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Autore TM F ante o post Sanatoria edilizia?

Geostebe

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25 Luglio 2013 alle ore 11:45

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 0 -  0 - Inviato: 21 Novembre 2019 alle ore 10:51

Buongiorno a tutta la comunità.

Ho cercato sul forum prima di scrivere il quesito che segue ma non sono stato in grado di chiarire i miei dubbi, anche a causa della mia marginale esperienza con le procedure catastali.

Sto predisponendo una sanatoria edilizia per un piccolo fabbricato ad uso autorimessa totalmente abusivo (quindi al momento non in mappa e privo di identificativo catastale), che dovrà poi essere venduto.

Il mio dubbio riguarda il momento in cui presentare il TM e FRAZIONAMENTO per staccare la particella dal terreno del venditore ed inserire in mappa il fabbricato in questione.

Se lo facessi prima della sanatoria edilizia disporrei del numero di particella da citare sulla pratica, ma essendo tenuto a presentare in Comune il frazionamento prima di procedere al suo deposito, mi troverei a dichiarare un fabbricato che ancora per il Comune è "sconosciuto", seppure in procinto di essere sanato.

Se lo facessi invece dopo il deposito della sanatoria, presenterei una pratica edilizia sulla quale non sono in grado di indicare quale sia il riferimento catastale alla quale la stessa fa riferimento (potrei solo citare il numero di particella sulla quale il fabbricato in questione insiste).

Ovviamente, il tutto si deve concludere con l'accatastamento al CF mediante Docfa.

Qual'è secondo voi la giusta sequenza con cui presentare gli atti ai diversi enti?



Sanatoria edilizia-> TM+F ->Docfa

oppure

TM+F-> Sanatoria edilizia ->Docfa?



Sper che la mia esposizione sia stata sufficientemente chiara.

Grazie per l'attenzione e buon lavoro.

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Autore Risposta

geogradi

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 0 -  0 - Inviato: 21 Novembre 2019 alle ore 16:00

hai tutto pronto? pratica edilizia, valutazione della sicurezza ai fini sismici, collaudo, oneri pagati?

La sanatoria è la comunicazione di un illecito già avvenuto quindi allegati alla domanda ci vuole tutto, compreso variazione catastale e oneri pagati.

Se dai un occhiata ai moduli vedrai che cè scritto da qualche parte "si allega la variazione catastale" (nel tuo caso dovuta) Quindi chiedo, come fai a presentare la variazione catastale senza partire dalla Notifica di Frazionamento? Non puoi.

Ma faccio un altra ipotesi...

Se hai tutto(tranne l'accatastamento e i pagamenti) provo a ragionare a voce alta con un esempio che è capitato a me anche se io non avevo bisogno di fare un frazionamento.

In una sanatoria, ho chiesto al Comune di farmi la la distinta di versamentol'11 marzo ovvero prima di presentare la pratica. Nella distinta non c'è' scritto niente che individui il mio immobile. Quindi in un certo senso io ho già detto al Comune che c'è in giro una sanatoria. Poi ho atteso tutti i pagamenti avendo detto ai clienti di indicare nella causale " oneri di sanatoria per immobile sito in via...numero....... (quindi come se avessi confermato e localizzato l'abuso) dopodichè ho fatto gli accatastamenti e presentato la sanatoria (il 26 marzo) con tutto quanto.

Quindi se hai tutto il resto mi viene da dire che potresti seguire quest'ordine:

1) farsi fare la distinta di pagamento per la sanatoria

2) pagare indicando in causale qualcosa che localizzi l'intervento

3) notifica frazionamento, fraz con tm e docfa

4) presenti la sanatoria con accatastamento, oneri e il resto

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 21 Novembre 2019 alle ore 16:18

"Geostebe" ha scritto:


Qual'è secondo voi la giusta sequenza con cui presentare gli atti ai diversi enti?



Sanatoria edilizia-> TM+F ->Docfa

oppure

TM+F-> Sanatoria edilizia ->Docfa?






La giusta sequenza è:

TM+TF -> Docfa-> Sanatoria.

Non hai scelta e devi contattare il tecnico comunale per evitare che si muova prima l'ufficio edilizia della data di presentazione della richiesta di sanatoria.

Saluti

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geogradi

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 0 -  0 - Inviato: 21 Novembre 2019 alle ore 16:55

contattare il tecnico Comunale? per cosa se lo ha già fatto con la distinta di pagamento che per altro è già stata pagata?

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 21 Novembre 2019 alle ore 18:56

"geogradi" ha scritto:
contattare il tecnico Comunale? per cosa se lo ha già fatto con la distinta di pagamento che per altro è già stata pagata?



Visto che il problema per Geostebe è quello di anticipare il comune nell'accertamento dell'abuso, consigliavo di contattare il tecnico per informarlo e "congelare" l'eventuale avvio del procedimento che potrebbe partire con il deposito del frazionamento diun immobile "sconosciuto".

Se poi Geostebe ha pagato già gli oneri, (mi è sfuggito), a quel punto il suo dubbio non ha fondamento perchè il comune è già informato dell'abuso al momento del deposito del frazionamento.



Saluti

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geogradi

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 0 -  0 - Inviato: 21 Novembre 2019 alle ore 20:26

Non ha ancora pagato gli oneri visto che ha chiesto come si deve comportare e quindi non ha ancora presentato la sanatoria. Ma quando presenti la sanatoria (ho spiegato sopra) deve anche pagare gli oneri e se li paga prima di presentare la notifica di frazionamento....

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 22 Novembre 2019 alle ore 11:35

"geogradi" ha scritto:


In una sanatoria, ho chiesto al Comune di farmi la la distinta di versamentol'11 marzo ovvero prima di presentare la pratica. Nella distinta non c'è' scritto niente che individui il mio immobile. Quindi in un certo senso io ho già detto al Comune che c'è in giro una sanatoria. Poi ho atteso tutti i pagamenti avendo detto ai clienti di indicare nella causale " oneri di sanatoria per immobile sito in via...numero....... (quindi come se avessi confermato e localizzato l'abuso) dopodichè ho fatto gli accatastamenti e presentato la sanatoria (il 26 marzo) con tutto quanto.




Le opere abusive che tu descrivi in che tipologia edilizia di intervento rientrano ?



Saluti

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geogradi

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 0 -  0 - Inviato: 22 Novembre 2019 alle ore 11:42

non cambia nulla.

Comunque il condominio era più lungo di 60 cm e più largo di 30 quindi aumento di carico urbanistico , modifica altezze interne ultimo piano, scale diverse, struttura portante in pilastri e travi anziche muri portanti interni. finestre spostate ecc quindi ristrutturazione

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 22 Novembre 2019 alle ore 12:46

"geogradi" ha scritto:
non cambia nulla.

Comunque il condominio era più lungo di 60 cm e più largo di 30 quindi aumento di carico urbanistico , modifica altezze interne ultimo piano, scale diverse, struttura portante in pilastri e travi anziche muri portanti interni. finestre spostate ecc quindi ristrutturazione



Vabbè, diciamo che non cambia nulla.

Rimane il fatto che il catasto compreso il docfa, va fatto prima di tutto. La parte urbanistica verrà definita dopo. Prima del catasto si può solo andare a chiedere informazioni in comune, per stabilire come procedere alla sanatoria che io do per scontato sia consentita dal comune.



Saluti

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geogradi

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 0 -  0 - Inviato: 22 Novembre 2019 alle ore 13:26

TOTONNO si è vero quello che dici in questa tua ultima.

Il nostro collega sopra ha fatto comunque una domanda intelligente che nessuno forse si è mai posto. E il mio ragionamento era che per stare più tranquillo poteva pagare gli oneri prima della notifica. Secondo questa logica se hai pagato significa che hai già iniziato il processo di "sanatoria" o se non altro il Comune ne è già a conoscenza pertanto "la notifica di frazionamento" non può più essere vista come un "autodenuncia di abuso" perchè è in corso il processo di regolarizzazione.

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Geostebe

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 0 -  0 - Inviato: 28 Novembre 2019 alle ore 11:08

Buongiorno e grazie a tutti per i vostri contributi.

Purtroppo non avevo avuto l'accortezza di spuntare la richiesta di avviso in caso di risposta quindi mi erano sfuggite le vostre risposte.

Entro nel dettaglio per chiarire la mia situazione.

Il Comune è al corrente dell'abuso ed ho già avuto diversi colloqui col tecnico per definire le modalità di presentazione della sanatoria. Il mio dubbio non era quindi focalizzato sulle conseguenze di un "autodenuncia" presentando gli atti catastali in Comune prima della sanatoria, quanto alla corretta sequenza degli adempimenti catastali ed edilizi da porre in atto per giungere alla conclusione del procedimento.

Per quanto riguarda l'oggetto dell'abuso ci troviamo di fronte ad un classico "giro" di muratura che costituiva la concimaia addossata ad una ex stalla, che è stato leggermente sopraelevato con della muratura di mattoni e sul quale è stata installata una tettoia di copertura. L'abuso consiste quindi nella piccola sopraelevazione, nell'installazione della tettoia di copertura e nel cambio d'uso. L'oblazione e gli oneri saranno pagati al momento della presentazione dell'istanza in sanatoria.

Ero tratto in inganno dalla procedura che di solito si adotta, andando ad aggiornare il catasto alla fine dei lavori edilizi. In effetti però, ragionando sulla base dei vostri contributi si può sintetizzare che:

1) Per presentare la sanatoria devo citare gli estremi della denuncia catastale (per chi opera in Emilia Romagna punto 3.3.9.2 del modulo 2 Relazione Tecnica di Asseverazione)

2) Per presentare il Docfa con gli estremi del punto 1 mi serve il TM+F

3) La sanatoria deve essere necessariamente presentata a ruota degli adempimenti 1 e 2.




L'unico dubbio che mi rimane a questo punto è il seguente: dalla data di presentazione del Docfa ho un limite di tempo secondo voi per provvedere alla presentazione in Comune della Sanatoria?




Grazie a tutti, buona giornata e buon lavoro



Geostebe

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 0 -  0 - Inviato: 28 Novembre 2019 alle ore 14:16

"Geostebe" ha scritto:
Buongiorno e grazie a tutti per i vostri contributi.

Purtroppo non avevo avuto l'accortezza di spuntare la richiesta di avviso in caso di risposta quindi mi erano sfuggite le vostre risposte.

Entro nel dettaglio per chiarire la mia situazione.

Il Comune è al corrente dell'abuso ed ho già avuto diversi colloqui col tecnico per definire le modalità di presentazione della sanatoria. Il mio dubbio non era quindi focalizzato sulle conseguenze di un "autodenuncia" presentando gli atti catastali in Comune prima della sanatoria, quanto alla corretta sequenza degli adempimenti catastali ed edilizi da porre in atto per giungere alla conclusione del procedimento.

Per quanto riguarda l'oggetto dell'abuso ci troviamo di fronte ad un classico "giro" di muratura che costituiva la concimaia addossata ad una ex stalla, che è stato leggermente sopraelevato con della muratura di mattoni e sul quale è stata installata una tettoia di copertura. L'abuso consiste quindi nella piccola sopraelevazione, nell'installazione della tettoia di copertura e nel cambio d'uso. L'oblazione e gli oneri saranno pagati al momento della presentazione dell'istanza in sanatoria.

Ero tratto in inganno dalla procedura che di solito si adotta, andando ad aggiornare il catasto alla fine dei lavori edilizi. In effetti però, ragionando sulla base dei vostri contributi si può sintetizzare che:

1) Per presentare la sanatoria devo citare gli estremi della denuncia catastale (per chi opera in Emilia Romagna punto 3.3.9.2 del modulo 2 Relazione Tecnica di Asseverazione)

2) Per presentare il Docfa con gli estremi del punto 1 mi serve il TM+F

3) La sanatoria deve essere necessariamente presentata a ruota degli adempimenti 1 e 2.




L'unico dubbio che mi rimane a questo punto è il seguente: dalla data di presentazione del Docfa ho un limite di tempo secondo voi per provvedere alla presentazione in Comune della Sanatoria?




Grazie a tutti, buona giornata e buon lavoro



Geostebe





Non c'è alcun lilmite di tempo, ma conviene anticipare il comune che potrebbe intervenire in qualsiasi momento. Se poi c'è la necessità di vendere l'immobile, prima si ottiene la sanatoria dal comune e prima si ha la certezza di poterlo vendere senza sorprese ulteriori garantendo la regolarita del bene nei confronti di chi acquista.



Saluti

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Geostebe

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Grazie per il prezioso aiuto.



Geostebe

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