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Allargamento Porte - causale docfa |

naruto
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Salve a tutti, a fronte di una pratica edilizia per manutenzione straordinaria degli impianti tecnologici e variazione larghezza porta il cliente prossimo alla vendita mi chiede di aggiornare la planimetria catastale per poterla avere precisa come richiesto dal compratore. Sono state allargate due porte di 30 cmq cadauna e ristretto il portontino di 30cm. La modifica non genera modifica del classamento quindi poteva restare uguale ma per l'atto visto che chi compra spende parecchi soldi si richiede planimetria aggiornata. Pensavo come causale "ESATTA RAPPRESENTAZIONE GRAFICA" ma sul vademecum docfa si riporta: "da utilizzare quando è necessario correggere imperfezioni grafiche relative agli elaborati grafici (planimetrie o elaborati planimetrici) già agli atti, che non siano dipendenti da lavori intervenuti successivamente alla presentazione di detti elaborati e che non incidano sulla rendita catastale" parla di correzioni e no aggiornamenti, quindi non è corretto utilizzarla? Grazie a tutti della collaborazione
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Latemar
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
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"naruto" ha scritto: Salve a tutti, a fronte di una pratica edilizia per manutenzione straordinaria degli impianti tecnologici e variazione larghezza porta il cliente prossimo alla vendita mi chiede di aggiornare la planimetria catastale per poterla avere precisa come richiesto dal compratore. Sono state allargate due porte di 30 cmq cadauna e ristretto il portontino di 30cm. La modifica non genera modifica del classamento quindi poteva restare uguale ma per l'atto visto che chi compra spende parecchi soldi si richiede planimetria aggiornata. Pensavo come causale "ESATTA RAPPRESENTAZIONE GRAFICA" ma sul vademecum docfa si riporta: "da utilizzare quando è necessario correggere imperfezioni grafiche relative agli elaborati grafici (planimetrie o elaborati planimetrici) già agli atti, che non siano dipendenti da lavori intervenuti successivamente alla presentazione di detti elaborati e che non incidano sulla rendita catastale" parla di correzioni e no aggiornamenti, quindi non è corretto utilizzarla? Grazie a tutti della collaborazione Causale opere interne ed in annotazioni per il classamento docfa inserire che si adegua il classamento piu' idoneo in aumento per il rinnovamento degli impianti tecnologici. Siccome l'acquirente spende parecchi soldi, la casa avrà caratteristiche ed una redditività maggiore rispetto a prima, altrimenti non credo il venditore abbia buttato via i soldi a caso. Mi raccomando che ci sia la pratica edilizia in comune.
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Pippocad
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Bisognerebbe più che altro far capire al cliente e al compratore che non è necessario aggiornare la planimetria catastale per queste lievi modifiche motivando la cosa con la Circolare del 09/07/2010 n. 2 - Agenzia del Territorio che al punto e) Variazioni delle unità immobiliari censite per le quali non sussiste l'obbligo di dichiarazione : Si ritiene opportuno precisare, per una migliore identificazione delle fattispecie riconducibili nell'ambito delle novellate disposizioni, che non hanno rilevanza catastale le lievi modifiche interne, quali lo spostamento di una porta o di un tramezzo che, pur variando la superficie utile dei vani interessati, non variano il numero di vani e la loro funzionalità.
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rubino
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"Pippocad" ha scritto: Bisognerebbe più che altro far capire al cliente e al compratore che non è necessario aggiornare la planimetria catastale per queste lievi modifiche motivando la cosa con la Circolare del 09/07/2010 n. 2 - Agenzia del Territorio che al punto e) Variazioni delle unità immobiliari censite per le quali non sussiste l'obbligo di dichiarazione : Si ritiene opportuno precisare, per una migliore identificazione delle fattispecie riconducibili nell'ambito delle novellate disposizioni, che non hanno rilevanza catastale le lievi modifiche interne, quali lo spostamento di una porta o di un tramezzo che, pur variando la superficie utile dei vani interessati, non variano il numero di vani e la loro funzionalità. Non esistono planimetrie catastali quotate quindi dotate di misure espressamente dichiarate dal tecnico - l'unica è l'altezza - ne deriva che per rilevare le larghezze, qualcuno (il notaio, un tecnico, un agente immobiliare, un funzionario pubblico?) munito di righello dovrebbe misurarle graficamente sulla planimetria e poi confontarle con quelle reali, che qualcuno tecnicamente preparato dovebbe aver rilevato ma mettiamo che ci si metta d'accordo su cosa e come rmisurare (col telaio o senza? il buco nel muro o fra le mostre?), veniamo al ragguaglio: e se la planimetria fosse stata stampata adattandola all'area di stampa e non nel formato reale, cosa confronta? E se la stampante non è settata bene e deforma la figura rappresentata, cosa confronta? Aggiungo: l'eventuale causale della variazione va scelta leggendo il vademecum nazionale, dalla pag. 55.
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samsung
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"rubino" ha scritto: ... e se la planimetria fosse stata stampata adattandola all'area di stampa e non nel formato reale, cosa confronta? E se la stampante non è settata bene e deforma la figura rappresentata, cosa confronta? Mi capitò qualche anno fa in un caso di divisione dal quale poi fui esautorato per diversi motivi nel quale il tecnico di controparte che doveva fornire le planimetrie catastali aggiornate, mi faceva pervenire pdf in scala anomala Lo dissi, ma l tecnico insistette sla corretezza delle sue planimetrie. All'epoca non preparavo i dxf ma scansionavo le immagini da caricare nel docfa, quindi non conoscevo la problematica del rimpicciolimento del disegno se nel dxf resta un particolare su di un piano spento fuori dal riquadro, avrei potuto suggerirgli l motivo del problema. In un caso del genere, con consistenza e superfice catastale corretti (che era il motivo per cui andavo fuori di testa: planimeia rimpiccioita ma superficie corretta) come valutereste voi la planimetria?
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robertopi
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rubino
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"samsung" ha scritto: "rubino" ha scritto: ... e se la planimetria fosse stata stampata adattandola all'area di stampa e non nel formato reale, cosa confronta? E se la stampante non è settata bene e deforma la figura rappresentata, cosa confronta? Mi capitò qualche anno fa in un caso di divisione dal quale poi fui esautorato per diversi motivi nel quale il tecnico di controparte che doveva fornire le planimetrie catastali aggiornate, mi faceva pervenire pdf in scala anomala Lo dissi, ma l tecnico insistette sla corretezza delle sue planimetrie. All'epoca non preparavo i dxf ma scansionavo le immagini da caricare nel docfa, quindi non conoscevo la problematica del rimpicciolimento del disegno se nel dxf resta un particolare su di un piano spento fuori dal riquadro, avrei potuto suggerirgli l motivo del problema. In un caso del genere, con consistenza e superfice catastale corretti (che era il motivo per cui andavo fuori di testa: planimeia rimpiccioita ma superficie corretta) come valutereste voi la planimetria? Sbagliata, non so se accidentalmente o volutamente. Mi ricordo che in qualche ufficio ci furono arresti di funzionari che accettavano planimetrie volutamente più piccole, per far entrare in atti superfici catastali inferiori e contribuire all'evasione fiscale. Questa è la miopia della pubblica amministrazione: non so se hai avuto la verifica di un docfa, i funzionari - giustamente - non misurano nulla perchè sarebbe contestabile sia il rilievo del dato sia il ragguaglio con una misura grafica tuttavia mi chiedo: nessuno ha pensato a far inserire due, tre, quattro misure con asseverazione del tecnico per verificare se la planimetria corrisponde alla realtà? Magari la smetteremo di ricalcare le planimetrie altrui.
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geoalfa
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"rubino" ha scritto: ..... nessuno ha pensato a far inserire due, tre, quattro misure con asseverazione del tecnico per verificare se la planimetria corrisponde alla realtà?... Qui è d'obbligo quotare rubino! Perchè non ci hanno mai pensato? Prchè non insistiamo? Soprattuttom a difesa dei nostri lavori correttamente eseguiti? Cordialità
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Latemar
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Premesso che la stampa non in scala non è un problema, semmai il problema sarebbe il non disegnare la planimetria nella giusta scala. Se proprio vogliamo essere pignolissimi e non vogliamo vedere una stampa non in scala e vogliamo misurare con il righello le dimensioni di una stanza, così, per divertirci. Dalle nostre parti abbiamo risolto rappresentando in angolo planimetria, un parametro grafico di scala, vale a dire un quadratino di lato corrispondente a due metri reali. Qualsiasi scala venga stampata la planimetria c'è il parametro che consente di rapportare le dimensioni lette con il righello sulla stampa alla lunghezza reale. Quindi il consiglio per risolvere il problema della stampa in scala non conforme a quella di rappresentazione è quella di disegnare il parametro in planimetria. Io lo metto accanto alla freccia di orientamento del nord.
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rubino
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"Latemar" ha scritto: Premesso che la stampa non in scala non è un problema, semmai il problema sarebbe il non disegnare la planimetria nella giusta scala. Se proprio vogliamo essere pignolissimi e non vogliamo vedere una stampa non in scala e vogliamo misurare con il righello le dimensioni di una stanza, così, per divertirci. Dalle nostre parti abbiamo risolto rappresentando in angolo planimetria, un parametro grafico di scala, vale a dire un quadratino di lato corrispondente a due metri reali. Qualsiasi scala venga stampata la planimetria c'è il parametro che consente di rapportare le dimensioni lette con il righello sulla stampa alla lunghezza reale. Quindi il consiglio per risolvere il problema della stampa in scala non conforme a quella di rappresentazione è quella di disegnare il parametro in planimetria. Io lo metto accanto alla freccia di orientamento del nord. L'esempio della rappresentazione non in scala era funzionale a definire una della possibili cause di incertezza nella misura di qualsiasi grandezza riportata in una planimetria catastale ottenuta da un qualsiasi mezzo di riproduzione. Per quanto riguarda la verifica della scala di stampa, è incredibile che la la maggior parte di noi, nel forum, sappia a cosa serva la quota di 10 m riportata a destra della fincatura sulle planimetrie rilasciate dall'ufficio.
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Latemar
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"rubino" ha scritto: "Latemar" ha scritto: Premesso che la stampa non in scala non è un problema, semmai il problema sarebbe il non disegnare la planimetria nella giusta scala. Se proprio vogliamo essere pignolissimi e non vogliamo vedere una stampa non in scala e vogliamo misurare con il righello le dimensioni di una stanza, così, per divertirci. Dalle nostre parti abbiamo risolto rappresentando in angolo planimetria, un parametro grafico di scala, vale a dire un quadratino di lato corrispondente a due metri reali. Qualsiasi scala venga stampata la planimetria c'è il parametro che consente di rapportare le dimensioni lette con il righello sulla stampa alla lunghezza reale. Quindi il consiglio per risolvere il problema della stampa in scala non conforme a quella di rappresentazione è quella di disegnare il parametro in planimetria. Io lo metto accanto alla freccia di orientamento del nord. L'esempio della rappresentazione non in scala era funzionale a definire una della possibili cause di incertezza nella misura di qualsiasi grandezza riportata in una planimetria catastale ottenuta da un qualsiasi mezzo di riproduzione. Per quanto riguarda la verifica della scala di stampa, è incredibile che la la maggior parte di noi, nel forum, sappia a cosa serva la quota di 10 m riportata a destra della fincatura sulle planimetrie rilasciate dall'ufficio. Vero. Quindi anche l'indicazione delle misure in planimetria non servono a nulla ed, anzi, è vietato inserirle. E' Incredibile quanti di noi lo sanno.
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rubino
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"Latemar" ha scritto: "rubino" ha scritto: "Latemar" ha scritto: Premesso che la stampa non in scala non è un problema, semmai il problema sarebbe il non disegnare la planimetria nella giusta scala. Se proprio vogliamo essere pignolissimi e non vogliamo vedere una stampa non in scala e vogliamo misurare con il righello le dimensioni di una stanza, così, per divertirci. Dalle nostre parti abbiamo risolto rappresentando in angolo planimetria, un parametro grafico di scala, vale a dire un quadratino di lato corrispondente a due metri reali. Qualsiasi scala venga stampata la planimetria c'è il parametro che consente di rapportare le dimensioni lette con il righello sulla stampa alla lunghezza reale. Quindi il consiglio per risolvere il problema della stampa in scala non conforme a quella di rappresentazione è quella di disegnare il parametro in planimetria. Io lo metto accanto alla freccia di orientamento del nord. L'esempio della rappresentazione non in scala era funzionale a definire una della possibili cause di incertezza nella misura di qualsiasi grandezza riportata in una planimetria catastale ottenuta da un qualsiasi mezzo di riproduzione. Per quanto riguarda la verifica della scala di stampa, è incredibile che la la maggior parte di noi, nel forum, sappia a cosa serva la quota di 10 m riportata a destra della fincatura sulle planimetrie rilasciate dall'ufficio. Vero. Quindi anche l'indicazione delle misure in planimetria non servono a nulla ed, anzi, è vietato inserirle. E' Incredibile quanti di noi lo sanno. ... tantissisimi e per questo NON le inseriscono, forse conoscono la differenza fra un'idea/proposta e un obbligo (che NON c'è).
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Latemar
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"rubino" ha scritto: "Latemar" ha scritto: "rubino" ha scritto: "Latemar" ha scritto: Premesso che la stampa non in scala non è un problema, semmai il problema sarebbe il non disegnare la planimetria nella giusta scala. Se proprio vogliamo essere pignolissimi e non vogliamo vedere una stampa non in scala e vogliamo misurare con il righello le dimensioni di una stanza, così, per divertirci. Dalle nostre parti abbiamo risolto rappresentando in angolo planimetria, un parametro grafico di scala, vale a dire un quadratino di lato corrispondente a due metri reali. Qualsiasi scala venga stampata la planimetria c'è il parametro che consente di rapportare le dimensioni lette con il righello sulla stampa alla lunghezza reale. Quindi il consiglio per risolvere il problema della stampa in scala non conforme a quella di rappresentazione è quella di disegnare il parametro in planimetria. Io lo metto accanto alla freccia di orientamento del nord. L'esempio della rappresentazione non in scala era funzionale a definire una della possibili cause di incertezza nella misura di qualsiasi grandezza riportata in una planimetria catastale ottenuta da un qualsiasi mezzo di riproduzione. Per quanto riguarda la verifica della scala di stampa, è incredibile che la la maggior parte di noi, nel forum, sappia a cosa serva la quota di 10 m riportata a destra della fincatura sulle planimetrie rilasciate dall'ufficio. Vero. Quindi anche l'indicazione delle misure in planimetria non servono a nulla ed, anzi, è vietato inserirle. E' Incredibile quanti di noi lo sanno. ... tantissisimi e per questo NON le inseriscono, forse conoscono la differenza fra un'idea/proposta e un obbligo (che NON c'è). Concordo
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