Vorrei sottoporre una questione relativa all'aggiornamento cartografico. Ho letto diversi post e non sono riuscito a trovare una risposta.
Rilievo eseguito con scarto di pochi centimetri rispetto alle misurate dei pf. Differenza di qualche metro (anche 5 m) rispetto alle mutue distanze da taf.
Proseguendo con la proposta di aggiornamento si evince che il contorno della particella è notevolmente spostato rispetto a quella rilevata.
Se adatto il rilievo all'estratto dopo l'eleborazione si evince che nella proposta di aggiornamento i punti fiduciali vengono spostati di 3-4 metri.
Un tipo così redatto può incorrere in problemi?
So di alcuni colleghi che eseguono l'adattamento su autocad o con altro software e quindi caricano tutto (dopo l'elaborazione) su pregeo, in questo moto bypassano questa variazione di coordinate dei PF.
Se non ho capito male, la logica dell'adattamento del rilievo all'estratto è proprio quello di pervenire ad una corretta individuazione delle coordinate dei PF trattando e mediando tutti i tipi che riguardano quei PF. Quindi mi chiedo, se io elaboro il tutto in autocad o altro software questo punto fondamentale della topografia catastale me lo metto sotto i piedi!!! Ed ancora così facendo vario l'effettiva distanza tra Pf e punti di dettaglio. E se mi scatta un collaudo? Ovviamente le distanze riportate nel tipo non sono coerenti con quelle misurate nella realta.
Scusate se sono stato lungo.
ciao