomento trito e ritrito, ma vi garantisco che nelle diverse pagine dell'apposito topic non ho trovato nulla che possa dare risposta a questo quesito, forse singolare... Vi ringrazio.
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AnMar
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Personalmente ho fatto due pratiche di variazione (andate a buon fine) usando questa guida: geototus.altervista.org/fabbricati/esemp... Tuttavia esiste altra scuola di pensiero secondo la quale devi prima demolire e poi accatastare come F2 (allegando comunque autocerificazione, foto, etc.) Ti faccio una domanda: perchè proprio F2? per non pagare GIUSTAMENTE l'imu et simili? Puoi anche pensare di portare il tutto in F3 che, se ho ben capito, corrisponde alla realtà. In ogni caso ti conviene sentire l'ufficio.
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nordina
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19 Giugno 2015 alle ore 14:29
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Grazie AnMar per l'aiuto! F2 perchè essendo un immobile pre-esistente, accatastato e tutto non credo sia assimilabile a immobile in corso di costruzione... Reputo sia più simile a immobile divenuta collabente... Però la questione che abbia il tetto mi lascia perplessa... Il catasto di Milano non si può contattare telefonicamente o via e-mail...? Sarebbe moooolto più facile per me.
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AnMar
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nordina
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19 Giugno 2015 alle ore 14:29
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Ciao, ho scritto un'email 2 giorni fa, ma mi sa che non danno consulenza via e-mail. (vi è scritto che non danno consulenza via telefonica... probabilmente non la daranno nemmeno per e-mail). Pensavo di procedere con l'accatastamento del tutto in F3 come da te consigliato... Ma si può fare anche se non è una nuova costruzione? Bensì un immobile che avrà 300 400 anni...
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AnMar
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Ciao, a me fecero fare una istanza ben dettagliata (praticamente una perizia) con la quale chiedevo di essere autorizzato a presentare un docfa per variare l'unità da censita a F3. Una volta evesa l'istanza ho presentato il docfa richiamando la stessa ed è andato tutto a buon fine. 2 cose però 1. non credo che possa fare a meno di recarti in ufficio in quanto queste procedure vanno concordate. 2. per il pagamento dei tributi (imu tasi etc.) non devi dimenticare che dovresti comunque dichiarare (e quindi pagare) in base al valore dell'area edificabile........e qui correggo anche il mio precedente post che al riguardo era fuorviante. in ogni caso fatti un bel giro sul sito, troverai molte informazioni al riguardo. Riflettendo sul tutto, però, penso che ti convenga procedere con la variazione in F2 visto che hai già la dichiarazione di inagibilità....segui le indicazioni su geototus, allega anche la predetta dichiarazione di inagibilità. Non dovresti aver problemi.
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nordina
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19 Giugno 2015 alle ore 14:29
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Salve a tutti. Premetto che dopo aver parlato con il Catasto, l'immobile va accatastato come unità collabente. Se ho ben capito, il discorso delle imposte sull'area edificabile è da attribuirsi agli F3 (e non agli F2). Infatti, ho letto sul web che: " Fabbricato inagibile avente carattere permanente definito unità collabente (categoria catastale F2): la categoria catastale “F2” è anch’essa una categoria fittizia che identifica costruzioni inidonee a utilizzazioni produttive di reddito, a causa dell’accentuato livello di degrado; si tratta di fabbricati già ultimati che inizialmente avevano una rendita, ma, per degrado dell’immobile tale da compromettere permanentemente la sua utilizzazione, quindi il reddito effettivo differisce dalla rendita catastale per oltre il 50% e per un periodo di almeno un triennio (art. 35 del Tuir) e su istanza e/o segnalazione dell’ufficio imposte, del comune o su domanda del contribuente viene variata la rendita catastale. Se le effettive condizioni dell’immobile siano tali da renderlo totalmente inutilizzabile, a meno di radicali interventi, o opere di manutenzione straordinaria, si potrà avere anche l’azzeramento della rendita catastale. Agli atti sarà conservata l’unità immobiliare con i relativi identificativi con l’attribuzione della categoria fittizia F/2 e rendita zero. Non è quindi assoggettato a IMU. " Quindi nel mio DOCFA inserirà rendita zero... E' corretto...?
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AnMar
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nordina
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Grazie AnMar
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