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Autore adattamento cartografico proposta di aggiornamento

paolobura

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 0 -  0 - Inviato: 23 Novembre 2008 alle ore 18:25

Ciao a tutti.
Essendo alle prime armi con lavori castastali di aggiornamento della situazione delle mappe, ho un dubbio che non riesco a togliermi, anzi addirittura altri colleghi hanno contribuito a confondermi ancor piu le idee.
Il mio quesito è questo, quando faccio la proposta d'aggiornamento sovrappongo il mio rilievo alla mappa e ovviamente se la mappa ha dimensioni differenti ( magari dimensioni differenti di alcuni metri) pregeo quando oriento gia mi fa un primo adattamento modificando le misure del mio rilievo ( sempre sulla cartografia e non sul libretto ovviamente), poi faccio adatta e lui aggancia i punti. Ora a questo punto, premesso che visivamente il rilievo è molto simile se nn uguale al rilievo che ho fatto... ci si deve metter li a risistemare le misure che lui ha adattato? ad esempio se un fabbricato quadrato dopo l'adattamento è 40 cm piu grande e le sue distanze da fabbricati limitrofi o confini sono variate in proporzione con le dimensioni della mappa? oppure è corretto lasciare la proposta cosi come è adattata da pregeo appunto xche la mappa non ha domensioni corrette o differenti?
Io ho sempre inteso che il rilievo va adattato alla mappa e non viceversa.. se per favore qualcuno puo' fugare questi miei dubbi

GRAZIE! :cry:

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Autore Risposta

Hamidx

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 0 -  0 - Inviato: 23 Novembre 2008 alle ore 18:40

per essere più precisi in pregeo cè la funzione distanze,io di solito dopo l'orientamento, in fase di adattamento mi misuro le distanze ed adatto le geometrie di tipo rosso il piu' preciso possibile rispetto a quello che ho collimato.Ciao

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paolobura

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 0 -  0 - Inviato: 23 Novembre 2008 alle ore 19:17

anche io ho usato al funzione distanza...ma il mio quesito è.." E' CORRETTO METTERSI LI A MISURARE COL COMANDO DISTANZA E SISTEMARE I PUNTI OPPURE SI LASCIA IL TUTTO COME ESCE DALL' ADATTAMENTO?"
( PREMESSO CHE LA MAPPA è PIU LUNGA DI 2 METRI RISPETTO IL REALE)

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Hamidx

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03 Ottobre 2006

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 0 -  0 - Inviato: 23 Novembre 2008 alle ore 20:18

bisogna adattare il più possibile la geometria.

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paolobura

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 0 -  0 - Inviato: 23 Novembre 2008 alle ore 20:25

TI RINGRAZIO

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dioptra

(GURU)

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Piove di Sacco(PD) dioptra@dioptra.it (Autore OK_Pregeo)

 0 -  0 - Inviato: 24 Novembre 2008 alle ore 12:26

Salve
L'adattamento dipende:
se hai un autoallestito quando il tipo arriverà in catasto sarà riadattato in base alla mappa che il catasto conserva.
Se l'estratto è AdT allora sarà inserito come da proposta di aggiornamento.

Personalmente non mi sono mai messo a ripristinare le geometrie che il pregeo mi distrugge.
La mappa è quello che è ed il procedimento di spostamento delle linee rosse a mano mi fa un po' schifo.

Io utilizzo un altro sistema:
Mi succhio letteralmente dall'estratto 2 punti e li inserisco nel libretto precalcolando i valori di campagna.
Li marco come PV.
Nella relazione tecnica specifico che "i Punti grafici o Punti mappa o PV sono stati inseriti all'unico scopo di meglio inquadrare il rilievo sulla mappa."
In fase di redazione della proposta utilizzo i 2 PV per inquadrare il rilievo sulla mappa.
Questi punti omologhi, avendo la stessa distanza tra di loro, NON portano a nessuna deformazione della proposta.

C'è da dire anche che io , in fase preventiva, con altri programmi, sovrappongo in modo dinamico il rilievo all'estratto di mappa in modo rigido. In questo modo provo e riprovo la sovrapposizione fino a quando non ho trovato la posizione che mi soddisfa.
In pratica faccio una mini, empirica, verifica di confine.
Alla fine mi succhio i due PV come innanzi detto.

Lo so che qualcuno storcerà il naso ma preferisco questa distorsione a quella di Pregeo sul mio rilievo.

cordialmente
A disposizione per ogni dimostrazione del mio modus operandi.

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wiki

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 0 -  0 - Inviato: 15 Marzo 2011 alle ore 20:00

Salve!
mi ricollego a questo post per fare alcune riflessioni sui punti vertice di natura prettamente grafica,

A tal proposito riporto un passaggio della FAQ di Geoalfa :
(http://www.geolive.org/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=10982 -
09 FAQ - 0011_inquadramento locale - rilievo dei fabbricati o dei particolari topografici (rappresentati in mappa) posti nelle adiacenze dell'oggetto del rilievo. )

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jema

(GURU)

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in giro in giro creek

 0 -  0 - Inviato: 16 Marzo 2011 alle ore 09:14

"wiki" ha scritto:
Sono perfettamente d’accordo sia su quanto esposto nella FAQ di Geoalfa e sia col modo di operare descritto da Dioptra però, vi propongo il seguente quesito:

QUALE MAPPA? quella di IMPIANTO (opportunamente calibrata utilizzando i parametri che racchiudono la p.lla interessata, sicuramente più precisa ed attendibile di della wegis) oppure quella WEGIS (rilasciata ufficialmente dal catasto per predisporre l’atto di aggiornamento)?

Spesso nelle due mappe (impianto e wegis), per svariati motivi (coordinate “diverse” della wegis rispetto all’impianto, adattamenti ecc.), le linee di confine che dovrebbero essere omologhe non coincidono, quindi, secondo la Vs esperienza, su quale delle due mappe si dovrebbero calcolare i PV di natura grafica per l’introduzione tipo nella cartografia catastale?

Personalmente sarei propenso a calcolare, per coordinate polari, due PV di impianto ...


La risposta corretta è, purtroppo, banale ma non potrebbe essere diversamente!

La Mappa sulla quale effettuare tutti i ragionamenti propedeutici per stabilire il miglior inquadramento al fine di attuare l'aggiornamento cartografico, è quella attuale: solamente a quella bisogna riferirsi!

Caso diverso è quello in cui, a seguito di indagini approfondite si riscontrino anomalie importanti rispetto alle mappe precedenti (d'impianto o meno), come per esempio:
- la rotazione o lo spostamento di fabbricati (anche d'impianto), casi rari ma non del tutto impossibili;
- la traslazione di linee cartografiche, per errata introduzione da parte parte del'Ufficio;
- errori nell'individuazione di elementi quali per esempio strade o acque, per il mancato aggiornamento delle variazioni intervenute nel tempo.

In tali situazioni, è consigliabile (se il gioco vale la candela) chiedere che l'Ufficio rettifichi le incongruenze emerse.
Tale procedura, straordinaria, sarà da concordare direttamente con l'Ufficio per valutare se sia la migliore delle strade percorribili.

Saluti

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dioptra

(GURU)

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10 Aprile 2003

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Piove di Sacco(PD) dioptra@dioptra.it (Autore OK_Pregeo)

 0 -  0 - Inviato: 16 Marzo 2011 alle ore 13:11

"jema" ha scritto:
"wiki" ha scritto:
Sono perfettamente d’accordo sia su quanto esposto nella FAQ di Geoalfa e sia col modo di operare descritto da Dioptra però, vi propongo il seguente quesito:

QUALE MAPPA? quella di IMPIANTO (opportunamente calibrata utilizzando i parametri che racchiudono la p.lla interessata, sicuramente più precisa ed attendibile di della wegis) oppure quella WEGIS (rilasciata ufficialmente dal catasto per predisporre l’atto di aggiornamento)?

Spesso nelle due mappe (impianto e wegis), per svariati motivi (coordinate “diverse” della wegis rispetto all’impianto, adattamenti ecc.), le linee di confine che dovrebbero essere omologhe non coincidono, quindi, secondo la Vs esperienza, su quale delle due mappe si dovrebbero calcolare i PV di natura grafica per l’introduzione tipo nella cartografia catastale?

Personalmente sarei propenso a calcolare, per coordinate polari, due PV di impianto ...


La risposta corretta è, purtroppo, banale ma non potrebbe essere diversamente!

La Mappa sulla quale effettuare tutti i ragionamenti propedeutici per stabilire il miglior inquadramento al fine di attuare l'aggiornamento cartografico, è quella attuale: solamente a quella bisogna riferirsi!Caso diverso è quello in cui, a seguito di indagini approfondite si riscontrino anomalie importanti rispetto alle mappe precedenti (d'impianto o meno), come per esempio:
- la rotazione o lo spostamento di fabbricati (anche d'impianto), casi rari ma non del tutto impossibili;
- la traslazione di linee cartografiche, per errata introduzione da parte parte del'Ufficio;
- errori nell'individuazione di elementi quali per esempio strade o acque, per il mancato aggiornamento delle variazioni intervenute nel tempo.

In tali situazioni, è consigliabile (se il gioco vale la candela) chiedere che l'Ufficio rettifichi le incongruenze emerse.
Tale procedura, straordinaria, sarà da concordare direttamente con l'Ufficio per valutare se sia la migliore delle strade percorribili.

Saluti


Salve

Solo per confermare, in quanto jema mi ha preceduto.

cordialmente

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