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1 casa, 2 proprietari |

GeoSka
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31 Luglio 2009
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Ciao a tutti, sto aiutando una signora amica di famiglia a radunare i suoi bene per inserirli nel testamento; mi sono trovato una situazione che non riesco a sbrogliare, magari sarà pure facile, però nessuno è riuscito a darmi una risposta esauriente. Vi descrivo la situazione. 06/06/1983: Paolo; proprietario di un ente urbano compostao da 3 mappali, il map.3 (5vani cat.A/4) e i map. 29/1 e 31 (1 vano cat.A/6); è dal notaio per vendere questi beni. Vende ad Angela una porzione dell'imobile composta da vano al piano terra, locale adibito a forno e piccola porzione di cortile per un tot di 172 mq (non specifica quale mapp.); mentre vende a Maria il restante, e cioè: 2 vani in piano terra ingresso, cucina, servizio e cortile che circonda il fabbricato per tot 2143 mq. 09/02/1989: Maria va dal notaio per redigere testamento pubblico, e istituisce suo erede universale Mario, a cui lascia i map. 3, 31, e 29/1. Ora nelle visure catastali del mapp. 3 il proprietario è Mario (giustamente) facendo una visura storica dei mapp. 29/1 e 31, si vede il passaggio da Paolo , ad Angela e ora il proprietario è Mario (ingiustamente) Cosa posso fare per cambiare il proprietario. Grazie a tutti.
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bibopm
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Intanto controlla se la voltura che è stata presentata è corretta. Se quella è giusta, fai un'istanza di rettifica della voltura e alleghi la copia corretta. Se invece è sbagliata, ti tocca ripresentarla. Fammi sapere se ti serve altro
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GeoSka
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Grazie bibo per la risposta ma non credo ci sia stata una voltura; non sono molto esperto di catasto e magari sto dicendo una fesseria, però il nuovo proprietario è diventato Mario dalla publicazione del testamento che lo vedeva erede di quel bene. Però se come dici tu devo controllare la voltura, devo andare sempre all'agenzia del territorio?? E in pratica come si farebbe un'istanza di rettifica?? grazie ancora
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GeoSka
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ragazzi nessun altro consiglio???
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bibopm
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Beh presumo che il passaggio di proprietario da testamento lo abbia fatto un notaio o un professionista. Vai da lui e ti fai dare una copia e poi vai in catasto e prendi il modulo per le rettifiche e scrivi cosa devono sistemare e alleghi la copia della voltura
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GeoSka
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31 Luglio 2009
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allora provo ad andare a controllare la voltura, se esiste e se è corretta, se no presento la domamda di rettifica. vi faccio sapere cosa mi dicono. grazie ancora
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GeoSka
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Ciao a tutti oggi sono andato in catasto a chiedere qualche info sul miom caso, all'urp mi hanno detto di mandare una raccomandata alle persone che hanno fatto la successione e comunicarli di provvedere a fare loro la rettifica. Che dite?? Mi hanno consigliato questa come soluzione per non far pagare niente al mio cliente perchè non ha colpa. Se qualcuno non ha altri consigli io procederei con la lettera.
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rossa
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Diffida del consiglio di un incompetente che, per essere un tecnico catastale, è doppiamente colpevole. Infatti tu non hai appurato nè il tipo di errore nè chi lo ha commesso, errore che potrebbe essere da imputare anche al Catasto ! Intimeresti di effettuare delle rettifiche a persone che magari hanno presentato documenti perfettamente in regola ! Agisci con professionalità ed individua prima con certezza gli errori e chi li ha commessi. Poi, ammesso che gli errori siano da imputare a dei privati, prova ad immaginare che, in seguito alla tua raccomandata, potrebbero altamente infischiarsene di fare alcunchè. Allora consiglieresti al tuo cliente di fare una causa della durata decennale e comunque costosa anche in caso di vittoria ? Dammi retta, al tuo cliente conviene molto di più (a parte i tempi) pagarti per sistemare la situazione. Saluti.
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lucanto
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Se ho ben capito, nell'atto del 1983 erano previste delle porzioni di fabbricato, quindi le u.i.u. erano da frazionare preventivamente. Ci sono delle planimetrie allegate all'atto? E' possibile individuare in altro modo il bene compravenduto? Se non cominci dall'inizio è difficile che riesci a sbrogliare la matassa. Magari postaci l'articolo dell'atto dove vengono descritti i beni suddetti, perchè l'inghippo è lì. Cerca poi di individuarli nelle planimetrie catastali preesistenti a quel punto il tecnico catastale ti dovrebbe saper consigliare. Anche perchè credo che con l'istanza di rettifica o la voltura non puoi risolvere. Facci sapere
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GeoSka
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Io ho una copia dell'atto di vendita del 1983 e una copia del testamento pubblico del 1989. Leggendo bene il testamento dice "mi chiede di ricevere il suo testamento in forma pubblica , ed all'uopo, alla presenza delle testimoni, mi dichiara le sue volontà...."la signora credeva di essere proprietaria di quel bene, oppure ha portato i documenti di compravendita e il notaio si è sbagliato. Mentre l'atto di vendita è molto chiaro, alla fine c'è una planimetria un po così, in bianco e nero però si capisce che una piccola parte va alla mia cliente e il restante va all'altra signora. Però la domanda resta............cosa fare??
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lucanto
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ti devi concentrare sull'atto del 1983. devi capire se le planimetrie allegate all'atto sono state registrate e volturate in catasto. Poi viene il testamento... Se non ci riesci chiedi aiuto ad un tecnico.
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geoalfa
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"lucanto" ha scritto: ti devi concentrare sull'atto del 1983. devi capire se le planimetrie allegate all'atto sono state registrate e volturate in catasto. Poi viene il testamento... Se non ci riesci chiedi aiuto ad un tecnico. GeoSKa Scusami tanto per la franchezza con cui debbo esprimermi, ma la maniera di come ha espresso il tuo caso non fa altro che confermare quello che stiamo cercando di far comprendere a tutti: NON E’ SUFFICIENTEMENTE CHIARA L’ESPOSIZIONE, QUINDI RENDE VANO OGNI TENTATIVO DI DARTI UNA MANO, O QUANTOMENO NON PERFETTAMENTE UTILE PER RISOLVERE IL CASO!!! Ma veniamo al dunque, per cui mi sono permesso di fare lo spelling del tuo quesito, ovviamente modificandolo, per quel poco che riesco a comprendere, vista l’ermeticità dell’esposizione: posto che i mappali in vendita siano giusti, ci voleva tanto a dire: - ad Angela vende i mappali A, B, da individuare da frazionamento dei map x) e y) con porzione di cortile di mq 172? - a Maria vende i mappali C, D, da individuare da frazionamento dei map k) e j)con restante cortile di mq 2143 ? Prima ancora di controllare le volture, controllerei bene l’atto di vendita, la esatta descrizione dei beni compravenduti e i relativi eventuali allegati a dimostrazione delle volontà espresse ( piante ) Non è sufficiente dire che non c’è stata la voltura, sennò come facevano a cambiare la intestazione del bene? Secondo me tutte le inesattezze dipendono dalla stesura del primo atto di compravendita intervenuto fra l’originario proprietario Paolo con Angela e Maria Il consiglio di coinvolgere, almeno per quanto riguarda la messa in avvertimento che si stanno ponendo in essere documenti di rettifica degli errati dati catastali (visto che c’è certezza del diritto di proprietà dimostrato anche con il possesso). Direi di non cercare le colpe, perché queste sono in capo anche del legittimo proprietario che non ha controllato la esatta posizione dal 1989 ad oggi! Meglio sorvolare! Condivido il parere di rossa, anche se un poco”pesante” nei riguardi di un impiegato del catasto che, per la verità, non ti ha consigliato proprio perfettamente! Ritengo che il parere di lucano sia tanto buonsenso oltre che praticità: come si fa ad intestare un bene frazionato senza eseguire il frazionamento? È comprensibile come in catasto possano aver commesso l’errore di intestare il tutto ad una unica parte! Questo mi sembra sia successo, salvo ulteriore tue precisazioni. A me sembra invece che il notaio non abbia sbagliato a redigere l’atto di vendita, se ha correttamente descritto i beni compravenduti. All’epoca era possibile redigere questo tipo di atti, purché vi si allegasse un elaborato tecnico che dimostrasse il frazionamento! Secondo me,salvo verifica degli atti pregressi, come ti è stato consigliato, per risolvere il caso, occorre redigere un DocFa o più compreso il relativo elaborato planimetrico, per dimostrare l’effettivo frazionamento e quindi provvedere alle dovute volture richiamando gli atti già stipulati. Torno a ripetere: i consigli di lucano sono pertinenti ed in pratica condensano tutto quello che devi fare. cordialità
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GeoSka
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Hai ragione geoalfa, non ho fatto una descrizione chiarissima, e per le prossime volte sono già avvertito!!! Comunque tornando al problema, penso anche io che sia stato fatto un frazionamento solo per la compravendita. controllerò se le planimetrie sono state registrate. grazie ancora vi faccio sapere...
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GeoSka
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Ciao a tutti sono andato al catasto; ora vi dirò cosa mi hanno consigliato ma prima come sottolineato da geoalfa, voglio fare una descrizione della situazione più accurata. Paolo nel 1983 vende ad Angela una parte della sua proprietà, dopo una descrizione degli immobili presenti sul terreno e dei confinanti, nell'atto di vendita vengono identificati i mappali: "- detto immobile è attualmente censito, nel NCEU nel comune di ........., a ditta del venditore, a partita 500, foglio 24 mappali: - 3 piano terra di vani 5, categoria A/4, classe I, RCL 320; - 29/1 - 31, piano terra di vani 1, categoria A/6, classe I, RCL 40; dati desunti dal certificato n°1273 dell’11 Maggio 1983 U.T.E. Oristano; -……. -……. - che a tal fine, è stato predisposto dal Geometra…….. il necessario tipo di frazionamento che sarà allegato alla copia, ad uso di voltura dipendente dal presente atto. Tra le parti si conviene e si stipula quanto segue: -Paolo, richiesto, vende ad Angela, una porzione dell’immobile descritto i premessa e precisamente un vano in piano terra, locale adibito a forno e piccola porzione di cortile, tra le parti coperte e scoperte l’immobile trasferito occupa la superficie di 172 mq . le parti allegano una planimetria su cui l’immobile trasferito è individuato con colorazione in giallo; - inoltre Paolo richiesto, vende in favore di Maria acquista la residua parte del medesimo immobile composta da due vani in piano terra, ingresso cucina e piccolo servizio, residua parte di cortile, tra parti coperte e scoperte occupa la superficie di 2140 mq.” All’atto è allegata una planimetria in bianco e nero; dove è evidenziata con un annerimento la porzione di Angela e con l’inspessimento del contorno tutta la porzione di Maria, questa planimetria è registrata in catasto. Maria nel 1989 detta le sue volontà al notaio che sul testamento pubblico scrive: “istituisco mio erede universale mio nipote Mario al quale lascio tutti i restanti miei beni e precisamente: - la piena proprietà della casa di abitazione con annesso cortile, in comune di ……, confinante con………, censita nel N.C.E.U. al foglio 24 con i mappali 3, 31 e 29 sub 1;” Ora nelle visure catastali: - del Fg 24, mapp. 3 risulta proprietà di Mario, con la seguente sequenza cronologica: 1983 Paolo, 1991 Maria; Mario; - del Fg 24 Mapp. 29 sub 1 e 31 risulta proprietario Mario, con la seguente sequenza cronologica: 1983 Paolo, 1991 Angela ; Mario. All’URP mi hanno detto: ha sbagliato il notaio, perché è lui che ha registrato l’atto e non ha controllato la proprietà effettiva degli immobili descritti nel testamento, però per sicurezza mi ha mandato nell’ufficio un geometra sempre al catasto. Questo collega, dopo aver controllato credo qualche atto su pc mi ha detto che bisogna fare il frazionamento dei due immobili, perché sono ancora uniti, però dovrei avvisare l’erede di Maria, cioè Mario; che c’è bisogno del frazionamento e che dovrebbe pagarlo lui, poi dopo il frazionamento si potrà fare la voltura sulla proprietà dell’immobile. Io penso, se hanno già due numeri di particella distinti, dovrebbero essere due unità immobiliari distinte? Quindi che bisogno c’è di fare il frazionamento? Se dico cose sbagliate correggetemi, vorrei capire bene i miei errori e le procedure catastali. Comunque cosa consigliate, vorrei riuscire a sbrogliare questa matassa, però conosco solo tecnici che si occupano poco di catasto. Grazie a tutti per qualunque altra domano sono pronto a rispondere.
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geoalfa
(GURU)
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salve! torno a ripetere fino ad essere considerato pedante: in questi casi ci vuole la massima chiarezza e tu non la dimostri, anche se hai scritto tanto ! bastava che avessi scritto questo : 06/06/1983: Paolo; proprietario di un ente urbano composto da 3 mappali; il map.3 ( 5 vani cat. A/4) i map. 29/1 e 31 (1 vano cat.A/6); A-) Vende ad Angela una porzione dell'immobile ( map. 3 ) composta da vano al piano terra, locale adibito a forno e piccola porzione di cortile di superficie totale di 172 mq A-) Vende a Maria il restante, e cioè ( map. 29/1 e 31 ) composto da 2 vani in piano terra ingresso, cucina, servizio e cortile che circonda il fabbricato per tot 2143 mq. 09/02/1989: Maria istituisce suo erede universale Mario, a cui lascia : - il map. 3 ( NO! è di Angela che l'ha avuto per acquisto da Paolo ); - i map. 31, e 29/1 ( SI'! che l'ha avuto per acquisto da Paolo ). Ora nelle visure catastali del mapp. 3 il proprietario è Mario ( ingiustamente perchè è di Angela ) facendo una visura storica dei mapp. 29/1 e 31, si vede il passaggio da Paolo ad Angela e ora il proprietario è Mario ( giustamente proviene da Maria che l'ha avuto per acquisto) se l'interpretazione della sequenza è corretta si desume che l'errore sta nel testamento di Maria a Mario che si dichiara proprietaria di un bene che invece Angela ha acquistato da Paolo! secondo me, a quel poco che si può ricavare dalla descrizione molto sommaria e senza i riferimenti dovuti ( in questi casi la reticenza, non aiuta a chiarire immediatamente la questione! generando possibili incomprensioni! ) è che gli immobili prima venduti e poi caduti in successione, non hanno depositate correttamente le schede o addirittura non ci sono proprio! ecco, forse il perchè impropriamente ti dicono di fare il frazionamento! occorrerà fare due DocFa uno per ogni cespite in cui si rappresenteranno correttamente le proprietà in questione! cordialità
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