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Argomento: La disgrazia di dover lavorare con Pregeo!
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geocinel
Carlo Cinelli
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Lamporecchio (PT) - geocinel@tin.it
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"anonimo_leccese" ha scritto: Salve intervengo solo ora dopo quella bella scorpacciata di sacrosante opinioni con una semplice domanda, o considerazione: ma una volta non si è detto, soprattutto da parte dei guru, che nei riconfinamenti i PF non dovrebbero essere presi proprio in considerazione ? Quando non esistevano nemmeno, con i frazionamenti con letture progressive come si fa allora ? Probabilmente, ci si è limitato ai soli punti della dividente ? Mi sembra alquanto strano anhe perchè il frazionamento risale al 2011, quindi con l'obbligotarietà di almeno 3 pv,..dove sono sti pv ? Perchè non si può agire a livello locale senza per forza tener conto dei PF ? Anche perchè non sappiamo con quante stazioni si è arrivati a battere detti PF, o se son stati letti tutti da unica stazione, evento molto raro ma non impossibile - buon pomeriggio Chi ha detto che i PF non devono essere considerati nelle riconfinazioni di linee post circolare 2/88? Cosa c'entrano i frazionamenti ante Circolare 2/88? Obbilgatorietà di 3 PV? Da quando e con quale circolare? L'Italia è lunga e noi siamo distanti quasi 800 KM. Cordialmente Carlo Cinelli
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SIMBA64
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Salve Se dovessi tentare di riconfinare l'oggetto del contendere di Claudio Mangani io farei così: acquisizione dei due libretti approvati 2009 e 2011 (prevedo che nessuno dei due sia stato fatto da Claudio) inserimento degli stessi in autocad. Nuovo rilievo sul posto con punti fiduciali precedenti e tanti più elementi possibili utili all'individuazione dell'oggetto del contendere (non so se sul posto esista già qualche probabile dividente generata dai due frazionamenti), inserimento del mio rilievo sempre file di autocad. Sovrapposizione dei tre rilievi con prevalenza dei punti che più ritengo siano giusti, visione completa quindi delle tre lavori una sopra l'altro, con possibilità di capire dove sono probabili errori. Una volta stabilito qual'è il rilievo giusto da considerare valido dovrò confinare o riconfinare sul posto, come?? Con un procedimento inverso, cioè una volta determinata la posizione della mia stazione (rispetto al rilievo che ritengo più giusto) per coordinate polari comincerei a picchettare i punti delle nuove linee dividenti. Per Anonimo: per fortuna che è uscita la normativa circ. 2/88 o meglio catasto dei numeri, altrimenti sarebbe veramente un problema a determinare la posizione esatta dei confini. Saluti cordiali
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anonimo_leccese
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"SIMBA64" ha scritto: Salve Per Anonimo: per fortuna che è uscita la normativa circ. 2/88 o meglio catasto dei numeri, altrimenti sarebbe veramente un problema a determinare la posizione esatta dei confini. Saluti cordiali Assolutamente d'accordo con il procedimento,..ma son stato frainteso o mi son espresso male,...ricordo come fosse ieri, che in alcune discussioni simili, alcuni GURU affermarono che i PF sono l'ultima cosa da prendere in considerazione per un riconfinamento, data la loro scarsissima attendibilità, tranne in casi di trigonometrici. Non ricordo in quale discussione, ma son sicuro al 99,99 % che è stato detto,....per questo mi meraviglio che si asserisce che è basilare collegarsi ai pf, per giunta in caso come quello esposto, in cui questi pf sembrano siano stati battuti con i piedi - Solo questo,..lo sò che i pf servono, ma notavo questa contraddizione dialettica nello stesso forum, nel quale si nega ciò che è stato accennato, anche se un pò di tempo fà - Approfitto per chiedere un piccolo consiglio, devo picchettare una zona per inserimento fabbricato,..fin quà nulla di strano, se non chè tale zona non è, ahinoi come ci si aspetterebbe, un bel terreno incolto o comunque zona di "cantiere" , bensì una bella zona pavimentata con marmi,..come ca@@o metto i fili fissi ? Mi devo dotare di trapano a batteria ??!!!
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SIMBA64
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Ok anonimo, forse ti sei espresso male o hai male interpretato il riferimento dei guru, per il riconfinamento sul pavimento di marmo dipende da quanto tempo devono rimanere i punti che vuoi determinare. Se devono rimanere qualche mese basta un bel ciondolino con spray rosso o colore a tuo piacimento, se dovono rimanere per un tempo indefinito ti consiglio di piantare dei chiodi in acciaio (il metodo per come farlo scegli tu). Saluti cordiali e buona serata
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anonimo_leccese
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"SIMBA64" ha scritto: Ok anonimo, forse ti sei espresso male o hai male interpretato il riferimento dei guru, per il riconfinamento sul pavimento di marmo dipende da quanto tempo devono rimanere i punti che vuoi determinare. Se devono rimanere qualche mese basta un bel ciondolino con spray rosso o colore a tuo piacimento, se dovono rimanere per un tempo indefinito ti consiglio di piantare dei chiodi in acciaio (il metodo per come farlo scegli tu). Saluti cordiali e buona serata va bhè, ma il marmo non si spacca nel dare martellate, anche se con chiodini ? Dopo poi le maestranze se devono effettuare lo scavo per le fondazioni, non va a farsi benedire tutto il lavoro svolto ? Questa è la mia perplessità,..che a dire il vero devo ancora esprimere alla committenza  -
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numero
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prato
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"anonimo_leccese" ha scritto: va bhè, ma il marmo non si spacca nel dare martellate, anche se con chiodini ? Dopo poi le maestranze se devono effettuare lo scavo per le fondazioni, non va a farsi benedire tutto il lavoro svolto ? Questa è la mia perplessità,..che a dire il vero devo ancora esprimere alla committenza  - basta procedere per gradi: 1) materializzi lo scavo in modo speditivo (basta lo spray) 2) ritorni dopo lo scavo e tracci su modine (meglio) o magrone (peggio). se le modine e il magrone non ci sono piazzi dei bei picchetti quadrati e ci metti sopra un chiodo in corrispondenza degli spigoli. saluti
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anonimo_leccese
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"numero" ha scritto: "anonimo_leccese" ha scritto: va bhè, ma il marmo non si spacca nel dare martellate, anche se con chiodini ? Dopo poi le maestranze se devono effettuare lo scavo per le fondazioni, non va a farsi benedire tutto il lavoro svolto ? Questa è la mia perplessità,..che a dire il vero devo ancora esprimere alla committenza  - basta procedere per gradi: 1) materializzi lo scavo in modo speditivo (basta lo spray) 2) ritorni dopo lo scavo e tracci su modine (meglio) o magrone (peggio). se le modine e il magrone non ci sono piazzi dei bei picchetti quadrati e ci metti sopra un chiodo in corrispondenza degli spigoli. saluti MMhhhh,...l'idea è buona, soprattutto per aumentare la parcella !!!
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geoalfa
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"anonimo_leccese" ha scritto: 1.)....... ma son stato frainteso o mi son espresso male, 2.) ...ricordo come fosse ieri, che in alcune discussioni simili, alcuni GURU affermarono che i PF sono l'ultima cosa da prendere in considerazione per un riconfinamento, data la loro scarsissima attendibilità, tranne in casi di trigonometrici. 3.)..... ma son sicuro al 99,99 % che è stato detto,... 4.) .....lo sò che i pf servono, ma notavo questa contraddizione dialettica nello stesso forum, nel quale si nega ciò che è stato accennato, anche se un pò di tempo fà - 5.) ..... Approfitto per chiedere un piccolo consiglio, devo picchettare una zona per inserimento fabbricato,.....una bella zona pavimentata con marmi,.. anonimo...! non riesco a comprendere se fai apposta a scrivere per creare confusioni oppure se ci vuoi portare per .... !!!! 1.) non non sei stato frainteso... ma che ti esprimi male, questo sì !!!! e spesso! 2.) ricordi poco e male e crei solo confusione, quindi quando non sei sicuro, non scrivere che è meglio! In varie discussioni si è parlato più volte del fatto che non vanno usate le coordinate desunte dalle monografie dei punti fiduciali, o anche dalle TAF, appunto perchè sono "ballerine" , ma nel caso che in riconfinazioni ove c'è da appoggiarsi agli spigoli ove è indicato un PF, è necessario "leggere" i valori delle coordinate possibilmente nei fogli originali (e non quelli di visura).... 3.) quindi la tua sicurezza è un poco aleatoria !!!! non credi? 4.) e quindi lacontraddizione dialettica, come dici tu è frutto di sicuro fraintendimento! 5.) da un vecchio frequentatore quale sei, non credi di aver portato questa discussione seria ed anche importante su un piano direi ridicolo.... non credi? Poi ti lamenti che si fraindende o ci si esprime male! ogni cosa al suo posto! oggi pomeriggio fra una incombenza e l'altra avevo preparato un riassunto della discussione ed una mia personalissima conclusione, ma vedo che dalla piega che ha preso il tread, ormai non avrà più senso inserirla, tanto si è andati a tarallucci e vino !
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totonno
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"geoalfa" ha scritto: ... oggi pomeriggio fra una incombenza e l'altra avevo preparato un riassunto della discussione ed una mia personalissima conclusione, ma vedo che dalla piega che ha preso il tread, ormai non avrà più senso inserirla, tanto si è andati a tarallucci e vino ! Io l'avrei letta volentieri. Ormai l'hai scritta, che ti costa riportarla qui? Quello affrontato è un argomento che capita a tutti noi che dobbiamo raffrontarci con le misurate ed i PF nei nostri rilievi. Questi punti hanno tradito la nostra "fiducia" a dispetto del loro nome. Eppure dobbiamo ancora rapportarci con essi con quella precisione imposta dalla norma che questi punti in realtà non hanno. Come possiamo comportarci nel momento in cui dimostriamo che il nostro rilievo, georeferenziato rispetto al triangolo fiduciale o al solo lato tra due PF torna spostato di qualche metro nella grafica del Wegis? Questa situazione per chi è alle prime armi o a chi non lo è per niente e fa un altro mestiere (ad esempio il proprietario), oppure a chi deve ricostruire un confine (e arriviamo al caso in questione, credo), non è mica facile da farla intendere, perchè non è effettivamente razionale tutto ciò. Mi interrompo perchè non vorrei che non ci fosse nessuno interessato e quindi rifletterei da solo. Se però l'interesse è ancora vivo tra altri colleghi possiamo continuare a dibattere. Questo intervento è anche per far capire al collega proponente che non siamo mica dei ragazzini pure noi...ed io come tanti altri abbiamo il bisogno di confrontarci con i veri topografi ai quali legittimamente urta vedere offendere in continuazione una rappresentazione cartografica del territorio sempre più danneggiata e incapace di darci una grafica, anche analitica, coincidente esattamente con la realtà dei luoghi. Toto.
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geoalfa
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La discussione, com'era logico prevedere ha mostrato molteplici aspetti e modi di vedere l'argomento, quasi quasi è andata fuori tema! ne prenderò alcuni passaggi in ordine cronologico, per usarli nel rispondere a modo mio e sprattutto secondo il mio modo di vedere la cosa, che può senza alcun dubbio essere anche avversata, ma da chi lo fa mi aspetto che ci spiegli altrettanto charamente e senza divagare in altri argomenti, qui è già abbondante l’argomento aperto da Claudio Manga : 1.) il disprezzo per una procedura - R - Ritengo che la frase è un poco dura e non rispecchia esattamente quello che il collega Manga volesse esprimere, infatti lui come penso tutti i frequentatori del catasto digeriscono facilmente tutto quanto dal 1988 ad oggi ci è stato di fatto propinato! 2.) che, come me, non riesce ad espletare un incarico, - R - Anche qui ritengo che la frase è un poco eccessiva: non è che non riesce ad espletare l'incarico per incapacità professionale, ma perchè gli errori commessi dal collega prima di lui, sono così eccessivi da non consentirgli di proseguire professionalmente. la soluzione, però è presto detta e ripetuta: non serve fare le lettere di protesta, ma una vera e propria segnalazione all'amministrazione con dati di fatto, numeri di protocollo, date e quanto di altro utile, da inviare oltre che all'UP, per conoscenza al tecnico colpevole, al proprietario ed infine all'ordine professionale! 3.) il lucido del Tipo lo creavo in autocad (versioni 10 e successive - R - Eh sì erano altri tempi! ma se ci si pensa un poco, quanti errori o pasticci furono commessi? 4.) Mi riferisco ai PF che sarebbero dovuti essere "affinati" - R - Ovviamente il progetto avviato trent'anni fa, ha subito tante e tante varianti e fors'anche sciocche modifiche da aver addirittura sbagliato l'obiettivo. 5.) potrai vedere che i PF "girano" indisturbati per la mappa .... ....le distanza delle STESSE due coppie di PF .... ....variano di "appena " ml.6,00. - R - non mi preoccuperei più di tanto.... sono solo indicativi e di larga massima... quello che noi compiliamo è il libretto delle misure dove sono riportare le misure reali prese sul posto e non sulla carta! Quello che mi proccupa invece è trovare la maniera giusta e professionale per segnalare la cosa come già detto e come farla digerire agli ignari proprietari confinanti! 6.)utilizzando i comandi "orienta" e "adatta" il catasto ha così prodotto due mappe,..... ...Infatti la mappa "di visura" ... ... rappresentazione "di massima" - R - Credo ed in genere tutti, o quasi, abbiamo inteso che é stato un escamotage per far mettere in pace l'animo di chi l'ha pensato, nulla di più …… 7.) …… che potrebbe anche essere profondamente diversa (come lo è nel mio caso) da quella, VIRTUALE ma inesistente, rappresentata dalle dividenti che sono state effettivamente rilevate, i cui vertici sono perfettamente ed UNIVOCAMENTE individuati dalle coordinate che si fossero calcolate con i Libretti delle Misure. - R - Ritengo che non va dato alcun peso, se non quello di indicare molto sommariamente al solo scopo fiscale, alle mappe di visura prima e posi a quelle elettroniche che invece sono state oggetto e fine per rinpinguare alcuni portafogli… (l’ho detto, ma non lo volevo dire!). A me fanno ridere quei colleghi che le usano per fare i riconfinamenti o altre misurazioni! Quando ne incontro qualcuno in contraddittorio, gli vo vedere i sorci verdi!!! Tanto che diventa rosso porpora dalla vergogna e colgo l’occasione per disattendere alla Deontologia Professionale! Una volta tanto anche io sgarro, ma quando ci vuole, ci vuole!! 8.) …… lui ad aver sbagliato! …… differenza di ml. 6,00 tra le distanze di due coppie degli stessi PF rilevati… - R – Do per scontato che hai verificato che il collega ha sbagliato effettivamente e di molto, ma non sono in grado di verificarlo, perché dici solo questo, e non ne speghi i motivi per cui il collega ha sbagliato e se l’errore è dipeso da un errato rilievo oppure da altri e possibili errori. Avrei qualcosa da ridire, in merito e presupponendo che l’errore è dipeso da una “leggerezza” commessa dal collega in buona fede, sarebbe stato il tuo dovere chiederene la rettifica e solo in caso di inerzia, poi rivolgersi a vie legali coinvolgendo la proprietà, l’ordine professionale ed infine l’Ente che ha approvato l’elaborato palesemente errato e ignominosamente approvato! 9.) rilievi sbagliati, permette di cotruire una mappa apparentemente perfetta! - R – Non comprendo questo attaccamento ad una mappa, che come già detto è stata violentata, in particolare dal 1985 in poi, quando per mettere in mappa i TM da “condono” usavano gli spilli della sarta …… ! Pensate nel 1980 ho redatto frazionamenti per le strade provinciali e quando restituirono un rilievo di una zona con diversi tornanti, riuscirono a fare tanto buchi che il foglio poi si spezzò! … dunque…… 10.) che le procedure di "orienta" e "adatta" sono state previste da Pregeo per ovviare agli errori esistenti nella mappa e quindi anche nei PF rispetto ai quali vengono introdotti in mappa i punti che costituiscono le nuove dividenti - R – Non credo proprio,ORIENTA ed ADATTA non sono altro che un escamotage per adattare il rilievo reale ad una mappa già compromessa e di nessun valore topografico, questo da qualche decennio, anche prima di PreGeo ! 11.) Il mio intervento era quello di sensibilizzare i colleghi e far capire loro che il sistema PreGeo non ha mai funzionato e provocherà semmai uno stallo sul sistema per l'impossibilità di ripristinare un confine. E poi una mappa catastale senza alcun valore grafico non so a chi serva. - R - Non credo di dovermi ripetere! È già stato spiegato l’uso della mappa! Vi immaginate voi come si fa a dare credito ad una mappa che i fabbricati perfettamente rettangolari sono rappresentati in mappa come rombi…. Quelli perfettamente circolari come i silos o altro… sono divenuti ovali… etc… 12.) non digerirà mai il fatto che un comando come ORIENTA possa avere la funzione elastico delle mutande e tirare la dividente dove più ci fa comodo. - R – Il nostro compito non è quello di fare le mappe perfette, ma quello di fare un eccellente rilievo, usare i PF che determinano un Triangolo Fiduciale entro il quale insiste l’oggetto del rilevo, rilevare anche punti di Appoggio e punti significativi che domani possono aiutare alla ricostruzione del rilievo, far posizionare i termini in maniera corretta e non sostituirli da vaghi picchetti di legno…… 13.) questi comandi li dobbiamo usare con cognizione di causa, cioè dobbiamo formulare la nostra proposta di aggiornamento nel modo che riteniamo sia la più giusta possibile. - R – Concordo, non credo di dovermi ripetere! È già stato detto sopra. 14.) Si intuiscono però nel testo delle preoccupazioni che non sono per niente fuori luogo, e sarebbe stato bello se fossimo stati in grado di riordinare la discussione affrontando dapprima i vari punti uno per uno, per poi arrivare al discorso globale. - R – Cosa questa che sto facendo, molto volentieri, perché la verità venga a galla e perché le false interpretazioni siano chiarite al meglio. 15.) il comando orienta e adatta con la sua elasticità nasce per poter adattare il rilievo attuale ad una mappa che il proprio il Catasto riconosce possa contenere errori anche di 1,5 mm grafici (circ. 5/89). - R – Anche qui concordo, non credo di dovermi ripetere! 16.) non dobbiamo però perdere la nostra capacità di indignarsi davanti a soprusi che subiamo ogni giorno. - R – Condivido questa aspettativa, ma a quanto mi risulta e per averlo constatao di persona, ho notato che i colleghi che dovrebbero rappresentarci, quando vanno negli appositi consessi, di tutto parlano, meno che esporre le giuste lamentele ed osservazioni, salvo rari casi di colleghi che poi sono etichettati come rompi… 17.) come posso ricostruire una linea che è oggetto di un rilievo così sballato e con 6 metri di errore sulle misurate? Anche in considerazione del fatto, per niente indifferente, che la posizione cartografica indica una certa volontà mentre quella metrico-numerica non la sostiene. - R – Se la linea è stata generata da un errore macroscopico e madornale, non c’è da ricostruirla ma va contestata nella maniera sopra detta! Comunque ripeto, non è la rappresentazione nelle mappe di gomma che fa testo, ma il rilievo che deve essere eseguito con tutti i crismi della buona tecnica. 18.) E il topografo è quello che mette tutte le sue conoscenze per cercare di applicare su carte che di topografico non hanno niente, la propria cultura, se vuole lavorare in questo contesto. - R – Condivido perfettamente e quindi non ripeto quello che ho detto sopra 19.) Perché sono convinto che tu non avresti confermeato delle misure avendone una diversa di 6 metri se prima non ti fossi accertato che era corretta. - R – Certo! 20.) Come è possibile che un sistema del genere possa far passare sotto traccia una tale anomalia? E quì mi riferisco anche a mancanze dell'Ufficio perché lo stesso deve, in presenza di differenze tali, "SUBITO" fare il collaudo e determinare quanto occorre. - R – Di lacune nel programma ne abbiamo sempre trovate, ma vista la vaghezza, chi ci dice che il rilievo non fu presentato in via telematica e per una particolare condizione non sia stato poi più esaminato da alcuno? 21.) sarà possibile riconfinare solo dopo che le parti avranno riprodotto un nuovo Tipo a rettifica. - R – Scusa tanto, ma come si fa a riconfinare prendendo come base un estratto che è palesemente non idoneo? I riconfinamenti li fo prendendo come base i dati dai fogli originali e per le linee dividenti nuove utilizzo i dati ricavati dai libretti e non dalle mappe in visura… 22.) Deve ricostruire una linea generata da quel tipo e, da quanto mi ha detto, questi 6 metri sono ripartiti sui due punti e non solo su uno. - R – Però abbiamo detto sopra che il tipo è palesemente errato ecc… quindi non ricostruisco un bel nulla! 23.) ma una volta non si è detto, soprattutto da parte dei guru, che nei riconfinamenti i PF non dovrebbero essere presi proprio in considerazione? - R – Qui ricadiamo in una risposta già data. I guru sicuramente hanno detto che nei riconfinamenti vanno prese le coordinate di spigoli geotopogragicamente validi e quando questi coincidono con i PF vanno sempre adottate le coordinate desunte dai fogli originali e MAI le coordinate desunte dalla TAF. Tanto dovevo ad onere della chiarezza! Scuseranno gli amici, che hanno scritto le frasi riportate in rosso, se non ho anche indicato il loro nickname! .... Ho ridimensionato la mia risposta, perchè ormai l'interesse è scemato! salute
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totonno
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Concordo appieno sull'intervento ultimo di Geoalfa e soprattutto su questo estratto: "Il nostro compito non è quello di fare le mappe perfette, ma quello di fare un eccellente rilievo, usare i PF che determinano un Triangolo Fiduciale entro il quale insiste l’oggetto del rilevo, rilevare anche punti di Appoggio e punti significativi che domani possono aiutare alla ricostruzione del rilievo, far posizionare i termini in maniera corretta e non sostituirli da vaghi picchetti di legno……" Bene! Adesso vogliamo entrare nel merito della discussione e che ripeto: "come possiamo comportarci nel momento in cui dimostriamo che il libretto delle misure del collega che noi andiamo a ricostruire per posizionare sul posto una linea di confine non materializzata da esso generata, post '88, georeferenziato rispetto al triangolo fiduciale o al solo lato tra due PF torna spostato di qualche metro nella grafica del Wegis?" Il collega dice che comunque il confine è determinabile nonostante l'errore dei sei metri. Quindi c'è qualche cosa che mi sfugge. La volontà delle parti nel trasferimento di diritti è stato osservata comunque nonostante la difformità del rilievo con la mappa wegis. Vorrei capire sinceramente quale sia il problema. E' evidente che il collega Manga pone forse un altro tipo di problema, appunto la impossibile sovrapposizione dei rilievi con le mappe di visura e l'uso spropositato e però incautamente permesso dalle norme del comando adatta e orienta. Esso rifiuta il metodo quale serio topografo e non ci si riconosce. Bene. Lo capisco. Ma come possiamo ovviare per far sì che il nostro lavoro non venga inquinato dall'adattamento con la mappa wegis forzatamente imposto? Ecco che il pensiero di Geoalfa che sopra ho riportato torna calzante. Dobbiamo fare un rilievo che non è conforme con la mappa catastale di visura ma con lo stato dei luoghi, eseguito in maniera topograficamente perfetta e chiara in modo che qualsiasi tecnico che venga dopo di noi e qualsiasi evento che nel tempo sia succeduto a modificare qualche elemento utilizzato sul posto, riesca a riposizionare il confine perduto ( o mai costruito...) con precisione senza essere costretto a misurare con il centimetro la mappa di visura e mettersi poi le mani tra quei filini ricci che io in testa non ho più da un pezzo..kUTS...!!!! Saluti.
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ClaudioManga
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"SIMBA64" ha scritto: Salve Se dovessi tentare di riconfinare l'oggetto del contendere di Claudio Mangani io farei così: acquisizione dei due libretti approvati 2009 e 2011 (prevedo che nessuno dei due sia stato fatto da Claudio) inserimento degli stessi in autocad. Nuovo rilievo sul posto con punti fiduciali precedenti e tanti più elementi possibili utili all'individuazione dell'oggetto del contendere (non so se sul posto esista già qualche probabile dividente generata dai due frazionamenti), inserimento del mio rilievo sempre file di autocad. Sovrapposizione dei tre rilievi con prevalenza dei punti che più ritengo siano giusti, visione completa quindi delle tre lavori una sopra l'altro, con possibilità di capire dove sono probabili errori. Una volta stabilito qual'è il rilievo giusto da considerare valido dovrò confinare o riconfinare sul posto, come?? Con un procedimento inverso, cioè una volta determinata la posizione della mia stazione (rispetto al rilievo che ritengo più giusto) per coordinate polari comincerei a picchettare i punti delle nuove linee dividenti. Per Anonimo: per fortuna che è uscita la normativa circ. 2/88 o meglio catasto dei numeri, altrimenti sarebbe veramente un problema a determinare la posizione esatta dei confini. Saluti cordiali Avevo detto che non sarei mai più intervenuto in questo forum, viste che le risposte che mi sono state date erano (come ho detto e come confermo) "per frasi fatte", cioè non tenevano conto assolutamente dei fatti reali. Tuttavia, avendo constatato quanto è stato capito del mio messaggio, non posso esimermi dal rispondere, fornenedo chiarimenti sulla circostanza. Mi è stato consigliato di non utilizzare la mappa Wegis per la riconfinazione! Mi piacerebbe sapere da che cosa qualcuno ha stabilito che io operassi in qual modo, perché io ho da sempre sostenuto che detta mappa sarebbe utilizzabile molto bene solo se fosse stampata su un supporto più morbido! Se quel "qualcuno" me lo spiegasse, gli sarei davvero grato, perché mi permetterebbe di correggere il mio modo di esprimermi. Tu, caro amico Simba, mi dai consigli sul come operare dando per scontato che io non avessi "acquisito" nessuno dei due libretti. Fammi il òpiacere di spiegarmi anche tu da dove, nel mio messaggio, hai percepito tutto ciò, perché io dei due libretti, non ho solo introdotto in Autocad solo tutti i punti battuti in coordinate locali, ma anxche quelli del nuovo estratto di mappa (derivato dai "miracolosi" comandi "orienta" e "adatta", oltre, naturalmente, ad aver fatto il rilievo completo dello stato reale. Ed è proprio grazie a tale scrupolosa indagine che il ho avuto la certezza dell'errore commesso dal collega: non ho ipotizzato l'errore dalla differenza riscontrata nelle misurate della TAF (che non sto neanche a guardare, data la sua assoluta inattendibilità): infatti dal confronto del mio rilievo dello stato reale con quello, in coordinate locali, del collega, ho rilevato l'impossibilità di sovrapposizione dei due grafici a causa, appunto, dell'errore macroscopico commesso nella misurazione dei PF! Per questo nel mio messaggio ho detto di non aver trovato, nel rilievo del collega, nessun altro riferimento della mappa a cui mi potessi riferire per sovrapporre i due rilievi! In questa circostanza, in cui la posizione effettiva dei PF non è sovrapponibile a quella risultante dal rilievo del collega, la RICONFINAZIONE è IMPOSSIBILE! Il fatto poi che la differenza della distanza fra la stessa coppia di PF rilevata sia con il TF del 2009 e quello del 2011, corrispondente a "soli" ml.6,00, non è che la conferma dell'esistenza dell'errore. Il fatto che, con un errore così notevole si sia potuto ottenere una mappa pressoché corrispondente allo stato attuale non è altro che la riprova di quello che ho sostenuto nella mia precedente, e cioè che Pregeo, con le operazioni "orienta" e "adatta" legalizza rilievi sbagliati, Contestami questa mia affermazione, ma fallo utlizzando argomentazioni che abbiano un fondamento logico e matematico. Grazie, Claudio
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anonimo_leccese
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non ho solo introdotto in Autocad solo tutti i punti battuti in coordinate locali, ma anxche quelli del nuovo estratto di mappa (derivato dai "miracolosi" comandi "orienta" e "adatta", oltre, naturalmente, ad aver fatto il rilievo completo dello stato reale. Quindi abbiamo fatto un bel "minestrore" di 4 rilievi diversi,....ma si sà già in partenza che i punti che son stati ricavati con il comando orienta-adatta, non hanno alcuna attendibilità,..diciamo che non possono essere elemento di prova, secondo me !!! infatti dal confronto del mio rilievo dello stato reale con quello, in coordinate locali, del collega, ho rilevato l'impossibilità di sovrapposizione dei due grafici a causa, appunto, dell'errore macroscopico commesso nella misurazione dei PF! Ma per caso il pf fà parte dell'oggetto di rilievo ? Uno spigolo di particella o della dividente coincide con un pf ? Nel nostro caso quello sbagliato, anche se ancora non è chiaro questo errore di 6 metri da dove derivi, sinceramente, non ci hai ancora detto, o forse io non l'ho letto, come ti trovi tu con questo pf !!! Comunqu, ripeto, il fatto che questo pf non si trova con le misurate è un fatto grave di per se,e ma non credo che vada ad influire sul posizionamento "locale" dei punti di dettaglio !!!! Almeno che, ripeto, non sia esso stesso oggetto del rilievo - Se depuri il rilievo dai pf, come ti trovi ? con le operazioni "orienta" e "adatta" legalizza rilievi sbagliati, Su questo, credo siamo tutti d'accordo,..e va bhè, che possiamo farci ? Quante norme e leggi, in tutti campi "legalizzano" operazioni ed azioni che poi possono essere non tanto giuste,...ma la Legge ed i regolamenti vanno rispettati, finchè ci sono,... la Legge permette che un delinquente mafioso dopo due giorni esce dal carcere, anzi non ci entra proprio, mentre la povera pensionata che ha rubato un pacco di pasta al super-mercato la "schiaffano dentro",.... che possiamo fare ? Indignarci, certo,...e poi ? Buon inizio settimana a tutti
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totonno
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Per Claudio Sono contento della disponibilità al dialogo. Avrei voglia di leggere la risposta di Carlo a quest'ultimo intervento. Comunque vorrei fare alcune riflessioni. Premessa: Dalla lettera che scrivi e che hai riportato nel tuo primo intervento ti concentri molto sulla mappa wegis e sembrava volessi fare assumere su di essa le regole di una certa probatorietà, che per il tecnico topografo che si occupa di catasto è una cosa ormai di cui si è accertato l'esatto contrario proprie per la scarsa attendibilità grafica rispetto alla misura del territorio. Per questo ho risposto risentito. Non entro nell'aspetto tecnico-topografico perchè sembra tu sia già ben atterezzato e non voglia avere assolutamente consigli o pareri. Ma sull'aspetto dell'esperienza catastale credo, da come scrivi, tu sia inesperto. E' lecito. Nessuno di noi sa tutto! Quello che io, nontopografo, non capisco: 1 - Come mai per uno stesso confine sono stati fatti due frazionamenti così ravvicinati ? 2 - L'errore dei sei metri è la differenza delle distanze PF tra i due rilievi del 2009 e 2011 oppure tra questi e la TAF ? Con la TAF come siamo messi? 3 - Perchè fossilizzarsi sul comando orienta e adatta che con la topografia non c'entra nulla? Pensi, da topografo, che se non ci fosse stato questo comando, la mappa sarebbe stata più attendibile? E questo che cosa c'entra con il tuo incarico di riconfinamento? Grazie. Ho molto altro ancora da scrivere ma attendo altri interventi, non vorrei che sia calato l'interesse sull'argomento, come quasi sempre succede specie dopo che si sono gonfiati i tesori e la noia sopravanza. To to...grafo. Nontopografo.
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anonimo_leccese
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Ora leggo meglio: Per questo nel mio messaggio ho detto di non aver trovato, nel rilievo del collega, nessun altro riferimento della mappa a cui mi potessi riferire per sovrapporre i due rilievi! Ma i due pf rimanenti,...non possono bastare per un appoggio sicuro sulla mappa ? o per meglio dire, tramite cad al tuo rilievo,..o anche quelli sono sballati ? ,..In qual caso conviene comprarti un corno porta fortuna,..ciao facci sapere -
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