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Onorari per operazioni topografiche |

geocinel
Carlo Cinelli
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO (GURU)
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07 Novembre 2006
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Lamporecchio (PT) - geocinel@tin.it
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Vorrei aprire questo topic per portare degli elementi di riflessione sempre più attuali. Il lavoro topografico è considerato dalla maggior parte dei colleghi (quelli che non lo fanno), un lavoro collaterale agli altri e di Serie B. Ad aumentare questa convinzione in loro ed anche nella committenza ci pensano molti nostri colleghi, giovani e non, contoterzisti e non, che lavorano a prezzi da fame. Ultimamente mi sento richiedere dai committenti dei preventivi per frazionamenti ed altro e mi sento dire "Ma il tizio lo fa alla metà!". Spesso questi tizi non sono novizi della Topografia ma colleghi che operano anche da 30 anni. Io, che sono una persona a cui piace fare autocritica, mi sono anche chiesto se il mio onorario fosse troppo alto, alla luce anche delle nuove tecnologie di rilievo e della quasi totale automazione della procedura di aggiornamento, ma dal confronto avuto sui topic con alcuni di voi (i più seri), vedo che sono perfettamente in linea. Poi ci sarebbe da aprire un discorso anche sul contoterzismo e cioè se è giusto che ci siano delle persone che lavorano a metà prezzo per far ricaricare a colleghi che nulla hanno fatto l'altro metà prezzo. Questo, di fatto, non fa che aumentare quello che dicevo sopra e cioè che siamo colleghi che fanno lavori collaterali e di serie B. Mi viene da chiedermi anche come fanno, con onorari per frazionamento che si aggirano sui 500€, dovendo fare fattura e sapendo che i vari balzelli te lo riducono alla metà, a pensare che circa 250€. possa essere una cifra congrua per effettuare una operazione del genere. Sinceramente credo che questo problema non si risolverà tanto presto però forse è l'ora che qualcuno cominci a riflettere. Saluti Carlo Cinelli
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emanuel_m
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20 Settembre 2006
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Casale Monferrato (AL)
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ciao, guarda io francamente quando mi fanno certi paragoni, li mando gentilmente a stendere. ... ma soprattutto li mando dai colleghi che a loro dire fanno meno. ... chissà perchè però se gli altri fanno meno comunque vengono a chiedere anche a chi sul mercato costa di più. forse perchè la qualità si paga?? purtroppo sembra un lavoro facile, ma molte volte anche un'accatastamento dai terreni all'urbano può essere fatto male con conseguente aggravio di spesa per la committenza negli anni futuri. ai prezzi che hai scritto te, personalmente non mi muovo nemmeno dall'ufficio. ciao.
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Luberto77
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22 Luglio 2005
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Ciao come già descritto in altro topic la situazione in certe parti è veramente GRAVE........ ci sono queste fantomatiche "società di servizi" che si buttano sul mercato (che non c'è....) a prezzi irrisori puntando sulla quantità........ pagando la gente in nero...... ovvio abbassando i costi di gestione...da qualche parte..... io purtroppo ci ho lavorato.... Personalmente credo che i collegi dovrebbero muoversi in questo senso preservendo i colleghi iscritti e garantendo loro i propri diritti....... ma mi sembra che almeno qui a PD le cose non stiano così.....forse qualcuno ha paura di parlare o di informare di qualcosa che non va o qualcuno che viola le regole...... a presto e buon lavoro.....
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MarcoD
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29 Settembre 2004
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Ciao, avete ragione e mi ricollego a quello che si diceva ieri sera nella trasmissione di Santoro: è un problema di malcostume Italiano. Nepotismo e così via, il lavoro e il cliente sono miei, tu prendi quanto dico io, ecc...Come diceva qualcuno su questo sito,qualcuno crede che la formazione sia meno importante del sudore della fronte..Ed è anche vero (esperienza personale) che un disegno sterile viene stimato più di un rilievo di qualche ettaro....Perchè tanto non lo capiscono (le curve di livello? cosa sono?)..Personalmente io sto dicendo NO a un pò di lavori. Il pregeo? i docfa? Si fanno perchè è obbligatorio, se no se ne farebbe a meno....Colleghi che sembrano fare un altro mestiere...Vai col mio strumento (vecchio di 15 anni) così te lo pago meno di quanto faresti col tuo! E la formazione? I software topografici e i relativi aggiornamenti? Altra cosa diffusissima: la qualità del lavoro è direttamente proporzionale a quanto questo viene pagato. A volte vengo accusato di essere troppo "romantico". Comunque pensare "questo è il sistema" non migliora le cose, anzi! Saluti
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MarcoD
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29 Settembre 2004
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Ciao, avete ragione e mi ricollego a quello che si diceva ieri sera nella trasmissione di Santoro: è un problema di malcostume Italiano. Nepotismo e così via, il lavoro e il cliente sono miei, tu prendi quanto dico io, ecc...Come diceva qualcuno su questo sito,qualcuno crede che la formazione sia meno importante del sudore della fronte..Ed è anche vero (esperienza personale) che un disegno sterile viene stimato più di un rilievo di qualche ettaro....Perchè tanto non lo capiscono (le curve di livello? cosa sono?)..Personalmente io sto dicendo NO a un pò di lavori. Il pregeo? i docfa? Si fanno perchè è obbligatorio, se no se ne farebbe a meno....Colleghi che sembrano fare un altro mestiere...Vai col mio strumento (vecchio di 15 anni) così te lo pago meno di quanto faresti col tuo! E la formazione? I software topografici e i relativi aggiornamenti? Altra cosa diffusissima: la qualità del lavoro è direttamente proporzionale a quanto questo viene pagato. A volte vengo accusato di essere troppo "romantico". Comunque pensare "questo è il sistema" non migliora le cose, anzi! Saluti
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stephan
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15 Marzo 2005
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L'argomento è già stato più volte discusso ed è sicuramente degno di poter essere inserito in un apposito forum (suggerimento) dal momento che credo interessi tutti; tuttavia penso che con il decreto Bersani, come da post già inserito, la possibilità di poter raggiungere una tariffa che sia consona alle prestazioni in parola sia ormai una meta irraggiungibile, a meno di un ribaltamento di fronte; la liberalizzazione delle tariffe in campo professionale significa, nella fattispecie, avere gente che fà i docfa a 20 € per scheda o i tf a 250 € e nessuno potrà contestare tali parcelle (di certo non i clienti); Sono coloro che non scendono a compromessi a dispetto della qualità, e mi ci metto anch'io, a dover sconfiggere questo atteggiamento ormai radicato in alcuni colleghi diciamo "poco professionali"; per quanto mi riguarda ho sempre adottato il motto che dice : "meglio la qualità che la quantità" ma ovviamente quei colleghi la pensano al contrario. ciao
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enrico75
Iscritto il:
11 Aprile 2007
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Bisognerebbe che ci fosse un bell'ordine dall'alto, gli uffici catastali dovrebbero consentire di operare solo a privati (per quanto concerne la loro proprietà) e ai professionisti regolarmente iscritti ad albi o ordini professionali con l'obbligo di esibire il tesserino ad ogni consultazione. Finché invece si consente a chiunque di presentare una delega per poter operare in tutti i campi, il classico cittadino che apre la ditta di servizi senza nemmeno essere un geometra (ne conosco) e senza costi di iscrizione all'albo sicuramente la spunterà sul prezzo.
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bo_cla
Iscritto il:
07 Settembre 2005
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Massa
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Che ridere anche se in realtà ce solo da piangere! Io addirittura mi sono sentito dire se vuoi lavorare, occorre che tu abbassi i prezzi, non lo conosci bersani? Ciò come dire, con la nuova legge(ora non voglio aprire un forum di politica nel valutare se il decreto è giusto o è sbagliato, tanto ormai è legge) c'è libero mercato se non ci sei te che me lo fai il lavoro, trovo sicuramente qualcuno che me lo fa a meno :? . Ora io non so quale sia il caso specifico del collega, comunque la risposta che posso detrarre dalle mie esperienze è la seguente: - i giovani come me, purtroppo pagano sulla loro pelle l' essere giovani: il committente vede sempre un geometra anziano come una figura molto esperta ed affidabile nel suo lavoro (con tutto rispetto per i colleghi anziani, dei quali per alcuni nutro profonda ammirazione per le loro capacità in ambito lavorativo, l'anzianità non equivale necessariamente ad esperienza). - alcuni geometri lavorano a prezzi da fame pur di sottrarre lavoro ad alcuni dipendenti pubblici; -alcuni geometri lavorano a prezzi da fame perché di lavoro ne hanno molto, quindi con molto lavoro riescono ugualmente a portare il bottino a casa; -alcuni geometri subappaltano il lavoro ad altri geometri che hanno meno entrate mensili, questi ultimi pur di lavorare, poiché il denaro in tasca fa comodo a chiunque persona, eseguono la prestazione professionale. Io mi sono rifiutato e mi rifiuterò di essere sottopagato per eseguire le pratiche catastali per poi parlare del rilievo topografico che è tra le mie passioni di questo mestiere e so bene quanto sia importante. La nostra è una gran categoria, magari fosse meglio organizzata e disciplinata.
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geommax
Iscritto il:
24 Febbraio 2005
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Trodica di Morrovalle, (MC)
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geocinel wrote "....Mi viene da chiedermi anche come fanno, con onorari per frazionamento che si aggirano sui 500€, dovendo fare fattura e sapendo che i vari balzelli te lo riducono alla metà, a pensare che circa 250€. possa essere una cifra congrua per effettuare una operazione del genere.... " chiedo scusa ma forse non ho capito.... la cifra di 500€ è la cifra che mediamente si chiede al cliente, oppure? Lavoro già da 20anni, mi occupo sia dei miei clienti, sia faccio service per colleghi che non possiedono strumentazione e/o non hanno pratica catastale/topografica. La strumentazione, il software e quanto necessario l'ho acquistato e aggiornato a moneta pesante. Ma la cifra che tu dici, sempre regolata da fattura e quella che mediamente in base al lavoro, chiedo ai colleghi tecnici per il rilievo e la compilazione della pratica pregeo, esulando da tutte le trattazioni insite del rapporto tecnico/cliente che lascio al tecnico di fiducia. Non credo di fare lavoro di serie B, anche perchè con i miei clienti diretti non applico tali importi ma comunque con tutti ci metto il massimo della mia professionalità.
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evitel
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24 Febbraio 2005
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Il problema che si sta trattando è vecchio come il mondo ed è stato "legalizzato" dal decreto Bersani... penso ci sia poco da fare per rimediare. Neanche l'intervento degli ordini e collegi professionali potrebbero risolvere il problema, a meno di una sorprendente presa di coscienza da parte di tutti i professionisti nel rispetto di quello che dovrebbe essere un codice deontologico comune ed irremovibile. I 500€ sono irrisori sia se chesti al cliente diretto che al collega professionista. E' come pagare la tangente al collega per avere lavoro (le altre 500€ le intasca il collega). Non voglio elencare qui le tariffe di paragone di alcuni artigiani e nemmeno il costo orario di un manovale apprendista edile che sono noti a tutti... a pensarci fa solo rabbia. La soluzione potrebbe esserci, ed è una sola a mio parere: applicazione obbligatoria per legge dei minimi tariffari su tutte le prestazioni professionali, il risultato sarebbe duplice: 1) controllo effettivo da parte dell'erario del reddito professionale; 2) libera concorrenza basata solo sulla qualità. Credo che così molti "venditori di aria in scatola" cambierebbero mestiere e la professionalità e specializzazioni richieste, sarebbero in continua evoluzione. Comunque alla fine siamo sempre e solo noi che diamo un valore al nostro lavoro, e mi auguro che tutti, in coscienza, lo possano reputare almeno "dignitoso" per un professionista.
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rolan
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22 Novembre 2004
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Torino
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Verrebbe da dire....è il mercato, bellezza! La questione, in ogni caso è decisamente articolata. Conosco colleghi, bravi e scrupolosi, che hanno scelto di operare unicamente nel campo specifico in oggetto, che lavorano sulla quantità e sulla velocità di esecuzione con prezzi decisamente bassi. Spesso mi trovo a confrontarmi con tali soggetti, diciamo che, in definitiva, io preferisco perdere qualche cliente ma passare i week-end al mare piuttosto che a misurare a tariffa oraria ridicola. In questo caso la differenza è tutta qua. Qualcuno potrà obiettare che non ne ho bisogno ma non è così: tengo famiglia e noto che, a differenza degli anni passati (quando il rapporto professionista-cliente era basato essenzialmente sulla fiducia), la maggiorparte dei committenti chiede il preventivo anche solo per una visura. D'altra parte anche l'annoso problema della qualità è sempre controverso: non è affatto scontato che le parcelle stilate con il tariffario sia sinonimo di lavoro perfetto, anzi.... Un ultima considerazione: per i giovani colleghi entrare nel mondo del lavoro è difficile, non basta avere un'abilitazione e una targhetta fuori dalla porta. Spesso sono reduci da anni di tirocinio sottopagati e sfruttati. Anche in questo caso la valutazione di eventuali "promozioni" si presterebbe a molteplici interpretazioni. Buona giornata a tutti
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lupi
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01 Novembre 2005
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:cry: :cry: :cry: Mal comune mezzo gaudio dicono......... ma c'è poco da consolarsi infatti. Io ad esempio noto che ormai non si sa nemmeno se il prezzo che formuli è basso o alto. L'anarchia regna talmente sovrana che i prezzi per tipologia di intervento cambiano di volta in volta ribaltandosi continuamente. Qualcuno fa notare che ormai opinione diffusa è che tanto sono carte inutili, oppure un elaborato vale l'altro e questo vale ormai purtroppo anche per gli enti pubblici. Chi ha basato il proprio lavoro mettendo la qualità e la professionalità in primo piano viene ormai trattato come un pagliaccio e di fatto non ha nemmeno la possibilità di dimostrare con i fatti la bontà di quanto può in realtà fornire. Meccanismi clientelari completano il cerchio con una logica, come qualcuno ha fatto notare, tutta italiana. Se qualcuno deve dimostrare quanto in effetti vale non riesce proprio a farlo! Aggiungiamo infine la farsa dei crediti formativi e raggiungiamo l'apice della vergogna! Concettualmente l'idea è perfetta peccato che i soliti sfigati si preoccuperanno di aggiornarsi continuamente con aggravio di spese, tempo e quant'altro e quindi inevitabilmente dovranno ritoccare le proprie prestazioni, mentre i soliti "ignoti" continueranno a farla franca lavorando a prezzi da fame alla faccia dei primi. E' perfettamente lo specchio di quanto succede con la fiscalità in Italia. Ci si preoccupa di spremere, stringere, stanare chi già è noto, castigandolo appena sgarra di una virgola e chi opera nell'ombra si frega continuamente le mani......... ma siamo in Italia! Cordialità a tutti lupi
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evitel
Iscritto il:
24 Febbraio 2005
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caro Geocinel, questo topic non interessa proprio nessuno visto che nel giro di poche ore è stato già cestinato..... forse fa troppo male a molte persone con la "coda di paglia"...
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geocinel
Carlo Cinelli
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO (GURU)
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07 Novembre 2006
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Lamporecchio (PT) - geocinel@tin.it
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Oltre 300 contatti in 8 ore. Quasi un record. 12 Interventi. Tutti (o quasi) nello stesso senso. Volevo le code di paglia. Fanno come sempre. Si nascondono.
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Maurizio76
Iscritto il:
26 Febbraio 2007
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Io non ho la coda di paglia (non ne avrei motivo) e non sono toccato direttamente dalla tematica dell'argomento in quanto sono lavoratore dipendente (ed ecco il motivo dell'assenza della coda di paglia)...ma il discorso mi intriga dal punto di vista etico e mi vien dare una domanda/supposizione volutamente critica nei confronti di chi si professa (giustamente o meno) onesto nel dichiarare che certi lavori per esempio 500 € non li farebbe. La domanda è: ma voi onesti ed etici lavoratori quanto guadagnate in un anno?Non è possibile che chi produce dei lavori ad un costo minore del vostro lo faccia anche con la consapevolezza di guadagnare comunque di meno?O magari così facendo lavorano di più e si specializzano a tal punto che per esempio una procedura docfa la espletano in media in un tempo sensibilmente minore del vostro...spero di non essere frainteso, non è che voglio accusare nessuno di chissà che è che volevo capire bene da che parte è la ragione (sempre che ce ne sia una univoca)...
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