"tonin" ha scritto:
no comment
ma una domanda se dovessero consegnarti un atto con dati errati?
tonin
Salve
Comprendo i tuoi dubbi ma non hanno ragione di essere:
L'atto di aggiornamento
non è un documento da esibire!
E' puramente un Veicolo.
NON è valido in nessuna occasione, per nessuno e per nessun caso.
E' un atto UNILATERALE!
E' una richiesta di aggiornamento. Una domanda come se ne fanno tante.
Deve essere conservato per 5 anni unicamente perchè ci sia la prova che il cliente, cioè l'intestatario, ha apposto la sua firma sul documento stesso. Altrimenti chiunque potrebbe chiedere la modifica della mappa di altri.
Quello che vale e che deve essere consegnato al richiedente e al notaio o a chiunque è l'Attestato di approvazione, il documento che viene rilasciato ad approvazione avvenuta.
Oppure la visura appena dopo l'approvazione.
Ripeto: l'Atto di aggiornamento NON viene conservato dall'AdT e non si può modificare ad approvazione avvenuta.
Sull'atto conservato si fa una barra sopra alla data errata e si scrive di fianco quella esatta. E ogni fotocopia di esso riporterà la correzione.
Inoltre non vi è nessuna responsabilità del tecnico di fronte al committente in quanto negli archivi del catasto i dati sono esatti. Quante domande si presentano nei vari uffici, predisposte col pc, e all'ultimo momento si correggono a penna per non dover ristampare o nell'impossibilità di ristampare.
Spero di aver fugato ogni dubbio.
Fai una prova:
modifica gli intestatari di un estratto di mappa.
Poi redigi una proposta di aggiornamento e relativo atto di aggiornamento.
Vedrai che al pregeo 10 non gliene frega niente della corrispondenza dell'intestazione tra l'estratto e l'atto di aggiornamento.
Anche perchè DEVE essere così.
Poni il caso di società che cambiano amministratore delegato.
Negli archivi del catasto c'è l'intestazione della società ma nell'atto di aggiornamento devi anche inserire come firmatario l'intestazione dell'amministratore delegato o chi per esso.
Negli atti di esproprio si indica il nome del responsabile per il comune, non tutti gli espropriandi e poi si fa la lettera di incarico.
Nel caso di un "de cuius" firmano gli eredi, che non sono gli intestatari catastali, ma l'atto deve esere predisposto in quel modo.
E' per questo che non vi è nessun controllo da parte di pregeo sulla corrispondenza degli intestatari.
Come faresti sennò?
E male ha fatto quel tecnico catastale, se è andata così, a suggerire la ripresentazione di un Tipo Mappale a correzione della data di nascita.
Ha dimostrato la sua incompetenza.
Se ne poteva stare zitto.
Ripeto, se è andata così. cordialmente