Salve a tutti, scrivevo per avere l'opinione del forum relativamente ad una pratica di sanatoria che stavo seguendo.Oggetto della pratica è un edificio di civile abitazione, edificato nel 1970, costituito da 3 piani sottoterra: sottostrada, piano terra e piano primo.
L'edificio confina con il fronte con la strada comunale, mentre sul retro confina con territorio demaniale (vi è un fiume con la sponda).
Il punto finale di questa pratica è dichiararne la conformità edilizia e catastale, per permettere al proprietario di vendere.
La conformità catastale c'è: al catasto la planimetria rappresenta fedelmente la situazione reale.
Per quella edilizia ho la problematica: negli archivi comunali, agli atti la pratica edilizia relativa alla licenza di costruzione riporta una planimetria di progetto diversa dallo stato reale, con non solo variazione di tramezzi interni ma anche con variazione della sagoma del fabbricato nel lato rivolto verso il fiume (territorio demaniale).
Il tecnico comunale chiede che venga predisposta una pratica di sanatoria per regolarizzare il tutto.
In questa situazione voglio anche appurarmi se il fabbricato non è stato edificato nel territorio demaniale: per cui ho incaricato un collega per appurarlo tramite un rilievo topografico.
Mi chiedo: relativamente al constatare se il fabbricato risulta costruito all'interno della particella di proprietà del mio cliente, come devo considerare gli aggetti creati dai balconi? Devono ricadere all'interno della particella o la loro proiezione può anche ricadere nel territorio demaniale?
Un saluto a tutti