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Argomento: triangolo pf (con pf di comuni diversi)
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dioptra
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10 Aprile 2003
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Piove di Sacco(PD) dioptra@dioptra.it (Autore OK_Pregeo)
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Salve I PF si DEVONO SEMPRE chiamare con l'unico e solo nome che hanno, Circ. 2/88. Le procedure personalizzate delle varie AdT sono state soppresse e con loro sono SPARITE tutte quelle misurate che utilizzavano nomi di PF artificiosi.(una grande perdita, poichè non ci sono più collegamenti di misurate tra origini diverse) Vedi OK_Misurate. Se, poi, in casi particolari, si vuole utilizzare un Punto Ausiliario lo si può fare e si può anche utilizzare la codifica prevista da Pregeo per i Punti Ausiliari. [P.A.] Quando qualcuno chiede ciò che non è previsto dalla normativa gli si deve chiedere in base a quale normativa chiede questo e se è una "circolare interna" la vogliamo vedere lo stesso!!!!! Cordialmente
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cohan76
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08 Aprile 2008
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prov.Venezia
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Io mi trovo nella situazione di avere 2 PF fuori provincia e con origine diversa e un solo PF nella provincia della p.lla oggetto dell'atto di aggiornamento. Devo trasformare le coordinate dunque? essendo un lembo di terra confinante con altra provincia posso al massimo istituire un solo PF, ma visto che il rilievo è stato già effettuato (anche se abbiamo piantato dei chiodi) eviterei. Qualcuno sa darmi qualche informazione su come procedere?
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dioptra
(GURU)
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10 Aprile 2003
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Piove di Sacco(PD) dioptra@dioptra.it (Autore OK_Pregeo)
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Salve Metti i 2 punti fuori provincia e origine come Punti ausiliari, con le coordinate rispetto all'origine dell'oggetto del rilievo e nella relazione tecnica spieghi che i Punti ausiliari corrispondono ai pf relativi. cordialmente
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georom
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20 Febbraio 2007
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Mi risulta che siano necessari almeno 2 PF aventi origine comune (normalmente ricadenti nello stesso comune dell'oggetto del rilievo) al fine di poter consentire il calcolo delle coordinate. L'utilizzo di un terzo PF di origine diversa (diverso comune o diversa provincia) è consentito e di prassi comune, senza necessità di rinominarlo o di cambiargli le coordinate. Nell'est media va indicata la media delle coordinate est dei soli PF aventi origine comune. Se vi ricordate nelle vecchie versioni di pregeo c'era a questo scopo la sigla LC che consentiva il calcolo delle coordinate in sistema locale. Questo per quanto ne so io, ma AdT che vai usanza che trovi! (purtroppo)
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geoalfa
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"georom" ha scritto: Mi risulta che siano necessari almeno 2 PF aventi origine comune (normalmente ricadenti nello stesso comune dell'oggetto del rilievo) al fine di poter consentire il calcolo delle coordinate. L'utilizzo di un terzo PF di origine diversa (diverso comune o diversa provincia) è consentito e di prassi comune, senza necessità di rinominarlo o di cambiargli le coordinate. Nell'est media va indicata la media delle coordinate est dei soli PF aventi origine comune. Se vi ricordate nelle vecchie versioni di pregeo c'era a questo scopo la sigla LC che consentiva il calcolo delle coordinate in sistema locale. Questo per quanto ne so io, ma AdT che vai usanza che trovi! (purtroppo) condivido questa risposta chiara ed esaustiva. cordialità
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Silvano
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Padova
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Concettualmente ho capito il modo di operare, ma all'atto pratico pregeo mi blocca l'elaborazione perchè, giustamente, mi fa notare che uno dei tre pf ha "evidentemente" un'origine diversa e quindi si blocca. Qualcuno ha uno schema stampabile con le origini dei grandi sistemi (quello di qualche risposta fà e poco leggibile anche se illuminante). Io Sto facendo un tipo mappale proprio a confine tra venezia e padova e a dire il vero ammetto anche l'ignoranza di non conoscere l'origine di padova...
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it9gvo
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trappeto
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Scusate ma fatemi dire una cosa: mi infastidisce moltissimo che SIA I TECNICI DI ALCUNI CATASTI E SIA ALCUNI LIBERI PROFESSIONISTI NON LEGGONO LE CIRCOLARI CHE REGOLAMENTANO CON CHIAREZZA I NOSTRI LAVORI !!! E di conseguenza VENGONO INVENTATE di sana pianta soluzioni più o meno fantasiose proprio in quelle situazioni dove invece ESISTE GIA' UNA PRECISA NORMA a cui è necessario attenersi. Normativa: CIRCOLARE n.5/1989 (...la trovi in questo sito) (come ho già detto): per codificare un PF che ricade su un comune diverso da quello ove ricade l'oggetto del rilievo è obbligatorio aggiungere una barra e il codice catastale del comune limitrofo. ESEMPIO: codifica PF15 del foglio 45 del comune di PALERMO: PF15/0450/G273 ... E NIENT'ALTRO! E non ha alcuna importanza se i due comuni hanno origine diverse; infatti il tecnico approvatore dell'Ufficio provvede a non rototraslare e a non aggiornare il PF esterno, durante la fase di validazione. Codifica PF ricadente fuori Provincia: Normativa: circolare n.1 del 15/01/2007, al punto 3.7 (prot.3134) (la trovi nel sito): si codifica come se fosse un Punto ausiliario Topocartografico, quindi con un semplice numero (sembra opportuno indicare anche, per una più ampia trasparenza, nelle note del punto la codifica corretta (...corrisponde al PF.....). Scusate lo sfogo e buon lavoro a tutti!
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Silvano
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21 Giugno 2005
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Padova
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Non rientro nella polemica sui "fastidi" di it9gvo, ma ricordo un po' a tutti che spesso ci si dimentica che per realizzare le pratiche si devono utilizzare "software" (e le virgolette sono d'obbligo) alquanto empirici che tollerano solo le casistiche per così dire standard. Dire che va inserito un slash e il codice del comune sinceramente è forse oltre che poco esaustivo, ma chiedo: come si inseriscono in riga 8 i pf? PFXX/0XX0/Comune Dove sta la differenza tra pf fuori provincia (magari con origine e quindi coordinate diverse) e pf significativo? Per fortuna il caro Dioptra ha spiegato bene la sua metodologia: modifica le coordinate del pf in base alle coordinate del sistema principale (quello degli altri due pf per dirla terra terra). Solo che lui lo fa con il suo programma. Io uso merdiana e non ha questa comoda possibilità (ho chiesto lumi via mail al servizio assistenza). Carta e penna e... www.fiduciali.it/ dove si trovano tutti i dati necessari per ricavare le coordinate (se poi qui qualcuno chiede come fare, allora si che it9gvo deve infastidirsi). Come dice Dioptra con questo metodo tutto torna, elaborazione corretta, libretto ordinato, basta scrivere un po' di quisquiglie ad uso tecnico catastale... Grazie dell'attenzione
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it9gvo
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trappeto
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Mi permetto di continuare questo post non certo per polemica ma per amore nella topografia che distingue chi esercita la nostra professione. Le righe 8 contenute nel libretto delle misure non vengono assolutamente prese in considerazione dall'Ufficio nella elaborazione che effettua il Pregeo; tali righe 8 infatti vengono tramutate in righe 6 e lasciate nella stessa posizione nel libretto, mentre la procedura preleva le righe 8 relative ai PF, dall'archivio TAF dell'Ufficio, inserendole in coda al libretto. Il fatto di cambiare la TAF residente nel proprio PC al fine di associare al PF di altra origine, coordinate coerenti col sistema di assi del comune ove ricade l'oggetto del rilievo, ha il solo effetto di non avere come risultato della elaborazione il messaggio "ERRORI NON BLOCCANTI" : "est media definita nel record 9 è differente più di 5.000 m. dalla media delle Est appartenenti al foglio...;" ma subito dopo viene inoltre segnalato che "la rototraslazione avviene sulla posizione TAF dei due PF rilevati dello stesso foglio citato nella riga 0." Se andiamo a guardare il libretto elaborato, le coordinate dei punti battuti (e anche del PF di altro comune con diversa origine) sono tutte riferite al sistema di assi del proprio comune. Ecco perchè l'ufficio in sede di validazione ha cura di non aggiornare le coordinate del PF di altra origine. Quindi dov'era il problema? E allora dobbiamo chiederci: a cosa serve cambiare le coordinate ai PF dal momento che gli algoritmi del Pregeo hanno previsto tali casi e senza creare alcun problema nel calcolo delle coordinate? Buon lavoro a tutti
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geom71
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Torino
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Ciao a tutti,ho letto con molto interesse quanto da voi scritto qui sull' argomento,però alcune cose non quadrano col mio caso,probabilmente a Torino,facciamo in modo diverso.Devo inserire in mappa un fabbricato al confine tra 2 comuni. I PF ci sono già e per mia somma "fortuna" mi tocca usarne 3 nel mio comune e uno nel comune confinante (stessa provincia,ma riferimento diverso)che serve solo per racchiudere l'oggetto all' interno del triangolo fiduciale. Il lavoro è a posto,gli scarti fra i 3 PF dello stesso comune sono abbondantemente sotto il limite,ma inserendo quello nell' altro comune con le sue coordinate,va tutto a farsi friggere! Ho provato ad inserirlo come PA chiamandolo 201 (primo punto visto dalla stazione 200)ma lo inserisce lo stesso nel calcolo e manda tutto a farsi friggere lo stesso. Ora,la mia domanda è questa: qui l'ADT in questi casi vuole il PF fuori comune,come fosse un PA, battuto da 2 stazioni consecutive come fosse una iperdeteminazione,chiamandolo come un punto qualsiasi battuto 2 volte. Ma a questo punto ,secondo me non va inserito come riga 8,va solo specificato in relazione che si tratta di un PA corrispondente ad un PF nell' altro comune...o no?
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it9gvo
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trappeto
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Geom71 puoi essere più chiaro quando dici che "va tutto a farsi friggere"? A cosa ti riferisci? alle coordinate calcolate da Pregeo? agli SQM?, agli scarti in TAF? o altro? Ciao
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geom71
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Torino
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No,gli SQM rimangono nei ranghi,sono le differenze con la TAF che passano a 5Km,solo in relazione al PA. Ovvio visto che finiscono con l'avere 2 riferimenti diversi! Comunque domattina faccio un salto all' ADT,sperando di trovare almeno il tecnico di servizio!
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geom71
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Torino
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Eccomi qua,mi rispondo da sola! Stamattina ho trovato il tecnico al catasto e,come pensavo io originariamente,il PA qualsiasi esso sia,non va inserito con le righe 8,nè con le sue cordinate,nè con le coordinate ricalcolate con il riferimento al nostro comune. Non si mette proprio,altrimenti il Pregeo lo calcola nella rototraslazione e modifica tutte le coordinate di tutti i punti fiduciali. Il PA va messo come un semplice punto battuto ,nemmeno è obbligatorio iperdeterminarlo,ma se lo si fa è meglio,e va segnalato in relazione il motivo per il quale è stato usato. Ciao,ciao e buon lavoro!
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it9gvo
(GURU)
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trappeto
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Mi dispiace ma devo dissentire da quanto ti hanno riferito: non è vero che durante l'approvazione del tipo il Pregeo modifica (sballandole) le coordinate dei PF: ciò avveniva in modo automatico sino alla versione 7.01 di Pregeo nella quale la procedura predisponeva di defoult detta modifica ed era compito del tecnico approvatore deselezionare i PF da non modificare (la procedura lo consentiva). A partire dalla versione 8 invece, i PF risultano di defoult non modificabili e l'operatore, se lo ritiene opportuno, deve intervenire manualmente (la procedura lo consente) per rototraslare scegliendo origine e orientamento e quindi aggiornare la TAF. L'Ufficio non ha alcun problema ad approvare i tipi con PF con origini diverse, così come previsto dalla normativa della circolare n.2/1988, mai cambiata sino ad oggi; sòlo una prescrizione: almeno due PF devono ricadere sulla stessa origine. Comunque il problema verrà risolto una volta per tutte quando le coordinate dei PF saranno ricalcolate nel sistema Gauss-Boaga o WGS84. Buon lavoro
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tvrnrc84
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20 Marzo 2008
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Buonasera a tutti. Io ho lo stesso problema: i PF che utilizzo sono 4 (piena campagna e grosse particelle da rilevare) e sono 2 in un comune X e 2 nel comune Y. L'AdT mi dice di ricalcolare le coordinate dei PF del comune Y nel sistema del comune X specificandolo in relazione. ...e fin qui ci siamo. Il problema è che, dopo aver modificato le righe 8 con le coordinate calcolate, il sistema durante l'elaborazione del libretto va a leggersi le coordinate dei PF dalla TAF, rendendo inutili le mie modifiche. Come si fa a ricalcolare le coordinate e definirle con le righe 8 senza che il sistema se le corregga da solo? Grazie Chiedo scusa per eventuali banalità ma sono giovane e inesperto
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