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Argomento: punto mappale inaccessibile per frazionamento
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rubrie
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31 Gennaio 2013 alle ore 10:29
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una soluzione che potrei adottare potrebbe essere la seguente: dato che il punto B e il punto C li ho individuati e picchettati, potrei, tramite la trilaterazione, individuare il punto D, con le distanze individuate dalla mappa. Quindi, ammesso che tale soluzione potrebbe essere valida, c'è la possibilita' in pregeo di riportare tale calcolo, oppure il punto D individuato dovrò batterlo planimetricamente a tavolino? Clicca sull'immagine per vederla intera Grazie
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rubrie
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31 Gennaio 2013 alle ore 10:29
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mentre scrivevo la mia ultima risposta avete scritto proprio ciò che pensavo. Non ci sono tanti problemi perchè il punto è inaccessibile ora e lo sarà per sempre (salvo catastrofi naturali), quindi nessuno riuscirà a batterlo, nemmeno il catasto. procedo come descritto nel mio intervento precedente, individuando il punto e poi battendolo a tavolino, specificando il tutto in relazione. Ringrazio tutti per l'attenzione.
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Salvatore_B.
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29 Gennaio 2014 alle ore 14:47
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Juneau
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nella nota del libretto mettici "punto mappa"
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totonno
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Ma sul libretto non c'è mica il punto non misurato. Si crea con l'adattamento! Va misurato il punto più vicino a questo intermedio nella linea dividente, fin dove si può arrivare. Con l'adattamento magicamente la linea si estende fino a battere sul bordo della particella in mappa
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SIMBA964
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in fede con DIO
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"totonno" ha scritto: Ma sul libretto non c'è mica il punto non misurato. Si crea con l'adattamento! Va misurato il punto più vicino a questo intermedio nella linea dividente, fin dove si può arrivare. Con l'adattamento magicamente la linea si estende fino a battere sul bordo della particella in mappa Ciao Antonio Si potrebbe anche fare come dici tu sopra, ma però bisogna dirlo sulla relazione che hai operato in quel modo. Perchè se io vengo dopo di te e verifico quel punto con il libretto delle misure non lo trovo esattamente sul confine ma un pò più indietro rispetto alla linea di mappa nera. Saluti
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Salvatore_B.
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29 Gennaio 2014 alle ore 14:47
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Juneau
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cerco di dire qualcosina su cosa intendo per "punto mappa", nella speranza di non entrare nel solito loop di post su post. occorre, però, far finta che non siamo noi che andiamo a fare la "proposta", cioè occorre distinguere il libretto (come si faceva una volta fino a Pregeo 7) dalla "proposta", altrimenti si crea confusione. tanto perché il problema reale è come riportare nel libretto quel punto inaccessibileeeeeeeeeeeeeeeee che è estremo di dividente. saimo d'accordo che occorre ragionare solo per il libretto? (la proposta è una cazsata conseguenziale).
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totonno
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"SIMBA964" ha scritto:
Ciao Antonio Si potrebbe anche fare come dici tu sopra, ma però bisogna dirlo sulla relazione che hai operato in quel modo. Perchè se io vengo dopo di te e verifico quel punto con il libretto delle misure non lo trovo esattamente sul confine ma un pò più indietro rispetto alla linea di mappa nera. Saluti No, tu lo trovi esattamente dove l'ho misurato. Guardi il burrone e ti accorgi tranquillamente perchè non è stato misurato. Comunque puoi anche ribadirlo in relazione, hai visto mai che in un altra era geologica si trasformi il territorio. (scherzo) Ciao.
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totonno
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"rubrie" ha scritto: una soluzione che potrei adottare potrebbe essere la seguente: dato che il punto B e il punto C li ho individuati e picchettati, potrei, tramite la trilaterazione, individuare il punto D, con le distanze individuate dalla mappa. Quindi, ammesso che tale soluzione potrebbe essere valida, c'è la possibilita' in pregeo di riportare tale calcolo, oppure il punto D individuato dovrò batterlo planimetricamente a tavolino? Grazie Rispondo a questa domanda che leggo ora. Il punto B è comunque molto distante. Puoi posizionare il punto D con il sistema delle trilaterazioni, riga 4 e 5 così come hai suggerito tu. Però quello che voglio dire io è che tu il punto D ma anche il C non sai dove è materialmente sul posto. Quello che in teoria vai a misurare sulla carta non è detto che coincida con la linea di mappa. ecco perchè ti dico che tu devi determinare un punto nelle immediate vicinanze del punto D anche sulla carta perchè questo sarà sicuramente un punto certo che sul posto c'è ed è in quel punto preciso. Le distanze dai punti D e C non sono attendibili perchè non sai se queste nella realtà sono all'interno della linea di confine rappresentata in mappa. Capisci ? Prendi idealmente un punto sul prolungamento della retta A e B rilevati con lo strumento e rileva un punto C all'interno della particella sempre con lo strumento. con le righe 4 e 5 riporta le distanze graficamente tra B e D che si trova sul prolungamento nelle immediate vicinanze del termine effettivo della dividente (in fondo al burrone) e tra C e D. In pratica fai quello che vuoi proporre te con i cerchi. Se ti resta più facile puoi invece fare come propone Geopec, cioè prolungare dalla parte opposta ad A la linea dividente e rileva un punto che ti permette un allineamento tale da non superare la tolleranza dello squadro per determinare il punto D. Chiaro che come dice Simba questa cosa la puoi tranquillamente scrivere in relazione anche per informare chi deve controllare di quello che hai svolto e dare la possibilità di verificare la bontà del metodo anche a terzi. Saluti
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rubrie
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"totonno" ha scritto: "rubrie" ha scritto: una soluzione che potrei adottare potrebbe essere la seguente: dato che il punto B e il punto C li ho individuati e picchettati, potrei, tramite la trilaterazione, individuare il punto D, con le distanze individuate dalla mappa. Quindi, ammesso che tale soluzione potrebbe essere valida, c'è la possibilita' in pregeo di riportare tale calcolo, oppure il punto D individuato dovrò batterlo planimetricamente a tavolino? Grazie Rispondo a questa domanda che leggo ora. Il punto B è comunque molto distante. Puoi posizionare il punto D con il sistema delle trilaterazioni, riga 4 e 5 così come hai suggerito tu. Però quello che voglio dire io è che tu il punto D ma anche il C non sai dove è materialmente sul posto. Quello che in teoria vai a misurare sulla carta non è detto che coincida con la linea di mappa. ecco perchè ti dico che tu devi determinare un punto nelle immediate vicinanze del punto D anche sulla carta perchè questo sarà sicuramente un punto certo che sul posto c'è ed è in quel punto preciso. Le distanze dai punti D e C non sono attendibili perchè non sai se queste nella realtà sono all'interno della linea di confine rappresentata in mappa. Capisci ? Prendi idealmente un punto sul prolungamento della retta A e B rilevati con lo strumento e rileva un punto C all'interno della particella sempre con lo strumento. con le righe 4 e 5 riporta le distanze graficamente tra B e D che si trova sul prolungamento nelle immediate vicinanze del termine effettivo della dividente (in fondo al burrone) e tra C e D. In pratica fai quello che vuoi proporre te con i cerchi. Se ti resta più facile puoi invece fare come propone Geopec, cioè prolungare dalla parte opposta ad A la linea dividente e rileva un punto che ti permette un allineamento tale da non superare la tolleranza dello squadro per determinare il punto D. Chiaro che come dice Simba questa cosa la puoi tranquillamente scrivere in relazione anche per informare chi deve controllare di quello che hai svolto e dare la possibilità di verificare la bontà del metodo anche a terzi. Saluti  in sostanza è la stessa cosa che proponevo, in quanto i punti individuati da me derivano da un parziale riconfinamento, nello specifico, il punto C è il vertice della futura recinzione che piazzerà il committente e il punto D rimane sempre individuato in mappa sul prolungamento dei punti A e B. Quello che proponi tu, se non ho capito male, è di cambiare la posizione del punto C, prendendone uno qualunque all'interno del mapp. giusto? grazie ancora
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totonno
(GURU)
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Si il metodo è quello ma io prenderei il punto D non sulla linea di confine ma poco prima. Il motivo l'ho scritto sopra. Saluti.
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